venerdì 16 febbraio 2007

Mamma frustrata /2

Ore 20. Madre quarantenne agonizza sul divano con febbre a 39 a causa di una bastarda influenza. E' sola in casa con il figlio quattordicenne che, come al solito, è davanti al computer a giocare a calcio online.
Una voce nel silenzio:
"Ma io ho fame... non si mangia?"
Silenzio.
"C'è nessuno in casa? Io ho fame."
Silenzio.
Il figlio scende al piano di sopra, vede la madre sul divano in evidente stato comatoso e chiede:
"Come stai?"
Lei: "Male"
Lui: "Io ho fame. Quando si mangia?"
Lei: "Per te al mondo esiste solo il tuo tubo oro-gastro-enterico."
Lui non risponde, va in cucina e comincia a mangiucchiare dei grissini.
Mentre il cervello febbricitante della madre comincia già a formulare un ennesimo post contro i figli adolescenti, al figlio si devono essere ricollegate un paio di sinapsi di quelle staccate da tempo.
Torna in salotto e chiede:
"Posso fare qualcosa per te?"
"Sta a vedere che mi tocchera' anche dargli un punto in più sulla paghetta...", pensa la madre.

P.S.
Approfitto dell'occasione per una rettifica. Nel post Mamma frustrata, mi lamento al plurale dei miei due figli. Ci sono invece delle dovute differenze che qui non sto a specificare per privacy, ma di cui l'interessato è stato messo a conoscenza.

2 commenti:

  1. La mamma ?é il mestiere più difficile al mondo!

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  2. ciao, ho letto i due post.
    Mia figlia è grande ha 24 anni e tutto è superato. Non preoccuparti, gli insegnamenti che dai restano, sono dentro di loro, verranno fuori quando sarà il momento, non rammaricarti se ti sembra di non ricevere la giusta attenzione, di non essere capita, capiranno e quando avverrà sarà bellissimo. Purtroppo dire che è l'età è vero. Io non conosco la tua situazione, io mi sono separata molto giovane, mia figlia non aveva 3 anni, e onestamente devo dire di non avere avuto con lei grossi problemi, sai due donne da sole...è diverso. Ma conosco le esperienze di amiche e queste storie sono sempre le stesse. Stai serena e vivi la tua vita, per loro è più importante di quanto immaginiamo. Non vogliono avere la responsabilità di sapere che ...viviamo per loro. Prova ad essere più indipendente e faglielo notare con diplomazia. Vedrai, dalla curiosità nascerà il dialogo e poi la confidenza..piano piano. Ora devo lasciarti ma...torneremo in argomento... se ti fa piacere. A presto*

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