mercoledì 24 ottobre 2007

La cerentola delle materie

Mi piacerebbe capire se è normale che la geografia non si studi più. Nella scuola media tipicamente la geografia è affidata all'insegnante di lettere. Tutte e tre le professoresse che mio figlio ha avuto in tre anni hanno mostrato disamore verso questa materia (al contrario di altre come la storia e l'italiano per le quali hanno preteso un appropriato impegno dai ragazzi). E' probabile che le insegnanti abbiano ritenuto di doverla sacrificare a causa dello scarso tempo a disposizione. E così per geografia spiegazioni e interrogazioni sono state sostituite dal lavoro a gruppi con relativa relazione. Il risultato è che tutto quello che un ragazzo sa alla fine dell'anno sia, per esempio, solo qualche notizia sulle città dell'Argentina.
Io penso invece che la geografia sarebbe una materia molto interessante ed utile se fatta con agganci all'attualità, alla situazione economica e alle tradizioni dei vari paesi. Trovo poco sensato imparare a memoria per esempio la "lista" dei tipi di industria di una determinata regione o paese. Mi ricordo che da piccola, nel dubbio, ci mettevo sempre "siderurgiche e metallurgiche" senza sapere esattamente cosa volesse dire. Diverso è sapere che in Piemonte, per esempio, ha sede la più grande industria italiana di automobili oppure che la Nutella, amata da tutti i ragazzi, è prodotta dalla Ferrero che ha sede in quella regione.
Non mi ha meravigliato che in classe di mio figlio, prima liceo scientifico, ci sia stato il panico alla prima lezione di geografia sulla globalizzazione: ben pochi ragazzi sapevano di cosa si stesse parlando.
Temo che si vada verso un'americanizzazione dell'istruzione. E' nota infatti l'ignoranza in geografia degli studenti americani, magari preparatissimi nelle loro materie specifiche e professionali.

10 commenti:

  1. Concordo pienamente con te, anche se la geografia dovrebbe essere in parte insegnata da scienze e in parte da lettere... E' vero comunque che viene un po' trascurata ed è invece una materia molto importante. Ne parleremo... Vienici a trovare, Costanza

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  2. purtroppo vista la mediocrità della classe dirigente ho paura sia diventata mediocre anche la scuola. Inoltre si lavora esclusivamente a livello cognitivo, ignorando parti di noi come la creatività, l'intuizione, l'emisfero destro del cervello in sintesi. E questo non lòo trovo equilibrato.
    bacio

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  3. Scrivo in una pausa di lavoro approfittando che sono dal cliente...

    Purtroppo è solo una delle tante materie che è calata qualitamente verso la mediocrità.. bisognerebbe riformare tutto il sistema per far capire quanto la scuola è fondamentale per far crescere una buona società... ma forse la mediocrità scolastica fa comodo a qualcuno...

    Grazie per le tue visite
    sPunto

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  4. beh, io non sono per nulla d'accordo con i pessimisti della geografia
    l'anno scorso per ben 9 mesi e x 2 ore il lunedì pomeriggio con i miei alunni di terza media e con l'insegnante di geografia abbiamo svolto un bel lavoro sui Viaggi nel mondo, sviluppando la storia la geografia le 2 lingue straniere e tanto altro ....
    un gran bel lavoro che ha dato ottimi frutti all'esame e nuove conoscenze ed interesse ai ragazzi
    un saluto erica

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  5. Grazie Erica, mi rincuori.
    Mirco e Stefano: non e' vero che la scuola sia mediocre. Come al solito e' tutto affidato alla buona volonta' dei singoli insegnanti (lo spiega bene l'articolo che ho riportato sul mio post L'anima spenta della scuola.
    D'altra parte l'esempio che cita Erica lo conferma.
    Al solito non si puo' fare di tutta l'erba un fascio e nello stesso tempo non si puo' sempre basarsi sulla buona volonta' dei singoli.

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  6. @Artemisia
    Io intendevo la scuola non nella figura degli insegnanti, bensì nei capi che dovrebbero fornire un'adeguata forma e struttura per facilitare il lavoro.. invece stiamo assistendo a personaggi politici improvvisati che si avvicendano ognuno distruggendo il lavoro fatto dagli altri, creando confusione. In tutto questo marasma si sprecano moltissime risorse, insegnanti e quant'altro... a discapito di tutti

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  7. Io non so se la Geografia sia diventata le cenerentola delle discipline scolastiche in tutto il Paese o soltanto in alcune zone geografiche (va beh, battuta stupidotta), so per certo che in ogni scuola ci sono una o più discipline trattate come cenerentole e che il criterio di priorità è a totale discrezione degli insegnanti. Ma è una grave e colpevole omissione che deriva dall'errata interpretazione che si dà al diritto alla libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione.
    Ma quella libertà, non fa affatto riferimento alla possibilità di stabilire priorità e di privilegiare alcune discipline a scapito di altre, tanto è vero che esistono i programmi ministeriali orientativi per tutte le materie e che esse sono investite di pari dignità culturale e didattica, ma al diritto di stabilire in piena libertà il criterio di insegnamento e di scegliere i supporti didattici che si ritiene più opportuni, nel rispetto appunto di obbiettivi minimi comuni da raggiungere in ogni singola disciplina.
    Ma tu, Artemisia, che hai figli che studiano nelle medie, credi che tutti gli insegnanti siano informati su queste cose che sto dicendo? Prova un p' a chiederglielo! Ho il timore che avrai qualche amara sorpresa.

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  8. Come sempre vedi giustissimo! IAi miei tempi gli insegnanti di lettere la geografia non la sapevano. E non la sapevano perché l'esame di geografia non era obbligatorio per laurearsi in lettere!
    Pochissimi di noi lo sostenevano. Io lo feci perché avevo un padre che girava il mondo e conosceva la terra come le sue tasche e mi aveva contagiata. Da quello che racconti mi sa che non è cambiato niente.
    E' un peccato hai ragione.

    ciao marina

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  9. Rovistando nei tuoi archivi, sto rileggendo un tuo interessante post sulla geografia, su quella geografia essenziale nello studio della storia.

    Rino, archivista.

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  10. Rino, adorabile archivista! Caso piu' unico che raro.
    Un bacione!

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