venerdì 27 febbraio 2009

Liberi di decidere

Mercoledì scorso sono andata al Teatro Puccini di Firenze dove l'associazione "Liberi di decidere" ha fatto la sua prima uscita pubblica presentando il proprio modello di testamento biologico, una «carta di autodeterminazione improntata alla libertà di rivendicare il diritto di scegliere le cure a cui sottoporsi» e nella quale era presente anche un notaio per firmare l'atto e renderlo formalmente valido.
"Chi vuoi che ci sia?", dicevo a mio marito che temeva code. Previsione smentita in pieno. L'adesione è stata al di là di ogni aspettativa: il teatro era strapieno, non si riusciva ad entrare né in platea né in galleria, le fotocopie del modulo per la autodichiarazione esaurivano continuamente, nella zona circostante macchine parcheggiate in ognidove. La sensazione era quella di un pubblico trasversale. Non i soliti noiosi di sinistra per i quali ogni occasione è buona per manifestare (cioè quelli come me!), ma semplicemente gente decisa a fare qualcosa per evitare che le vengano imposte norme che toccano la sfera più intima e personale, quella che ha a che fare con la vita, la morte e la sofferenza.
Di modelli per il cosiddetto testamento biologico in rete ormai ne gira parecchi ma il dubbio che viene è quanto possano valere legalmente una volta che sarà passata questa assurda legge. L'avvocato ed il notaio presenti mercoledì si sono mostrati sicuri che questa dichiarazione, oltre a servire da pressione dell'opinione pubblica, possa essere comunque valida se fatta con una delle due formalità previste (quella davanti al notaio e quella con il testimone e la raccomandata a se stessi).
Naturalmente non ce l'ho fatta a fare la dichiarazione, ma segnalo agli amici di Firenze e dintorni che martedì 3 marzo ci sarà un nuovo incontro pubblico sempre con il notaio.
Infine vi propongo un video con l'intervento di Ignazio Marino. E' un po' lungo (17 minuti) ma serve anche a rincuorarci scoprendo che ci sono ancora persone capaci di buon senso come il senatore Marino.

9 commenti:

  1. Arte, grazie per questo post (ma anche per le tue incursioni nel mio blog)! Io lo voglio fare, sono stanco della supponenza di questi falsi difensori di una vita che non esiste, capaci per l'appunto, di concentrarsi solo su ciò che non li impegni più di tanto. Come ho già detto, se amano tanto la vita e la vogliono difendere, che se ne vadano dove la vita è davvero difficili e non c'è bisogno di nessun sondino per far mangiare un essere umano.

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  2. Mi sto preparando anch'io al mio testamento...non avrei mai pensato di dovermi difendere fino a questo punto!
    Marino, una grande consolazione!

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  3. Spero che venga fuori un'opposizione in grado di avere voce in capitolo.

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  4. bello (l'intervento).
    a me pare che sta legge sia solo un gran favore alla chiesa.
    cercando di riderci su... divertente l'immagine del medico di famiglia che va dal notaio due-tre volte al giorno.
    io ho deciso che se passa scrivo che accetto, ok, dato che devo, la nutrizione forzata, ma rifiuto l'introduzione coatta di qualsiasi farmaco. che mi diano minestrina omogeneizzata e non quel mix di farmaci che i politici chiamano nutrizione ma che non si compone propriamente di cibo. anche questo l'aveva spiegato marino in un altro intervento.
    e i farmaci potremo rifiutarli no?
    ciao :)

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  5. Grazie del post Arte ! Ma quanto sei impegnata !! Un po' ti invidio che riesci a trovare la forza di non abandonarti all' onda lunga del disinteresse ! Ho scaricato il modulo, non conosco notai e non ho soldi da spendere, per cui intanto farò la raccomandata RR, poi si vedrà !

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  6. Liber, temo che se passa la legge e ti dovessi malauguratamente trovare nelle condizioni di Eluana Englaro non potrai rifiutare un bel niente, farmaci o minestrina che sia. Il punto sta proprio lì.

    Belphagor, i notai dovrebbero raccogliere gratuitamente queste dichiarazioni, secondo le indicazioni della loro categoria. Alla serata è stato detto che pubblicheranno sul sito l'elenco dei notai che si sono dichiarati disponibili ma ho paura che saranno comunque quelli dell'area fiorentina.

    Carla, sì certo speriamo. Nell'attesa però dovremmo cominciare noi cittadini a farla ove possibile l'opposizione e questo del post è un esempio.

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  7. sì certo, purtroppo hai ragione, un po' ironizzavo.
    però è vero che non cè una definizione legislativa di nutrizione, non credo.
    per tenerti in vita il cibo non basta, e infatti, quello che immettono è un mix di sostanze nutritive e farmaci. ma loro ti obbligano a "nutrirti", mentre puoi rifiutare una cura. allora puoi rifiutare un farmaco?
    se sì probabilmente muori, perchè il "cibo" da solo non basta. e se tu nel tuo testamento biologico, rifiutassi eslicitamente in una data situazione, quasiasi intervento chirurgico e qualsiasi farmaco?
    era un po' un ragionamento da italiana... fatta legge cerco l'inganno... :)
    non prendermi per superficiale, il tutto è gravisssimo, ma a volte vederne il lato comico (surreale?) fa sopravvivere. e questa surreale lo è davvero... a cominciare dall'obbligo di "testamentare" ogni tre anni...

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  8. Ma sì, figurati. L'avevo capito che stavi ironizzando.
    Quello di giocare sulla presunta ambiguità dell'alimentazione forzata come un non-farmaco è un falso escamotage che stanno usando.
    Ho sentito qualcuno che giustamente ha sottolineato che la costituzione parla di "trattamento sanitario" non di farmaco. Significa qualunque cosa che necessita dell'intervento di personale sanitario (cioè il sondino non te lo può mettere un familiare per intendersi). Quindi la Costituzione garantisce questo diritto.
    Nell'autodichiarazione proposta dall'associazione, per essere più chiari, parla di "alcun trattamento terapeutico, nè alimentazione ed idratazione forzate e artificiali in caso di impossibilità ad alimentarmi autonomamente".

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  9. Bravissima Artemisia! Domani (citandoti) ti copio. E aggiungo la lettera che poco fa ho spedito via email alla CEI.
    "Ve lo dico da fratello in Cristo: sono furibondo e disgustato. Perchè immagino siate soddisfatti dell'oscena legge votata ieri dal Senato. Disposizioni che calpestano la volontà delle persone, umiliando chi è malato e facendosi beffe di chi soffre. Una legge voluta dalle gerarchie vaticane ed eseguita da una classe politica priva di spina dorsale e subalterna ai vostri diktat. Non vi auguro di dovervi trovare, tra qualche anno, nella condizione di supplicare vi venga sospesa l'alimentazione forzata. E di sentirvi rispondere: “NO”. Non ve lo auguro perchè io non voglio il male di nessuno. E allora non capisco perchè voi facciate il contrario, imponendo a me e a milioni di cittadini la vostra spietata visione del mondo. Prego Dio che illumini le vostre menti e scaldi i vostri cuori.
    Un saluto (non cordiale)
    Luciano Comida"

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