Sul delicato tema del rapporto tra mafia e Chiesa sono stati scritti diversi libri. Mi ricordo (e consiglio di scaricare) un bel dibattito a cura di Laterza su quello di Alessandra Dino ("Mafia devota") con Giancarlo Caselli e Gianrico Carofiglio.
In effetti colpisce la contraddizione rappresentata da assassini come Bernardo Provenzavo, che teneva la Bibbia sul comodino, o da Toto' Riina, che porta al collo un Crocifisso. Come colpisce, dall'altra parte, che non sia mai stato negato un funerale ad un mafioso o che Renato De Pedis, uno dei capi della spietata Banda della Magliana, riposi in pace nella chiesa di Sant'Apollinare a Roma. Ma il comandamento Non uccidere non è uno dei più importanti del Cristianesimo?
A questo delicato tema sono state dedicate recentemente ben due puntate di Le Storie, il programma di Corrado Augias, con la presentazione di altrettanti libri sull'argomento.
Il primo è "Il Dio dei mafiosi" Augusto Cavadi (da sottolineare che la casa editrice è la San Paolo).
L'ipotesi di Cavadi è che la Chiesa Cattolica non sempre e ovunque è in continuità con il messaggio evangelico. Nel Sud dell'Italia essa ha edulcorato tale messaggio, smussandone la carica rivoluzionaria, facendone un collante per la conservatrice cultura meridionale e rendendola perfettamente compatibile con la mafia.
Ancora più incisivo lo storico Isaia Sales con il suo libro "I preti e i mafiosi" il quale sottolinea come non ci sia mai stata una scomunica ufficiale per i mafiosi (come invece c'è stata per i comunisti). Corrado Augias gli fa notare l'impegno di molti preti contro la mafia (tra i quali aggiungerei anche il coraggioso priore protagonista del recente episodio a proposito della processione di Sant'Onofrio) e anche il grido tuonante di Papa Woytila ad Agrigento nel 1993 "Mafiosi pentitevi", ma secondo il professor Sales sono eccezioni o proclami forti a cui non seguono fatti.
Come si spiega questo? Sales dà un paio di risposte interessanti. Una riguarda il fatto che per la Chiesa il peccato è un fatto individuale, una questione tra il peccatore e Dio. Chi uccide è in qualche modo scomunicato, si può pentire, prendere le distanze dai propri errori ed essere perdonato ma non si considera le conseguenze sociali dell'atto (per esempio non si vincola il perdono al chiedere scusa alle vittime, collaborare con la giustizia, restituire i soldi avuti illegalmente), anzi, secondo le dichiarazioni di alcuni preti, i pentiti sono da considerarsi dei Giuda.
Un'altra spiegazione che Sales dà è che la cultura cattolica e quella mafiosa convergono su di un punto: non riconoscono l'autorità statale. Esse hanno un proprio ordinamento, proprie leggi e propri valori che non sottopongono a nessun'altra autorità. Il fatto è che i mafiosi sono dei conservatori sotto tutti gli aspetti e quindi ben allineati a certe idee sulla famiglia, sul sesso, sull'onore e l'attenzione della Chiesa sulla morale sessuale sembra essere più forte di quella sulla morale civile. "Alcuni mafiosi hanno servito messa o hanno studiato in seminario", dice il professor Sales, "Significa che l'insegnamento del non uccidere ha fallito oppure che è stato solo formale?"
Segnalazione: Radio Cento Passi, emittente che ha cominciato a trasmettere a gennaio dal Centro Peppino Impastato di Palermo ha recentemente subito un furto e danneggiamenti con chiare intimidazioni. Aiutiamo questo "microfono dei Siciliani onesti" (dettagli sul loro sito).
In effetti colpisce la contraddizione rappresentata da assassini come Bernardo Provenzavo, che teneva la Bibbia sul comodino, o da Toto' Riina, che porta al collo un Crocifisso. Come colpisce, dall'altra parte, che non sia mai stato negato un funerale ad un mafioso o che Renato De Pedis, uno dei capi della spietata Banda della Magliana, riposi in pace nella chiesa di Sant'Apollinare a Roma. Ma il comandamento Non uccidere non è uno dei più importanti del Cristianesimo?
A questo delicato tema sono state dedicate recentemente ben due puntate di Le Storie, il programma di Corrado Augias, con la presentazione di altrettanti libri sull'argomento.
Il primo è "Il Dio dei mafiosi" Augusto Cavadi (da sottolineare che la casa editrice è la San Paolo).
L'ipotesi di Cavadi è che la Chiesa Cattolica non sempre e ovunque è in continuità con il messaggio evangelico. Nel Sud dell'Italia essa ha edulcorato tale messaggio, smussandone la carica rivoluzionaria, facendone un collante per la conservatrice cultura meridionale e rendendola perfettamente compatibile con la mafia.
Ancora più incisivo lo storico Isaia Sales con il suo libro "I preti e i mafiosi" il quale sottolinea come non ci sia mai stata una scomunica ufficiale per i mafiosi (come invece c'è stata per i comunisti). Corrado Augias gli fa notare l'impegno di molti preti contro la mafia (tra i quali aggiungerei anche il coraggioso priore protagonista del recente episodio a proposito della processione di Sant'Onofrio) e anche il grido tuonante di Papa Woytila ad Agrigento nel 1993 "Mafiosi pentitevi", ma secondo il professor Sales sono eccezioni o proclami forti a cui non seguono fatti.
Come si spiega questo? Sales dà un paio di risposte interessanti. Una riguarda il fatto che per la Chiesa il peccato è un fatto individuale, una questione tra il peccatore e Dio. Chi uccide è in qualche modo scomunicato, si può pentire, prendere le distanze dai propri errori ed essere perdonato ma non si considera le conseguenze sociali dell'atto (per esempio non si vincola il perdono al chiedere scusa alle vittime, collaborare con la giustizia, restituire i soldi avuti illegalmente), anzi, secondo le dichiarazioni di alcuni preti, i pentiti sono da considerarsi dei Giuda.
Un'altra spiegazione che Sales dà è che la cultura cattolica e quella mafiosa convergono su di un punto: non riconoscono l'autorità statale. Esse hanno un proprio ordinamento, proprie leggi e propri valori che non sottopongono a nessun'altra autorità. Il fatto è che i mafiosi sono dei conservatori sotto tutti gli aspetti e quindi ben allineati a certe idee sulla famiglia, sul sesso, sull'onore e l'attenzione della Chiesa sulla morale sessuale sembra essere più forte di quella sulla morale civile. "Alcuni mafiosi hanno servito messa o hanno studiato in seminario", dice il professor Sales, "Significa che l'insegnamento del non uccidere ha fallito oppure che è stato solo formale?"
Segnalazione: Radio Cento Passi, emittente che ha cominciato a trasmettere a gennaio dal Centro Peppino Impastato di Palermo ha recentemente subito un furto e danneggiamenti con chiare intimidazioni. Aiutiamo questo "microfono dei Siciliani onesti" (dettagli sul loro sito).
Altri miei post sulla criminalità organizzata:
Quando per scrivere ci vuole coraggio
Il ritorno del Principe
Il punto sull'antimafia
Ed infine anch'io ho letto Gomorra
L'oro della camorra
Piccoli eroi dimenticati
Per amore della Calabria
Niente regali alle mafie
Dietro ciascun nome una storia
Non entro nel merito, passo per un caloroso saluto.
RispondiEliminaCosì se vuoi puoi aggiornare il mio indirizzo che ho cambiato all'inizio del 2010.
Scusami se non l'ho fatto in tutto questo tempo.
Ti abbraccio, amica carissima,
Irnerio
L'argomento è tosto: ma si tratta dell'esaperazione di quelle contraddizioni che provocano fatti quali, ad esempio, la negazione del funerale religioso a Welby e la comunione ai pluri-divorziati...
RispondiEliminaIl che mi fa sempre pensare all'utilizzo assolutamente improprio e "personale" della fede.
---
P.S.: Stai tranquilla, sto bene e leggo sempre un certo numero di blogger. Te inclusa.
Ma come ho detto, al momento non riesco a trovare altro, oltre ai soliti argomenti, su cui scrivere. E non mi piace "sentirmi" ripetitivo. Motivo per cui sono in pausa ricostruttiva.
Ma sono contento (assai) del tuo caro pensiero.
Grazie :D
(Rieccomi)
RispondiEliminaEee... cara amica,
io già mi scandalizzavo quando sui libri di storia si leggeva di tutte le "crociate" e degli infiniti ammazzamenti perpetrati in nome dei più incredibili Dii (spesso assasini essi stessi), compreso quello dei cristiani.
Nonostante, che quest'ultimo Dio pare abbia consegnato a Mosè alcuni "consigli" sul come comportarsi, tra i quali quello spessissimo ignorato, come fosse una libera opzione senza importanza, del "NON AMMAZZARE"!
Figuriamoci se non mi scandalizzo fino a vomitare quando sento parlare della "sincera" devozione di questi merdosissimi (ops!) mafiosi!
Infatti avrei qualche remora a leggere i libri da te indicati perché il mio stomaco è già delicato di nascita e... ci fossero solo queste di porcherie assolutamente indigeste da mandar giù, in questo Paese di..... (insulto a piacere).
Ma Irnerio mi spiazzi con tutti questi nickname e blog diversi! Non ti si sta dietro.
RispondiEliminaCiao Giangiacomo. Sono contenta che sia tutto a posto. Fatti vivo ogni tanto.
Un bacione a tutti e due.
Ma nooo, è facile: sdoppiato il blog..gaccio, sdoppiato (e tradotto) anche il nick!
RispondiEliminaPerò se proprio ti volessi "seminare" ... potrei anche fare dei blitz coi nick dei due gatt..acci degli account Google:
- "Esperankato", gatto studioso intento ad esperanteggiare;
- "Gatto esperantista", smanettante sulla tastiera;
che poi sono quei due famosi della canzoncina...
Come quale?
"QUARANTAQUATTROGATTI in fila per sei col resto di due...", hai presente?
Ecco loro sono quei due di avanzo che restano sempre indietro (più indietro di così)!
Irnerio
Certo che ho presente 44 gatti... non sono una bambina anche se lo sembro :-)))
RispondiEliminadavvero Artemisia è una bibliografia interessantissima sai che mi hai illuminato sul punto somiglianza chiesa cattolica/mafia con il tuo articolo?
RispondiEliminagrazie, non sbagli un colpo
marina
Grazie, Marina. In realtà l'unico merito che ho è quello di captare cose che mi sembrano interessanti e riportarle qui. Comunque mi fa piacere perchè mi sembra che i miei post sulla mafia non suscitino grande interesse. Io però continuo a parlarne perchè mi sembra importante.
RispondiEliminaPer inciso, spero che tutti sappiano che i link che metto alle varie trasmissioni televisive e radiofoniche permettono di rivederle e di riascoltarle. Mi è venuto il dubbio che qualcuno dal click pigro non lo sapesse.
Giusto due righe per rassicurarti sull'interesse, almeno da parte mia, che suscitano i tuoi post sull'argomento mafia. Semplicemente sono talmente interessanti, puntuali ed approfonditi che li si può commentare con una sola parola:perfetti. E' difficile aggiungere qualcosa, fosse anche un commento.
RispondiEliminaPersonalmente, poi, avendo io origini campane e mia figlia un padre siciliano per questo argomento "ci sento" eccome...
Sul rapporto fra Chiesa e mafia ricordiamoci bene che la Chiesa, contrariamente al principio evangelico, sta di solito più dalla parte del potere che dalla parte dei poveri, e non solo al sud; hai presente il mafioso Silvio Berlusconi che, pur divorziato, riceve pubblicamente la comunione? La regole ferree della Chiesa si applicano solo ai poveri di spirito, forse.
Dolores
Grazie Ruby per la rassicurazione. Perfetti no (per carita') pero' capisco che questi post non hanno "ganci" :-)
RispondiEliminaSono ritornato pure io dalla pausa sabbatica...
RispondiEliminaSicuramente esistono (e sono sempre esistiti) contraddizioni nella Chiesa.. ma come guarda bene qualunque istituzione!!! Le pecore nere sono ovunque: la zizzania è sempre in mezzo al grano...
E' importante far venire a galla le mancanze della Chiesa affinchè si possa porre rimedio...
Sull'argomento posso solo aggiungere che paradossalmente sono talvolta proprio sacerdoti (ricordi figure come Don Pugliesi, Padre Romero per citarne due tra i tanti) ad andare contro i mafiosi E CHE SEGUONO FATTI CONCRETI e non solo parole come dice Sales. La verità è che come succede per le cose derivate dagli umani ogni caso è a sè...
Sono ritornato pure io dalla pausa sabbatica...
RispondiEliminaSicuramente esistono (e sono sempre esistiti) contraddizioni nella Chiesa.. ma come guarda bene qualunque istituzione!!! Le pecore nere sono ovunque: la zizzania è sempre in mezzo al grano...
E' importante far venire a galla le mancanze della Chiesa affinchè si possa porre rimedio...
Sull'argomento posso solo aggiungere che paradossalmente sono talvolta proprio sacerdoti (ricordi figure come Don Pugliesi, Padre Romero per citarne due tra i tanti) ad andare contro i mafiosi E CHE SEGUONO FATTI CONCRETI e non solo parole come dice Sales. La verità è che come succede per le cose derivate dagli umani ogni caso è a sè...
Sono ritornato pure io dalla pausa sabbatica...
RispondiEliminaSicuramente esistono (e sono sempre esistiti) contraddizioni nella Chiesa.. ma come guarda bene qualunque istituzione!!! Le pecore nere sono ovunque: la zizzania è sempre in mezzo al grano...
E' importante far venire a galla le mancanze della Chiesa affinchè si possa porre rimedio...
Sull'argomento posso solo aggiungere che paradossalmente sono talvolta proprio sacerdoti (ricordi figure come Don Pugliesi, Padre Romero per citarne due tra i tanti) ad andare contro i mafiosi E CHE SEGUONO FATTI CONCRETI e non solo parole come dice Sales. La verità è che come succede per le cose derivate dagli umani ogni caso è a sè...
Sono ritornato pure io dalla pausa sabbatica...
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E' importante far venire a galla le mancanze della Chiesa affinchè si possa porre rimedio...
Sull'argomento posso solo aggiungere che paradossalmente sono talvolta proprio sacerdoti (ricordi figure come Don Pugliesi, Padre Romero per citarne due tra i tanti) ad andare contro i mafiosi E CHE SEGUONO FATTI CONCRETI e non solo parole come dice Sales. La verità è che come succede per le cose derivate dagli umani ogni caso è a sè...
sPunto
http://spuntocattolico.blog.lastampa.it
Sono ritornato pure io dalla pausa sabbatica...
RispondiEliminaSicuramente esistono (e sono sempre esistiti) contraddizioni nella Chiesa.. ma come guarda bene qualunque istituzione!!! Le pecore nere sono ovunque: la zizzania è sempre in mezzo al grano...
E' importante far venire a galla le mancanze della Chiesa affinchè si possa porre rimedio...
Sull'argomento posso solo aggiungere che paradossalmente sono talvolta proprio sacerdoti (ricordi figure come Don Pugliesi, Padre Romero per citarne due tra i tanti) ad andare contro i mafiosi E CHE SEGUONO FATTI CONCRETI e non solo parole come dice Sales. La verità è che come succede per le cose derivate dagli umani ogni caso è a sè...
Riporto il commento di Spunto che ho ricevuto via email e non capisco perche' non risulti pubblicato:
RispondiEliminasPunto ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Mafia e Chiesa":
Sono ritornato pure io dalla pausa sabbatica...
Sicuramente esistono (e sono sempre esistiti) contraddizioni nella Chiesa.. ma come guarda bene qualunque istituzione!!! Le pecore nere sono ovunque: la zizzania è sempre in mezzo al grano...
E' importante far venire a galla le mancanze della Chiesa affinchè si possa porre rimedio...
Sull'argomento posso solo aggiungere che paradossalmente sono talvolta proprio sacerdoti (ricordi figure come Don Pugliesi, Padre Romero per citarne due tra i tanti) ad andare contro i mafiosi E CHE SEGUONO FATTI CONCRETI e non solo parole come dice Sales. La verità è che come succede per le cose derivate dagli umani ogni caso è a sè...
e anche la risposta che volevo lasciargli:
Ben tornato, Spunto. Sono contenta e vado subito sul tuo blog.
Sull'argomento direi che quello che tu scrivi conferma invece proprio quello che dice Sales: al di la' dei coraggiori esempi che tu citi, la Chiesa in quanto istituzione non ha fatto niente di concreto per contrastare la Mafia. Non si tratta di "casi". Se gli assassini si sentono "cristianamente a posto" significa che il messaggio di condanna non e' arrivato a destinazione.