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Sarebbe utile limitarsi agli approfondimenti. Purtroppo non ho tempo neppure per quelli. Per esempio, sono indietro di due mesi nella lettura delle uniche due riviste (mensili) a cui sono abbonata. Inoltre ci sono infiniti blog interessanti su tutti gli argomenti possibili e immaginabili ma io non ho il tempo, le energie e la concentrazione necesssaria per seguirli.
Last but not least, le notizie, da tempo immemorabile, mi provocano solo rabbia, scoramento, delusione, quando non ansia per il futuro. Pertanto nel poco tempo libero dal lavoro, dalla casa e dalla famiglia, preferisco dedicarmi a ciò che mi dà un po' di soddisfazione: 1) scrivere per il blog (di qui il tono diaristico-personale degli ultimi mesi), 2) seguire i programmi televisivi e radiofonici che mi piacciono (ove l'attualità comunque si riaffaccia), 3) leggere libri su carta, su e-reader e con le orecchie (guarda che strano sono tornata ai romanzi dopo anni di saggistica!).
Mi sento un po' in colpa ma neanche poi tanto. Sono pronta all'azione: petizioni? manifestazioni? referendum? scioperi? Sono disponibile ora più che mai, ma non mi chiedete l'arrabbiatura quotidiana che ha effetto solo sul mio fegato (e probabilmente anche sulla mia psoriasi).
(PS Scritto di domenica mattina in 14 minuti ritagliati tra una lavatrice da stendere e il pranzo da preparare.)
Grande Arte!!! Hai visto la luce!!!!
RispondiElimina(scherzo)
"l'eccesso di input informativi alla fine diventa disinformazione"
RispondiEliminaE' molto vero quanto dici. Bisogna attivare strategie difensive.
E dopo aver letto questo post, sono ancora più onorata di averti fra le nostre ascoltatrici :)
Un abbraccio
Mari
(di Frequenze di Genere:
http://frequenzedigenere.wordpress.com/)
Grazie Mari.
RispondiEliminaNaturalmente tra i programmi televisivi e radiofonici che mi piacciono ci siete anche voi di Frequenze di genere (http://frequenzedigenere.wordpress.com/)