martedì 7 aprile 2009

Alla conquista della lentezza

Non ho mai avuto pazienza. La lentezza non fa per me. Le mie amiche in palestra mi prendono in giro perché sono sempre la prima a fiondarmi sotto la doccia e ad uscirne quando loro stanno ancora spogliandosi chiacchierando amabilmente. "Ma dove corri?", mi chiedono. Già. Dove corro? Ho sempre corso. Quando lavoravo e contemporaneamente facevo l'università, quando avevo i figli piccoli e facevo tutto con il cronometro.
Per trent'anni ho girato la città in motorino in modo da non perdere tempo in code o nella ricerca del parcheggio o nell'attesa dell'autobus.
Eppure, con gli anni, sento che ha ragione chi rivendica il valore della lentezza. Il 9 marzo scorso è stata la Terza Giornata Mondiale della Lentezza. Se n'è accorto qualcuno? Io l'ho sentito per caso a Controradio.
Ha ragione Giulia che in questo post scrive:
"Ci sono due modi di vivere il tempo; due modi che difficilmente si parlano. Un tempo lento in cui però ogni istante acquista il suo significato ed il suo senso, un tempo veloce in cui si è sempre in attesa di quello che avverrà dopo e tutto sfugge ai nostri occhi."
Qualche piccolo progresso però con il tempo l'ho fatto. Da qualche anno scelgo di fare i viaggi a piedi che mi piacciono proprio perché non c'è la frenesia di arrivare o di vedere più cose possibili.
Nel quotidiano da un paio di anni ho deciso di recarmi al lavoro in autobus: ci metto circa 10/15 minuti di più che in scooter e spesso mi capita di arrabbiarmi perché le corse saltano, però in questo modo ho capito quanto è assurdo il calcolo al minuto alla ricerca spasmodica di "metterci meno possibile". Conta molto di più l'eliminazione dello stress da traffico (oltre che del pericolo e del freddo delle due ruote) senza contare la lunga serie di splendidi audiolibri che ho potuto ascoltato durante i miei viaggi.
Certo, sono consapevole che paradossalmente non tutti si possono permettere il rischio dei ritardi che devi mettere in conto con i mezzi pubblici. Per i genitori che hanno da ritirare i figli a scuola o per chi non ha nessuna flessibilità di orario, anche volendo, il bus è un lusso.
Chissà, forse davvero la lentezza è un lusso da conquistare. Piano piano.

6 commenti:

  1. Lenta, lenta, lenta va... Va lentamente la lumaca...

    Per quel che riguarda l'autobus, sono d'accordo, però fanno sempre ritardo! Diamine non riesco mai ad arrivare in orario =)

    Però almeno riduce l'inquinamento che faresti con lo scooter, e non devi pagare i soldi della benzina!

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  2. da ex scooterista non posso che essere d'accordo!
    tra la lentezza metterei anche il tempo per un po' di contatto umano. conosco persone con cui non riesci neppure a bere un caffè. Io finchè riesco (ma se nn hai figli o impegni del genere è più facile) difendo questo piccolo momento a scapito di tutto!

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  3. C' è una canzone che può sembrare sciocca, ma a me piace molto proprio perchè mi fa riflettere sul piacere/bellezza dell' andare lentamente: la tartaruga di Bruno Lauzi! Per me sentire che "andando piano lei trovò la felicità", non è una cosa banale, da buon nevrotico penso sempre al dopo, al domani, al fare fare fare. Anche adesso!! :)

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  4. Io adoro fare le cose con calma, mi concentro meglio. Certo ci sono stati svariati momenti in cui ho dovuto correre e alla fine mi sono ritrovata svuotata, proprio perché preferisco la calma, ma quando non si può scegliere...
    Penso che per avere meno stress, dovremmo fare meno cose.
    Ciao cara, un abbraccio.

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  5. Io invece non potrei vivere senza lentezza! Quando si tratta di lavoro o studio ok, ma odio odio odio quelli che ti chiamano o ti mandano il messaggio "dove sei???" quando stai ritardando di appena 5 minuti... e che cavolo portati un libro, non ti annoi e magari accresci pure la tua cultura!
    Ecco, al contrario non credo che mi convertirò mai agli audiolibri. Anche perché tornerei indietro in continuazione, come spesso faccio leggendo. Forse ho qualche problema di concentrazione...

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  6. Ciao, arrivo anch'io lentamente. Sono stata poco in internet in questo periodo proprio per ritrovare un po' di calma... Un abbraccio e buona Pasqua

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