Nonostante che la sveglia alle 4:45 abbia fatto inorridire mia sorella, siamo stati fortunati ad andare ad Roma con un comodo intercity perché sappiamo che tanti hanno fatto ben altri sacrifici come la nottata in pulman.
Un gran bel paese quello che si è ritrovato sabato al Circo Massimo (e anche quello che c'era con il cuore...). Tanti i pensionati, i precari, gli immigrati.
Noi siamo partiti da Piazza della Repubblica con in testa gli sbandieratori di non so dove, assordati per un tratto dal TIR delle fiommine e dei fiommini che sparavano musica a tutto volume. Poi ci siamo trovati in un punto più tranquillo del corteo dietro ad uno striscione artigianale dove c'era scritto semplicemente "DISARMO". Chissà che ci incastrava, però la signora che lo reggeva era davvero sorridente e pacifica...
Siamo arrivati al Circo Massimo verso mezzogiorno e mezzo ed il catino era già pieno. Arrivando dal Colosseo (cioè dalla parte più lontana al palco) ci siamo fermati in fondo scambiando clamorosamente un maxi schermo che stava a metà per il palco. Che sorpresa andando via affacciarsi sull'altra metà del Circo Massimo e scoprire che di partecipanti ce n'erano altrettanti!
I momenti più belli sono stati la lunga fischiata partita quando Epifani ha nominato il Presidente del Consiglio (non riusciva a riprendere il discorso perché i fischi non finivano mai) e quando tutti abbiamo ballato Bella Ciao con il ritmo dei Modena City Ramblers.
Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è stato toccare con mano la varietà dell'Italia dal modesto artigianale cartello della delegazione di Ceparana (forse non lo sapete, ma è un piccolo paesino in Lunigiana), al lungo striscione arancione del Trentino, alle bandiere della CGIL Napoli, ai pensionati di Scandicci.
Insomma queste cose fanno bene. Tavolo o non tavolo con il governo, ognuno torna a casa sapendo di non essere solo, anzi, di essere parte di una gran bella comunità.
Un gran bel paese quello che si è ritrovato sabato al Circo Massimo (e anche quello che c'era con il cuore...). Tanti i pensionati, i precari, gli immigrati.
Noi siamo partiti da Piazza della Repubblica con in testa gli sbandieratori di non so dove, assordati per un tratto dal TIR delle fiommine e dei fiommini che sparavano musica a tutto volume. Poi ci siamo trovati in un punto più tranquillo del corteo dietro ad uno striscione artigianale dove c'era scritto semplicemente "DISARMO". Chissà che ci incastrava, però la signora che lo reggeva era davvero sorridente e pacifica...
Siamo arrivati al Circo Massimo verso mezzogiorno e mezzo ed il catino era già pieno. Arrivando dal Colosseo (cioè dalla parte più lontana al palco) ci siamo fermati in fondo scambiando clamorosamente un maxi schermo che stava a metà per il palco. Che sorpresa andando via affacciarsi sull'altra metà del Circo Massimo e scoprire che di partecipanti ce n'erano altrettanti!
I momenti più belli sono stati la lunga fischiata partita quando Epifani ha nominato il Presidente del Consiglio (non riusciva a riprendere il discorso perché i fischi non finivano mai) e quando tutti abbiamo ballato Bella Ciao con il ritmo dei Modena City Ramblers.
Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è stato toccare con mano la varietà dell'Italia dal modesto artigianale cartello della delegazione di Ceparana (forse non lo sapete, ma è un piccolo paesino in Lunigiana), al lungo striscione arancione del Trentino, alle bandiere della CGIL Napoli, ai pensionati di Scandicci.
Insomma queste cose fanno bene. Tavolo o non tavolo con il governo, ognuno torna a casa sapendo di non essere solo, anzi, di essere parte di una gran bella comunità.
Qui altre foto della giornata.
Cara, intendevo "non conta niente per loro". Ti ho risposto, sul mio blog. Grazie infinite per far parte di quel mondo che porta gioia e speranza.
RispondiEliminaDev'essere estremamente appagante trovarsi tra tante persone che provano gli stessi sentimenti e che rappresentano coloro che non possono essere materialmente presenti.
RispondiEliminaCristiana
Spero che voi che eravate fisicamente lì abbiate sentito, almeno in spirito, anche la presenza di...noialtri 200.000 :-))) che non siamo riusciti a venire:-)
RispondiEliminaLa questura dice che eri da sola!
RispondiEliminaCmq è vero, è sempre bello contarsi e sapersi assieme ad altre persone.
No, no, Belphagor: eravamo in tre. Io (con la maglietta "Io non ho votato Berlusconi), mio marito (con la bandiera della FLC-CGIL) ed un mio amico (con la maglietta del Manifesto).
RispondiEliminaAlmeno in tre ;-)
Quelli intorno magari stavano facendo un picnic...
Arte, eravamo in 4: c'ero anche io ma dall'altra parte del deserto..
RispondiEliminaInsomma è andata come si pensava e come si sperava, mi è spiaciuto veramente non riuscire ad incontrarti in quel "vuoto" silenzioso e per nulla partecipativo.
Un abbraccio e..alla prossima
Stefi
Io purtroppo non sono uno che partecipa a queste iniziative anche se le segue a distanza... Però tanto di cappello a te, che invece le fai e le sostieni!
RispondiEliminaC'ero anch'io, desolato in tutto quel deserto;
RispondiEliminami ero portato il binocolo, mi era sembrato di vedere tre persone in fondo al vialone, se sapevo che eri tu assieme a R. sarei venuto a salutarti;speriamo che la prossima manifestazione la facciano in qualche piazzetta, così almeno ci possiamo incontrare.
Ciao
Sileno
=)) spalla a spalla, so quanto faccıano bene al cuore queste manıfestazıonı, fanno sempre bene.
RispondiEliminaora cambı tonalıta dı grıgıo del blog? =)
un abbraccıo