Per un’Italia rinnovata, nei valori dell’Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione.
“Non è il Paese che avevamo sognato”, abbiamo detto più volte - in
questi anni - e ora, nell’imminenza delle elezioni politiche, c’è la
seria speranza e la concreta possibilità di vedere realizzato quel sogno
per cui tanti antifascisti, partigiani e cittadini si sacrificarono e
morirono; di colmare il baratro che si è creato tra cittadini,
istituzioni e politica; di riavvicinare il Paese a quegli ideali che
furono alla base della Resistenza e, in seguito, della Costituzione.
L’ANPI, dunque - in assoluta indipendenza e autonomia rispetto ai
programmi che ognuno dei partiti riterrà di prospettare agli elettori -
ritiene di riaffermare alcuni principi fondamentali per il futuro della
democrazia, rivolgendosi ai partiti, alle istituzioni, ai cittadini, con
l’autorevolezza che deriva dalla propria storia e dal suo impegno
quotidiano, nella ferma convinzione che è indispensabile ritrovare un
fondamento comune – come quello che fu alla base del lavoro
dell’Assemblea Costituente – almeno su alcuni principi e su alcuni
valori di fondo, tra i quali meritano di essere indicati:
il rigore morale, nel pubblico e nel privato;
la correttezza e la dignità, nella politica e nel vivere civile;
la trasparenza nell’attività delle Istituzioni;
la “buona politica”, nel contesto della funzione che l’art. 49 della Costituzione assegna ai partiti;
l’impegno contro ogni forma di corruzione;
l’impegno diffuso contro ogni tipo di mafia e contro ogni tipo di connessione tra criminalità organizzata e politica;
il rispetto nei rapporti tra i partiti e fra i singoli cittadini;
l’impegno diffuso contro ogni tipo di razzismo e di discriminazione e contro ogni rigurgito di fascismo e di nazismo;
il lavoro, in particolare per i giovani. La
Repubblica italiana è “fondata sul lavoro ” e dunque proprio nella
realizzazione di questo principio deve ravvisarsi la priorità assoluta
dell’azione pubblica e privata; perché senza lavoro, senza opportunità
di lavoro, senza dignità e sicurezza nel lavoro, viene meno quello
stesso sviluppo della persona umana;
libertà, uguaglianza e dignità per le donne, delle
quali va garantita la pari opportunità nell’accesso al lavoro e ai posti
di responsabilità e per le quali va messa in atto una forte campagna
contro ogni forma di violenza anche domestica.
Chiediamo dunque ai partiti di assumere un solenne impegno, sui principi e sui valori qui sopra elencati.
Rivolgiamo anche un appello alle cittadine e ai cittadini perché
facciano in concreto quanto necessario per il rinnovamento del Paese,
rendendosi conto che la sovranità popolare non ha senso alcuno se i
titolari non la esercitano. Da ciò un invito forte alla partecipazione
ed alla manifestazione della propria volontà attraverso il voto:
rinunciare a manifestare la propria volontà, significa rinunciare a
creare per se stessi, per i figli, per i nipoti, per le generazioni
future, un avvenire di pace, di serenità e di giustizia sociale.
Se fossi in grado di esprimere il mio voto lo farei volentieri. Comunque direi che con le ultime elezioni tutti questi obiettivi li abbiamo raggiunti, no? ROTFL (linguaggio giovanile).
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