Voglio fare un esperimento: mettermi al polso l'orologino cardiofrequenzimetro mentre faccio i lavori rurali che toccano oggi. Il programma è semplicemente di finire la potatura della siepe più piccola di lauroceraso. Un pezzetto ridicolo tenendo conto di quanta siepe di quella grande ci aspetta (ahinoi), però è di difficile accesso. Bisogna arrampicarsi su una balza scoscesa evitando le piante "amate" (caprifoglio, ginepro strisciante e una rosa rustica) ma anche evitando i piccoli rovi che fanno capolino. Inoltre bisogna salire sulle tegole della casetta dove teniamo gli attrezzi, tegole che sono appena appoggiate, mezze traballanti e anche mezze rotte. Insomma un lavoro più di equilibrio che di fatica. Eppure il cardiofrequenzimetro mi conferma la sudata che ho fatto: 1 ora e 37 minuti di attività, bpm 98 di media con picco di 127, 390 kcal consumate. Non male! In realtà la fatica maggiore è raccogliere gli sfalci e trascinarsi la cariola su per i pianelli fino ai cumuli!Ieri pomeriggio ho raccolto le mele cadute. Sono piccole, brutte, acerbe e spesso "abitate" ma mi dispiace così tanto buttarle! L'albero ha prodotto i fiori e le ha nutrite finché non si è arreso. Allora ci metto del mio, il mio tempo vacanziero (sempre ascoltanto podcast), le sbuccio, le faccio a pezzetti e le cuocio in padella con zucchero di canna, cannella e una spruzzatina di Marsala. Accompagnate dallo yogurt sono dignitose.
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