venerdì 16 aprile 2010

Quando il padrone ci mette del suo

Forse sarò ingenua, magari penso di essere ancora ai tempi del fordismo, ma credo che chi fa l'imprenditore debba accettare il rischio che la sua attività comporta e non giustifico coloro che, in nome della garanzia di un profitto, si sentono autorizzati scaricare il rischio di impresa sui lavoratori negando loro le tutele che un lavoro dipendente deve avere.
Per questo mi ha fatto davvero piacere sentire l'intervista di Fahrenheit Radio3 a Moritz Mantero, proprietario di un'azienda del distretto serico di Como che ha una lunga origine familiare. Il nonno arrivò ai primi del Nocento da Novi Ligure con indosso tutto quello che aveva e una bicicletta e successivamente riuscì a far venire tutti gli altri fratelli.
La Mantero, che ha circa 500 dipendenti, si trovava in crisi economica e stava per essere venduta. "Ho parlato con i miei figli", dice Moritz Mantero, "e ho chiesto loro se avevano intenzione di continuare questa storia meravigliosa e, con il loro conforto, ho fatto una cosa che dovrebbe semplicemente rientrare nella normalità per un imprenditore: ho messo mano al portafoglio [5 ML di Euro]. Si va avanti pur nelle difficoltà del mercato ma con l'entusiasmo e la motivazione che ci hanno sempre sostenuto." Mantero si dice sicuro che anche altre piccole e medie imprese abbiano stretto la cinghia e fatto la stessa cosa nel silenzio e senza clamore, ma confessa che il fatto di essere intervistato da La Stampa e dalla radio non se l'aspettava. "Un imprenditore deve avere la propensione al rischio ed essere munito di una sufficiente dose di senso di responsabilità." Racconta quindi con orgoglio che Como nel mondo è conosciuta per il lago e per la seta, un quarto degli addetti della provincia lavora intorno a questi tessuti. Centinaia di famiglie (tra dipendenti, fornitori, piccoli artigiani) ruotano intorno alla realtà della sua azienda dove c'è ancora un rapporto umano, una logica di intreccio di sensibilità e di senso di resposabilità.
Improvvisamente mi è venuta una gran voglia di comprarmi un foulard di seta.

5 commenti:

  1. Sai che ti dico, lo compro anche io. Grazie, per le buone notizie.
    Un abbraccio
    Giulia

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  2. Peccato che tu ti sia persa Cominciamo Bene (Rai3, ore 10-12) di ieri sugli imprenditori che si suicidano nel nord-est o di quelli che resistono. Una grande lezione morale soprattutto per tutti quelli che pensano che tutti i delinquenti stiano da una parte, e tutti i buoni dall'altra. La crisi mondiale ha rotto i vecchi schemi marxiani, anche se qualcuno non vuole rendersene conto.

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  3. io ho una grande ammirazione degli imprenditori da quando ho cominciato a conoscerli.
    mi piace la loro propensione al rischio, il dinamismo, e la loro capacità di lavorare tanto e intensamente. e ho visto che chi si è rimboccato le maniche sa riconoscere il tuo impegno e sfruttarti bene. (a differenza che per es. nel pubblico dove chi ha capacità e voglia di fare bene spesso è visto male dagli stessi capi....no?).
    certo io conosco realtà in cui lavori CON l'imprenditore, o comunque tratti con lui. e poi ci sono imprenditori e imprenditori, come ci sono dipendenti e dipendenti, etc etc.
    ma un po' mi sento vicina a loro, perchè se un imprenditore fa il botto, non c'è nessuna tutela per lui. e magari le cose vanno bene, ma domani è un punto di domanda, per cui capisco e finisco anche per giustificare certe cose (anche io non sono assunta anche se poi la cosa è compensata da altri vantaggi).
    se un committente non li paga e li mette in crisi, nessuno li tutela.
    e loro il lavoro se lo devono "portare a casa" commessa per commessa, mese per mese, anno per anno, è un impegno continuo.

    politicamente penso che la sinistra dovrebbe accorgersi di queste persone, e riflettere un po' sulle loro necessità, soprattutto dei piccoli-medi.
    io conosco un sacco di imprenditori anti-berlusconi, perchè mica sono scemi, e spesso hanno un forte senso dell'onore e della lealtà.
    e con la loro mania di crescere, ingrandirsi, provare cose nuove, con quel di più che cercano sempre, intanto creano lavoro.

    so che è grazie al mio lavoro e alle mie capacità che il mio capo può portare a casa certi lavori e guadagnarci su, ma è grazie ai rischi cui lui si espone, alla sua reputazione (fodata sulle sue capacità), al suo mettersi in gioco che io ogni mese ho uno stipendio e ho comprato una bella casetta. dev'essere un'alleanza reciproca.

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  4. bella notizia la tua
    peccato che non tutti siano così onesti e responsabili
    da noi la Bialetti chiuderà purtroppo perchè chi l'ha acquistata in passato ha deciso di guadagnare di più andando in Romania a far fare le caffettiere moka !
    un saluto erica

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  5. l'ho sentito, degnissima persona, ce ne fossero!
    marina

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