domenica 18 gennaio 2009

Donne che mi piacciono /1: quando il cervello spiega tutto

Mi piacciono le donne che hanno saputo farsi largo in un mondo che fa di tutto per attribuire loro un ruolo secondario e subalterno e in particolare quelle che sono riuscite ad affermarsi in campi tradizionalmente maschili. Penso che queste donne abbiano non una, ma due, tre, quattro marce in più.
Una di queste è la centenaria senatrice Rita Levi Montalcini. Pare che dorma pochissimo, lavori tutte le ore del giorno, trascorra il suo tempo nei laboratori e sui libri e che sia impossibile sorprenderla in disordine.
In effetti mi piace la sua eleganza quasi aristocratica ma soprattutto ammiro la sua pacata ragionevolezza, la semplicità del suo approccio razionale alle cose. L'ho sentita tante volte in televisione ma recentemente mi hanno colpito un paio di sue risposte durante l'intervista che a rilasciato a Concita De Gregorio per L'Unità.
Prima di tutto ha esordito dicendo: "Dovrebbe avere la gentilezza di non chiedermi di parlare di cose di cui non so. Tutt'al più ne possiamo conversare." Vi immaginate in questo paese arrogante e becero in cui tutti pontificano su tutto, anche su cose di cui non sanno un bel niente, un premio Nobel che si preoccupa per prima cosa di non parlare di argomenti sui quali non si sente preparata?
Quando le è stato chiesto cosa dire, alla luce delle sue ricerche, del fondamentalismo, del terrorismo, delle dittature ha risposto:
"Il cervello spiega tutto. Bisogna partire da qui. Il nostro modo di comportarci è più emotivo che cognitivo. Esiste un centro arcaico del cervello, limbico: non ha avuto nessuno sviluppo dall'australopiteco ad oggi, è identico. E' la sede dell'aggressività. Il cervello limbico ha salvato l'uomo quando è sceso dagli alberi. Oggi può essere la causa della sua estinzione."
L'aggressività ha sede in un cervello limbico collettivo?
"Il cervello è individuale. Ma è certo che i totalitarismi le dittature, i fondamentalismi hanno sempre fatto appello alle pulsioni arcaiche dell'uomo. Hanno puntato sulla prevalenza del sistema arcaico su quello cognitivo. L'evoluzione culturale alimenta la neocorteccia. E' per questo che l'unico vero antidoto ai sistemi totalitaristici è la cultura. La conoscenza. I fondamentalismi si servono del cervello arcaico e lo strumentalizzano. La neocorteccia, il cervello del linguaggio e della cognizione, deve prendere il comando sul cervello arcaico per controllare la fase emotiva e primitiva del comportamento."
Ecco secondo me in queste poche righe ci sta la spiegazione ultima di tanti fenomeni su cui vengono spesi fiumi di parole. Non dobbiamo certo rinnegare le nostre emozioni, anche quelle negative, anche quelle che non ci piacciono. Dobbiamo conoscere e venire a patti con la nostra aggressività. E' però il nostro cervello più evoluto che ci deve guidare.
Altrimenti tanto valeva rimanere australopitechi.

17 commenti:

  1. Perfetto, concordo.
    Ti lascio un pettegolezzo: quando venne a Modena a parlare una volta, una mia amica, che la accolse a nome del Comune, mi disse che era anche una vera primadonna, che faceva un po' le bizze e che voleva che tutto fosse esattamente come voleva lei. Ma sono le ombre che tutti abbiamo e che non ci devono preoccupare più di tanto.
    Anche i Nobel sono umani!
    Ciao, Giorgio.

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  2. Me la immaggino, Giorgio. D'altra parte se non avesse avuto un carattere forte e una bella grinta come avrebbe fatto ad affermarsi in un mondo così maschile come quello della ricerca scientifica.

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  3. Per altro le sue ricerche sono ancora oggi foriere di nuovi spunti e linee di sperimentazione.
    Dal mio punto di vista però credo sia molto difficile far prevalere davvero la neocorteccia sul sistema limbico e proprio per il motivo citato dalla Montalcini nell' intervista: essendo quello più antico è anche il più rapido e veloce, tanto che una delle teorie più accattivanti sul rapporto tra i due è quella che sostiene che la neocorteccia più che dire "cosa fare" sarebbe deputata a dire "cosa non fare", ovvero a mettere un bel freno alle decisioni veloci (e spesso, nel mondo moderno, sbagliate) dettate da quella parte del cervello che condividiamo con i primati (e buona parte del resto del regno animale). Comunque la Montalcini è una grande, e devo dire che anche io apprezzo molto la sua raffinatezza e riservatezza in un mondo di cafoni...

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  4. Ho sempre avuto il sospetto che gli australopitechi non si siano mai estinti, vivono in noi e con noi. Peggio di così.

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  5. che fıgha!!! (scusa ıl lınguaggıo) ma non c e che dıre!!

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  6. Spero ardentemente che quella grande donna: la Senatrice Rita Levi Montalcini; veda schiattare di rabbia tutti i servi del nano patacca.

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  7. Sei grande mia cara Artemisia, mi guardo intorno e vedo e vedo australopitechi dappertutto intorno a me, per non dire poi che il mio televisore ne è strapieno...accidenti credo di essermi svegliata nel secolo sbagliato!!!!...Eccezionali rimanete tu e la...Montalcini naturalmente!!!...un bacione...Carmela

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  8. Ecco, mi hai rubato un'altro dei miei eroi ;-)

    Io credo che il vero problema sia che espandere la neocorteccia e' una attivita' faticosa.

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  9. uhm... ma "figha" si scrive con l'acca?

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  10. Mi e' parso strano anche a me, ma forse come si scrive non e' molto importante, no? ;-)
    Mi fa piacere condividere gli eroi con te, Dario.

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  11. Cara Artemisia, questo post con le parole così chiare della Montalcini(una donna che VENERO) andrebbe scritto sui muri!
    Per tutti quelli che blaterano di popoli buoni e popoli malvagi. Siamo animali umani e il nostro cervello ci guida. Nel bene e nel male. Prevarrà nella nostra evoluzione la neocorteccia? speriamolo
    marina

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  12. A me piacciono le donne in generale. danno 100 a 1 a noi uomini!

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  13. Mah... certe donne secondo me dimostrerebbero il contrario. Pensa a Condoleeza Rice, per esempio, o a Zipi Livni...
    http://www.state.gov/cms_images/2006_10_05_Livni4_600.jpg

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  14. A proposito del commento di fabio mi viene in mente una battuta di non so chi: "Gli uomini dimenticano che Ginger Rogers faceva tutto quello che faceva Fred Astaire, ma all' indietro e coi tacchi alti !"

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  15. Due cose veloci veloci

    - Ho un po' vergogna a scriverlo... Fermo restando l'abissale bassezza che mi separa dalla Montalcini, mi lascia perplesso la riproposizione del cervello (e dell' "animo") umano in maniera così dicotomica: il sistema limbico è "cattivo" e la neocorteccia è "buona". Da quel pochissimo che ne posso sapere io, tendono ad affermarsi paradigmi ed ipotesi che anche (ma non solo) nel caso del cervello tendono a considerare l' "unità" dei sistemi come qualcosa di diverso da un "assemblaggio" di parti. Gli istinti non sono "cattivi" sempre e comunque: c'è l'istinto delle cure parentali e persino un "istinto" sociale. L'apprendimento (ad es.) non è solo una cosa "razionale", ma in gran parte si basa persino su fattori emotivi. Come ha detto qualcuno, un cervello totalmente primo di strutture "istintive" ed immodificabili, renderebbe più semplice l'opera di chi volesse "appropiarsene", approfittando della sua plasticità. Per converso, persino a riguardo della genetica, sono oramai in molti che metteno in guardia dalla metafora del DNA come "programma", presentandolo piuttosto come "unità di apprendimento". Aggiungo: gli animali non sono "cattivi" e l'etologia ci ha detto parecchio al riguardo (ricordo un libro che si intitolava "Naturalmente buoni", in cui easminava proprio gli "abbozzi" di cultura, socialità, apprendimento, etc. in moltissimi animali). Aggiungo: la repressione degli istinti sessuali era per Reich (...beh, esagerava un bel po'...) la radice delle dittature.
    - Sul primadonnismo: in base alle mie poche esperienze, mi sembra che molti di questi grandi personaggi abbiamo una quota di egocentrismo non da poco.
    - Visto che Saretta l'ha buttata lì, confermo, da masculo rapace e testosteronico (pernacchia), che la Montalcini è una strafica. Sono in molti a dire (persino un irriferibile proverbio partenopeo) che il cervello è il principale organo sessuale.
    - In margine, molto in margine...: io son lì a chiedermi ancora cosa differenzia l'uomo dalla donna. Parlando di dicotomie: per troppo tempo mi hanno fatto due cosi così che le donne sono più "buone", più pacifiche, meno violente, con il pensiero "collaterale", etc. mah...

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  16. Ho sempre ammirato la classe e la preparazione della Montalcini, nonchè il suo impegno e la sua professionalità. Donne che riescono a imporsi e a farsi largo fra la folla di uomini scettici e non. La donna per emergere lavora quattro volte di più dell'altro sesso e lo fa con passione e dedizione. Bel post, come tutti i tuoi, mai banali.
    Un saluto, Annamaria.

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  17. mi sa che ci sta anche la spiegazione di quello che avviene nel nostro Paese, dove si sta ben sfruttando la parte arcaica di molti cervelli... che forse avrebbero bisogno di un po meno tv e più nutrimento per la neocorteccia. Mi secca molto dirlo, perchè odio i giudizi facili... Ma lo si vede nei linguaggi utilizzati e nei sentimenti sui quali fanno leva le parole dei politici, ogni volta mi trovo a pensare che le "sparate" non sono mai a caso..

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