Quello che mi è piaciuto:
- Fare finalmente qualcosa tutti e quattro insieme.
- Passare tre giorni facendo attività fisica (pedalando) all'aria aperta con tempo bello.
- La cucina della sig.ra Mazzocco.
- Mio figlio grande che apprezza una cena a base di pesce.
- La luna piena appena sorta: una palla rossa che si riflette sul grande fiume.
- Il giro in barca tra i canneti, la spiaggia e l'isola di Scanno di Boa.
- La pace dell'oasi di Ca' Mello. Sentire i versi dei tanti uccelli nascosti tra la vegetazione.
- Camminare sull'argine la sera a Ca' Tiepolo con il Po che scorre silenzioso e tranquillo, le luci di Ca' Vernier sulla sponda opposta e il profumo di qualche fioritura rinvigorito dalla guazza.
- Il B&B con poco spazio sia nelle camere che all'esterno.
- La mancanza di pane, soprattutto a colazione, che non sia quei terribili panini ferraresi.
- Il fatto che in alcuni tratti non ci fosse un'alternativa ciclabile alle strade provinciali dove le macchine sfrecciavano a forte velocità.
Aggiornamento: la cosa piu brutta:
Carbone a Porto Tolle: "Il governo affossa Kyoto e il pacchetto clima"
Ci siamo sfiorati, perché anch'io il lunedì di Pasqua ero sul Delta del Po.
RispondiEliminaPace e benedizione
Julo d.
io della vacanza che ho trascorso qualche anno fa in quelle zone ho un ricordo indimenticabile del il nido di cicogne e della cena nella pensione dove eravamo alloggiati (risotto con rane e lumache e una bottiglia di Montepulciano d'Abruzzo Marina Cvetic). E del "dopo-cena" in camera, al piano di sopra, senza la preoccupazione di dover guidare ubriaco ;-).
RispondiEliminaMi sa allora che dovrai fare un salto a trovarmi in Provenza...e se ti piace Scanaboa (io la chiamavo così da piccola) ti piacerà pure la Camargue...
RispondiEliminaDella Provenza ho un ricordo bellissimo, Chiara. Ci devo tornare.
RispondiEliminaCi credi che fare una scampagnata in bici da quelle parti è una delle cose che più vorrei fare? Li e in genere nelle stradine della pianura, un po' più su (credo che si chiamino, o vengano chiamati dagli autoctoni "stradelli guelfi"). Io adoro la pianura, l idea di poter vedere terra a perdita d occhio mi affascina, e le zone paludose mi fanno impazzire...certo forse non è un idea di vacanza molto "gggggiovane" per cui fatico a trovare compagni di escursione!
RispondiEliminaNon sara' molto gggiovane nel senso che la sera non c'e' un bel niente da fare se non ammirare la luna sul Po. Pero' quanti gggiovani sarebbero disponibili a lasciare l'adorata auto e farsi 50/60 km al giorno in bicicletta, sia pur in pianura?
RispondiEliminaE poi, sai, dipende anche da quello che uno cerca. Per esempio io ho invidiato le ragazze scout che erano accampate sull'isola Scanno di Boa e la sera facevano il fuoco sulla lunga spiaggia solitaria. Quanto mi sarebbe piaciuto!
uahu che splendore!
RispondiEliminae poı che ganza che seı che non haı scrıtto "quello che non mı é pıacıuto" ma: "quello che mı é pıacıuto dı meno".... non so,mı ha fatto star bene...
un bacıo =)
Non ti fai mancare niente!
RispondiEliminaSul delta del Po sono stata anni fa con mio marito
e ricordo con piacere i luoghi e l'ospitlità delle persone.Dormimmo e mangiammo in una casa di pescatori.
Cristiana
Hai ragione, Saretta: stavo per scrivere "quello che non mi è piaciuto" ma poi ho pensato che non avevo nessun diritto di lamentarmi ed allora ho trovato questa formula qui.
RispondiEliminaIl bello è stare insieme con i propri cari ed evadere dal solito rituale.
RispondiEliminaUn caro abbraccio, Annamaria.
Ma davvero a voi toscani vi piace il pane toscano... quello che sembra che il fornaio s'e' dimenticato il sale...? ;-)
RispondiEliminaNon necessariamente, Dario. A me piace il pane cotto a legna, a lievitazione naturale, insomma fatto come una volta, di quelli che durano piu' giorni. Poi puo' essere sciocco, salato, integrale, con i semini, mi va bene tutto. Ma a te piacciono i panini ferraresi sbriciolosissimi fuori e mosci dentro? Mio figlio li trova buonissimi ma io li detesto.
RispondiEliminaComunque a colazione c'erano solo delle tristissime fette biscottate.
Mmmh... anch'io adoro il pane cotto nel forno a legna. Quello che si usa al sud, per intendersi, pagnotte di trenta centimetri di diametro con la crosta spessa e dura, e la mollica elastica. Non mi piace il pane sciocco che ho trovato in toscana, ma credo sia questione di abitudine.
RispondiEliminaIl pane ferrarese non ce l'ho ben presente... e' simile alla baguette? A me la baguette piace molto, anche se e' buona solo per mezza giornata!
Ma, senti, io li chiamo "ferraresi" perche' la mia mamma da piccola li chiamava cosi' (a Firenze). Comunque sul Delta veneto (Porto Tolle) ho trovato solo quel pane li'. No, non assomigliano alle baguette. Magari!
RispondiEliminaIl pane in Toscana, come da per tutto, c'e' chi lo fa buono (pochi) e chi lo fa cosi' e cosi'. Indipendentemente dal sale.
Poi e' tutto molto soggettivo, ovviamente.
Si', Arte, non volevo fare critiche sui panettieri ne' sulle tradizioni regionali.
RispondiEliminaIl pane insipido mi pare che lo facciano solo in Toscana. In quanto tradizione regionale ha un suo perche'. Pero' a me non piace. Non perche' e' fatto male, ma perche' e' insipido.
;-) hai ragione tu, va a gusti!
"Tu proverai sì come sa di sale
RispondiEliminalo pane altrui" scriveva Dante.
Penso sia da aggiungere anche purtroppo l'inquinamento delle acque e il fatto che pian piano si è prosciugato anche il povero Po!
RispondiEliminaSicuramente l'inquinamento delle acque e, aggiungerei, tra poco dell'aria visto che vogliono riattivare la centrale elettrica a carbone. :-(
RispondiEliminaNon mi e' sembrato che ci siano problemi di prosciugamento. Non ce ne ha parlato nemmeno il pescatore che ci ha fatto fare il giro in barca.
Il pane ferrarese è buono, il pane in toscana s'è sempre senza sale per 2 motivi: primo perchè il sale è sempre stato caro nei secoli addietro, secondo probabilmente perchè c'è sempre stato largo uso di companatico soprattutto di salumi, già salati e saporiti di suo. Nelle altre regioni usavano ed usano mettere il sale nel pane perchè c'è sempre sato poco companatico. Sprattutto i contadini pugliesi il pranzo è quasi sempre stato a base di pane (quello con la corteccia dura e dentro pieno di buchi) e pomodoro colto al momento nei campi...
RispondiEliminaOh, ecco che ho trovato il nome esatto di questi panini: mantovanine.
RispondiEliminaQui la foto. Probabilmente Ferrara non c'entra niente. Era mia madre che li chiamava "panini ferraresi".
Nonostante tu sia prevenuta, cara Carla, il pane pugliese secondo me e' molto buono, proprio perche' saporito.
Ah, ecco, le mantovanine, ora ho capito a quale pane ti riferisci.
RispondiEliminaNon piacciono nemmeno a me... la crosta e' friabile e la mollica e' collosa.
Il pane Pugliese che mangi quì non è uguale a quello che fanno lì.....
RispondiEliminaE allora?
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