Un dubbio assilla l'anima del blogger (sicuramente del neoblogger ma anche di chi ha una qualche esperienza con l'oggetto in questione): è doveroso, auspicabile o superfluo rispondere ai commenti?
Tutti gli ambienti, fisici o virtuali, hanno le loro convenzioni, le loro leggi non scritte. Quando ci entri non le sai e spesso nessuno te le insegna. Le impari piano piano, anche facendo gaffe.
Io però ancora non l'ho capito se si debba rispondere o no ai commenti e, osservando i blog degli altri, noto che anche qui ci sono i comportamenti più vari che spesso riflettono il carattere del blogger.
Ci sono gli "scrupolosi" i quali, ne puoi star certo, anche se lasci loro un "Ciao!", ti risponderanno con un saluto. Numerosi sono invece i "farfalloni" che volano di blog in blog, lasciano la loro traccia ma, ci puoi scommettere, non ripasseranno di lì neanche se hanno lasciato un punto di domanda (e la risposta non la leggi?).
Infine ci sono quelli che "dipende": se l'argomento è per loro stimolante si abbonano anche al post in modo da ricevere tutti i commenti e continuare così il dialogo o la discussione. Devo dire che questi sono la mia passione perché il dialogo mi diverte. E' anche vero che il blog non è un forum e quindi, forse, non è lo strumento adatto per le discussioni.
Per quanto mi riguarda, la mia indole personale mi suggeriva di rispondere sempre e comunque ai commenti perché lo ritenevo "buona creanza". In effetti mi fanno un po' tristezza i commenti che rimangono lì, sospesi nel vuoto, circondati dal silenzio. Con il tempo però ho notato che ben pochi lo fanno e, dall'altra parte, ben pochi ripassano a leggere le risposte. E' anche vero che non tutti i commentatori si aspettano una risposta. Spesso i commenti sono visti dal loro autore come una semplice traccia di passaggio per farti sapere che hanno letto e che ti seguono sempre (e infatti fa sempre piacere). Per questo mi sono sentita di rassicurare una mia amica blogger che qualche tempo fa si disperava di non riuscire a rispondere a tutti i commenti. "Non è mica obbligatorio", le ho scritto.
Così anch'io mi sono adeguata alla maggioranza e vado un po' sull'impulso del momento. Talvolta rispondo, talvolta no, talvolta aspetto e rispondo con un unico controcommento a più interlocutori. Mi capita quindi, contro il mio carattere metodico, di essere discontinua e dispersiva. Spero mi perdonerete.
Infatti mi scuso una volta per tutte con gli amici che non hanno avuto la risposta che si aspettavano, così come con quelli che mi hanno lasciato qualche risposta sul loro blog che io non ho avuto l'accortezza di leggere (per inciso: come si fa ad abbonarsi sulle piattaforme diverse da Blogger senza registrarsi?).
Sull'arte del commento, facendo una rapida ricerca, ho trovato una miriade di post che danno suggerimenti e consigli, ma io preferisco questo bel post di Marina.
Tutti gli ambienti, fisici o virtuali, hanno le loro convenzioni, le loro leggi non scritte. Quando ci entri non le sai e spesso nessuno te le insegna. Le impari piano piano, anche facendo gaffe.
Io però ancora non l'ho capito se si debba rispondere o no ai commenti e, osservando i blog degli altri, noto che anche qui ci sono i comportamenti più vari che spesso riflettono il carattere del blogger.
Ci sono gli "scrupolosi" i quali, ne puoi star certo, anche se lasci loro un "Ciao!", ti risponderanno con un saluto. Numerosi sono invece i "farfalloni" che volano di blog in blog, lasciano la loro traccia ma, ci puoi scommettere, non ripasseranno di lì neanche se hanno lasciato un punto di domanda (e la risposta non la leggi?).
Infine ci sono quelli che "dipende": se l'argomento è per loro stimolante si abbonano anche al post in modo da ricevere tutti i commenti e continuare così il dialogo o la discussione. Devo dire che questi sono la mia passione perché il dialogo mi diverte. E' anche vero che il blog non è un forum e quindi, forse, non è lo strumento adatto per le discussioni.
Per quanto mi riguarda, la mia indole personale mi suggeriva di rispondere sempre e comunque ai commenti perché lo ritenevo "buona creanza". In effetti mi fanno un po' tristezza i commenti che rimangono lì, sospesi nel vuoto, circondati dal silenzio. Con il tempo però ho notato che ben pochi lo fanno e, dall'altra parte, ben pochi ripassano a leggere le risposte. E' anche vero che non tutti i commentatori si aspettano una risposta. Spesso i commenti sono visti dal loro autore come una semplice traccia di passaggio per farti sapere che hanno letto e che ti seguono sempre (e infatti fa sempre piacere). Per questo mi sono sentita di rassicurare una mia amica blogger che qualche tempo fa si disperava di non riuscire a rispondere a tutti i commenti. "Non è mica obbligatorio", le ho scritto.
Così anch'io mi sono adeguata alla maggioranza e vado un po' sull'impulso del momento. Talvolta rispondo, talvolta no, talvolta aspetto e rispondo con un unico controcommento a più interlocutori. Mi capita quindi, contro il mio carattere metodico, di essere discontinua e dispersiva. Spero mi perdonerete.
Infatti mi scuso una volta per tutte con gli amici che non hanno avuto la risposta che si aspettavano, così come con quelli che mi hanno lasciato qualche risposta sul loro blog che io non ho avuto l'accortezza di leggere (per inciso: come si fa ad abbonarsi sulle piattaforme diverse da Blogger senza registrarsi?).
Sull'arte del commento, facendo una rapida ricerca, ho trovato una miriade di post che danno suggerimenti e consigli, ma io preferisco questo bel post di Marina.
Mah! Mi pare difficile decidere a priori se il controcommento sia auspicabile o no, i blog (o i singoli post, o i commenti ai singoli post) a volte si animano di vita propria e prendono strade impreviste o inusitate.
RispondiEliminaE poi: che "ogni ambiente, fisico o virtuale" abbia "le sue leggi e/o convenzioni" è cosa buona e giusta e finanche degna di curiosità antropologica, ma io mai mai e poi mai riuscirò ad adattarmi alla strana usanza degli appartenenti alla tribù di splinder (non tutti, non sempre) e di myspace (tutti, quasi sempre), consistente nello scrivere un commento sotto il post X di Pinco per ricevere risposta sotto il proprio post Y..! Barbari! ;)
Buon anno a te e a chi legge *
Icche' vor dire codesta ultima cosa delle tribu di Splinder?
RispondiEliminaBen tornata Equipaje!
dopo la pausa di riflessione che mi sono preso il mese scorso, son giunto a questa conclusione: spontaneità. se abbiamo qualcosa da dire nelle risposte, rispondiamo... se abbiamo ulteriori commenti da fare, li faremo... ma il blog, almeno io lo vivo così, è qualcosa di nostro. ed è giusto viverlo senza obblighi... ne abbiamo già troppi nella vita quotidiana. un abbraccio. Paolo
RispondiEliminaps non so se passerò a vedere la risposta ;)
credo che sia soprattutto "buona creanza", in fondo una persona si è soffermata a leggere di te..
RispondiEliminapoi dipende dal tempo e anche dal commento..
a volte sono commenti del tipo " ehi..ci sono anch'io , ti aspetto nel mio blog..e se non vieni non torno nel tuo!!"
a me piace salutare tutti e se il tempo è tiranno rispondo con commenti generali che racchiudono il pensiero dei miei visitatori..
un saluto
Vedi Paolo, anch'io sono arrivata a questa conclusione: spontaneità, nessun obbligo (ce ne abbiamo tanti), commento solo se mi va, rispondo solo se ho qualcosa da dire. Giusto. Ma chi di noi si sognerebbe di non rispondere a qualcuno che sta uscendo da un luogo fisico e ci ha appena salutato? Chi si sognerebbe di riagganciare il telefono senza avvertire il suo interlocutore?
RispondiEliminaEcco allora la mia riflessione è questa: sui blog valgono le convenzioni della vita reale oppure no? Senza alcun giudizio, ci mancherebbe, però mi piacerebbe saperlo.
Ma visto che non ripasserai.... che l'ho scritto a fare?
Una volta non rispondevo, erano troppi i commenti e per lo più segni di passaggio. Mi facevano certo piacere, ma non era quello che avrei voluto.
RispondiEliminaQuello che vorrei? Prima di tutto cerco adesso di commentare di più e allora mi piace che mi si risponda, ma è chiaro non è un obbligo. Ma non perchè mi offenda, ma perchè se è vero che non è un forum il blog ha qualcosa di interessante: c'è un argomento di cui il padrone di casa parla e di cui si è già detto come la si pensa e quindi una traccia su cui discutere di cui chi commenta dovrebbe tener conto. Potrebbe arricchirci davvero se provassimo a discutere un po' di più e se non si passasse sopra...
Tante volte mi si dice che nel mio blog non si commenta perchè l'argomento è già stato trattato in modo esauriente... Ma quando mai è così? Quando mai di un argomento è stato detto tutto? Sarebbe bello che si dicesse in modo sincero cosa si pensa se interessa e se no, allora il commento lo si può anche non fare. Ma sarebbe bello che fosse chiaro. IO sono qui anche per imparare, per capire cosa si pensa riguardo a certe questioni. C'è un altro aspetto, chi scrive ha piacere o no che gli venga risposto? penso di sì. Gli basta sentir dire solo: giusto, nello, brava etc. forse. A me piacerebbe discutere e che mi si rispondesse sia ai commenti, sia al post.
Ma tutti liberi di fare quello che pensano.
Quello che scrivi Giulia, è esattamente quello di cui mi dolevo in un post di qualche mese fa (e infatti ci siamo scambiate qualche considerazione in merito). Anch'io penso che il commento-traccia-di-passaggio lasci un po' insoddisfatti. Per carità, capisco che i blog sono tanti, il tempo sempre maledettamente poco e anche la stanchezza (almeno per me) impedisce di concentrarsi e di scrivere qualcosa di "pensato". Però mi pare anche che non ci sia (tranne le dovute eccezioni) nessuna intenzione di approfondimento e di discussione. Per questo mi sono chiesta se forse ero io ad aspettarmi troppo. A quanto pare, non sono sola :-)
RispondiEliminaIo penso che bisogna avere il coraggio di scegliere, di non correre di qua e di là se si vuole davvero avere un dialogo vero con qualcuno. Sì, io me lo aspetto un commento, ma solo da chi ha voglia davvero di parlare con me, di cercare insieme, di condividere anche solo un pezzettino di pensiero. E i pensieri possono non sempre essere "perfetti", ma anche quelli che vengono istintivamente. L'importante è continuare a ricercare possibilmente non da soli.
RispondiEliminaUno dei motivi della mia sospensione del blog è stata questa. Commentava tanta gente, ma il dialogo non esisteva, per responsabilità mia perchè ancora non avevo capito cosa poteva diventare davvero un blog.
Ci sono le visite che arrivano da chissà dove (google) o qualcuno che passa solo per leggere e ci sono quelle di coloro che cominciano ad intessere un'amicizia: quella di cui ho parlato in un post e di cui parla la Arendt. Non è per me solo sentirmi "considerata", ma capire se c'è qualcuno anche in rete oltre che nella vita che ha bisogno di "condividere" con me: «il dono dell’amicizia" dice la Arendt coincide con la condivisione dell' "apertura al mondo, infine con l’amore genuino per il genere umano». E sottolinea quanto sia importante parlare delle cose del mondo insieme.
Forse sto commentando adesso troppo...
Un abbraccio
A me piace rispondere ai commenti e mi iscrivo quasi sempre al post quando lascio commenti in altri blog (a parte splinder che anche a me non piace e non so come fare!), perché mi interessa la discussione, come questa.
RispondiEliminaGrazie anche per il link che hai dato, Artemisia.
Volevo anche dire a Giulia che il suo blog mi piace molto e concordo che non è detto che non si debba commentare perché l'argomento è già molto completo.
Molti, dicono, non commentano perché non si sentono "all'altezza".
Bah, io credo che sia buona creanza lasciare un commento ai post che si leggono. E quindi che sia buona creanza rispondere ai commenti sul proprio blog. Perche' se non lo si fa, si potrebbe interpretare che non si e' letto il post o il commento, la qual cosa, in casi come il mio che non ho molti lettori, scoraggerebbe a scrivere altri post, oppure scoraggerebbe a commentare.
RispondiEliminaE' buona creanza, dicevo, anche se in realta' io mica lo faccio sempre! Ad esempio, grazie per gli auguri. Ho letto il tuo commento, anche se non l'ho controcommentato ;-)
Giulia e Alchemilla: mi sento in sintonia con voi ma temo che siamo una minoranza.
RispondiEliminaDario: tu sei il mio commentatore ideale ma agli auguri non importa rispondere.
Secondo me il punto sta proprio nel coraggio della selezione (che per inciso non ho nemmeno io), cioe' se ci facciamo prendere la mano dal numero di persone che passano dal blog non avremo mai materialmente tempo ed energie per intessere un vero dialogo e finiremo per essere farfalloni per forza maggiore.
:-) questo perche' tu hai molti commentatori.
RispondiEliminaIo se rispondo a tutti, male che vada scrivo quattro o cinque commenti al mese :-/
il blog cara artemisia è lo specchio della vita reale,
RispondiEliminaci sono persone che vogliono realmente scambiare emozioni, altri solo farsi notare,
quando si capisce questo come nella vita ci si comporta di conseguenza....
un abbraccio
Di sicuro, Francy, il blog riflette il carattere delle persone. Magari non e' tanto il voler farsi notare, quanto poca voglia di impegnarsi che spinge i piu' a non seguire con costanza i commenti.
RispondiEliminaArtemisia è vero a volte si vogliono seguire troppi blog e poi si perde il filo del discorso...
RispondiEliminaPoi è anche vero che tanti lasciano un commento solo per farti sapere che hanno letto e apprezzano, e questo fa piacere.
Io mi sto perdendo nel mare di blog che ho scoperto recentemente, sto pensando di fare una selezione dei miei preferiti da leggere spesso e poi dividere gli altri un tot al giorno e guardarli solo una volta la settimana. Non vorrei che si creasse una nuova dipendenza...
Se quindi Artemisia non passi dal mio e non commenti, ti capirò... :)
RispondiEliminaBaci
questo sicuramente,
RispondiEliminaanche se dobbiamo dire che il tempo a nostra disposizione è poco e a volte ritorniamo in un blog dopo diverso tempo e questo non favorisce lo scambio di pensieri, perchè trovi un'altro post, ecc. ecc..
buona giornata
Ma il tuo è già nei preferiti, anche Letture Sparse anche se non scrivi più ma devo leggerlo con calma tutto.
RispondiEliminaNaturalmente anche quello di Artemisia. Ci sono alcuni blog che ti colpiscono a prima vista!
(su splinder: mi riferisco alla radicata tendenza di molti utenti splinder a spezzettare i thread in un ping-pong di commento e controcommento su blog di commentato e commentatore, rendendo quasi impossibile seguire il filo del discorso.)
RispondiEliminaIl rischio c'è, Alchemilla.
RispondiEliminaEquipaje: non ci ho mai fatto caso ma devo dire che Splinder è la piattaforma che trovo più ostica.
io entro meno in internet, però se è importante rispondo sempre
RispondiEliminae in alcuni blog ritorno a rileggere o a rispondere di nuovo se è interessante l'argomento
ciao erica