sabato 11 maggio 2013

Dall'Italia in guerra alla guerra in Italia

Molto interessante la prima lezione del corso a cura dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, organizzato dall'ANPI, a cui ho partecipato stamani. Il tema di questa prima mattinata è stato la seconda guerra mondiale, una guerra che, come ci ha ben sottolineato il primo relatore, ha segnato diverse novità e aperto un grande cambiamento. Con essa finì il ruolo egemone degli stati europei nel dominio del mondo e il colonialismo e si aprì la fase nucleare. Soprattutto fu una guerra totale che coinvolse pesantemente le popolazioni civili.
Lo storico Matteo Mazzoni ha illustrato bene come l'Italia, prima di subirla, la guerra la fece aggredendo paesi, in Africa e nei Balcani, che non ci avevano assolutamente minacciato, con la stessa violenza e la stessa crudezza dei nazisti. E questo tendiamo a dimenticarlo.
Mi ha colpito in particolare quando lo storico ha puntualizzato la rottura del consenso popolare che il regime fascista, fino all'entrata in guerra, godeva. Noi contemporanei, che sappiamo ciò che allora, a causa della censura, non si sapeva e che soprattutto sappiamo "come è andata a finire" e da che parte stava la ragione, stentiamo a capire come il fascismo possa essere durato vent'anni. In effetti, come ha detto Matteo Mazzoni, il regime all'Italiano comune dava, trasmetteva un certo orgoglio nazionalista attraverso la propaganda ed elargiva assistenza anche in termini di svaghi e divertimenti. Con la guerra non solo si è cominciato a scoprire il bluff dell'Italia forte e invincibile, ma soprattutto il regime ha cominciato a non dare più bensì a prendere alla popolazione in termini di caduti e dispersi, di privazioni alimentari, di requisizioni ed infine di vittime civili di una guerra ingiusta. Fa riflettere quindi questa scissione "emotiva" del paese dal regime fascista che dimostra quanto, in un paese giovane senza senso dello Stato, si è fedeli a quest’ultimo finché ci dà. Atteggiamento che, ahinoi, non è affatto passato di moda.

1 commento:

  1. Vai dove ti porta la convenienza, questo è il nostro credo.
    Cristiana
    Ho traslocato, per forza maggiore e mi trovi : Http.//pincocri.blogspot.com

    RispondiElimina