venerdì 5 marzo 2010

Se persino i moderati si arrabbiano...

"La decisione di chiudere i programmi di approfondimento RAI è gravissima, senza precedenti in Europa. E' come se ci fosse paura che questi programmi svelino illusioni spesso spacciate per realtà. Il miracolo de L'Aquila, non è vero: L'Aquila muore. La crisi è finita, non è vero: la crisi continua a mordere. Della mafia non si parla: la criminalità organizzata governa di fatto un terzo del paese. Nascondere i problemi vuol dire aggravarli, portarli alla luce. Litigare sui problemi potrà dispiacere a chi governa, ma è un aiuto a pensare, oltre ad essere la regola numero uno della democrazia: conoscere per deliberare. La decisione del direttore generale della RAI dottor Masi di abolire questi programmi è sbagliata e arreca pregiudizio all'azienda quali che siano le ragioni per le quali è stata presa.
Moderato come sono, per esperienza, per educazione, per carattere, obbedirò nei limiti della ragionevolezza."



A me piace molto Augias e non mi perdo neanche una puntata della sua trasmissione su RAI3 che va in onda da anni e che, nonostante l'orario, fa circa un milione e mezzo di ascolti. Mi piace proprio perché è un signore, è colto, misura le parole, ma non si fa scrupoli, dall'alto della sua età e della sua esperienza, di dire quello che pensa. Se anche un moderato come lui sente di fare una denuncia così dura (per altro molto condivisibile) vuol dire che la situazione è veramente grave.

15 commenti:

  1. e non ci sono solo le trasmissioni rai, che, per la verità, mi entusiasmano poco, c'è solo gentuccola che urla più forte per sovrastare gli altri e di approfondimento ne fanno ben poco, ma sono terrorizzato che in merito all'applicazione di una legge dello stato venga auspicato da un'altissima autorità dello stato che "la sostanza prevalga sulla forma" e la forma sarebbe l'applicazione della legge elettorale, mentre la sostanza : noi siamo i padroni e le leggi le applichiamo secondo la nostra convenienza.

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  2. Sì, piace anche a me anche se non sempre riesco a seguirlo.
    E sono d'accordo con quello che dici.
    Un caro saluto

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  3. Sulle trasmissioni Rai mi sento di dissentire. E' vero che putroppo per rincorrere la concorrenza commerciale la RAI manda in onda nefandezze però per fortuna (e l'ho già scritto molte volte su questo blog) permangono (magari ad orari assurdi) ottime trasmissioni di approfondimento: quella di Augias, Report, Presa Diretta, Ambiente Italia, qualche cosa di Che tempo che fa, i servizi di Anno Zero, per non parlare poi di Radio Rai.

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  4. io trovo ciò che è accaduto gravissimo.
    è come se ci dicessero, per un mese prima del voto non dovete sapere, e quindi pensare, se non tramite il nostro pensiero. una sorta di filtraggio delle informazioni. gravissimo.
    io voglio sapere, e tra l'altro non devo neppure pensare. e poi parliamo di un mese, non due giorni. un mese è l'8% dell'anno, ogni volta che ci sarà un voto perderemo l'8% di conoscenza?
    e per le politiche? tre mesi?
    lo trovoun inaudito calpestare il nostro diritto di conoscere e pensare e giudicare con la nostra testa.
    ma forse è proprio quello che vogliono. il che è altrettanto inaudito, perchè significa che fra popolo e classe politica c'è una guerra. ed è gravissimo.

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  5. Pienamente d'accordo, cara Artemisia.

    Anch'io apprezzo molto la troppo breve trasmissione di Augias e invidio la sua pacatezza nello sviscerare le tante magagne dell'Italia e del mondo di oggi, perché io non ce la faccio più a restare calmo di fronte allo sfacelo sempre più imminente e minaccioso.

    Comincio a non poterne più e ad avere crisi di rigetto rispetto a questa cosa viscida che ci ostiniamo ancora a chiamare politica italiana.

    Questo non vuol dire che non andrò a votare come fanno sempre più italiani tanto qualunquisti quanto scontenti.
    No, io la mia la voglio dire sempre e comunque finché avrò un filo di ... scheda elettorale tra le mani.

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  6. Per quanto abbia eliminato dal mio palinsesto personale tutti i programmi a sfondo politico, sono d'accordo con te.

    Quanto ad Augias, una volta mi piaceva, poi ha detto e fatto delle cose che me l'hanno fatto assai scadere...

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  7. Ahi ahi, Marco. Non fare l'ermetico. Racconta.

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  8. Nessun segreto, Arte; di seguito gli episodi cui mi riferisco:

    - la sua risposta ad una mia lettera inviata a Repubblica; si parlava di musica classica, e lui scrisse: La 7ª di Mahler, diretta da Abbado con una delle migliori orchestre esistenti (Festival di Lucerna) è una di quelle occasioni che chiunque sia musicalmente alfabeta vorrebbe non perdere. Non dubito che tale evento, all'Auditorium di Roma, fosse importante, forse irripetibile; ma mi dica Augias quanta gente ha anche solo presente il tema principale della 7ª di Mahler... E io non sopporto più le geremiadi sull'ignoranza della gente, italiana o straniera che sia;
    - il saggio Leggere: estrema manifestazione della contemplazione del proprio ombelico, nonché ricerca di soldi facili;
    - il suo essere pappa e ciccia con Piergiorgio Odifreddi. Qualunque cosa si pensi della religione, il rispetto viene prima di tutto. E non posso accettare che una persona colta - e indubbiamente Augias lo è - vada a braccetto con uno che fa dell'offesa a milioni di persone la sua fonte di guadagno.

    Nel post che avevo dedicato a Leggere, due anni e mezzo fa, esprimevo simpatia per Augias. Continuo a pensarlo, in fondo. Ma la mia pazienza con certe persone è, col tempo, diminuita.

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  9. Sì, talvolta è un po' snob. Per esempio quando fa i test al pubblico (soprattutto ai ragazzi giovani) per coglierli in fallo se non sanno una cosa.
    Odifreddi non è la mia passione. Però Augias ha invitato spesso eminenti esponenti cattolici e mi sembra che le obiezioni che fa loro siano sempre condivisibili e comunque non offensive.
    Tra l'altro sa essere anche autoironico.
    E comunque non volevo fare un arringa in difesa di Augias. Semplicemente mi ha colpito il suo comunicato incazzato.

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  10. cusa se ti mando una notizia person ale proprio qui ma non ho la tua mail :
    Oggi ho trovato nella bacheca di Blogger una comunicazione che mi chiedeva di cambiare la URL in FTP del mio blog Pensieri in Libertà perchè da maggio Blogger non avrà più blog in FTP
    Sono pertanto passata a una nuova URL che è la seguente

    Pensieri in Libertà http://pensierierica.blogspot.com

    un caro saluto erica

    anch'io ascolto Le storie una volta la settimana e proprio martedì ho sentito il messaggio di Augias con l'Obbedisco!!!

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  11. Inutile aggiungere che la nota di Augias, espressa con la consueta compostezza, è totalmente condivisibile. E se una persona come Augias che non fa certo dello strepito la sua bandiera ha avvertito la necessità di esprimere il suo dissenso, significa che sta accadendo qualcosa di grave. Per noi e per la democrazia. Quella sulla par condicio è un'idiozia, rivelatrice dell'ottusità di dirigenti (e politici, chiaro) anche suicidi (per gli introiti in meno nelle casse Rai). Ora c'è da chiedersi se non sia opportuno chiedere il rimborso di un mese del canone Rai.
    Comunque il disprezzo verso coloro che hanno votato questa cricca ha ormai raggiunto un livello alto.
    Un caro abbraccio

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  12. Una censura idiota quella sui programmi di approfondimento.Chi voterà domani per la Casa delle Libertà è la stessa persona che ieri votava Forza Italia credendo al milione di posti di lavoro e altre promesse assurde. E negli anni la farsa è diventata una tragedia;la Costituzione messa sotto i piedi, la legge sempre meno uguale per tutti, infiltrazioni mafiose sempre più profonde nel cuore dello Stato, un livello di corruzione da paese sudamericano, una crisi dell'occupazione che diventa sempre più pesante ed ora la censura esplilcita.
    Intanto Napolitano firma il Decreto "interpretativo" per consentire a questi banditi di rimanere in gioco.
    Speriamo di cavarcela.
    Dolores

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  13. Sai quanto apprezzi Augias ,non me lo perdo mai e altrettanto stimo Odifreddi,per l'incontestabilità delle sue asserzioni.Se poi parliamo di FEDE,ognuno è libero di affidarsi ad un pensiero spirituale e di essere rispettato.
    In quanto alla censura sui programmi d'informazione,ancora una volta B.sottintende che gli italiani sono degli undicenni,incapaci d'intendere e di volere.
    Un abbraccio
    Cristiana

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