Ieri sera siamo andati con una coppia di amici al Festival "Fino al cuore della rivolta", un appuntamento di tutte le estati tra i bei castagni del Museo Audiovisivo della Resistenza sopra Fosdinovo. E' sempre un bel posto dove passare una fresca serata estiva e fa piacere vedere tanta affluenza. Dal nosto punto di vista però un'ora e più di coda per prendere le vivande non è stato il massimo. Inoltre ci piaceva sentire la brava Ginevra di Marco in concerto ma, dopo un ritardo esagerato, la performance di un un gruppo di donne che cantavano in brasiliano e un lungo (e un po' sconclusionato) monologo di Maurizio Maggiani, Ginevra ha cominciato a cantare oltre le 23. Un po' troppo tardi per noi e quindi dopo tre canzoni, con rammarico, ce ne siamo andati.
Oggi invece abbiamo programmato una escursione in Appennino, visto che le previsioni davano tempo bello ancora oggi ma temporali domani. Previsioni per nulla azzeccate. Siamo partiti dalla Diga del Lagastrello per un giro ad anello fatto tante volte, con tratto nel bosco, sosta al Rifugio Sarzana e poi Sella di Monte Acuto e tratto panoramico prima di riscendere di nuovo giù al passo. Un giro assai noto.
Già appena incamminati nel bosco abbiamo sentito i tuoni sulle cime tutt'intorno. Per fortuna è cominciato a piovere solo quando siamo arrivati al rifugio, che però è molto piccolo e quindi ci siamo dovuti accontentare dello stretto riparo dello spiovente. Pensavamo che, come tutti i temporali estivi, nel giro di 20/30 minuti si scaricasse ed invece non smetteva mai di piovere, anche copiosamente. Dopo un bel po', forse un'oretta o due, estenuati, ci siamo incamminati nel bosco sgocciolante. Arrivati nel tratto aperto alla Sella di Monte Acuto però la pioggia è aumentata ed è persino grandinato. Durante il resto del percorso il tempo si è rimesso ma eravamo ormai fradici. Peccato! 😞 Devo dire però che scenograficamente la vista è stata suggestiva.Ovviamente arrivati a San Terenzo, ci siamo resi conto che qui non era piovuto per nulla (e sì che avrebbe fatto comodo alle nostre povere piante!) ed era sempre un bel caldo.
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