Chi non ha avuto una nonna o un nonno da ricordare con affetto e nostalgia è stato molto sfortunato. I nonni sono figure che possono avere tanta importanza nella crescita e nella formazione di una persona. Dei miei quattro nonni, quella che ha lasciato più tracce in me è stata la mitica nonna Vanda, un personaggio fuori dal suo tempo a cui ho già dedicato un post .
Il mio nonno siciliano, Niccolò, che vedete nella foto insieme alla nonna Carmela, purtroppo morì quando io ero piccola. La nonna Carmela invece visse a lungo ma aveva 14 nipoti di cui io ero la più grande. La ricordo quindi con affetto ma la vedevo assai raramente.
I nostri nonni erano rappresentanti di un mondo più lontano di quello dei nostri genitori e per questo più affascinante e misterioso. I nonni ci raccontavano cose straordinarie anche se per loro erano quotidiane: la guerra, la fame, la resistenza, la prigionia. Allora i nonni non erano presenze quotidiane. Li vedevamo in occasione delle feste. Condividevamo con loro esperienze particolari, le vacanze o qualche periodo speciale.
Mi chiedo se questo fascino lo abbiano anche i nonni di oggi.
Osservo per strada e ai giardinetti tante nonne, ma anche tanti nonni, che accudiscono i nipotini supplendo per molte ore al giorno ai genitori che lavorano. Nonni quindi come presenze quotidiane che spesso conoscono i nipoti più dei rispettivi genitori. Nonni che si prendono una grande responsabilità ma che nello stesso tempo non hanno voce in capitolo perchè devono attenersi alle indicazioni dei figli, delle nuore e dei generi. Nonni che svolgono un servizio prezioso e gratuito al posto di servizi che non ci sono o che non sono sufficienti.
Sinceramente mi fanno un po' pena. Penso che il loro ruolo educativo lo abbiano già faticosamente svolto crescendo i figli e che ora avrebbero diritto di godersi i nipoti quando fa loro piacere e non per dovere. Avrebbero diritto di condividere con loro momenti speciali e non di sciropparseli ogni santo giorno.
E voi? Che ruolo hanno avuto i vostri nonni? Quali ricordi vi hanno lasciato? E per chi li ha già: come vivete il rapporto con i vostri nipoti?
Il mio nonno siciliano, Niccolò, che vedete nella foto insieme alla nonna Carmela, purtroppo morì quando io ero piccola. La nonna Carmela invece visse a lungo ma aveva 14 nipoti di cui io ero la più grande. La ricordo quindi con affetto ma la vedevo assai raramente.
I nostri nonni erano rappresentanti di un mondo più lontano di quello dei nostri genitori e per questo più affascinante e misterioso. I nonni ci raccontavano cose straordinarie anche se per loro erano quotidiane: la guerra, la fame, la resistenza, la prigionia. Allora i nonni non erano presenze quotidiane. Li vedevamo in occasione delle feste. Condividevamo con loro esperienze particolari, le vacanze o qualche periodo speciale.
Mi chiedo se questo fascino lo abbiano anche i nonni di oggi.
Osservo per strada e ai giardinetti tante nonne, ma anche tanti nonni, che accudiscono i nipotini supplendo per molte ore al giorno ai genitori che lavorano. Nonni quindi come presenze quotidiane che spesso conoscono i nipoti più dei rispettivi genitori. Nonni che si prendono una grande responsabilità ma che nello stesso tempo non hanno voce in capitolo perchè devono attenersi alle indicazioni dei figli, delle nuore e dei generi. Nonni che svolgono un servizio prezioso e gratuito al posto di servizi che non ci sono o che non sono sufficienti.
Sinceramente mi fanno un po' pena. Penso che il loro ruolo educativo lo abbiano già faticosamente svolto crescendo i figli e che ora avrebbero diritto di godersi i nipoti quando fa loro piacere e non per dovere. Avrebbero diritto di condividere con loro momenti speciali e non di sciropparseli ogni santo giorno.
E voi? Che ruolo hanno avuto i vostri nonni? Quali ricordi vi hanno lasciato? E per chi li ha già: come vivete il rapporto con i vostri nipoti?