mercoledì 2 marzo 2011

Ripercorrendo gli anni di blog

Ci sono due cose che trovo bellissime nel tenere un diario: scriverlo e rileggerlo. Ho riletto più volte nella mia vita i miei quadernini di quando ero una ragazzina di 11-13 anni e ogni volta con spirito ed emozioni diversi.
Così, con l'occasione dell'estrazione dei pdf del blog mi sono riletta con sorpresa, divertimento ed anche soddisfazione, i miei numerosi post e anche gran parte dei commenti. E' stato un po' come rivivere questi anni appena trascorsi, riflettere su come sono cambiata, ricordare le speranze e le
delusioni.
Tra l'Artemisia del 2007 e quella del 2011 (ma anche quella del 2008, 2009 e 2010) ho trovato delle discrete differenze. A parte il comprensibile entusiasmo per lo strumento blog che caratterizza i primi due anni, ora prevedibilmente calato, a parte la nostalgia che ho provato per il boom di commenti e di scambio di idee con i miei lettori (picco nel 2008), si percepisce chiaramente quanta urgenza avevo di raccontarmi nei primi tempi. Era un po' come aver tolto il tappo ad un recipiente a pressione. E via a parlare della mia famiglia di origine, dei ricordi di infanzia, del rapporto con i miei figli, delle insoddisfazioni sul lavoro, dei viaggi a piedi, delle manifestazioni a cui ho partecipato. E che dire dei numerosi post sui temi ambientali, sul consumo critico, sulla politica? E dei post sull'autocoscienza blogger sempre molto commentati? E quelli sul rapporto con la lettura? E quando con Marina ci siamo messe d'accordo per fare un post contemporaneo sullo stesso argomento? Che nostalgia!
Ora mi sento molto più disincantata, ma non tanto dal blog, quanto a voglia e ad entusiasmo nel denunciare le cose che non mi piacciono e nel proporre un possibile combiamento. Mi sento come in standby per quanto riguarda la situazione sociale e politica del mondo che mi circonda. Sono pronta a fare qualcosa, come sempre, ma sento ora più che mai l'inutilità, o forse la stanchezza, di parlarne. Per questo ultimamente tratto quasi sempre di cose personali, tornando, appunto, al classico diario di quando ero piccina.

3 commenti:

  1. E' sempre importante poter riflettere sul proprio passato per comprendere meglio di se stessi...
    Per quanto riguarda invece il fatto che attualmente non ti senti di fare post sui temi scottanti odierni, da una combattente decisa come te, significa proprio che stiamo in un momento veramente difficile... ci vogliono togliere la speranza per i propri luridi scopi...

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  2. Clicca " IN " cara Arte! C'è necessità di persone con il tuo entusiasmo e la tua 'grinta'.
    Cristiana

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  3. Dove devo cliccare, Cristiana? Non ho capito. :-(

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