I segni del tempo che passa sono gli sgraditi compagni della nostra fugace esistenza. A chi non scoccia invecchiare! Quando sono tentata di lamentarmi dei miei sintomi di invecchiamento, penso ad una mia collega, morta a 56 anni di leucemia nel giro di cinque mesi, e smetto immediatamente di farlo. Da allora infatti mi dico "evviva le mie rughe, i miei capelli bianchi, i miei piccoli acciacchi".
Una cosa però che mi secca assai di più della decadenza fisica è quella cerebrale. Odio quando, sempre più spesso, non mi vengono le parole, quando non riesco a fare i calcoli in fretta (nonostante di mestiere faccia la contabile!), quando non mi ricordo le cose. Come diceva Anna Magnani: "E' meglio non avere le grinze nel cervello".
Quello che temo maggiormente è di diventare con gli anni sempre meno flessibile di idee. Ho paura di diventare poco aperta al nuovo e di non riuscire più a mettere in discussione la mia visione del mondo. Osservo i miei genitori e mi chiedo se anch'io alla loro età passerò ore a discutere di questioni senza nessuna importanza tipo se dormire con la finestra aperta o chiusa. Non voglio invecchiare così! Voglio mantenere la capacità di stupirmi di fronte al nuovo.
Una cosa però che mi secca assai di più della decadenza fisica è quella cerebrale. Odio quando, sempre più spesso, non mi vengono le parole, quando non riesco a fare i calcoli in fretta (nonostante di mestiere faccia la contabile!), quando non mi ricordo le cose. Come diceva Anna Magnani: "E' meglio non avere le grinze nel cervello".
Quello che temo maggiormente è di diventare con gli anni sempre meno flessibile di idee. Ho paura di diventare poco aperta al nuovo e di non riuscire più a mettere in discussione la mia visione del mondo. Osservo i miei genitori e mi chiedo se anch'io alla loro età passerò ore a discutere di questioni senza nessuna importanza tipo se dormire con la finestra aperta o chiusa. Non voglio invecchiare così! Voglio mantenere la capacità di stupirmi di fronte al nuovo.
Sfondi una porta aperta,cara Artemisia.Mi dico e lo dico anche ai miei :qualsiasi cosa ma non il cervello.
RispondiEliminaHo più anni di te,ma per ora mi sento vispa mentalmente e mi sento di affermare che una persona affetta da Alzheimer andrebbe aiutata a terminare dolcemente la sua vita.Se potesse osservarsi chiunque affetto da questa terribile malattia,lo sottoscriverebbe,per la propria dignità,per non far vivere ai suoi il senso di impotenza,per non essere ricordata come una povera demente.Ne so qualchecosa,mia madre ha terminato la sua vita convinta che io fossi la sua mamma.
Scusa lo sfogo.
Cristiana
ma se ti accorgi di diventare meno flessibile, vuol dire che puoi completamente cambiare, il problema è quando una persona non se ne rende conto ed è convinta di avere ragione.. secondo me è tutto nelle tue mani, non dare la colpa all'età che oltretutto è giovanissima.
RispondiEliminabacio
Non lo so, ma pare (si dice) che stare in mezzo ai giovani aiuti a rimanere giovani. Chi meglio di te, allora, che con i tuoi figli hai un rapporto stretto stretto? Insomma, non preoccuparti, son cose brutte, ma finchè non succedono ecc ecc. Adesso volevo fare una battuta simpatica sulla sindrome di Alzheimer, ma ho letto il commento di Cristiana, non vorrei si offendesse, anche se la battuta è invero carina (magari la prossima volta).
RispondiEliminaUn saluto da un affezionato che ha letto la email ma ancora non ha risposto (e lo sa).
cara Artemisia non sei la sola ad essere meno flessibile
RispondiEliminaio vivo coi giovani ma quando ci vivo insieme troppe ore comincio a ...rimbambire!!!
scherzo naturalmente
vorrei comunque essere come mia mamma che a 83 anni ha una memoria di ferro, ricorda tutti i nomi di politici, attori ecc ecc , legge il giornale e discute di politica e tanto altro
ma penso proprio che io non arriverò neppure agli 80 ...
la nostra generazione è molto più fragile ed inquinata ahimé
un caro saluto erica
Sono esattamente come te. E se non mi stupisco, non mi diverto. E se non mi diverto, non sono vivo!
RispondiEliminaTu non diventerai mai così, per il semplice motivo che TI PONI IL PROBLEMA. Diventano chiusi al nuovo quelli che già di loro hanno preclusioni, anche da giovani e rigidità e poca curiosità.
RispondiEliminaCerto l'Alzheimer (o la demanza senile come quella che ha colpito la mia mamma) è un'altra cosa. La pesonalità non c'entra niente purtroppo. Io ne ho il terrore e spero tanto che questo governo riesca a fare, ALMENO, la legge sul testamento biologico.
ciaomarina
per ora niente blog nuovo. Ci sono problemi che non avevo previsti.
Artemisia cara, ma dove lo trovi il tempo per pensare alla vecchiaia? Io appena mi alzo comincio comincio a girare come una trottola e se non è notte non mi fermo, adesso è l'una e finalmente posso scriverti che ho scritto un post sull'argomento che mi hai chiesto, non so se è quello che volevi sapere ma ne possiamo riparlare altre 100 volte perchè NON SIAMO VECCHIE!!!...ciao carissima...Carmela
RispondiEliminaGrazie a tutti del conforto. Cristiana, la mia riflessione era su come tamponare il normale declino dell'età. Purtroppo affrontare l'Alzheimer o la demenza senile è un'altra cosa. Deve essere terribile soprattutto per chi vive accanto a queste persone.
RispondiEliminaCarmela, di tempo ne ho assai poco anche se non sono una trottola come te. Lo spunto di riflessione mi è venuto notando quanto tempo passano i miei genitori a discutere di cose futili. Forse hanno troppo tempo libero...
Io penso che dobbiamo vivere bene l'oggi. Quello che sarà, arà altrimenti rischiamo di perderci il bello del momento. Un abbraccio, Giulia
RispondiEliminaLa voecchiaia arriverà se saremo fortunati... adesso è adesso... Ho l'impresione che pensiamo troppo al futuro e ci godiamo meno il presente, ciao Costanza
RispondiEliminail rischio di essere troppo proiettati verso un futuro che temiamo c'è; ma nello stesso tempo , man mano che si va avanti negli anni, quel futuro diventa prsente e allora è meglio pensarci per non vederselo arrivare addosso senza nessun preavviso. :o)
RispondiEliminaUnodicinque
Cara Artemisia, grazie per avermi lasciato uno dei commenti più belli che mi siano stati fatti da quando ho il blog. Di cuore, Fabio
RispondiEliminaCara Artemisia, ti invito alla lettura del mio post di oggi. Come sempre, attendo un tuo commento... Fabio
RispondiEliminaSì, anche per me c'è la stessa paura...
RispondiEliminaCara Artemisia, anche con me sfondi una porta aperta!
RispondiEliminaL'unica fortuna (?) che ho io è che sono distratta, così tanto da non ricordare i miei anni.
In effetti non ci penso troppe volte.
Smisi di farlo, con un preciso atto di volontà a 40 anni: erano troppi, suonavano male :)
Da allora, accetto la mia età, non mi vergogno a dirla, solo che spesso - se me la chiedono a bruciapelo - devo pensarci e... sembro ... proprio già andata.
Ciao, ti va uno scambio di links?
A presto
Scusa se ti importuno (prometto che è l'ultima volta).
RispondiEliminaVoglio avvisarti di aver risposto al commento che hai lasciato sul mio blog poco fa.
Questo per spiegare un po' di misteriosi intrecci...
Ciao!