martedì 4 novembre 2008

L'arte del commento

Un po' di tempo fa' sentii a Fahrenheit (Radio3) definire l'attività dei blogger: "sentire il bisogno di mettere in condivisione pezzi di interpretazione della vita". Mi è piaciuta molto questa definizione. In effetti spesso mi chiedo (come ho fatto anche in altri post) il senso non solo di tenere un blog, ma anche quello di leggere i blog degli altri, il significato di lasciare un commento o di rispondere a quelli ricevuti. Non ho trovato risposte però mi è piaciuta la definizione di "condividere pezzi di interpretazione della vita".
Commentare, per esempio, è quasi un'arte, che ognuno interpreta a modo suo. C'è chi, come il mio amico Dario, ama più commentare che scrivere post. Mi ricordo un ottimo post di Marina sull'argomento che vi consiglio di leggere e a cui è difficile aggiungere qualcosa .
Per quanto mi riguarda c'è da dire che quando seguivo pochi blog ero molto più accurata e puntuale nel commentare. Adesso ho così tanti amici blogger e ci tengo a mantenermi in contatto con loro, che mi accorgo di essere un po' frettolosa nei commenti (e, ahimè, anche nella lettura). E' un'attività che mi piace molto ma mi rendo conto che la quantità fa un po' a cazzotti con la qualità nel senso che spesso, per mancanza di tempo, sono costretta a leggere un po' superficialmente i post e lasciare, più che dei commenti veri e propri, delle tracce del mio passaggio del tipo "concordo", "anch'io la penso così", "hai ragione", "ti capisco". Sono consapevole che è un po' deludente per uno che ci ha messo un certo impegno e una certa passione per scrivere il post e gli piacerebbe che questo aprisse una certa discussione, ricevere commenti così. Fanno comunque piacere, per carità, ma sono poco più che saluti. Scusatemi, amici blogger, ma davvero di più non ce la faccio! Mi sembra già molto riuscire a leggere più o meno integralmente tutti i vostri post. Sono sicura che mi comprenderete.
Un'altra questione che talvolta mi pongo (ma non solo io, a quanto leggo) è se rispondere puntualmente ai commenti ricevutio no. Non sempre lo faccio oppure talvolta opto per una risposta, diciamo così, collettiva. Devo dire che su questo mi sento meno in colpa, nel senso che mi rendo conto che talvolta i commenti che mi lasciate sono della categoria di cui sopra, cioè affettuose tracce di passaggio, e quindi credo che i loro autori non si offendano se non controcommento. Vorrei essere precisa e diligente come Rino che risponde a tutti i commenti, in modo vario e originale e soprattuto sempre con un garbo e una gentilezza rari. Ma anche qui, ahimè, il tempo e la stanchezza si fanno tiranni.

33 commenti:

  1. Concordo pienamente. ;-)
    Secondo il mio parere, e me ne potranno dare atto gli altri amici bloggerm, tu sei più adatta a scrivere post che commenti in quanto sei un'officina inesauribile di ispirazione per molti di noi... poi che ci lasci una traccia della tua presenza o solo un commento ai nostri post bhè come a tutti fa sempre piacere riceverli anche perchè talvolta consolano, aprono una diversa sfaccettatura del post, fanno riflettere e/o completano lo stesso post... specialmente quando si è "aperti mentalmente" e non ipocriti da esprimere le proprie idee, pur se diverse dalle nostre, in modo non offensivo, ma costruttivo.

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  2. Grazie per l' "officina inesauribile", Spunto. Mi sento davvero lusingata. Speriamo di essere davvero inesauribile ;-)

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  3. Mah... anch'io mi chiedo spesso perche' diavolo io riesca a commentare piu' di quanto bloggo.
    E la risposta che mi do' e piuttosto banale.
    Quando leggo un blog (sono pochi quelli che leggo con interesse, dato il poco tempo che anch'io ho), interpreto il post esattamente come dici tu, cioe' come argomento su cui discutere. E quindi eccomi li' a dire la mia. Un argomento su cui discutere contiene dei contenuti e delle implicite domande riguardo alla mia condivisione o dissenso rispetto a quei contenuti con l'autore del blog, oppure, frequentemente, con qualche altro commentatore. Entrare in una discussione gia' avviata e' molto piu' comodo che avviarne una propria.
    Perche' avviare una discussione propria significa deciderne l'argomento, e quindi significa anche chiedersi se quell'argomento sia di interesse per qualcuno. Non per altruismo... be'... se non e' di interesse, che non lo si legga! Ma perche', ovviamente, se uno vuole chiacchierare alla fine gli scoccia se non riesce ad ottenere quello scopo.
    Poi c'e' anche chi, come spesso faccio io, un post non serve tanto a cominciare una discussione, ma a mostrare qualcosa di cui si e' entusiasti. Se io faccio un post su una escursione che mi e' particolarmente piaciuta, implicitamente vi sto dicendo ehi, vi consiglio questa escursione, e vi facilito il compito illustrandovi la mia esperienza. Guardate un po' che belle foto che ho fatto... va' che ridicoli che sono i miei cani mentre si arrampicano... ecco... nessuna di queste cose e' un forte stimolo di discussione. Pero' mi pare che (se sono in grado di trasmettere l'entusiasmo) sia di stimolo per leggere il post.

    Mi piace ricevere commenti sui miei post. Anche se si tratta solo di un "ciao". Costa niente al commentatore, ma testimonia che si e' passati di li' e che si e' letto il post (cosa he non passa con i vari counter... quelli ti dicono che qualcuno e' passato di li', ma non che ha effettivamente letto. Ad esempio, sono certo che il mio counter avra' una impennata in questi giorni perche' tu hai messo il mio link sul tuo post... ma chissa' se uno clicca li' e poi se ne va oppure se legge, e se gli piace quel che legge....)

    ciao
    dario

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  4. Grazie per citarmi, cara Artemisia.
    C'è una cosa che ho sempre pensato: il mio blog è come una casa, ogni ospite riceve attenzione e cura, tentando di non offendere nessuno, così come quando parenti e amici visitano la mia umile dimora. Se poi talvolta, qualcuno viene e non sono in casa, o perché di viaggio o perché troppo indaffarato, beh!, al rientro ringrazierò magari collettivamente.
    Seguo pochi blog, fra codesti il tuo e una decina, non più, anche se di tanto in tanto navigo per capire le tendenze e fare il punto della situazione.
    La tua presente dimora ha una particolarità, l'essere sé stessa, unica, di proprie idee, puntuale e ordinata. Se poi capita di non rispondere a tutti i commenti, non preoccuparti, personalmente ti accetto così come sei, anche perché da te ho appreso molto, credimi.
    Un abbraccio.

    Rino, di poche parole.

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  5. Oggi camminero' un metro da terra con tutti questi complimenti, ragazzi! :-)

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  6. Ahimè, quanto è vero quello che dici.
    Scrivo poco, commento pochissimo.
    All'inizio era molto più facile, forse c'era anche l'entusiasmo, la novità, sembrava un mondo di amici, un nuovo mondo da esplorare.
    Ora, come riguardo a tutta la mia vita, non ho più tempo.
    Ma cosa devo fare tutto il giorno, che non ho mai tempo per fare le cose che amo, che non ho più tempo per vivere?
    Ciao, un abbraccio.

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  7. Ciao Heike. Eh, lo vedo che sei latitante. Non e' banale ritagliarsi il tempo per fare le cose che ci piacciono. E' una lotta quotidiana!

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  8. Io seguo assiduamente il tuo blog (da quando l'ho scoperto, circa 3 mesi fa...) e mi capita di partecipare alla discussione... non credo che sia obbligatorio rispondere a tutti; insomma, un blog (e i suoi 'post') sono lo specchio dell'anima (e delle arrabbiature, delle speranze, dei momenti di gioia...) e uno scrive quello che sente, come un sasso lanciato nello stagno, e poi attende la reazione.
    Lascia che la discussione prenda il suo corso, e intervieni solo se lo ritieni necessario (deriva fuoritema o simili); non devi per forza animare il dibattito, quello lo hai già fatto con il post...
    (commento troppo 'tecnico' e freddo?)

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  9. No, no, Nestorburma, non e' affatto un commento troppo freddo. A dire il vero non mi sono mai preoccupata di "animare la discussione", semmai mi preoccupo di "fornire attenzione e cura ad ogni ospite", come dice Rino. Per il resto, hai ragione, i post sono sassi lanciati nello stagno, anzi, come recita il sottotitolo di questo blog, "pensieri lanciati nel mare della rete".

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  10. Io credo che se il post è buono (ed un buon post è un post che ti fa pensare) è giusto che questi pensieri tu li rigiri a chi ha il merito di averli innescati, per due motivi: uno sapere cosa ne pensa, perchè evidentemente si giudica questa persona degna di stima, e due per farle sapere che ti ha fatto pensare, che credo sia piacevole...Non è un caso che ti commento spesso (anche se cronologicamente non da molto), mi interessa sapere quello che pensi !

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  11. PS:bellissimo il post che hai linkatto, si potrebe intitolare "Critica del Commento Pratico" !!

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  12. Eh, Marina e' maestra in questo ed altro!
    Si' e' vero, Belphagor, in fin dei conti il mio scopo e' proprio quello di condividere riflessioni e verificare se e quanto sono comuni.
    Talvolta quando accenno a mio marito l'argomento di cui voglio trattare nel prossimo post lui mi fa: "Ma su questo sono gia' stati scritte pagine e pagie!" E allora? Lungi da me avere la pretesa di scrivere qualcosa di nuovo e originale. Io voglio solo dire la mia e sapere cosa ne pensano i miei amici. Chissenefrega se altri ne hanno gia' scritto (e sicuramente meglio di me). Non vi pare?

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  13. Artemisia, oggi che ho parlato di obama ti aspetto... Non puoi dire che non prendo posizione eh? :-)

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  14. Come sempre centri il problema, lo esponi con chiarezza e sincerità e con garbo. Anche per me diventa sempre più difficile non solo commentare, ma leggere tutti gli amici blogger. Adesso ho adottato un nuovo sistema. Invece di passare ogni giorno mi alterno, dedicando la mia attenzione a piccoli gruppi di blog ogni giorno e magari scorrendo anche quelli appena passati. Ma anche così il tempo non mi basta.Sono senza parole di fronte a coloro che non solo commentano, ma aprono veri e propri dibattiti su un post intervenendo su altri commenti e sui controcommenti e sui commenti dei commenti..una serie di volte. Ma dove lo trovano il tempo?
    tu sei forse meno frequente ma sempre molto attenta, al tuo occhio di lince non sfugge nulla
    grazie per la citazione
    smack, marina

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  15. Anche "occhio di lince"! Oggi li ho collezionati proprio tutti i complimenti.
    Penso che chi si addentra in vere e proprie discussioni lo puo' fare perche' ha scelto di fare una selezione e di concentrarsi su pochi blog. Io e te invece, Marina, siamo cosi' curiose che non sappiamo resistere, vero?

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  16. Per quanto mi riguarda, leggo sempre ma commento poco. Se nulla ho da aggiungere, non scrivo; altre volte, scriverei troppo o magari non chiaramente. Anche per me il blog è come casa, uno spazio amico in cui accogliere altre persone per discutere di un qualche argomento: per questo intendo i miei post come spunti di discussione, non come pensieri immutabili calati dall'alto (non sempre mi riesce, purtroppo).

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  17. Ciao, torno a scrivere da un bel po' :-)
    Non mi sembra che almeno nei commenti che in passato hai lasciato a me tu sia stata frettolosa; non importa la lunghezza, importa che colui che commenta abbia letto - e da come commenta si può capire.

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  18. Credo che rispondere ai commenti sia quasi doveroso: qualcuno è venuto a trovarti, ti ha letto e ti ha anche commentato; impossibile non essere altrettanto cortesi. Che poi il commento sia personale o collettivo poco importa, è il gesto che risponde ad un altro gesto. E' come se qualcuno ti saluta e tu non rispondi, veramente poco gentile.
    Questo in linea di massima, poi, a volte si può non essere così rigorosi, ma è la norma che infastidisce.

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  19. Verrocchio: "pensieri immutabili calati dall'alto"? Ci mancherebbe. Niente e' immutabile a questo mondo.

    Marco: dove eri finito? Beh l'ultima volta che ci siamo scambiati commenti non ero ancora cosi' affogata nelle cose da fare come da un mesetto a questa parte. Spero che la situazione migliori.

    Maria Cristina: anch'io d'istinto sento come doveroso rispondere ai commenti. Talvolta pero' non e' richiesto, nel senso che il commento e' un semplice saluto. Molti blogger non rispondo mai, ma non credo per maleducazione. Magari ritengono che i commenti debbano essere monodirezionali. Non so.

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  20. Io sono in crisi a riguardo. Che senso ha commentare o salutare senza leggere? Chi scrive lo fa perchè ha qualcosa da condividere, se a chi passa non interessa niente di male, ma o si legge o no... Poi si può anche leggere e non commentare o salutare soltanto. Ma penso che leggere sia la cosa essenziale. Mi ero accorta che anch'io facevo così, allora è meglio una chat, dove si passa e ci si saluta. Il tempo è davvero poco, ma ora preferisco passare di meno, leggere tutto quello che mi interessa e poi commentare. In quanto ad aprire una discussione, questo sarebbe bello, ma difficile. Io per lo meno non ci riesco. Leggo i commenti e ne tengo sempre conto, magari mi servono per i post che faccio dopo.
    Ma comunque è difficile una ricetta unica, ognuno fa quello che può. E' bene porsi ogni tanto delle domande come fai tu non da soli. Un abbraccio, Giulia

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  21. Mi hai passato quel gioiello logorroico che è Dario e non te ne sarò mai grata abbastanza. Con lui il contraddittorio è assicurato nella finestra dei commenti. Io concordo sempre, quindi, ormai, vedo i suoi interventi come uno sviluppo delle idee che esprimo sempre in maniera sintetica nei miei post.
    Per quanto riguarda la frequentazione dei blog amici,essendo insonne, mi tengo abbastanza aggiornata. E la mia testimonianza è solo segno del passaggio, come a dire: "oh, ti ho letto, non ti perdo".
    Del resto con tutti voi sono sempre in accordo. Mi basta la vita di tutti i giorni per i disaccordi. Qui cerco solo persone che condividono le mie stesse idee.
    Ciao, amica mia della prim'ora, sai quanto ti sono affezionata...

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  22. Giulia: anch'io ho questi dubbi. Per questo mi ha fatto piacere sapere cosa ne pensano i miei amici blogger.

    Anna: sarebbe bello trovarsi io, te, Dario, Marina e altri blogger affezionati. Penso che sarebbe proprio divertente.

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  23. Artemisia, anche se non sai nulla della storia il tuo abbraccio è molto gradito ^___^

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  24. Sono di "passaggio" per dirti: ""concordo", "anch'io la penso così", "hai ragione", "ti capisco"".

    Aggiungo che succede anche a me, e se sono tra i fortunati con cui ti senti in obbligo di scusarti, sappi che la cosa è reciproca.

    Anche questo è "poco più che un saluto", ma ci tengo a inviartelo.
    Irnerio

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  25. Grazie Irnerio. Va benissimo. Si' mi scuso anche con te perche' mi capita un po' con tutti di essere di fretta e di non dedicarvi il tempo che vorrei.
    Un abbraccio,

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  26. Bell'argomento, cara Artemisia, come tutto ciò che riguarda i motivi per cui si tiene un blog e altrettanto condivise le tue perplessità e inadeguatezze (nel seguire, nel commentare). Mi offri anche buoni riferimenti e stimoli a leggere (come mi accade quando ti leggo) ciò che proponi. E' il riuscirci ad essere difficile, ma penso anche che sapere dell'esistenza di una bella persona come te sia già di per sè confortante, aldilà della possibilità di raggiungerla nel suo spazio.
    Mi piacerebbe tornarci sopra.
    Un caro saluto :-)
    Frank57

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  27. il blog è anche un modo di incontrarsi, nella vita di tutti i giorni si frequentano alcune categorie di persone (il proprio giro di amici o i colleghi) invece col blog incontri persone che non incomtreresti altrimenti, e chemagari ti piacciono molto, delle quali ti piace leggere pensieri e opinioni.
    Per es. io a te non ti avrei mai conosciuta, perchè hai un'altra età e lavori in un altro settore.
    Quanto ai commenti... non so, io spesso non commento. magari non ho niente da dire o ho poco tempo. però mi piace leggere. e preferisco pochi commentatori ma che non si sentano in obbligo di niente. ecco nei blog c'è una certa libertà, meglio non farsi troppi problemi ... è nel lungo periodo che si scoprono gli amici :)

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  28. Grande! Hai affrontato l'argomento in maniera tale di farci entrare in qualche maniera tutti, diligenti e meno. Personalmente, per il tempo che ho, faccio fatica a seguire come vorrei i blog a cui tengo, talvolta non ho nulla da dire e non commento, spesso pero' capita il contrario e mi fa piacere che ci sia ulteriore risposta anche se non e' cosi' frequente. Nel mio blog a me piace rispondere ai commenti come un continuo di quello che e' il post e talvolta ne nascono delle belle discussioni.
    Un caro saluto
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  29. Vedo uno specchio in questo post...

    Spesso e volentieri lascio commenti brevi, o per tempo o perchè non ho voglia di fare cose lunghe, però voglio che ci sia la mia firma.

    Come dice il mio libro di poesia 'se non ci sono lettori non c'è poesia'; se non ci sono commenti non c'è post, dico io.

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  30. Non ti preoccupare, Pandoro. Facciamo tutti così.

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  31. beh, tu certamente scrivi sempre post stimolanti che il commento "lo chiamano". Il problema è che se si dovesse commentare ogni cosa che si legge o almeno quello che più ci colpisce questo diventerebbe un vero lavoro. Allora io cerco di lasciare a tutti (più o meno) un affettuoso cenno del mio passaggio, cosa che peraltro fa piacere anche ricevere poi per i post particolarmente interessanti (come questo appunto) mi dilungo . Una cosa cerco di fare sul mio blog, essere sintetico anche quando affronto argomenti seri perché un post troppo lungo è un post che non viene letto.

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  32. Seneca, anch'io ritengo la sintesi una dote. Ci ho fatto anche un post tanto tempo fa. Ma non tutti la pensano così. In effetti, devo dire che sforzandomi di essere sintetica spesso mi accorgo di venire fraintesa. Non è facile trovare il giusto equilibrio.

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