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"Impronta ecologica" è una brillante definizione del calcolo statistico dell'impatto ambientale dei consumi di un individuo, di una nazione, ecc. Con dei complicati calcoli, si riporta con una misura di superficie quanto “pianeta” consuma un certo stile di vita. Per saperne di più
http://it.wikipedia.org/wiki/Impronta_ecologica. Si pensi che se, per esempio, l'impronta ecologica procapite mondiale è di 1,9 ettari, quella di un cittadino italiano in media è di 4,2, quella di un Indiano è di 1,0 e quella di uno Statunitense è di 9,6 ettari!
Il calcolo naturalmente ha molti limiti ma rende bene l'idea di quanto pesa lo stile di vita dei paesi occidentali in termini di consumo di risorse naturali.
Si può calcolare la propria impronta ecologica tramite
un questionario sul sito del WWF .
Da quando mi sono appassionata per i temi ambientali e del consumo critico, ho cercato di scovare nei miei piccoli gesti quotidiani il modo di diminuire la mia impronta ecologica. Ne riporto una lista non esaustiva nel caso potesse servire a qualcuno come spunto:
- ho cominciato ad usare l'autobus per recarmi al lavoro invece dello scooter (tranne nei due o tre mesi più caldi, cercando pero' anche in quelli di usare la bicicletta compabitilmente con i miei acciacchi);
- nel tempo libero cerco ove possibile di muovermi a piedi o in bicicletta;
- ho eliminato completamente l'acquisto di acqua minerale;
- ho messo i riduttori di flusso a tutti i rubinetti di casa;
- ho sostituito quasi tutte le lampadine di casa con modelli a basso consumo;
- cerco di ricordarmi sempre di spegnere gli standby degli apparecchi elettrici;
- tengo il crono-termostato del riscaldamento a 18,5 gradi;
- faccio la raccolta differenziata dei rifiuti il più possibile;
- compro capi di abbigliamento solo quando ne ho bisogno e non semplicemente per cambiare (come facevo prima regalando pacchettate di vestiti agli enti di beneficienza ad ogni cambio di stagione);
- mangio carne una volta alla settimana e pesce una volta alla settimana (per diventare completamente vegetariana ho ancora da vincere diverse resistenze in ambito familiare);
- compro sempre solo verdura e frutta di stagione;
- sto ancora più attenta di prima a preferire prodotti che, a parità di altre caratteristiche, hanno fatto meno strada;
- non uso più piatti, bicchieri e posate usa e getta, nemmeno nelle feste;
- in ufficio uso il più possibile la luce che viene dalle finestre;
- tengo il fan coiler della mia stanza spento sia d'inverno che d'estate utilizzando la temperatura che entra dalla porta;
- a fine giornata spengo stampante e monitor;
- stampo solo i documenti strettamente necessari e sempre fronte-retro;
- riciclo il bicchierino di plastica del distributore automatico del caffè per una o due settimane (un po' fanatica, eh!?!).
Potrei sicuramente fare di più, ma credo che l'importante sia aver preso consapevolezza del problema e continuare a modificare gradualmente il mio stile di vita.
Certo, se mi guardo intorno....mi sento proprio sola!