lunedì 19 aprile 2010

Il senso del tempo

Qualche sabato sera or sono abbiamo partecipato al Castello di Montarrenti ad un'osservazione del cielo con gli Astrofili Senesi i quali ci hanno permesso delle visioni emozionanti al telescopio: Saturno con i suoi anelli, una nebulosa, una stella doppia e persino una galassia diversa dalla nostra. Questi appassionati del cielo ci parlavano anche della distanza di questi corpi celesti. Per la galassia, per esempio, si parla anche di milioni di anni luce. Ascoltare questo mi ha fatto riflettere su quella cosa preziosissima che è il nostro tempo, bene tanto prezioso che non tolleriamo più le attese.
Aspettare il proprio turno dal medico o dal salumiere ci fa friggere di impazienza, le code in auto ci fanno sbuffare, i tempi di viaggio li vogliamo accorciare più che mai. Anche le frazioni piccolissime di attesa ci sembrano eterne come i semafori che durano qualche secondo di più.
Pensavo a questo uno di questi giorni mentre registravo dei pagamenti con il vituperato nuovo programma informatico. Dopo aver digitato abbastanza velocemente i dati devo aspettare circa 40 secondi e talvolta di più perché il sistema mi restituisca il numero del mandato. Nell'attesa picchietto impaziente la penna sulla scrivania, talvolta mi alzo a prendere o a riporre oggetti, oppure clicco su un'altra finestra per sbirciare la posta o internet. Insomma quel tempo mi sembra talmente inutile, un vero e proprio furto.
Eppure che cosa saranno mai 40 secondi su milioni di anni luce! E poi sarà proprio così inutile quell'attesa con lo sguardo sullo schermo aspettando che appaia un numerello? Magari a qualcosa è servita visto che mi ha dato lo spunto per scrivere questo post.

4 commenti:

  1. il punto è che non devi paragonare quei secondi agli anni luce, bensì alla tua infinitamente più breve permanenza su questa terra. A me per quello scoccia perdere il tempo INUTILMENTE; poi se decido di regalarmi qualche minuto a qualche ora deve essere per fare qualcosa che mi piace.

    RispondiElimina
  2. ciao Arte,
    senso del tempo dici, è proprio vero, sembra non ci basti mai e che troppo venga inutilmente sprecato!
    ..Ho iniziato a pensare al tempo come ad uno "spazio" da attraversare quindi mi attrezzo di conseguenza. Per le code in attesa o per i tragitti questo spazio lo attraverso sempre con un libro...mentre per le attese da procedure informatiche se non ho un altro lavoro da mandare avanti in concomitanza su un'altra finestra del pc...sbircio anche io in rete...proprio come ora! :-)
    Buona giornata!!

    RispondiElimina
  3. Infatti il mio paragone con il tempo astronomico era ovviamente una provocazione. Quello che volevo dire pero' era proprio che trovo assurdo imprecare contro le attese che ci vengono imposte, meglio sfruttarle come per esempio suggerisce Stefi.
    Per esempio, un semaforo e' troppo lungo, possiamo alzare la testa e osservare un particolare architettonico che non avevamo mai notato oppure un albero in fiore.

    RispondiElimina
  4. io ho inventato un trucco, ma te lo dico un'altra volta perché devo andare al coro
    baci, marina

    RispondiElimina