venerdì 3 luglio 2009

Consumare territorio

L'espressione "consumo di territorio" mi è sempre suonata singolare. Come si fa a consumare il territorio? Che vuol dire?
Attraversando tutti i giorni la zona che sta tra Firenze, dove vivo, e Sesto Fiorentino, dove lavoro, ho capito il significato di questa espressione e ne ho già parlato in questo post di qualche tempo fa che infatti si concludeva con la domanda: è proprio necessario tutto questo cemento?
A dir la verità mi è venuto anche il dubbio che le mie fossero fisime radical chic di una che la casa sopra la testa ce l'ha e non pensa a chi invece potrebbe usufruire di queste nuove costruzioni.
Ecco però che la puntata di Report "Il male comune" (altra puntata che vi consiglio caldamente) mi ha chiarito le idee e mi ha confermato che questo cemento non risolve il problema della domanda di case ma contribuisce solo all'arricchimento di pochi. Gli ottimi Michele Buono e Piero Riccardi ci mostrano come, a fronte di una popolazione che non cresce, le città si espandono e lo fanno anche in modo incontrollato, disorganico e dannoso con buona pace di piani regolatori e simili e con grandi profitti di qualcuno.
Forse non tutti sanno che un terreno agricolo vale poco ma, se si fa un cosiddetto "accordo di programma", cioè si paga qualcosa al comune per avere una deroga al piano regolatore, possiamo ottenere il cambio di destinazione del terreno da agricolo a edificabile e il suo valore quintuplica. Così sono nati tanti quartieri all'estrema periferia delle città che poi, una volta costruiti, hanno bisogno di servizi, di strade i cui costi sono a carico della comunità. Inoltre queste espansioni aumentano il traffico verso la città.
Nella puntata di Report si parte da Roma ma si parla anche della zona tra Milano e Lecco, che pare sia quasi una zona urbana ininterrotta, della variante di Mestre, che dovrebbe alleggerire il traffico intorno a questa città ma che, attirando gli appetiti urbanistici, presto sarà congestionata anch'essa. Pare che verso Roma ogni giorno convergano più di 500 mila auto mentre 10 anni fa, quando era già congestionata erano poco più di 100 mila.
Ma almeno si risolve la necessità di case? Neanche per idea. L'Istituto Nazionale di Urbanistica ha calcolato che esistono circa 8 milioni di abitazioni in più rispetto alle necessità (escluse quelle abusive). Senza contare i centri commerciali che, per esempio, nel piano regolatore di Roma non c'erano ma che sono sorti come funghi tutti intorno ad essa con accordi fatti di volta in volta.
Ma all'estero come fanno? In Germania di due terzi degli investimenti edilizi vanno al patrimonio di edifici già esistenti. A Berlino, per esempio, non costruiscono nuove case se non vicino a linee di trasporto pubblico già esistenti ed infatti il traffico automobilistico diminuisce di anno in anno. Mio figlio è stato ospite di una famiglia alla periferia di Stoccarda e mi raccontava che andava in centro con 10 minuti di tramvia mentre qui a Firenze più di un candidato sindaco ha impostato la propria candidatura sull'opposizione alla costruenda rete tramviaria. A Parigi, l'ultimo piano regolatore punta alla densificazione della città e non alla sua espansione ed è inimmaginabile che un privato costruttore richieda una deroga in cambio di soldi.
Non poteva mancare l'intervista a Domenico Finiguerra, il sindaco di Cassinetta di Lugagnano, di cui ho già parlato nel post sui comuni virtuosi e che è riuscito a realizzare il progetto "Crescita Zero" cioè nessun nuovo edificio, solo ristrutturazioni del già esistente.
Di fronte a ciò mi sono chiesta: dove sono però tutti questi spazi da recuperare? Non è che ne veda molti nella mia città.
Ed invece ci sono eccome anche se spesso non ci facciamo caso. Per esempio, ho scoperto dopo anni che ci passavo vicino, nascosta tra palazzi e una scuola prefabbricata, l'esistenza dei resti della Villa di San Donato o Villa Demidoff. Quello che è rimasto di questo nobile complesso è ben illustrato nel post dell'amico Gianni.

6 commenti:

  1. in Italia riusciamo ad inventarci di tutto ed attorno all'edilizia ci sono interessi di molte categorie ed alcune, lasciamelo dire, lobbies. Il nodo sta nella ricerca del consenso a prescindere,nella necessità del sostegno di categorie potenti ed interessi forti e privati; il nodo è l'assenza di un progetto nell'interesse di tutti e non la semplice somma di tanti interessi particolari.

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  2. Mi accorgo che, generalmente - con le debite eccezioni - tutti parlano, tutti criticano, ma nessuno propone soluzioni giuste e reali e, ancor meno, mettono personalmente in atto le loro decisioni.
    E mentre all'estero le idee si concretizzano, da noi, a malapena, riescono a uscire dai binari buoni cervelli... e intanto il tempo passa!

    Rino, augurando felice sabato.

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  3. Su Berlino confermo l' assoluta assenza di traffico, la totale attenzione al trasporto pubblico ed alle biciclette e l uso iper razionale dello spazio urbano. Credo che l idea della "crescita zero" sia da sostenere fortemente in tutte le città...bisognerebbe farla arrivare nelle agende dei politici.

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  4. Sono un po' fuori tema, ma questa devo raccontarla.
    In provincia di Belluno, per merito dell'Amministrazione provinciale, in quattro anni è stato ideato, progettato e costruito un polo scolastico che in una fredda zona montana è riscaldato esclusivamente dall'energia solare e geotermica.
    Il nuovo vincitore delle elezioni del 21 giugno è della lega!
    In un dibattito in campagna elettorale, richiesto al poi nuovo presidente quali fossero i suoi programmi per la scuola, rispose che sarebbe stata sua cura controllare che in tutte le scuole gli estintori fossero carichi e con quella risposta esaurì il suo programma per la scuola.
    Onore al merito

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  5. Scusa se ti rispondo qui, l'esame è andato bene; è stata una bella esperienza per tutti e cinque :o)

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  6. Argomento oltremodo interessante e, lupus in fabula: segnalo che proprio domani (7 luglio 2009) l'INU con Politecnico di Milano e Legambiente presentano il primo rapporto 2009 dell’ ONCS (Osservatorio Nazionale sui Consumi di Suolo).
    Presentazione dalle 9.00 c/o Acquario Civico di Milano, via Gadio 2, Milano.
    Non potrò ovviamente esserci, ma teniamoli d'occhio ;)

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