"Siamo prigionieri di un'ideologia che ci sta dicendo «il modello sociale europeo è un lusso che non vi potete più permettere perché a causa della globalizzazione dovrete, per competere, ridurvi al livello dei Cinesi: rinunciare a tutte le conquiste, percepire salari cinesi, avere pochi diritti come i Cinesi e zero stato sociale.» Non è così. La Germania, che ha uno stato sociale molto più generoso del nostro, è competitiva con la Cina, ha una bilancia commerciale attiva con la Cina, vi esporta tecnologie, ha i salari più alti del mondo, i sindacati più forti del mondo e lo stato sociale più generoso del mondo. Che cosa rende il modello tedesco sostenibile, competitivo ed efficiente? Il fatto che tutti fanno la loro parte, il patto di cittadinanza condiviso. Quello tedesco è uno Stato costoso, efficiente, controllato dai cittadini e non c'è nessuno che ne usufruisce a sbafo come accade in Italia. Il nostro modello è insostenibile perchè ha alle spalle un tasso di evasione scandaloso ma non è il modello sociale europeo ad essere insostenibile."
"Quando parliamo di stato sociale di tipo europeo finiamo per parlare sempre di pensioni e sanità, ma la forza di esso è invece la scuola. I paesi nordico-scandinavi sono sempre in testa nelle classifiche del rendimento scolastico. Il modello sociale europeo vero, quello che funziona, ce l'hanno quei paesi e si vede soprattutto dalla qualità della scuola. In Finlandia assumono come insegnanti liceali il 33% dei più bravi neolaureati perché è un mestiere di eccellenza."
"Sono residente negli Stati Uniti da dodici anni e pago le tasse in America. Ho cercato in questo libro di guardare l'Europa con gli occhi di un americano. La stampa americana pullula di inchieste sugli sprechi italiani, sulla criminalità, sui costi della politica, sulla corruzione, ecc. La ragione per cui le multinazionali americane non investono da noi non sta nell'articolo 18 o nei sindacati, che invece sono più forti in Germania, bensì nel tasso di corruzione e nell'inefficienza della giustizia civile che non li garantisce."
"Conosco la sanità americana. Lo stato sociale americano è stato
smantellato per trent'anni per una deliberata strategia che ha le sue
origini nell'ideologia ultraliberista e neoconservatrice a partire da
Ronald Reagan.
Gli Americani, in rapporto al
loro PIL, spendono il doppio degli Europei e hanno risultati peggiori in
termini di salute della loro popolazione. Obama si è finalmente reso conto quanto la sanità americana si
inefficiente, iniqua e straordinariamente costosa e ha fatto una riforma
che l'avvicina un po' al nostro sistema."
"Riguardo all'Europa, dobbiamo distinguere tra alcune politiche sbagliate che l'Europa ci sta imponendo, legate ad un certo governo conservatore tedesco, ed il fatto che, se vogliamo solidarietà dall'Europa, dobbiamo sottoporci a controlli più stringenti. Non possiamo aspettarci aiuti e solidarietà e, nello stesso tempo, avere un presidente di una qualsiasi provincia che guadagna più del presidente Obama."
"La politica economica applicata finora dal governo Monti, sia pure sotto un immenso peso di costrizioni dell'Europa e in particolare della Germania, sta prolungando la nostra recessione. Se non si cambia di segno attuando una politica che favorisca il lavoro, avremo recessione ancora per anni.
Gli Italiani andranno a votare tra poco e in quell'occasione avranno la possibilità di scegliere che politica economica vogliono per il paese."