giovedì 8 novembre 2007

Quando per scrivere ci vuole coraggio

Vedere fare scempio della propria terra in nome del profitto può anche lasciare indifferenti. Ma Roberto Saviano non è rimasto indifferente. Ha preso la penna e ha scritto il suo ormai famoso "Gomorra, Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra". Il "romanzo no fiction", come lo chiama lui, vuole farci capire che la camorra non è una questione solo criminale, ma è soprattutto un fatto imprenditoriale. I boss sono sempre più dei manager che pongono il profitto al di sopra di ogni cosa, al di sopra della loro stessa vita. Inoltre l'autore vuole sfatare il mito che la camorra, come del resto la mafia e le altre organizzazioni di questo tipo, sia solo un problema del sud Italia. L'immensa quantità di soldi che girano in queste attività trovano possibilità di essere investiti nel nord d'Italia, ma anche d'Europa.
Saviano dice che il libro nasce dalla sua volontà rabbiosa di scrivere e di raccontare con lo strumento letterario questo potere. La letteratura come qualcosa che urla e soprattutto che mostra. Dice di essersi ispirato in questo a Don Peppino Diana e al suo documento "per amore del mio popolo non tacerò".
Il romanzo ha avuto uno strepitoso successo, probabilmente inatteso. Tantissime copie vendute, tradotto in molte lingue, numerosi premi vinti.
A chi non lo avesse letto consiglio almeno l'intervista di Fahreneit (22 min.) o il video-articolo sul sistema Camorra (40 min.) pubblicato su Arcoiris.
Domenica sera mentre guardavo la sua intervista a Che tempo che fa mi sono chiesta chi gliel'ha fatto fare a questo ragazzo di 28 anni, un po' timido, dallo sguardo limpido e profondo, che è stato minacciato di morte dai boss del Casalese e ora vive sotto scorta 24 ore al giorno.
Alla domanda di Fazio, Saviano ha risposto che non si è pentito di quello che ha fatto.
Stiamo vicini a questo ragazzo.

4 commenti:

  1. Ho una grandissima ammirazione per il coraggio di Saviano. Io dubito sarei riuscito a fare altrettanto.

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  2. Mi piace davvero questo ragazzo-scrittore, è coraggioso, modesto e sa cosa scrive. Mi paice davvero perchè è coerente e il successo non lo ha cambiato. Un abbraccio, Giulia

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  3. Ti leggo questo post ora..grazie al link (che hai fatto benissimo a mettere nel commeneto al mio post)..Si vede che mi era sfuggito...o che ancora non ti seguivo..Non so, non mi ricordo..Comunque, al di là del fil, anche a me piace molto, come persona, prima, e come scrittore, poi, Roberto Saviano..Perchè sa mantenere, saldissimo, il senso di realtà, senza perdersi..senza innalzarsi e riuscendo a comunicare bene..a far passare il messaggio di denuncia che lui vuole mandare..Ed è questa la ragione del suo successo, dunque (come conseguenza) delle minacce che subisce..(ultimamente ho sentito che non gli hanno voluto affittare casa, a Roma, mi pare..)
    Un caro saluto anche da qui, cara Artemisia
    Frida

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  4. Non ti preoccupare, Frida. E' normale che sfuggano i post. Troppi blog interessanti, poco tempo. Sai quanti me n'e' sfuggiti anche a me! Li metto apposta i link a quelli vecchi.

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