lunedì 2 marzo 2009

Il primo post non si scorda mai

E' curioso e divertente indagare sul primo post degli amici blogger. Essendo un tipo metodico e poco fantasioso, mi è venuto spontaneo pensare al primo post come ad una dichiarazione di intenti, una sorta di programma: Perché scrivere un blog?
E in effetti sono in buona compagnia.

Su questa linea c'è Heike che con il suo "Comunicato numero uno" dichiara "Io faccio un blog perché in ufficio da solo mi annoio" oppure Verrocchio che esordisce con "Manifesto - primo post" ammettendo che "struca struca (come dicono da queste parti), forse cerco anch'io una piccola tribuna da cui sproloquiare in libertà sulle cose che vedo attorno a me".
C'è chi esordisce con ironia come Luposelvatico con un "Ohhhh ancora un altro blog?...:-(
...non se ne sente il bisogno, eh?" e chi invece con una certa preoccupazione come Marco da Londra ("Che ansia il primo post!"), ma è Luca il più preciso di tutti: "Oggi, in data 13 dicembre 2007, alle ore 17.34, ho fondato il mio primo blog."
Unodicinque trae auspici e dice di ispirarsi ad "uno dei blog più divertenti, umani, istruttivi, avvincenti e veri che mi sia capitato di leggere", mentre Nestorburma si dice "stregato dal canto delle sirene del 'blogghismo'" ed elenca scrupolosamente i suoi "Buoni propositi per un blog...(ma NON il blog dei buoni propositi...)".

Poi ci sono quelli che hanno preferito l'accoglienza e immaginato che il primo post dovesse essere un benvenuto.
Dario, nel suo "(ri)comincio da qui", scrive: “Se dovessi passare di qui e ti va di lasciare un commento, mi farà felice.”
Bentornati a tutti quelli che già mi conoscono, e benvenuti a coloro che verranno in futuro”, questo è Lorenzo, che non è alla sua prima esperienza.
"Anch'io faccio parte di voi e non mi sembra vero!", scrive addirittura Annamaria nel suo "Un benvenuto a tutti".

Molti sembrano non dare alcuna importanza al primo post tanto che, non essendoci l’archivio, non si riesce nemmeno a risalirvi oppure l’argomento è del tutto casuale.
Pandoro, per esempio, inizia proponendoci laconicamente un video di Gigi Proietti, Spunto Cattolico una riflessione sul progresso e Rodocrosite un proverbio ottomano.
Anche se talvolta il primo post, dietro l’apparente casualità, rivela un momento particolare o forse la voglia di introdurre qualcosa di nuovo nella propria vita. Ce lo fanno pensare alcune frasi.
"A volte un gesto fatto d'impulso, un gesto fatto in pochi secondi, arriva perché era pronto per arrivare”, scrive Manu, che dedica alla sorella il suo primo post.
La campanella è suonata, la ricreazione è finita ed è ora di mettersi a lavorare", scrive invece Belphagor nel suo "Scusi, ha da accendere ?".
"Perché adesso proprio di un day after si tratta", confessa Frank57, reduce da una delusione d'amore ed Irnerio sceglie di inaugurare il suo blog con il racconto del suo gatto che lo appena lasciato.

Quando conosco un nuovo blogger sono solita andare a leggere il suo primo post pensando di capire immediatamente la persona con cui ho a che fare. Ed invece non si deve avere fretta come ci insegna la saggia Giulia nel suo primo post "Saper guardare oltre": "Bisogna saper aspettare. Bisogna dare il tempo di farsi conoscere."


In collaborazione con Marina

23 commenti:

  1. Che idea brillante!Ora mi è venuta la voglia di sapere chi di noi due ha scoperto l'altra.Farò una ricerca.
    Ciao
    Cristiana

    RispondiElimina
  2. Mi hai consegnata a Marina, che è stata efficace, come sempre:-)
    Lo ripeto per l'ennesima volta, tu sei stata la mia prima lettrice "esterna" al circolo di amicizie reali.La riconoscenza è imperitura :-)
    Un bacio, mia cara..

    RispondiElimina
  3. Interessante!
    In codesto post ci vedo storia, storia di ognuno di noi, di loro, di essi, leggo accadimenti, fatti, scopro vecchie realtà. E l'essenza del tutto sta nel fatto che l'uomo, l'essere umano, con i suoi sentimenti, dubbi, certezze, ne è protagonista.
    Complimenti per l'idea.
    Rino.

    RispondiElimina
  4. Onore al merito: l'idea e' stata di Marina.

    RispondiElimina
  5. mi piace la tua analisi, artemisia.
    Quanto ad altri post gemelli, appena ho un po' di tempo te ne propongo uno che mi frulla per il capo...
    baci, marina

    RispondiElimina
  6. Grazie infinite, cara, per aver parlato anche di me. E' bello leggere l'incipit del primo post al percorso da blogger. Certamente ognuno lo fa come crede, mi piace quello di Giulia con il titolo "Saper guardare oltre". Giulia ha ragione, andando avanti si migliora perfezionandosi, almeno per me è stato così. Buona serata, un caro saluto.
    Annamaria

    RispondiElimina
  7. Ti ringrazio di avermi citato, perchè le tue citazioni sono importanti. Ripasso più tardi. Un caro abbraccio :-)

    RispondiElimina
  8. Un post veramente bello e divertente, proprio come tutto il tuo blog.

    RispondiElimina
  9. Un complimenti per lo sPunto del post... molto originale ed anche interessante... il primo post che ho composto, a dover di cronaca, se ben ricordo, però non era sul progresso, bensì uno dedicato a mia moglie...

    RispondiElimina
  10. Ops, Spunto, mi dispiace!! Sai, in certe piattaforme non e' facile risalire al primo post. Noto ora che su quella de La Stampa l'archivio non mostra tutti i mesi addietro e questo mi ha depistato. :-(

    RispondiElimina
  11. molto interessante questo post, quando incontro un nuovo blog, parto sempre dal fondo leggendo a ritroso,vado cercando motivazioni forse

    RispondiElimina
  12. Ho già provveduto a lasciare i miei complimenti da Marina, siete due biricchine, ma molto coinvolgenti.
    Mi spiace di non ritrovarti questo fine settimana.
    Un abbraccio ed un saluto da parte mia a R.
    Sileno

    RispondiElimina
  13. io il tuo primo post non l'ho mica letto sai? e nemmeno ora vado a leggerlo. Ma di una cosa sono sicuro: sarà stato intelligente ed arguto, profondo o spiritoso, malinconico o divertente, esattamente come tutti gli altri. :o)

    RispondiElimina
  14. mamma, questı sono profondı... ıl mıo era uno schıfo.. un accozzaglıa dı puntını dıı sospensıone contornatı da: cıoe, pratıcamente, forse......
    che vergonga...
    =)

    RispondiElimina
  15. Figa questa idea del "dimmi che primo post hai scritto e ti dirò chi sei", la metterò in pratica anche io. Anche perchè sono convinto che, come tu dici, da quello si possa un po' cogliere il disegno globale che un blog avrà !

    RispondiElimina
  16. bello questo post. io ero partita con l'idea di una specie di diario all'indietro dedicato a mia sorella stile Zeno, perchè lei lo adorava, con magari l'idea di svelarglielo un giorno. poi invece ho scritto tutto altro :))

    RispondiElimina
  17. Posso pure aggiungere cosa mi spinse ad aprire un blog, anzi il mio blog.
    Reduce da un pesante dissesto sentimentale mi misi a cercare blog dove si parlasse del tradimento con i suoi annessi e connessi. Ne trovai uno dove iniziai a commentare con vera passione. E dopo qualche giorno mi chiesi cosa mai mi impedisse di trasformare quei commenti in post e, dunque, di aprire un blog. Spazzate via tutte le riserve iniziai proprio agli sgoccioli di quel 2004, seguendo poi gli umori e l'ispirazione. Il titolo ovviamente non si cambia. E' il brand di riferimento ed è solo mio.
    Un caro saluto

    RispondiElimina
  18. Grazie Frank. E' interessante vedere come una cosa nasce sotto una spinta e poi evolve verso qualcosa di diverso. Un po' e' successo anche per il mio blog nato sulla frustrazione di mamma inascoltata e poi evoluto (o involuto?) verso altre mete.
    Un caro saluto anche a te. Fanno sempre piacere le tue visite anche se sporadiche.

    RispondiElimina
  19. Arte, Arte, carissima, ti ringrazio di cuore...il più preciso eheh XD

    guarda, per adesso, ho proprio bisogno di una pausa. sono molto stanco...grazie mille ancora, per la disponibiltà, e per commentarmi spesso anche se non posso ricambiare..chiedo perdono :)

    un saluto, a rileggersi..

    LuCa

    RispondiElimina
  20. Ma figurati, Luca! Tranquillo! Pensa a riposarti e magari a.... studiare.
    Ciao bello!

    RispondiElimina
  21. Ti ringrazio per avermi inserito in questo post (vicino al mitico heike, poi!). Temo di essere anch'io metodico come te, in effetti. Il mio primo post voleva suonare come una dichiarazione di intenti in tono minore, per far capire che non mi prendevo troppo sul serio e che avevo pure le idee un po' confuse su cosa volevo fare: sono passati due anni, ma sono ancora allo stesso punto. Meno male!

    RispondiElimina
  22. Ciao Verrocchio. Si' l'avevo capito che sei un metodico: pochi e brevi post ma molta costanza. Mi sento simile anche se forse un pochino piu' impaziente.
    Un caro saluto,

    RispondiElimina