venerdì 2 gennaio 2009

Eppure sarebbe tanto semplice

Sognare è legittimo e fa anche bene. E allora continuiamo a sognare ancora un po'. Ci sarà tempo per il risveglio.
All Human Right for All, sguardi del cinema italiano sui diritti umani, è un film collettivo: 30 cortometraggi di 30 registi italiani, uno per ogni articolo della Carta dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Il film è stato proiettato già i primi di dicembre a Roma ed è andato in onda su RaiInternational online il 26 dicembre.
Per il momento ho visto solo il cortometraggio di Daniele Luchetti che si intitola "Art.15 La lettera". Il corto immagina una mattina qualunque in una casa affollatissima di extracomunitari che si svegliano e ascoltano il GR1 mentre fanno colazione. La notizia trasmessa parrebbe inizialmente la solita: "caccia all'immigrato da parte delle forze dell'ordine ..." Ma ecco il colpo di scena. Il governo ha deciso con una sterzata di 180 gradi di cambiare totalmente le leggi sull'immigrazione: una volta identificati agli immigrati verrà data la cittadinanza italiana. Ed infatti, mentre ascoltano increduli questa notizia, i nostri protagonisti ricevono una lettera personale dal capo del governo con un assegno di risarcimento. Raccontandolo così non si rende la bellezza di questo cortometraggio. Vi consiglio davvero di vederlo. E' il primo della seconda parte del film.
Io l'ho già visto due o tre volte e tutte le volte mi viene un nodo alla gola.
Per chi non può vedere il video, un piccolo assaggio, il testo della lettera:

E' il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano che ti scrive. Conosciamo la tua storia personale di sofferenza e di sacrificio. Sappiamo che sei venuto in Italia spinto dalla povertà e siamo in grado di capirti perché anche i nostri nonni fecero la nostra dolorosa scelta.
E' per questo che il governo ti offre di diventare cittadino italiano senza alcuna procedura burocratica. In cambio ti chiediamo solo, come ad ogni altro cittadino italiano, di rispettare le leggi e di partecipare alla vita civile della nostra comunità senza rinnegare le tue credenze politiche e religiose. Ti preghiamo di lavorare per la tua felicità, per il benessere economico tuo e dei figli che avrai i quali, dalla nascita, saranno a pieno titolo cittadini del nostro paese.

Ti facciamo le nostre scuse ufficiali per quello che tu e gli altri immigrati avete patito a causa di leggi sbagliate, di sospetti, di paura del diverso ma anche a causa di cittadini italiani ai quali è convenuto essere disonesti per trarne un vantaggio economico. Non accadrà più. Non lo consentiremo più. Non permetteremo che un essere umano ne sfrutti un altro nel nostro paese.
Troverai allegato a questa lettera un assegno di risarcimento per i torti subiti e un mio contributo personale alla tua crescita economica e alla tua tranquillità. Che questo denaro possa aiutarti a crescere onestamente e a sentirti più rapidamente sulla strada della completa integrazione.
Benvenuto in Italia,
Silvio Berlusconi

Eppure sarebbe tanto semplice...

16 commenti:

  1. Chissà, forse un giorno la Storia cambierà corso e gli uomini impareranno da essa, impareranno a capire che sarebbe bene non ripetere sempre gli stessi errori, che siamo tutti esseri umani, uguali davanti a Dio, alla legge...
    Pensare che la Rivoluzione Francese lo disse... lo disse.

    Anche i sogni potranno essere realtà... solo se lo vogliamo, vogliamo, dipende da noi, non dagli altri.

    Rino

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  2. fın troppo semplıce arte... aglı uomını non pıaccıono le cose semplıcı... noı amıamo complıcarcı la vıta.
    che bello sarebbe.

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  3. Penso che Silvio non sia nemmeno in grado di capire il senso di una lettera del genere. E' come se chiedessi a uno come Hitler di rinnegare tutto ciò per cui ha lottato in tutta una vita.
    Quindi, sarebbe facile scriverlo per una persona come te, me, o tuo figlio. Ma pensa a quel povero imprenditore miliardario arricchitosi con il sudore degli altri e che ora governa il vapore di questa nazion.

    Secondo me non sarebbe tanto facile; come minimo, gli verrebbe un infarto.

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  4. Mi sono svegliata solo quando ho letto la firma in fondo...
    gli esseri umani imparano con una tale lentezza che intanto hanno luogo tante sofferenze
    marina

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  5. L' ho visto a "Parla con me", l ho trovta una dele cose più intelligenti passate in televisione negli ultimi tempi: temi sociali senza scadere nel buonismo ne nella retorica, una feroce ferocissima ironia ! Bello bello.
    Ed a proposito, aguroni arte !!!

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  6. Belphagor, ben tornato! Sono contenta che almeno tu lo abbia visto il video (anch'io la prima volta l'ho visto a Parla con me).
    Ripeto: la lettera di per sè non rende. Guardate la scena nel suo insieme! Guardate le facce di queste persone tra la sorpresa e la gioia!

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  7. Il Silvio Berlusconi alla fine mi ha rovinato la lettera u.U

    Comunque, per quel che mi riguarda, è una cosa giusta, ma vorrei tener presente, non tutti coloro che vengono qui, sono anime sante. Dai, non nascondiamo la verità. Ma come si potrebbe fare per capire chi lo è e chi mente? Bof, mi chiedo sempre questo.

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  8. Allo stesso modo con cui lo capisci per un Italiano, Pandoro.

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  9. Ok, se non fosse per il fatto che chi viene da altri paesi ha diverse usanze.

    E poi sinceramente non mi fido neanche degli italiani. Forse si è vero, anzi è vero, se sento parlare di immigrati, dalla romania all'africa, da non so dove a non so dove, attribuisco sempre un po' di negatività e sfiducia. Ciò non vuol dire che non darei la cittadinanza o non lo farei lavorare nel mio negozio. Anche perchè, se io fossi quello lì chissa come mi sentirei...

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  10. Arte, lo sai che quando penso una cosa io la dico. Concordo con i dubbi di Pandoro, ma vado anche oltre.

    I soldi dell'assegno che gli immigrati ricevono nel corto, chi glieli da? Saresti contenta di vederti aumentare le tasse per questo o di vederti tagliare ancora di piu` i servizi?

    E le scuole, gli ospedali, tutti i servizi che usiamo, non pensi sia un po' semplicistico da un giorno all'altro legalizzare tutti i clandestini? Il mattino dopo cosa succederebbe? Ogni classe avrebbe 5 bambini in piu`? I letti degli ospedali? Il costo delle medicine? Chi paga? Sempre pantalone?

    E per il lavoro come si fa? Aumentiamo di una milionata il numero dei disoccupati? E le case? Tutti in lista per una casa popolare?

    Bah, bel racconto certo, ma mi sembra molto utopico. Forse sono troppo cinico.

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  11. Marco, fai benissimo a dire quello che pensi. Ci mancherebbe.
    Certo che il racconto e' utopico! E' un sogno e non ha nessuna intenzione di spacciarsi come cosa realistica.
    Per il resto: io sarei contenta che mi aumentassero le tasse se queste vanno a beneficio di chi ha piu' bisogno di me (italiani e non). E poi tieni conto che gli stranieri che lavorano onestamente, che si fanno il culo sottopagati e sfruttati a 3 euro l'ora, che fanno lavori che gli Italiani non vogliono fare, che muoiono nei cantieri e vengono lasciati li' perche' sono a nero, contribuiscono alla ricchezza del nostro paese ma non ne godono. Ti sembra giusto?
    Quando tu chiedi giustamente: "chi paga?" ti rispondo che stanno pagando anche loro e non stanno ricevendo nulla in cambio.
    Poi sul piano pratico/economico (disoccupazione, risorse, ecc.) capisco che ci possono essere diversi problemi ma siamo su un altro livello di cui il cortometraggio non pretende di avere competenza. E neanche io.

    Consiglio a tutti ma soprattutto ai giovani di leggersi "L'orda. Quando gli Albanesi eravamo noi" di Gianantonio Stella. Da li' si capisce cosa hanno sofferto i nostri nonni emigrati all'estero. Tra di loro c'erano anche deliquenti e mafiosi (eccome se c'erano) ma ce n'erano tanti altri che hanno fatto la ricchezza degli USA. Leggetelo, ragazzi!

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  12. Grazie per la risposta.

    Non trovo giusto neanche io che ci siano clandestini sottopagati e sfruttati, ma sono anche convinto che ci vuole una regolamentazione piu` efficace.

    Chi viene regolarizzato deve essere pagato come ogni altro lavoratore e godere degli stessi diritti, ma chi non e` in regola deve essere rimandato a casa.

    Accettare chiunque senza se e senza ma si trasformerebbe in un peso troppo grosso per la nostra economia e significherebbe uscire dall'euro, dall'unione europea e diventare un paese del secondo o terzo mondo (ammesso che non lo siamo gia`!).

    In tutti gli altri paesi europei ci sono regole e secondo me, il contenuto di questo video non puo` essere preso seriamente.

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  13. Ripeto: il video (ma qualcuno l'ha visto?) parla di stranieri che lavorano, non di clandestini in generale. E comunque non e' una proposta politica (se e
    questo che intendi per "seriamente") e' un'espressione artista sull'art.15 della dichiarazione dei diritti umani (anche gli altri 29 articoli sono utopistici se li leggi).
    E' certo che l'integrazione deve andare di pari passo con la regolamentazione altrimenti la situazione sfugge dal controllo.

    Un paese del terzo mondo, caro Marco, putroppo lo siamo gia' quanto a tasso di corruzione e a scarsa liberta' di informazione

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  14. Cercherò di vederlo, Giulia

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  15. Devo ammettere che il video non sono ancora riuscito a vederlo essendo al lavoro e -come ti ho detto- l'atmosfera non e` delle migliori...

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  16. Giulia, sono sicura che a te piacera'.

    Marco, tienimi aggiornata.
    Un bacione.

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