E' sorprendente leggere le notizie che riguardano il nostro paese su un giornale estero. Avevo da tempo sentito parlare di questo blog Italia dall'estero, che probabilmente molti di voi conoscono già, e più o meno mi immaginavo cosa potessero scrivere sull'Italia ma francamente sono rimasta ugualmente sorpresa. Al di là dei fatti che qui passano abbastanza sotto silenzio ed invece vengono riportati sulla stampa estera, sono rimasta sconcertata per la chiarezza con cui vengono raccontate le cose, per il linguaggio diretto che i nostri media sembrano aver dimenticato. E questo non solo su giornali famosi che spesso vengono additati come "comunisti" dal nostro premier, come The Economist, ma anche su sconosciute e insospettabili testate svizzere, polacche, greche, australiane, canadesi, messicane, irlandesi.
Faccio solo alcuni esempi tra i tanti reperibili sul blog Italia dall'estero.
Pilar Garces su Diario de Mallorca scriveva sul caso Englaro:
"La sera in cui Eluana moriva, i politici litigavano come gatti cercando di portar avanti, con urgenza, una legge che la attaccasse per sempre alla macchina, un testo irrazionale, che poi è stato ritirato perché spaventoso, persino per i medici ultraconservatori.
Quella stessa sera, la maggioranza degli italiani sceglieva in televisione tra i programmi sul caso di Eluana e il Grande Fratello. Ha vinto quest’ultimo, trasmesso in uno dei canali di Berlusconi. L’audience ha preferito la finzione più dolce e inutile, convenientemente impacchettata e pronta per essere consumata. L’altra finzione, la ragazza mora esultante che in qualsiasi momento si sarebbe alzata dal letto, era troppo difficile da mandar giù.
La Chiesa cattolica, non voleva perdere una partita sul suo campo. Magari si fosse mostrata così belligerante quando venivano bombardate case piene di bambini a Gaza o quando il governo perseguita gli immigrati che scappano dalla fame a due passi dai suoi templi. Dimenticando uno dei principi più belli della sua religione, la compassione per la sofferenza del prossimo, i fedeli hanno montato decine di altarini con la foto della bella ragazza che non esisteva più. Dimenticando anche che Gesù Cristo ebbe la possibilità di scappare ma, avvalendosi della sua libertà personale, preferì seguire il suo cammino, quello di una morte certa."
E ancora Stefan Troendle sul Tagesschau (Il caso Englaro dimostra la pericolosità di Berlusconi):
"Silvio Berlusconi all’estero viene spesso sottovalutato, come “un pazzo che non va preso sul serio”, che cerca solamente di attirare l’attenzione con le sue ripetute uscite. Io credo che questo sia un grande errore. Sorridere e fare educatamente finta di niente davanti a questo o a quel passo falso è proprio la strategia diplomatica più sbagliata. Quest’uomo va preso sul serio, bisogna tenerlo d’occhio, bisogna criticarlo. E non dimentichiamo che quest’anno l’Italia ha la presidenza del G8.
Quel che fa più male: nel caso Eluana il comportamento di Berlusconi è stato sostenuto, se non addirittura ispirato, dalla Chiesa cattolica. Ovviamente la Chiesa si batte contro ogni forma di eutanasia - questo è sacrosanto. Ma che nel farlo stringa anche alleanze con Berlusconi, invece di criticarlo apertamente per la sua politica pericolosa, è un vero peccato.
In occasione del vertice italo-tedesco di Trieste il Presidente del Consiglio italiano si è nascosto dietro una colonna e è sbucato facendo allegramente cucù all’arrivo della cancelliera tedesca. Purtroppo molti italiani non hanno ancora capito che razza di tipo abbiano effettivamente eletto."
Dalla Svezia Kristina Kappelin scrive sul Journalisten:
"Ma che cos’è, insomma, che rende il festival di Sanremo simile all’Italia? In primo luogo l’inverosimile miscela di banale e sublime, unita all’incapacità di essere ”moderni”. Per esempio, al festival sono sempre presenti una o due belle e giovani donne che fanno parte della scenografia, una sorte di delizia per gli occhi. Possibilmente una mora e una bionda. La grande novità dell’anno era che una di queste bellezze era stata sostituita da un fotomodello. Questa sì che è avanguardia! Le battute politicamente scorrette sono un altro ingrediente imprescindibile del festival di Sanremo, del tutto in linea con il comportamento del capo del governo ai summit internazionali."
All'indomani del congresso di fondazione del Partito della Libertà, Mads Frese sul danese Information.dk (Il principe d’Italia) scrive:
"Il congresso di fondazione di Roma è stato pensato come una cerimonia con al centro il fattore X di Berlusconi – uno show, che ricorda soprattutto la cultura politica di paesi come Cuba e Corea del Nord....
Silvio Berlusconi ha elencato i valori del nuovo partito: libertà, democrazia, modernità, meritocrazia, giustizia sociale, identità nazionale e costituzione (Berlusconi si è però riferito alla costituzione italiana solo dopo aver nominato il Papa).
...
Ma nel suo discorso durato 90 minuti non ha trovato nessun motivo valido per nominare uno dei concetti centrali della democrazia: la tripartizione dei poteri.
Non c’è stato un solo riferimento alle istanze di controllo della democrazia, ma solo molte vaghe parole sul decisionismo e sul mandato popolare di Berlusconi. Il concetto di libertà è stato sventolato come un conflitto tra cittadino e stato, come se la politica si dovesse concretizzare nella figura del principe, dopo che Berlusconi abbia completato la sua ”rivoluzione liberale, borghese, popolare, moderata e interclassista”.
Una cosa però è certa: è la democrazia ad essere in gioco nel cuore dell’Europa."
Non è che la stampa estera sia tenera nemmeno con la sinistra come vediamo da questo articolo di Miguel Mora su El Pais:
"All’opposizione, il promettente PD di due anni fa si è rivelato una mera comparsa. Senza ambizioni, senza energia, senza capacità di influire, si direbbe che le uniche cose per cui ha spiccato siano state la propria divisione interna e i casi di corruzione comunale-provinciale-regionale, con in testa Napoli e il megascandalo del costruttore Alfredo Romeo (17 imputati). È la cosiddetta questione morale: arresti, inchieste, clientelismo…Bari, Sardegna, Pescara, Basilicata. Come se di colpo il PD, rara amalgama tra ex democristiani ed ex comunisti, avesse recuperato le vecchie abitudini della Democrazia Cristiana. A parte questo, c’è poco da raccontare: scarse idee sull’immigrazione, ancor meno proposte per uscire dalla crisi economica, nessuna notizia del promesso cambio generazionale e via libera senza opporre resistenza al Lodo Alfano, la cosiddetta legge salva-Berlusconi. Dopo vari mesi di inattività, il “Governo ombra della sinistra ombra”, come si incomincia a conoscere in Italia, è caduto nei sondaggi al 25%..."
Molti giornali stranieri, anche i più impensabili, hanno evidenziato le gaffe del nostro premier compresa quella che ha sparato sui terremotati e che in Italia è stata riportata solo da un giornale. Berlusconi pare abbia detto all’emittente televisiva tedesca N-TV che i terremotati "hanno tutto ciò di cui hanno bisogno. Hanno assistenza medica, pasti caldi… naturalmente, la loro sistemazione è un pochino temporanea, ma dovrebbero vederla come se fosse un fine settimana in campeggio.” Questa gaffe è stata riportata, oltre che dall'impietoso Times e dal francese Le Figaro, persino dall'australiano The age, dal canadese La Presse, dal messicano La Jornada.
Non so che effetto fa a voi, ma a me che mi sento spesso estranea nel mio paese, sicuramente in minoranza, attaccata a valori "vecchi e obsoleti", leggere le lucide analisi dei corrispondenti stranieri da un lato mi fa vergognare mentre dall'altro mi rinfranca, anche perché non mi pare di cogliere in loro disprezzo, semmai addolorato stupore per "Una terra per i cui doni ho sempre sentito gratitudine" per usare le parole di Maruja Torres nel suo “Italia nostra” su El Pais.
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Altri estratti da Italia dall'estero che consiglio però di leggere integralemente:
Berlusconi riesce sempre a cavarsela
[Eric Arends su de Volkskrant]
Sorprendente come i cittadini e i media accettino in massa le sue bugie
Da corrispondente in Italia mi sento spesso come Keanu Reeves nel film The Matrix, o Jim Carrey nel Truman Show. È una sensazione spaventosa: vivere e lavorare in una democrazia dell’Europa Occidentale che fu tra i fondatori dell’Unione Europea e fa parte di prominenti forum internazionali come il G8, e ciò nonostante sentirsi come i personaggi che lottano in angosciosi film su illusione e realtà.
Ma l’Italia di Silvio Berlusconi ne dà tutto il motivo. Quindici anni dopo l’ingresso di Berlusconi nella politica italiana, il paese si allontana sempre più dai valori democratici essenziali.
Sempre più a fondo
[Alexandre Stille sul Süddeutsche Zeitung]
"La situazione della nazione e’ disastrosa, la politica e’ corrotta, l’economia e’ agli sgoccioli. E l’unico che avrebbe il potere di fare qualcosa al riguardo è il capo del governo. Ma a lui interessa solo la sua ricchezza. Italia, che cosa sei diventata?"
"Si tratta di uno dei più strani e insoliti fenomeni politici dei nostri giorni: da 14 anni, l’Italia è stata quasi ininterrottamente governata da un capriccioso miliardario con 17 procedimenti penali sulle spalle e che nonostante ciò ha ancora il supporto di una grande maggioranza degli italiani. Berlusconi all’estero può apparire come un pagliaccio, tuttavia la sua popolarità nel suo paese e’ superata solo dal suo narcisismo."
Silvio Berlusconi riscrive la storia
[Miguel Mora su El Pais]
Dopo l’era di Mani Pulite, nel 1994 il Cavaliere vinse le elezioni, ma durò solo pochi mesi al Governo. Dopo venne la “traversata del deserto”, decine di processi contro di lui, le sue imprese ed i suoi collaboratori. Berlusconi se l’è sempre cavata, qualche volta assolto, altre volte grazie alla prescrizione, altre per amnistia, altre ancora perché il reato contestatogli aveva smesso di essere tale grazie ad una legge approvata da lui stesso.
Oggi, niente di tutto ciò importa più. Alla maggioranza degli italiani il conflitto di interessi non importa nulla. Il Cavaliere non ha parlato dei suoi trascorsi giudiziari nel suo discorso, salvo per far cenno alla “magistratura comunista”. Padrone di un impero finanziario, mediatico, editoriale, calcistico e cinematografico, Berlusconi si sente immune. Per una ragione. Governa senza opposizione.
La fusione dà più potere a Berlusconi
[Peter Loewe su Dagens Nyhetere]
Viene da chiedersi come ciò possa avvenire [Berlusconi al Quirinale]. Con un’altra legge su misura o qualcosa che assomigli ad un piccolo colpo di stato? Berlusconi, grazie al suo ministro della giustizia, è riuscito a fermare una pesante accusa di corruzione. La legge che lo protegge dice che dev’essere a disposizione della giustizia quando il suo mandato scadrà – sempre nel 2013.
Manca però ancora tanto tempo, e le conseguenze sono devastanti per l’Italia, che qualcuno ha definito una ”democratura”. In superficie tutto continua come al solito, ma intanto la democrazia viene sistematicamente svuotata di contenuto. Berlusconi governa, l’opposizione tace, e tace anche il suo ex alleato di coalizione Fini, che silenziosamente fa approvare ogni decisione.
Italia: l’ombra del fascismo
[Guardian]
A differenza della Germania postbellica, l’Italia del dopoguerra non ha mai fatto i conti con la propria eredità fascista. Il risultato è che mentre in Germania il neofascismo non è mai riaffiorato seriamente, in Italia ci sono stati importanti segni di continuità, tra cui leggi e funzionari ereditati dall’era Mussolini e la rifondazione postbellica del rinominato partito fascista, a dispetto di una cultura pubblica in principio anti-fascista. Queste continuità stanno diventando più forti proprio ora. È un giorno di vergogna per l’Italia.
...
Nonostante le sue lontane origini liberali, l’Italia moderna è storicamente un paese di destra. Eppure, è sconvolgente pensare che tra i 20 capi mondiali che si incontreranno questa settimana al vertice sull’economia a Londra ci sarà un capo di Stato che ha ricostruito oggi la propria base politica sulle fondamenta gettate dai fascisti e che afferma che è probabile che come risultato la destra resterà al potere per generazioni.
La regina fa fare brutta figura a Silvio Berlusconi - Ma come diavolo è finito al comando di un così grande Paese?
[Iain Martin sul Telegraph]
L’Italia è talmente un bel Paese, perché continua imperterrita a ritrovarsi governata da questo uomo? La nazione che ci ha dato i Romani, la Peroni, la pasta, il parmigiano, il Rinascimento, la Galleria degli Uffizi a Firenze, Gina Lollobrigida, Gucci e la Ferrari, ha anche lottato per poter fare un appropriato uso di questo business della democrazia. E’ forse perché la nazione nella sua forma attuale è una costruzione relativamente recente? Può darsi.
Qualunque sia la ragione, gli Italiani sono finiti troppe volte con Berlusconi al potere perché possa continuare a considerarsi un incidente.
Il suo dominio è forse il riflesso su questo dato di fatto, ovvero che la vita e la cultura italiana funzionano, nel modo più inaspettato, in parte perché la vita pubblica è caotica e poco seria? In effetti, forse ciò si adatta perfettamente agli italiani perché significa che possono evitarsi il fastidio di prendere sul serio la vicende nazionali e concentrarsi invece sulla famiglia, sugli amici e sul proprio vicinato, sulla propria città od al massimo regione? Hmmm…non saprei dire.
O continua a vincere semplicemente perché possiede la maggioranza delle stazioni televisive italiane? Piuttosto probabile.
Faccio solo alcuni esempi tra i tanti reperibili sul blog Italia dall'estero.
Pilar Garces su Diario de Mallorca scriveva sul caso Englaro:
"La sera in cui Eluana moriva, i politici litigavano come gatti cercando di portar avanti, con urgenza, una legge che la attaccasse per sempre alla macchina, un testo irrazionale, che poi è stato ritirato perché spaventoso, persino per i medici ultraconservatori.
Quella stessa sera, la maggioranza degli italiani sceglieva in televisione tra i programmi sul caso di Eluana e il Grande Fratello. Ha vinto quest’ultimo, trasmesso in uno dei canali di Berlusconi. L’audience ha preferito la finzione più dolce e inutile, convenientemente impacchettata e pronta per essere consumata. L’altra finzione, la ragazza mora esultante che in qualsiasi momento si sarebbe alzata dal letto, era troppo difficile da mandar giù.
La Chiesa cattolica, non voleva perdere una partita sul suo campo. Magari si fosse mostrata così belligerante quando venivano bombardate case piene di bambini a Gaza o quando il governo perseguita gli immigrati che scappano dalla fame a due passi dai suoi templi. Dimenticando uno dei principi più belli della sua religione, la compassione per la sofferenza del prossimo, i fedeli hanno montato decine di altarini con la foto della bella ragazza che non esisteva più. Dimenticando anche che Gesù Cristo ebbe la possibilità di scappare ma, avvalendosi della sua libertà personale, preferì seguire il suo cammino, quello di una morte certa."
E ancora Stefan Troendle sul Tagesschau (Il caso Englaro dimostra la pericolosità di Berlusconi):
"Silvio Berlusconi all’estero viene spesso sottovalutato, come “un pazzo che non va preso sul serio”, che cerca solamente di attirare l’attenzione con le sue ripetute uscite. Io credo che questo sia un grande errore. Sorridere e fare educatamente finta di niente davanti a questo o a quel passo falso è proprio la strategia diplomatica più sbagliata. Quest’uomo va preso sul serio, bisogna tenerlo d’occhio, bisogna criticarlo. E non dimentichiamo che quest’anno l’Italia ha la presidenza del G8.
Quel che fa più male: nel caso Eluana il comportamento di Berlusconi è stato sostenuto, se non addirittura ispirato, dalla Chiesa cattolica. Ovviamente la Chiesa si batte contro ogni forma di eutanasia - questo è sacrosanto. Ma che nel farlo stringa anche alleanze con Berlusconi, invece di criticarlo apertamente per la sua politica pericolosa, è un vero peccato.
In occasione del vertice italo-tedesco di Trieste il Presidente del Consiglio italiano si è nascosto dietro una colonna e è sbucato facendo allegramente cucù all’arrivo della cancelliera tedesca. Purtroppo molti italiani non hanno ancora capito che razza di tipo abbiano effettivamente eletto."
Dalla Svezia Kristina Kappelin scrive sul Journalisten:
"Ma che cos’è, insomma, che rende il festival di Sanremo simile all’Italia? In primo luogo l’inverosimile miscela di banale e sublime, unita all’incapacità di essere ”moderni”. Per esempio, al festival sono sempre presenti una o due belle e giovani donne che fanno parte della scenografia, una sorte di delizia per gli occhi. Possibilmente una mora e una bionda. La grande novità dell’anno era che una di queste bellezze era stata sostituita da un fotomodello. Questa sì che è avanguardia! Le battute politicamente scorrette sono un altro ingrediente imprescindibile del festival di Sanremo, del tutto in linea con il comportamento del capo del governo ai summit internazionali."
All'indomani del congresso di fondazione del Partito della Libertà, Mads Frese sul danese Information.dk (Il principe d’Italia) scrive:
"Il congresso di fondazione di Roma è stato pensato come una cerimonia con al centro il fattore X di Berlusconi – uno show, che ricorda soprattutto la cultura politica di paesi come Cuba e Corea del Nord....
Silvio Berlusconi ha elencato i valori del nuovo partito: libertà, democrazia, modernità, meritocrazia, giustizia sociale, identità nazionale e costituzione (Berlusconi si è però riferito alla costituzione italiana solo dopo aver nominato il Papa).
...
Ma nel suo discorso durato 90 minuti non ha trovato nessun motivo valido per nominare uno dei concetti centrali della democrazia: la tripartizione dei poteri.
Non c’è stato un solo riferimento alle istanze di controllo della democrazia, ma solo molte vaghe parole sul decisionismo e sul mandato popolare di Berlusconi. Il concetto di libertà è stato sventolato come un conflitto tra cittadino e stato, come se la politica si dovesse concretizzare nella figura del principe, dopo che Berlusconi abbia completato la sua ”rivoluzione liberale, borghese, popolare, moderata e interclassista”.
Una cosa però è certa: è la democrazia ad essere in gioco nel cuore dell’Europa."
Non è che la stampa estera sia tenera nemmeno con la sinistra come vediamo da questo articolo di Miguel Mora su El Pais:
"All’opposizione, il promettente PD di due anni fa si è rivelato una mera comparsa. Senza ambizioni, senza energia, senza capacità di influire, si direbbe che le uniche cose per cui ha spiccato siano state la propria divisione interna e i casi di corruzione comunale-provinciale-regionale, con in testa Napoli e il megascandalo del costruttore Alfredo Romeo (17 imputati). È la cosiddetta questione morale: arresti, inchieste, clientelismo…Bari, Sardegna, Pescara, Basilicata. Come se di colpo il PD, rara amalgama tra ex democristiani ed ex comunisti, avesse recuperato le vecchie abitudini della Democrazia Cristiana. A parte questo, c’è poco da raccontare: scarse idee sull’immigrazione, ancor meno proposte per uscire dalla crisi economica, nessuna notizia del promesso cambio generazionale e via libera senza opporre resistenza al Lodo Alfano, la cosiddetta legge salva-Berlusconi. Dopo vari mesi di inattività, il “Governo ombra della sinistra ombra”, come si incomincia a conoscere in Italia, è caduto nei sondaggi al 25%..."
Molti giornali stranieri, anche i più impensabili, hanno evidenziato le gaffe del nostro premier compresa quella che ha sparato sui terremotati e che in Italia è stata riportata solo da un giornale. Berlusconi pare abbia detto all’emittente televisiva tedesca N-TV che i terremotati "hanno tutto ciò di cui hanno bisogno. Hanno assistenza medica, pasti caldi… naturalmente, la loro sistemazione è un pochino temporanea, ma dovrebbero vederla come se fosse un fine settimana in campeggio.” Questa gaffe è stata riportata, oltre che dall'impietoso Times e dal francese Le Figaro, persino dall'australiano The age, dal canadese La Presse, dal messicano La Jornada.
Non so che effetto fa a voi, ma a me che mi sento spesso estranea nel mio paese, sicuramente in minoranza, attaccata a valori "vecchi e obsoleti", leggere le lucide analisi dei corrispondenti stranieri da un lato mi fa vergognare mentre dall'altro mi rinfranca, anche perché non mi pare di cogliere in loro disprezzo, semmai addolorato stupore per "Una terra per i cui doni ho sempre sentito gratitudine" per usare le parole di Maruja Torres nel suo “Italia nostra” su El Pais.
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Altri estratti da Italia dall'estero che consiglio però di leggere integralemente:
Berlusconi riesce sempre a cavarsela
[Eric Arends su de Volkskrant]
Sorprendente come i cittadini e i media accettino in massa le sue bugie
Da corrispondente in Italia mi sento spesso come Keanu Reeves nel film The Matrix, o Jim Carrey nel Truman Show. È una sensazione spaventosa: vivere e lavorare in una democrazia dell’Europa Occidentale che fu tra i fondatori dell’Unione Europea e fa parte di prominenti forum internazionali come il G8, e ciò nonostante sentirsi come i personaggi che lottano in angosciosi film su illusione e realtà.
Ma l’Italia di Silvio Berlusconi ne dà tutto il motivo. Quindici anni dopo l’ingresso di Berlusconi nella politica italiana, il paese si allontana sempre più dai valori democratici essenziali.
Sempre più a fondo
[Alexandre Stille sul Süddeutsche Zeitung]
"La situazione della nazione e’ disastrosa, la politica e’ corrotta, l’economia e’ agli sgoccioli. E l’unico che avrebbe il potere di fare qualcosa al riguardo è il capo del governo. Ma a lui interessa solo la sua ricchezza. Italia, che cosa sei diventata?"
"Si tratta di uno dei più strani e insoliti fenomeni politici dei nostri giorni: da 14 anni, l’Italia è stata quasi ininterrottamente governata da un capriccioso miliardario con 17 procedimenti penali sulle spalle e che nonostante ciò ha ancora il supporto di una grande maggioranza degli italiani. Berlusconi all’estero può apparire come un pagliaccio, tuttavia la sua popolarità nel suo paese e’ superata solo dal suo narcisismo."
Silvio Berlusconi riscrive la storia
[Miguel Mora su El Pais]
Dopo l’era di Mani Pulite, nel 1994 il Cavaliere vinse le elezioni, ma durò solo pochi mesi al Governo. Dopo venne la “traversata del deserto”, decine di processi contro di lui, le sue imprese ed i suoi collaboratori. Berlusconi se l’è sempre cavata, qualche volta assolto, altre volte grazie alla prescrizione, altre per amnistia, altre ancora perché il reato contestatogli aveva smesso di essere tale grazie ad una legge approvata da lui stesso.
Oggi, niente di tutto ciò importa più. Alla maggioranza degli italiani il conflitto di interessi non importa nulla. Il Cavaliere non ha parlato dei suoi trascorsi giudiziari nel suo discorso, salvo per far cenno alla “magistratura comunista”. Padrone di un impero finanziario, mediatico, editoriale, calcistico e cinematografico, Berlusconi si sente immune. Per una ragione. Governa senza opposizione.
La fusione dà più potere a Berlusconi
[Peter Loewe su Dagens Nyhetere]
Viene da chiedersi come ciò possa avvenire [Berlusconi al Quirinale]. Con un’altra legge su misura o qualcosa che assomigli ad un piccolo colpo di stato? Berlusconi, grazie al suo ministro della giustizia, è riuscito a fermare una pesante accusa di corruzione. La legge che lo protegge dice che dev’essere a disposizione della giustizia quando il suo mandato scadrà – sempre nel 2013.
Manca però ancora tanto tempo, e le conseguenze sono devastanti per l’Italia, che qualcuno ha definito una ”democratura”. In superficie tutto continua come al solito, ma intanto la democrazia viene sistematicamente svuotata di contenuto. Berlusconi governa, l’opposizione tace, e tace anche il suo ex alleato di coalizione Fini, che silenziosamente fa approvare ogni decisione.
Italia: l’ombra del fascismo
[Guardian]
A differenza della Germania postbellica, l’Italia del dopoguerra non ha mai fatto i conti con la propria eredità fascista. Il risultato è che mentre in Germania il neofascismo non è mai riaffiorato seriamente, in Italia ci sono stati importanti segni di continuità, tra cui leggi e funzionari ereditati dall’era Mussolini e la rifondazione postbellica del rinominato partito fascista, a dispetto di una cultura pubblica in principio anti-fascista. Queste continuità stanno diventando più forti proprio ora. È un giorno di vergogna per l’Italia.
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Nonostante le sue lontane origini liberali, l’Italia moderna è storicamente un paese di destra. Eppure, è sconvolgente pensare che tra i 20 capi mondiali che si incontreranno questa settimana al vertice sull’economia a Londra ci sarà un capo di Stato che ha ricostruito oggi la propria base politica sulle fondamenta gettate dai fascisti e che afferma che è probabile che come risultato la destra resterà al potere per generazioni.
La regina fa fare brutta figura a Silvio Berlusconi - Ma come diavolo è finito al comando di un così grande Paese?
[Iain Martin sul Telegraph]
L’Italia è talmente un bel Paese, perché continua imperterrita a ritrovarsi governata da questo uomo? La nazione che ci ha dato i Romani, la Peroni, la pasta, il parmigiano, il Rinascimento, la Galleria degli Uffizi a Firenze, Gina Lollobrigida, Gucci e la Ferrari, ha anche lottato per poter fare un appropriato uso di questo business della democrazia. E’ forse perché la nazione nella sua forma attuale è una costruzione relativamente recente? Può darsi.
Qualunque sia la ragione, gli Italiani sono finiti troppe volte con Berlusconi al potere perché possa continuare a considerarsi un incidente.
Il suo dominio è forse il riflesso su questo dato di fatto, ovvero che la vita e la cultura italiana funzionano, nel modo più inaspettato, in parte perché la vita pubblica è caotica e poco seria? In effetti, forse ciò si adatta perfettamente agli italiani perché significa che possono evitarsi il fastidio di prendere sul serio la vicende nazionali e concentrarsi invece sulla famiglia, sugli amici e sul proprio vicinato, sulla propria città od al massimo regione? Hmmm…non saprei dire.
O continua a vincere semplicemente perché possiede la maggioranza delle stazioni televisive italiane? Piuttosto probabile.
che bel quadretto...ma l'Italia non era la meta ambita, la patria della cultura, del bello, del saper vivere? in pochi anni questo signore ci ha trasformati in zimbelli, negli spaventapasseri dell'europa... triste. grazie della segnalazione
RispondiEliminaHai ragione, Arte, ci conforta il fatto che dall'estero la realtà si veda semplicemente per quella che è, senza gli specchi deformanti della nostra malainformazione: questo ci fa sentire meno soli e meno pazzi...
RispondiEliminaAllibisco!
RispondiEliminaAnche se tutte queste cose le conoscevo e le temevo, mi chiedo: Ma è possibile che tutto il mondo le veda e rida di noi, mentre in Italia, dopo 14 anni,il cavaliere è all'apice della popolarità?
Sileno
Ciao Arte, brava, bel post.. tu e chi segue il tuo e tanti altri blog amici credo abbia le lenti degli occhiali pulite e chare come quelle dei corrispondenti che citi..peccato non si riesca a nettare quelle degli altri milioni di ipo o non vedenti...
RispondiEliminaUn bacio
Stefi con due paia d'occhiali..:-)
davvero bel post arte.
RispondiEliminae rıspecchıa a pıeno cıo che DAVVERO glı stranıerı pensano dı nooı.
ıo per l esperıenza che sto facendo ho ıncontrato centınaıa dı persone da tutto ıl mondo. e, ovvıamente le prıme domande a cuı devo rıspondere sono quelle abbılıte rıguardo alla nostra polıtıca. (sı, spesso mı vergogno del paese da cuı vengo)
Mio Dio! Il dramma è che chi li legge da fuori ha probabilmente l impressione che gli italiani siano TUTTI così!
RispondiEliminaCavoli, Artemisia, che situazione!
RispondiEliminaArte, la cosa mi conforta un po'. Sembrerebbe che, almeno all'estero, ci sia ancora spazio per l'indignazione.
RispondiEliminasì conforta pure me sapere che all'estero hanno cura ancora dell'Italia e ne soffrono, quanto noi!
RispondiEliminaoops... ma mi credi se ti dico che nella bozza del mio post a proposito di questo sito il 'ringraziamento' per la tua segnalazione c'era? è che ho dovuto riscriverlo, e mi è saltata la frase :O
RispondiEliminaE io che pensavo ad un caso di telepatia! :-))
RispondiEliminaa me il berlusca sembra si un pò pittoresco ,ma le cose le fa ,non parla per il gusto di sentirsi parlare senza applicarsi alla risoluzione di tanti nostri problemi,è un pragmatico.Non dovrebbe lasciarsi andare ad atteggiamenti ,certe volte, puerili.Magari pripatamente spassosi,ma in sedi ufficiali fuori posto.Comunque mi piace la citazione del giornale inglese sui meriti storici del'Italia che ha dato al mondo tante splendide cose, e qui cita anche la lollo,finalmente e giustamente riconosciuta come la più rappresentativa del nostro bel paese,che però,spesso non sa riconoscere i suoi elementi migliori.Miopia o malafede,chissa........
RispondiElimina