Lo scorso Ottobre ho inviato una lettera alla Coop chiedendo perchè non vengono evidenziati con dei bei cartelli sugli scaffali i prodotti che hanno un storia socialmente "buona" (commercio equo e solidale, antimafia, responsabilità sociale, piccole aziende locali, ecc).
Pensavo che ormai la mia lettera fosse stata cestinata ed invece sul numero di febbraio de L'Informatore, il giornalino destinato ai soci Coop, hanno pubblicato la mia lettera corredandola di questa risposta:
Pensavo che ormai la mia lettera fosse stata cestinata ed invece sul numero di febbraio de L'Informatore, il giornalino destinato ai soci Coop, hanno pubblicato la mia lettera corredandola di questa risposta:
Ci sono delle difficoltà obiettive per attuare quello che la socia chiede. Se per i "prodotti in giallo" il criterio è definito (il prodotto con il prezzo più basso alla Coop) e il rapporto è diretto con il produttore, altri prodotti sono forniti a tutti (non solo alla Coop) e spesso hanno un mercato ristretto, per cui è difficile richiedere una confezione particolare per noi. Comunque i prodotti Coop-Solidal sono già ben riconoscibili e hanno registrato un notevole incremento delle vendite negli ultimi anni.
Francamente mi sembra una non-risposta. Non avevo affatto parlato di "confezioni particolari" bensì di "cartelli sugli scaffali. So benissimo che le collocazioni più in vista sugli scaffali sono appannaggio dei fornitori più potenti (multinazionali) e che quindi la Coop non può che sottostare alle loro pressioni.
E' positivo però che la lettera sia stata pubblicata perchè è già un modo di far arrivare il messaggio del consumo critico a qualcuno. Devo dire che non c'è numero de L'Informatore in cui non ci siano una o più lettere in cui si chiede più sensibilità alla Coop su questi temi. In quello di febbraio, per esempio, oltre alla mia, c'è quella di un signore che protesta perchè alla festa del cioccolato della Coop è stato dato troppo spazio alla Nutella in confronto alla cioccolata equo-solidale.
Insomma l'importante è che se ne parli sempre di più.
E' positivo però che la lettera sia stata pubblicata perchè è già un modo di far arrivare il messaggio del consumo critico a qualcuno. Devo dire che non c'è numero de L'Informatore in cui non ci siano una o più lettere in cui si chiede più sensibilità alla Coop su questi temi. In quello di febbraio, per esempio, oltre alla mia, c'è quella di un signore che protesta perchè alla festa del cioccolato della Coop è stato dato troppo spazio alla Nutella in confronto alla cioccolata equo-solidale.
parlare è importante, ma l'importante è che noi scriviamo loro e loro comincino a fare , non trovi ???
RispondiEliminaciao erica
belle le violette del tuo giardino
io invece ho le primule...
Buongiorno e buona domenica!
RispondiEliminaUna domanda per nulla pertinente con il post di oggi... ma perchè non metti un feed al tuo blog così che ti possa avere nel mio reader?
Ora sul post. Trovo veramente lodevole che ci siano persone come te che si interessino di queste cose.
RispondiEliminaIo nel mio piccolo, lo faccio fino ad un certo punto (per esempio controllando da dove arriva la frutta e la verdura e scegliendo quella che ha fatto meno strada).
Io cerco di comperare tutto direttamente dal produttore, aborrendo i supermercati.
RispondiEliminaNon so se faccio bene, aspetto lumi.
Baci Arte, aspetto di vederti presto.
Anna
@Erica: sì certo, bisognerebbe cominciassero a fare. Ma noi comunque continuamo a chiedere. Dai e dai....
RispondiElimina@Marco: per iscriverti basta cliccare sul link in fondo alla pagina "Iscriviti al post (Atom)". Comunque usando Google Reader io copio e incollo semplicemente la URL.
@Anna: fai benissimo. Sul consumo critico, che è una mia fissa, ho scritto diversi post ma mi rendo conto che i post vecchi non li legge nessuno. Allora ne linko qui un paio. Uno un po' didascalico:
Sono una consumatrice critica
e uno un più divertente:
La dura vita della consumatrice critica
Anche a me sembra una non-risposta, però hai fatto bene a scrivere, bisognerebbe farlo tutti, Giulia
RispondiEliminaFidarsi è bene. Non fidarsi è meglio.
RispondiEliminaSei la mia Robin Hood preferita.
RispondiEliminaPS: preparati per le escursioni, che la bella stagione si avvicina!
Sono d'accordo con te. Il solo fatto che abbiano preso in considerazione e pubblicato la lettera è un grande risultato. Poi, logicamente, non ci si può aspettare tutto dalla vita, e bisogna leggere queste risposte fasulle.
RispondiEliminaIo e Fabio mercoledì andiamo in un supermercato Coop. Così potremo protestare anche noi! Se vuoi ti mandiamo una cartolina!
Lorenzo
Sì bravi. Più che protestare fate domande che li mettano in difficoltà.
RispondiEliminaPoi raccontatemi.
Heike, io sono pronta. Ieri abbiamo fatto un giro ma era un po' ventoso.
Come Anna cerco il piu' possibile di fornirmi direttamente dal produttore ma non in tutto ci si puo' arrivare. Stare con gli occhi aperti e' sempre una gran cosa e tu lo sai fare molto bene.
RispondiEliminaanche io ho cominciato le passeggiate per sentieri ma fiato e gambe ancora non obbediscono a dovere!
Un caro saluto
Dona
Chissà se la coop risponderà anche a me... io ho chiesto perchè sia in vendita verdura proveniente da Nola (Nola, Acerra, Marigliano. Il triangolo della morte.).. forse mi risponderanno che anche quegli agricoltori vanno aiutati, mal'unico modo è farci mangiare verdura inquinata?
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