venerdì 28 ottobre 2011

Proposta di legge per l'omicidio stradale

In questi giorni ci si commuove, giustamente, per la morte del pilota Simoncelli. La morte di un giovane è qualcosa di troppo innaturale e quindi inaccettabile. Non importa andare a cercare i dati statistici, per sapere però che l'incidente stradale è tra le prime cause di morte tra i giovani.
Capita così che un ragazzo di diciassette anni a bordo del suo scooter, senza infrangere alcuna norma stradale, venga travolto da un altro scooterista che guida positivo alla cannabis e con un tasso alcolemico di tre volte superiore al limite di legge (significa aver bevuto 15 birre o 2 bottiglie di vino). Capita anche che questa persona che ha spento una vita piena di speranze e di fiducia nel futuro, non solo non venga arrestato subito, ma in carcere non ci vada mai. Questo perchè non esiste per la legge italiana il reato di "omicidio stradale" e che quindi non sia previsto alcun aggravante per essersi messi alla guida in condizioni tali da diventare un arma letale e incontrollabile.
Confesso che mi costa tantissimo parlare di questo tipo di argomento perché, per motivi personali, esso mi provoca un'ansia enorme. Tuttavia mi sono fatta forza perchè ammiro molto quello che stanno facendo i genitori di Lorenzo Guarnieri (che frequentava lo stesso liceo dei miei figli) e perchè non mi sembra possibile che la loro sacrosanta proposta di legge non riesca a raggiungere le 50.000 firme necessarie.
Firmate per favore: www.omicidiostradale.it

8 commenti:

  1. Ho subito provveduto a firmare.
    Ciao

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  2. Firmo anche io.
    Ma con questa riflessione: a decidere il decesso o il ferimento grave in un incidente stradale è il caso.
    Andrebbero puniti, secondo me, tutti coloro che provocano un incidente che avrebbe potuto essere mortale. Altrimenti c'è chi se la scampa e resta un'arma pericolosa in giro.

    Ti faccio un'esempio: in fondo alla mia strada un ragazzo si è schiantato sul marciapiedi, strappando un palo della luce e mandando pezzi di auto e gomme in giro per la strada. Non si è fatto niente. Una famiglia stava passeggiando sul marciapiedi 10 metri prima...i pezzi di auto sono finiti nel cortile della casa di riposo...
    Non si è fatto niente nessuno ma poteva essere una strage...
    Perchè correva così forte? Era arrabbiato perché aveva litigato con la fidanzata.
    Risultato: a casa con una pacca sulle spalle, non farlo più.
    Ok. Avrà i danni da pagare etc etc.
    Ma quello secondo meritava qualcosa in più!!!

    Scusa la lunghezza ma questo fatto mi è rimasto sullo stomaco...

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  3. Fatto.
    Mah, non sono mica d'accordo con Alchemilla. Punire uno perche' avrebbe potuto commettere un reato mi sembra un po' da grande fratello.
    Quotidianamente mi viene voglia di uccidere persone. Siccome non lo faccio, non mi aspetto di finire in galera per questo.

    Riguardo l'alcol e il fumo, e soprattutto riguardo il buonsenso nella guida ho una opinione un po' diversa. Penso che un sacco di persone (e non solo giovani - i piu' pericolosi mi sembrano gli anziani, effettivamente) non abbia molto coscienza che quello che sta guidando non e' un giocattolo, ma un mezzo di trasporto, e puo' trasformarsi improvvisamente in arma letale.
    Io stesso ho guidato, in passato, con qualche bicchiere di troppo. Ora non lo farei piu', certo, ma ricordo che quando percepivo di non essere troppo lucido, mi limitavo ad andare come una lumaca, per dare un po' piu' di tempo ai miei sensi per reagire.
    Nella mia carriera automobilistica ho fatto un unico incidente, direi per un caso fortuito non mortale per me, e sarebbe potuto essere sicuramente mortale per chiunque si fosse malauguratamente trovato in mezzo (per fortuna non c'era nessuno!). Colpa? La pioggia, e la scarsa manutenzione della strada da parte del comune di Torino (colpa riconosciuta dal comune di Torino, infatti sono stato risarcito per i danni all'auto).

    Tutto questo non per dire che alcol e droghe non siano innocue per il guidatore, ma che mi pare che la causa maggiore degli incidenti stradali (soprattutto dei giovani) non da ricercare in quelle sostanze, ma piuttosto in una scarsa educazione alla guida, ed in generale al rispetto delle regole.

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  4. L'uomo che ha ucciso Lorenzo Guarnieri aveva 45 anni. In questo caso non c'entra la gioventù.

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  5. Ci sarebbe un'altra cosa, tanto per andare fuori tema ;-), che bisognerebbe dire.
    Ha senso rispettare le regole solo se le regole hanno un senso. La segnaletica stradale spesso non ne ha. Faccio un esempio per tutti.

    La strada che va verso casa mia e' una stradina di montagna tutta a tornanti. Ogni cento metri o poco piu' c'e' un cartello che indica il limite di velocita' a 30km/h. A me pare un po' restrittivo. 30 all'ora li supero anche in bici, quando scendo su quelle strade. Ma va be', le regole son regole.

    Tutti sanno che quando si entra in un centro abitato, il limite di velocita', se non specificato altrimenti, e' di 50km/h. Alcune volte e' specificato anche se non ci sarebbe bisogno. Il centro abitato dove abito io lo specifica con l'apposito cartello.

    La cosa ridicola e inconcepibile e' che guidando sulla stradina a tornanti il limite di velocita' e' di 30 all'ora, ma quando improvvisamente ci si trova nel centro abitato, e' consentito accelerare fino a 50 all'ora, anche se la strada non diventa affatto meno stretta o meno a tornanti. Ci si accorge che e' centro abitato perche' e' segnalato dall'apposito cartello e perche' c'e' qualche casa intorno. Accelerate, gente, che c'e' il centro abitato.
    Improvvisamente, quando qualche centinaio di metri dopo si esce dal centro abitato, il limite di velocita' torna ad essere di 30 all'ora.

    Questo e' solo un esempio, ma ce ne sono migliaia.
    Un altro esempio e' sulla superstrada di lecco. Il limite di velocita' e' di 110 km all'ora. Ad un certo punto, venendo da est, c'e' un cartello che indica il termine del divieto di velocita' a 90 all'ora.
    Sulla superstrada milano-lecco ad un certo punto c'e' il cartello di velocita' minima sulla terza corsia di 90 all'ora, mentre qualche chilometro prima c'e' un cartello con il limite di velocita' massima di 90 all'ora. Sulla terza corsia, dunque, bisogna viaggiare esattamente a 90 all'ora, verrebbe da dire. Viaggiare a 89 o a 91 significherebbe infrangere la legge?

    Insomma, alla fine la segnaletica stradale, soprattutto quella relativa ai limiti di velocita', sembrerebbe talmente mal fatta e contraddittoria che anche volendo non si riesce a rispettarla. Bisogna trasgredire per forza, e sta solo alla coscienza umana usare un po' di buon senso.

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  6. :-) 45 anni mi sembra giovane, a me!

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  7. Ops.... quella con il termine di velocita' massima a 90 all'ora non e' la "superstrada di lecco" ma la tangenziale di Bergamo (sorry)

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