Da maniaca della riduzione dei rifiuti sono rimasta ammutolita di fronte alle immagini dei mucchi di spazzatura per strada, dei roghi, delle proteste di quest'ultimo mese in Campania. D'istinto ho pensato: "Va bene, le istituzioni sono state inefficienti se non corrotte; va bene, la camorra ci fa soldi a palate su questo problema, ma possibile che i cittadini non possano fare niente? Potrebbero cominciare col ridurre il più possibile i rifiuti cominciando, per esempio, a non comprare acqua minerale. Chi ha un giardino potrebbe comprarsi una compostiera. Potrebbero organizzarsi e fare magari dei centri di raccolta differenziata a livello condominiale. Cribbio, quando butti via, ti portano via il sacchetto, poi ti raccontano che la discarica è quasi piena (come qui in Toscana), te ne puoi anche fregare. Ma quando respiri la puzza della spazzatura o peggio la diossina dei falò sotto casa non puoi stare a guardare senza fare niente!" Ecco che allora ti viene il dubbio, ammettiamolo. Senza nulla togliere alle responsabilità di amministratori e organizzazioni malavitose, ti viene il dubbio che giochi un discreto fattore la mentalità fatalista dei Campani che si aspettano sempre che la soluzione venga da qualcun altro (camorra o Stato che sia).
Non volendo però fermarmi alla superficie delle cose, ho scoperto che 145 comuni campani hanno superato nel 2006 l'obiettivo minimo del 35% di raccolta differenziata previsto dal Decreto Ronchi e 75 di questi con percentuali superiori al 50%. Alcuni di questi comuni sono stati premiati da Legambiente come "Comuni ricicloni 2007". Si parla di piccoli comuni come Athena Lucana (Sa) con il 97%, Rofrano (Sa) con il 92%, Vallesaccarda (AV) con il 78%, Padula (Sa) con il 69% ma anche di comuni più grandi come Mercato San Severino(Sa) con oltre 20 mila abitanti e 54% di raccolta differenziata o Scafati (Sa) oltre 48 mila abitanti con il 39,6%. (fonte www.greenreport.it )
Qualcuno mi spieghi allora perchè questi comuni ci riescono ed altri no.Certo poi si scopre che il materiale raccolto da questi comuni il più delle volte deve andare fuori regione (per esempio l'umido viene inviato a Catania) perchè non ci sono impianti di trattamento vicini.
Qualcuno mi spieghi perchè debbano essere per forza costruiti tre inceneritori se non si è nemmeno provato prima a ridurre e a differenziare i rifiuti.
Qualcuno, per favore, mi spieghi, se il recupero dell'energia bruciando i rifiuti è così conveniente, perchè si vuole ripristinare i contributi CIP6 per i tre impianti da costruire in Campania.
Leggo quello che dici... ma non ho risposte, rimango anch'io senza parole e non mi capacito che questo possa succedere in un paese civili di chiunque sia la colpa, Giulia
RispondiEliminaCerto che lo possono fare,cominciare a dividere i mariali,cartone,plastica evitare di buttare come ho visto ,serramenti materiali ingombranti,vetro ecc ecc chissà perchè nei posti da te citati questo lo riescono a fare,ma credo e ne sono certo che il 90 per cento della poplazione è stanca il rimanente non ha nulla da perdere e continua a protestare infischiandosene della salute dei loro figli.
RispondiEliminaCiao
Roberto
Lo sai sì che nessuno ci spiegherà niente? Che tutto continuerà così?
RispondiEliminaIo mi sento disgustata e demoralizzata. Ma forse è giusto che un paese con questa classe dirigente finisca nella m....
scusami oggi sono di pessimo umore
marina
La raccolta differenziata non si potrà fare, nessuno, esclusi pochi, butta il determinato rifiuto nell'apposito cassonetto, quello che gira nella mente di quella persona in quel momento è: "perchè dovrei farlo? Tanto non lo fa nessuno!"
RispondiEliminaSi però se continua così, fra poco (se già non è così...) ci ritroveremo con il mondo che invece della forma ovale assumerà l'immagine di un sacchetto dell'immondizia.
Vabbè ma che ci dobbiamo aspettare in un paese dove i nostri politici si prendono a parolacce e si sputano davanti a milioni di persone.
*BUTTANO
RispondiEliminaniente fai finta che non ho scritto ne il 6° ne il 5° commento... È tardi non ho fatto molto caso a cosa avevo scritto.
RispondiEliminaCIao,Pandoro.
ciao.ho guardato il tuo blog e lo trovo carino!!!ti invito a guardare il mio,poi se ti piace,fare uno scambio link!!!il mio blog è http://wwwblogdicristian.blogspot.com/ ciao.fammi sapere.
RispondiEliminaavendo molti vicini di casa del sud ho potuto accertrmi della differenza di abitudini di vita,solo chi si rende conto che l'illegalità non paga rimane a vivere nel centro-nord. Personalmente non sono rimasta sorpresa delle difficolta dovute ai problemi dello smaltimento dei rifiuti in Campania,prima o poi sarebbe accaduto. Quello che non capisco è la sorpresa di alcuni cittadini del centro-nord di fronte a quanto accaduto,forse vivono nel mondo dei sogni? O leggono solo alcuni tipi di giornali senza fare il confronto con un sano senso critico?
RispondiEliminaavendo molti vicini di casa del sud ho potuto accertrmi della differenza di abitudini di vita,solo chi si rende conto che l'illegalità non paga rimane a vivere nel centro-nord. Personalmente non sono rimasta sorpresa delle difficolta dovute ai problemi dello smaltimento dei rifiuti in Campania,prima o poi sarebbe accaduto. Quello che non capisco è la sorpresa di alcuni cittadini del centro-nord di fronte a quanto accaduto,forse vivono nel mondo dei sogni? O leggono solo alcuni tipi di giornali senza fare il confronto con un sano senso critico?
RispondiEliminaCarla, nel tuo commento leggo un briciolo di prevenzione. Comunque non spieghi perchè 145 comuni campani riescono a fare una raccolta differenziata superiore a quella che facciamo noi qui a Firenze. In ogni caso quello che vediamo in Campania non è che l'anticipazione di quello che avverrà anche qui nel bellissimo centro-nord se non cambiamo rotta (e non sto alludendo agli inceneritori).
RispondiEliminaPandoro, non si può partire con il presupposto "questo non sarà mai possibile" soprattutto se si ha tutta la vita davanti. E comunque anche tu non spieghi come mai in certi comuni lo fanno.
Allora te lo spiego io. Ho letto su un blog di un cittadino di questi comuni che la raccolta differenziata è praticamente obbligatoria. I sacchetti sono bollati con un codice a barre e se sbagli a buttarli nel cassonetto sbagliato sono multe salatissime. Quindi la cosa non è lasciata alla "coscienza civica" ma comunque quello che io dico e che SI PUO' FARE.
grazie di essere passata da me. Comunque sia non capisco come si eliminano...Tuo Pandoro
RispondiEliminaNon vedo nessuno cestino, ma non importa. Buona bloggata!
RispondiEliminaPandors
Artemisa, la mitica Fata Verde dei distillati di assenzio .... un pò pericolosa, devo prenderti a piccole dosi ?
RispondiEliminascherzo naturalmente.
non è poi così difficile trovare una risposta, fin chè ci sarà spazio per la corruzione e la speculazione con utili stratosferici nessuno si occuperà mai delle necessità degli utenti o cittadini.
L'ecologia un tempo era cosa da diversi, poi si è scoperto che poteva essere un'affare colossale e ci si sono buttati tutti, non per risolvere ma semplicemente per gudagnare :-(
Ciao Acquachiara, spiacente ma il mio nickname non si riferisce a niente di botanico bensì alla pittrice Gentileschi:
RispondiEliminahttp://artemisia-blog.blogspot.com/2007/03/artemisia.html
Posso essere comunque pericolosa se guardi l'immagine che ho scelto per il profilo!
Dall'avatar lo immaginavo, ma anche come pianta è molto particolare, non è comunque un nik facile in ogni caso :-)
RispondiEliminaDel resto non penso che una pittrice di tale intensità portasse questo nome per pura combinazione, l'artemisia o assenzio maggiore è stata spesso la fonte di follie ispiratrici e non solo di grandi pittori.
Invito tutti a leggere il bellissimo e amaro articolo di Roberto Saviano:
RispondiEliminaL'anima perduta nella monnezza di Napoli.
La mia conclusione e' che non possiamo far finta che la cosa non ci riguardi e non solo perche' i veleni che abbiamo rifilato loro ce li ritroviamo nelle verdure che noi mangiamo, che vengono in gran parte da quelle terre.
Non possiamo lasciarli soli.
Hai focalizzato benissimo la situazione (specialmente la classica passività napoletana).
RispondiEliminaMi preme solo sottolineare un piccolo dettaglio.. ovvero la differenza tecnico-organizzativa tra piccoli comuni e città... Infatti le prime sono più gestibili (ad es. te la vengono a prendere direttamente a casa in determinati giorni, quantità minori, ecc) delle città come Napoli che hanno un bacino d'utenza e un agglomerato elevatissimo...
La cosa che mi lascia più stupito è l'immobilità delle istituzioni nonostante i proclami e i scarica barile ricorrenti
Ciao! Ho trovato il tuo link tramite il blog di Alessio e mi sono letto tutti i tuoi post personali, per conoscerti meglio.
RispondiEliminaDevo dire che sei una persona molto umana e simpatica.
Io ho iniziato un blog un paio di giorni fa, mi farebbe piacere se ci volessi dare un'occhiata ogni tanto. Metto subito un link al tuo.
www.marcouk76.blogspot.com
Nemmeno io ho risposte... Ma ti appoggio in pieno, anche considerando il fatto che sono terrone al 54 per cento ma mi sento terrone al 100 per cento!
RispondiEliminaCara artemisia, è vero sono un pò prevenuta perchè ho avuto modo di constatare personalmente della differenza di pensiero delle persone dei centri urbani del sud Italia, sia per quanto riguarda le amministrazioni, sia per quanto riguarda le persone che ci vivono. Ti faccio un piccolo esempio: agli inizi degli anni ottanta dello scorso secolo finalmente nella città dove abito misero i cassonetti per la raccolta differnziata per la carta,nel piccolo paesino sperduto del sud (che mio malgrado visito minimo una volta l'anno)solo 2 anni fa sono apparsi i cassonetti per la raccolta differenziata.Il perchè non te lo so spiegare lo lascio alla tua immaginazione....
RispondiEliminaWow, che bel commento che mi hai lasciato! Quasi quasi mi cummuovo!!
RispondiEliminaBeh mi fa piacere ci sia intesa fra di noi. Spero di non deludere le tue aspettative: ho già scritto alcuni posts da pubblicare nei prossimi giorni e uno è sicuramente su Londra!
Grazie ancora per la lista di complimenti e per il link.
Dal canto mio non mancherò di seguirti ogni giorno.
Alla prossima!
Marco.
Segnalo sull'argomento l'iniziativa di Greenpeace di cui trovate il video sul blog di Alessio.
RispondiEliminaL'esperimento dimostra che:
1) cambiare si puo' e non e' cosi' difficile;
2) i napoletani non sono tutti incivili e molti di loro vogliono cambiare;
3) i ragazzi di Greenpeace non sono rimasti a lagnarsi con le mani in mano ma HANNO FATTO QUALCOSA di utile a tutti.
A volte mi piace ritornare su qualche tuo vecchio post e rileggerlo.
RispondiEliminaRino, augurando buona domenica.