domenica 21 marzo 2010

Dietro ciascun nome una storia

Una giornata impegnativa. Partenza alle sette con il treno alta velocità. Arrivo a Milano un po' prima delle nove. Qualche fermata della metro ed eccoci a Porta Venezia. Il cielo è grigio e ogni tanto comincia a spruzzare una pioggerellina sottile. Quest'anno per fortuna ci è toccata una bandiera di Libera. Attraversiamo il lungo corteo fotografando i vari striscioni delle scuole.
Le facce pulite dei ragazzi, anche molto piccoli, sono il ricostituente che mi darà fiducia per un bel po'. Passiamo anche la selva dei gonfaloni (dove con piacere notiamo anche quello del Comune di Firenze) e arriviamo in testa al corteo. Qui niente musica sparata a palla ma solo persone di tutte le età che sfilano in silenzio. Sono i familiari delle vittime innocenti della mafia. Li riconosci perché hanno al collo o sulla maglietta la foto del loro caro, talvolta anche la storia.
E' con loro che percorriamo il tragitto che ci porta in Piazza Duomo. Sono persone comuni, alcune anziane, altre giovani con bambini piccoli, alcune hanno il volto un po' scavato. Li accomuna una storia di grande sofferenza. E' guardando le loro facce che mi rendo conto esattamente del significato di questa giornata, più di quello che è accaduto l'anno passato a Napoli quando, avendo fatto tardi, siamo rimasti sempre tra i ragazzi delle scuole. E' con questa consapevolezza che, arrivati in piazza Duomo, ascolto la lettura dei novecento nomi e cognomi che vengono ricordati oggi. Come è lungo questo elenco! Vittime innocenti di mafia. Si pensa subito ai nomi noti di Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, si pensa ai poliziotti, ai sindacalisti, ai giornalisti. Ma tra le vittime innocenti di mafia ci sono anche persone comuni, che mai avrebbero pensato di far parte di questo elenco, come Annalisa Durante, 14 anni, o Dario Scherillo, 26 anni, o Silvia Ruotolo, o la famiglia Nencioni, interamente distrutta nella strage dei Georgofili a Firenze. Don Ciotti nel suo intervento appassionato ed infuocato riesce a toccare, senza fare il nome di un politico o di un partito, tutti i punti più sentiti da chi ha bisogno di legalità e di giustizia: le leggi ad personam, l'acqua pubblica, il razzismo, la crisi economica, la difesa della Costituzione. Non può fare a meno però di commuoversi quando si rivolge ai tanti familiari seduti davanti al palco che, sono sicura, egli conosce uno ad uno.

Qui altre foto della giornata.
Rassegna stampa della giornata dal sito di Libera.

8 commenti:

  1. brava, ero certa che stavi lì!
    marina

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  2. Lodevole manifestazione, la voce non deve spegnersi affinchè con la perseveranza trionfi la giustizia. Complimenti cara, ti auguro un buon inizio settimana primaverile.
    un abbraccio
    annamaria

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  3. Una ventata di aria pura. Grazie Artemisa, come avrei voluto esserci

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  4. Ecco, per una volta possiamo dire che Milano è stata veramente la capitale "morale" del nostro paese (soprattutto considerando quanto andava "in onda" contemporaneamente laddove tutte le strade portano).

    Per fortuna non cedi mai, Arte: è un sollievo sapere che ci sono persone come te.

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  5. Grazie Andrea e gli altri. Ma non e' cosi' difficile: basta prendere il treno :-)

    To' hai messo la foto!

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  6. Sì, ho messo la foto: è una storia un po' lunga, forse la racconterò dopo il 29 marzo...

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  7. Sono curiosa... ma ho qualche sospetto.

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  8. io avevo altri impegni ma ne ho parlato in un post
    sono le persone come te che prendono il treno per le giuste cause che per fortuna fanno sperare in un mondo ancora sano e giusto...

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