E' diventato ormai per me un appuntamento settimanale atteso. Il lunedì mattina alle 9 e mezzo su Controradio trasmettono ormai da anni "Bene bene male male", una specie di dibattito sui fatti della settimana con Raffaele Palumbo, direttore della radio, Giorgio Van Straten, scrittore che ha ricoperto incarichi prestigiosi in ambito culturale ed è attualmente membro del Consiglio di Amministrazione della Rai e Giovanni Gozzini.
In realtà a quell'ora sono in ufficio e non posso ascoltare la radio così scarico Bene bene male male in podcast e generalmente lo sento il martedì pomeriggio andando e tornando dalla palestra in bicicletta.
Non lo so perché mi piace tanto. Lo stile è un po' da bar sport, frizzi, lazzi, battute tanto che un ascoltatore li ha chiamati "le vecchie zie". Mentre Palumbo tenta di fare il professionale e Van Straten di solito interviene con la sua consueta pacatezza, Gozzini spiazza tutti con le sue uscite provocatorie.
Sembra un po' un bischeraccio Giovanni Gozzini poi però ti esce fuori con affermazioni da uno che ha inquadrato il problema, di quelle che piacciono a me, da analisi ad ampio respiro, e mi fanno pensare: "Ecco, è proprio così! E' questo il punto!"
Infatti, Giovanni Gozzini non è affatto un bischeraccio: insegna Storia del Giornalismo all'Università di Siena, è direttore del Gabinetto Viesseux ed è stato assessore alla cultura al Comune di Firenze.
Per esempio un paio di puntate fa, commentando l'ultimo film di Virzì, Gozzini ha detto: "L'insegnamento principale di questo film è che la nostra salvezza sta nelle donne che possiedono in sé il segreto della vita. Quella vita che vuol dire anche dolore, sofferenza, perdizione, ma anche il senso di potenza che sta nel generarla e che è la nostra radice di futuro. Questa vita che abbiamo è la nostra unica speranza per il domani. Le donne la capiscono meglio di noi uomini e, da questo punto di vista, saranno il nostro futuro."
E ancora, sul tema del rispetto dell'ambiente e del pianeta:
"Nelle culture giudaico-cristiane c'è il concetto di dominio dell'uomo sulla natura, il "vai e nomina tutte le cose". Invece nelle culture orientali l'uomo si deve adattare alla natura che ha una sua armonia primigenia. Per tanto tempo la cultura occidentale eurocentrica ha pensato a questa cultura dell'armonia come ad un limite perché ritardava il progresso tecnologico, lo sfruttamento delle risorse della terra. Nelle lingue africane la parola sviluppo non esiste mentre domina il concetto di equilibrio tra risorse naturali e crescita del numero degli abitanti."
Sull'incontro del rabbino di Roma con il Papa:
"Molti non sanno che Pio XII era nunzio apostolico a Berlino e guidò le pratiche per la riconciliazione tra la Santa Sede e il governo nazista che lui vedeva come la salvezza contro il comunismo. Pio XI aveva ultimato prima di morire un'enciclica contro il nazismo che fu messa nel cassetto da Pio XII e ritrovata recentemente da due ricercatori francesi. Questo è molto più grave del silenzio."
Infine:
"Il tentativo della paura dell'uomo è fare delle società di tutti uguali perché non si è educati alla curiosità. Per essere curiosi bisogna essere molto sicuri di sé, non aver paura di viaggiare, di lasciare la proprie radici perché queste comunque si hanno dentro di noi. Ma questo è molto complicato."
Altri miei post su Controradio:
Cosa salverei della TV? Probabilmente la radio
Soldi ben spesi /3
Il fascino di un mondo diverso
Viaggio all'ecostazione
Ben scavato vecchia talpa
Non è ma il momento di astenersi
In realtà a quell'ora sono in ufficio e non posso ascoltare la radio così scarico Bene bene male male in podcast e generalmente lo sento il martedì pomeriggio andando e tornando dalla palestra in bicicletta.
Non lo so perché mi piace tanto. Lo stile è un po' da bar sport, frizzi, lazzi, battute tanto che un ascoltatore li ha chiamati "le vecchie zie". Mentre Palumbo tenta di fare il professionale e Van Straten di solito interviene con la sua consueta pacatezza, Gozzini spiazza tutti con le sue uscite provocatorie.
Sembra un po' un bischeraccio Giovanni Gozzini poi però ti esce fuori con affermazioni da uno che ha inquadrato il problema, di quelle che piacciono a me, da analisi ad ampio respiro, e mi fanno pensare: "Ecco, è proprio così! E' questo il punto!"
Infatti, Giovanni Gozzini non è affatto un bischeraccio: insegna Storia del Giornalismo all'Università di Siena, è direttore del Gabinetto Viesseux ed è stato assessore alla cultura al Comune di Firenze.
Per esempio un paio di puntate fa, commentando l'ultimo film di Virzì, Gozzini ha detto: "L'insegnamento principale di questo film è che la nostra salvezza sta nelle donne che possiedono in sé il segreto della vita. Quella vita che vuol dire anche dolore, sofferenza, perdizione, ma anche il senso di potenza che sta nel generarla e che è la nostra radice di futuro. Questa vita che abbiamo è la nostra unica speranza per il domani. Le donne la capiscono meglio di noi uomini e, da questo punto di vista, saranno il nostro futuro."
E ancora, sul tema del rispetto dell'ambiente e del pianeta:
"Nelle culture giudaico-cristiane c'è il concetto di dominio dell'uomo sulla natura, il "vai e nomina tutte le cose". Invece nelle culture orientali l'uomo si deve adattare alla natura che ha una sua armonia primigenia. Per tanto tempo la cultura occidentale eurocentrica ha pensato a questa cultura dell'armonia come ad un limite perché ritardava il progresso tecnologico, lo sfruttamento delle risorse della terra. Nelle lingue africane la parola sviluppo non esiste mentre domina il concetto di equilibrio tra risorse naturali e crescita del numero degli abitanti."
Sull'incontro del rabbino di Roma con il Papa:
"Molti non sanno che Pio XII era nunzio apostolico a Berlino e guidò le pratiche per la riconciliazione tra la Santa Sede e il governo nazista che lui vedeva come la salvezza contro il comunismo. Pio XI aveva ultimato prima di morire un'enciclica contro il nazismo che fu messa nel cassetto da Pio XII e ritrovata recentemente da due ricercatori francesi. Questo è molto più grave del silenzio."
Infine:
"Il tentativo della paura dell'uomo è fare delle società di tutti uguali perché non si è educati alla curiosità. Per essere curiosi bisogna essere molto sicuri di sé, non aver paura di viaggiare, di lasciare la proprie radici perché queste comunque si hanno dentro di noi. Ma questo è molto complicato."
Altri miei post su Controradio:
Cosa salverei della TV? Probabilmente la radio
Soldi ben spesi /3
Il fascino di un mondo diverso
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Ben scavato vecchia talpa
Non è ma il momento di astenersi
mmm... ok, uno dei prossimi giorni lo ascolterò (ovviamente in podcast); io invece mi sto particolarmente affezionando a Melog su Radio 24 :-)
RispondiEliminaaccidenti!! Ce n'è davvero per tutti :o)
RispondiEliminami piace! ma dove si prende 'sta radio?
RispondiEliminaio ascolto sempre la 3
adesso a mezzanotte leggono anche un racconto!
marina
E' una radio locale, Marina, collegata al circuito di Popolare Network. Mi sa che la puoi sentire solo se scaricata in podcast.
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