Mi è difficile stabilire quali sono i miei libri preferiti oppure i libri "che mi hanno cambiato la vita". Ogni periodo della mia vita è stato accompagnato da letture di tipo diverso.
Il mio amore per la lettura è iniziato presto, verso gli 8/9 anni. Dopo aver letto diversi romanzetti da fanciulle, chiesi a mia nonna di regalarmi Zanna bianca di Jack London. Al solito, la nonna esagerò e mi regalò tutta la collana Vallecchi di narrativa per ragazzi. In un primo momento mi parve una spesa inutile ma fu grazie a questo che lessi romanzi come L'isola del tesoro, Piccole donne, Robinson Crusoe, I viaggi di Gulliver, ecc, romanzi che mi accompagnarono fino all'adolescenza.
Da adolescente sognai invece su romanzi come Cime tempestose di Emily Brontë o Spirito d'amore di Daphne Du Maurier o Uccelli di Rovo di Colleen McCullogh.
Venne poi il periodo in cui lavoravo e contemporaneamente frequentavo l'Università ed ero quindi costretta a leggere libri collegati al programma di studio per l'esame. Così, mentre apprezzai i romanzi di Kafka, affascinante oggetto dell'esame di Storia della Cultura Tedesca, feci una gran fatica a leggere La Montagna Incantata di Thomas Mann che invece, ascoltato recentemente in audio libro, mi è piaciuto molto.
In seguito arrivò il periodo in cui adoravo le biografie e le autobiografie di donne. Lessi allora con passione Vita di Sylvia Plath di Anne Stevenson, Melanie Klein di P. Grosskurth, Rivoluzionaria di professione di Teresa Noce. Le biografie sono state il primo segnale del cambiamento di gusto personale dal romanzo verso il saggio.
Attualmente infatti, non so perchè, non riesco più a godermi i romanzi e la mia scelta cade sempre sui saggi. E' rimasta leggendaria in famiglia la mia faticosa lettura (nove mesi, praticamente una gravidanza!) de Il Secondo sesso di Simone de Beauvoir, che mi sono intestardita a finire a qualunque costo. Mi sono invece piaciuti molto alcuni libri che hanno maturato in me il desiderio di un mondo diverso. Sto parlando di Manuale per un consumo responsabile di Francesco Gesualdi, No logo di Naomi Klein e diversi libri di e su Don Milani.
Eccoci arrivati così ad oggi, periodo in cui, con mio grande rammarico, riesco a dedicare assai poco tempo, e soprattutto poche energie, a questa attività. Capita che per diverse sere prima di spengere la luce "scorra" con gli occhi la stessa pagina continuando a non focalizzarne il contenuto. Che soddisfazione può dare leggere così?
Il mio amore per la lettura è iniziato presto, verso gli 8/9 anni. Dopo aver letto diversi romanzetti da fanciulle, chiesi a mia nonna di regalarmi Zanna bianca di Jack London. Al solito, la nonna esagerò e mi regalò tutta la collana Vallecchi di narrativa per ragazzi. In un primo momento mi parve una spesa inutile ma fu grazie a questo che lessi romanzi come L'isola del tesoro, Piccole donne, Robinson Crusoe, I viaggi di Gulliver, ecc, romanzi che mi accompagnarono fino all'adolescenza.
Da adolescente sognai invece su romanzi come Cime tempestose di Emily Brontë o Spirito d'amore di Daphne Du Maurier o Uccelli di Rovo di Colleen McCullogh.
Venne poi il periodo in cui lavoravo e contemporaneamente frequentavo l'Università ed ero quindi costretta a leggere libri collegati al programma di studio per l'esame. Così, mentre apprezzai i romanzi di Kafka, affascinante oggetto dell'esame di Storia della Cultura Tedesca, feci una gran fatica a leggere La Montagna Incantata di Thomas Mann che invece, ascoltato recentemente in audio libro, mi è piaciuto molto.
In seguito arrivò il periodo in cui adoravo le biografie e le autobiografie di donne. Lessi allora con passione Vita di Sylvia Plath di Anne Stevenson, Melanie Klein di P. Grosskurth, Rivoluzionaria di professione di Teresa Noce. Le biografie sono state il primo segnale del cambiamento di gusto personale dal romanzo verso il saggio.
Attualmente infatti, non so perchè, non riesco più a godermi i romanzi e la mia scelta cade sempre sui saggi. E' rimasta leggendaria in famiglia la mia faticosa lettura (nove mesi, praticamente una gravidanza!) de Il Secondo sesso di Simone de Beauvoir, che mi sono intestardita a finire a qualunque costo. Mi sono invece piaciuti molto alcuni libri che hanno maturato in me il desiderio di un mondo diverso. Sto parlando di Manuale per un consumo responsabile di Francesco Gesualdi, No logo di Naomi Klein e diversi libri di e su Don Milani.
Eccoci arrivati così ad oggi, periodo in cui, con mio grande rammarico, riesco a dedicare assai poco tempo, e soprattutto poche energie, a questa attività. Capita che per diverse sere prima di spengere la luce "scorra" con gli occhi la stessa pagina continuando a non focalizzarne il contenuto. Che soddisfazione può dare leggere così?
Leggere, sempre e per sempre... Io non posso farne a meno!
RispondiEliminaE poi un dice...ma con tutta questa letteratura romantica e femminista, come potevi diventare?!
RispondiEliminaUn saluto da un affezionato
Nei miei ricordi, Zanna Bianca è il primo libro che tentai di leggere: traumatica iniziazione alla lettura, perchè non son mai riuscito a finirlo -pur avendolo iniziato più volte.
RispondiEliminaFortunatamente, poi la mia passione per la lettura è sbocciata lo stesso, per cui ho capito che quel libro, semplicemente, non mi piaceva.
Ogni volta che leggi un libro, esso cambia con te: oggi ti sembra muto, domani ti parlerà come raccontasse la tua storia. C'è un tempo per ogni cosa, sta scritto da qualche parte nella Bibbia: io penso che ci sia un libro per ogni tempo della nostra vita. Alle volte ti capita tra le mani troppo presto, altre volte lo trovi quando è ormai tardi. Quanto è bello, però, se ti accorgi che stai leggendo le pagine di cui avevi veramente bisogno in quel momento!
Artemisia, stai ancora leggendo? ogni tanto occorre anche scrivere... :-)
RispondiEliminaDevi trovarti uno spazio se la lettura ti manca... la sera non è il momento migliore. Ciao Giulia
RispondiEliminaSe non leggi tu, i tuoi figli lo fanno?
RispondiEliminahai letto tanti bei libri, molti dei quali ho letto anch'io
RispondiEliminaDelle migliaia di libri che ho letto ne ricordo sempre uno bellissimo Tim di Colleen Mc Cullough
Io adoro leggere e di solito leggo la sera , ma non tutte le sere perchè certe volte sono proprio stanca
e allora passo i sabato pomeriggi con un bel libro!
Accakappa: bella definizione "romantica e femminista". Gia', non ci avevo pensato. Forse hai proprio ragione.
RispondiEliminaVerrocchio: era proprio quello che volevo dire tra le righe. Ogni libro (ma anche ogni canzone e ogni film)ti lascia qualcosa di diverso a seconda del periodo in cui lo leggi.
Fabioletterario: ogni volta che rimango indietro con i post penso al prof che mi chiedera' se ho fatto i compiti!
Costanza: come quasi tutti i ragazzi i miei figli leggono poco, nonostante le nostre sollecitazioni. Per fortuna, ci sono le insegnanti che li obbligano...
Giulia: il problema e' che non trovo altri spazi (tranne per gli audiolibri che come ha gia' scritto sono per me un grande risorsa).
Erica: che bello un sabato pomeriggio per leggere in pace!
Bello, bello bello, che altro dire! La lettura è alla base delle nostre conoscenze, della nostra vita, del nostro comportarci. Un abbraccio.
RispondiEliminaRino, contento di leggerti.
Secondo me la tua idea degli audiolibri è vincente perché ti prendi un attimo per te, ti sposti senza inquinare e rendi quel tragitto utile e divertente e anche istruttivo con gli audiolibri.
RispondiEliminaIn questo periodo io leggo come una matta!!!