sabato 26 gennaio 2008

Blog: diario? Vetrina? Giornale?

cartoon from www.weblogcartoons.com

Cartoon by Dave Walker. Find more cartoons you can freely re-use on your blog at We Blog Cartoons.

Cos'è in fondo un blog? E' un diario personale? Ma perchè allora pubblicarlo e renderlo disponibile ai commenti? E' un luogo di discussione? Allora perchè non un forum? E' un esercizio di scrittura? Allora perchè non scrivere racconti, poesie, romanzi, lettere, email?
Talvolta lo vedo come una vetrina. Ci mettiamo quello che ci sembra più attraente, simpatico, curioso, accattivante. Talvolta invece lo penso come un giornale perchè se ne cura non solo il contenuto ma quale immagine abbinare, quale titolo dare al post, ecc.
Sarei curiosa di sapere qualche piccolo segreto dei miei amici blogger. Per esempio, scrivete solo quando avete l'ispirazione o vi date una cadenza? Scrivete di getto o tornate più volte sui vostri post prima di pubblicarli? Con quale criterio scegliete gli argomenti?
Ho paura che in pochi saranno disposti a confessare questi segreti del mestiere. Un po' come chiedere la ricetta a qualcuno che ti ha fatto appena assaggiare un manicaretto di cui va orgoglioso. Beh, allora comincio io.
Quando scocca nella mia testa quella particolare scintilla che ha per suono "quasi quasi ci faccio un post", prendo un appunto su un taccuino (o su un file se sono davanti ad un computer) e lo lascio là. Solo quando ho un momento di calma e la possibilità di concentrarmi sviluppo le idee che ho buttato giù. Talvolta l'idea passa e non diventa mai un post, talvolta si arricchisce con nuovi elementi. Solo le buone notizie (quelle poche volte che le trovo) le scrivo di getto. Cerco di variare gli argomenti per lo stesso motivo per cui non mi piace mettere lo stesso vestito due giorni di fila o cucinare le stesse verdure due volte di seguito.
Non mi piace parlare dell'argomento "caldo" in quel momento sui media perchè ho paura di essere troppo precipitosa. Ho bisogno di farmene ragionarci a freddo. (Per questo oggi non parlo di politica e di crisi di governo anche se è quello che mi sta più a cuore in questo momento).
Cerco di mantenere una cadenza di due o tre giorni tra un post e l'altro sia perchè non ce la faccio ad essere più assidua e sia per dare il tempo di commentare a chi non passa tutti i giorni di qua. Purtroppo noto che è difficilissimo che qualcuno legga i post più vecchi. In questo il blog assomiglia ad un giornale: post pubblicato, argomento bruciato.

Dai, su, chi si confessa?

21 commenti:

  1. Non ho ancora un metodo ben preciso. Il più delle volte scrivo il mio post e poi la lascio decantare un po ..
    Lo rivedo, lo sistemo un po' e poi lo pubblico.
    Ho tanti post però incompiuti che non son riusciti a scrivere. Ecco che mi arrabbio e invidio chi sembra all'apparenza non abbia difficoltà a scrivere con scioltezza e con una certa frequenza.

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  2. Anche io rispondo al prurito: quasi quasi ci faccio un post. Però mi sembra anche di aver preso un impegno per un post al giorno. Verso di me, credo, perché non sono mica un guru.
    L'argomento è quello che mi preme in quel momento, tranne alcuni post che mi sembrano "doverosi". Essendo comunque un mezzo di comunicazione secondo me ci sono cose che vanno sottolineate. Esempio: domani per la Giornata della Memoria.
    Delle volte scrivo di getto, ma non pubblico se non rileggo. Poi trovo comunque degli errori!
    Ogni tanto preparo un post, lo pubblico e ci ripenso subito. Ma tu mi smascheri sempre ;-)
    Anche io alterno. Tratto il blog un po' come una rivista. Quotidiana come scadenza, ma rivista come impostazione.
    Sto però pensando ad alcune innovazioni. Ma queste non te le dico ;-)
    ciao marina

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  3. noon ci sono problemi o segreti particolari x risponderti
    scrivo solo la sera di solito
    e scrivo di getto e poi pubblico
    se ci sono errori correggo
    naturalmente scrivo solo quello che mi interessa
    niente vetrine ma qualcosa che sento e di cui voglio parlare x me ma anche x chi mi legge
    a volta scrivo anche 3 post poi magari passano diversi giorni prima che ripubblichi
    a volte non ho tempo xchè ho il lavoro che non mi lascia scrivere
    ciao erica
    ah dimenticavo, ma lo sai già , mi piace così tanto scrivere un blog, che ne ho appena aperto uno tutto nuovo !!!

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  4. La prima cosa è trovare un’idea, un tema, un qualcosa di cui mi piacerebbe parlare e soprattutto scrivere. Però: come faccio a cercare uno spunto, una specie d’ispirazione? Da dove? In che modo?
    Normalmente passo diverse ore del giorno a leggere, per lo più libri di storia, di arte e correlati, pochi quotidiani, solo quel che basta per essere attualizzato, giacché non ho la televisione da oltre 15 anni.
    Da lì può scaturire un tema, prendo spunto da un argomento che mi stimola, altre volte viene da discussioni giornaliere con la gente, con il vicino, il barista, il giornalaio, con un conoscente, con la moglie, …
    Trovato il soggetto butto giù uno schizzo, diverse righe per cominciare a sciogliere il ghiaccio, ricordando le mie letture, combaciando temi, riscoprendo idee e risorse vecchie: la memoria è una cosa poderosa, bisogna solo esercitarla giornalmente!
    Dopodiché iniziano le ricerche nei miei libri e in internet per trovare maggiori notizie, date e dettagli.
    Di solito non faccio lunghi post, purtroppo i lettori non hanno né tempo, né voglia di leggere tante righe, per cui tento di essere coinciso nei limiti del possibile.
    Finita la bozza inizio a leggere, rileggere, ri-rileggere: magari 10-15 volte per limare ed abbinare il tutto, spesso ci vogliono, almeno per me, lunghi tempi.
    Importante è la lettura ad alta voce, ascoltare ciò che si è scritto.
    Infine v’è la ricerca di una immagine, una foto, un disegno, uno schizzo, un qualcosa che serva a rappresentare il mio tema; la scelgo fra le varie opzioni, la ridimensiono, la metto fra le mie foto.

    Beh! fatto.

    Pubblico il post, lo rileggo, verifico tutto ciò che ho scritto e malgrado tutto trovo sempre qualche errore ortografico o di battitura: lo correggo o almeno credo.

    Mi piace, mi rilassa, apprendo ed approfondisco temi che mi affascinano e, la cosa più bella, è quando qualcuno di voi lo apprezza, lo arricchisce ed aggiunge particolari a me sconosciuti.

    Felicità.

    Rino, ringraziando per lo spunto.

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  5. Penso che sia un diario aperto,confidenze a volte anche intime che non riveli a chi ti sta accanto ma che vuoi che qualcuno le legga e allora ecco il blog.
    Buona domenica
    Roberto

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  6. Penso che il blog oltre ad essere una fonte di informazione, sia anche un posto dove la gente si possa liberare di qualcosa che non diceva da tempo, o che non avrebbe mai detto ad una persona in faccia; e si libera parlando attraverso un computer.

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  7. Questo argomento mi prende..e, se posso voglio commentare anch'io qui..So che non vengo qui abitualmente, ma..ti ha tra i miei link proprio perchè il to blo mi piace..e mi ritrovo in tante cose..(il fattoo è che per seguire gironalmente tutti i blog che piacciono..la giornta dovrebbe essere almeno il doppio di quella che è..) Allora..andando a questo quesito che poni tu..Se ti avessi risposto agli inizi, nel 2006, per me..ti avrei detto senz'altro un diario, seppure non quotidiano..Ora..il mio blog..è cambiato..Mi "segue"..segue la mia "evoluzione", come persona e..segue i miei interessi..Se non è più solo un diario, ma anche un diario, lo è perchè riesco ad esprimere, ora, quello che ho dentro (anche di personale)..non necessariamente in forma di diario..O, almeno, ci provo rozzamente, per come so..Una cosa però è rimasta uguale: scrivo quello che mi "rumina" in testa e che "urge" di "uscire" sotto forma di parole scritte..Non seguo una programmazione..che non sia quella della mia "urgenza"..Ci sono volte in cui lascio non pubblicate delle bozze, ma...se non le pubblico subito..raramente vedranno poi la "luce"..Sono fatta così..Forse questo mi fa riflettere poco, ma..il mio interesse è comunicare contenuti veri, che io sento..Non quello di scrivere per "esserci"..o per avere pubblico(che, se c'èè, ovviamente, è molto gradito), ma..non troppo indispensabile..Poi..cos' come mi piace mostrarmi per quella che sono (più di quanto non faccia, forse, nella vita reale.) desidero che qli altri si rapportino a me con altrettanta sincerità..anche criticando..Mi piace infatti il dibattito, se nasce sincero..E' linfa per crescere..anche nella "scrittura"..
    Un caro saluto e..a presto!
    Frida

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  8. ..stavo rileggendo di corsa e..il commento "è partito"..Mi scuso per i tantissimi errori di "digitazione"..L'ho scritto d'un fiato..come sempre, ma..Mannaggia a me e alla mia fretta!.:-( Spero si capisca lo stesso il contenuto..
    Di nuovo ciao,
    Frida

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  9. Confessarsi? Ma come faccio? Scrivere i post è il mio peggior incubo!
    Sono esattamente come te! Praticamente tutti i miei post non li organizzo prima, ma quando ho l'ispirazione mi metto lì a scrivere. Neanche come scrivere lo decido prima: non ho mai una situazione chiara, a dire il vero. Come capita, capita.
    Quindi, anch'io vorrei sentire le confessioni degli altri blogger, che ogni giorno ti sfornano uno o più post.
    Lorenzo

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  10. Sono di nuovo qui. Per dirti che la lettura del tuo post mi ha preso a tal punto, da farmi cambiare "programma" e da pubblicare un post sullo stesso argomento (non prorpio, ma quasi..)
    Mi è sembrato doveroso citarti e linkarti!
    Ancora un caro saluto e grazie del commento da me! :-) (sai..lo hai postato proprio mentre io scrivevo cose simili alle tue..Una bell'incrocio di sintonia, non trovi? :)
    Frida

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  11. Io una volta facevo un post al giorno, ma mi sembrava di rincorrere qualcosa quasi di obbligatoria, allora ho stoppato e ho cominciato a scrivere con una cadenza più lenta, adesso la vorrei più lenta ancira, per poter pensare di più e per potere leggere di più le perosne che mi piacciono. Mi dispiace saltare il post di un amico e quando non ce la faccio tutti i giorni, aspetto e torno e li leggo tutti se ci reisco, perchè ogni giorno è importante.
    Ho fatto nuovi propositi, meno post, meno blog da leggere (prima ero molto curiosa), leggerli meglio e commentare con più attenzione... Altrimenti che senso ha? Il tuo non l'abbandonerò come altri che ti seguono. Giulia (spero che nenahce tu mi abbandonerai), Giulia

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  12. Non ci crederai ma io scrivo mentre lavo i piatti, ci ho fatto anche un post sull'altro mio blog, si perchè io non voglio la lavastoviglie che si prenderebbe quel poco di tempo che ho per pensare in santa pace proprio mentre lavo piatti e pentole.Naturalmente scrivo con la mente e poi lo batto sul pc appena ho tempo, il problema è solo che al momento di scrivere mi dimentico qualcosa e allora faccio aggiunte nuove e spesso viene fuori una cosa diversa. Non ho tempo per scrivere tutti i giorni ma cerco di saltellare nei blog degli amici perchè mi piace sapere tutte le cose che prima dovevo cercare non so dove per saperle, inoltre mi piace leggere i vostri pensieri perchè mi sembra di conoscervi meglio e questo mi fa sentire meno isolata visto che sto quasi in africa...adesso spero di ripassare presto...ciaoooo...Carmela.

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  13. Stuzzicante il presente post... e quindi sono lieto di dirti il mio..
    Io scrivo invece a "caldo", rimurgino e penso (pure la notte) sul post da fare, quale argomento mi piacerebbe affrontare.. poi magari l'occhio si sofferma su un'altra notizia più interessante e quindi abbandono tutto e mi getto su quella. Però in verità, mi sono accorto che, più che scrivere un diario, giornale o vetrina mi interessano i commenti che mi lasciano quei pochi lettori che passano di là, poichè solo con essi riesco a capire meglio, comprendere aspetti e spaccettature diverse (a me molto spesso ignote), cresco personalmente a vista d'occhio...
    Insomma non mi lamento del mio blog, scrivo quando ne ho voglia senza scadenze e sono contento per la poca visibilità che ho, così riesco a gestire, leggere, commentare e dialogare con tutti...

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  14. Io no... Quando tanto e quanto niente... Certi giorni scrivo e scrivo anche due post ma non li pubblico, poi altri giorni rivedo quelli non pubblicati e li sistemo...

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  15. Mi colpisce un fatto,più o meno curioso o più o meno penoso,specialmente se riguarda la politica e il mondo sociale,e penso che scriverò le mie idee.Cerco di variare,ma mi accorgo che ho una vera e propria fobia per per la marmaglia di destra che ci sta alle costole e..giù,a dirne peste e corna.

    ciao simpatia

    Cristiana

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  16. Sono contenta invece di vedere che in tanti non hanno avuto problemi a raccontare il proprio metodo di blog.
    Molto interessante vedere come gli approcci con questo mezzo sono diversi. In parte ci sono esigenze comuni, come quella di comunicare, condividere, raccontarsi, ecc. ma ognuno cerca qualcosa di particolare in questa esperienza.
    Grazie!

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  17. di getto di getto. almeno per me, una forma di espressione, un angolino di mondo dove essere se stessi.

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  18. mi sono dimenticata una cosa... qualcuno i post più vecchi li legge.
    Almeno io, leggo pochi blog, ma generalmente li ho letti dall'inizio, magari un po' alla volta, soprattutto se non hanno il malefico shynistat che rivela tutti i tuoi movimenti... :-)

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  19. Adoro andare indietro a leggere i post nei blog che più mi interessano. Perciò, per quanto mi riguarda, non si tratta di post "bruciati" (e anche con i giornali è la stessa cosa). Per questo posso passare così raramente. E tornerò sull'argomento.

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  20. In un’epoca in cui la fretta di comunicare, poco, male e superficiale, ha preso piede - anche, ma non solo su questi ultimi social forum come facebook -, io, controtendenza, vengo a leggere con calma post archiviati negli anfratti della rete. Come questo, che mi è sembrato davvero interessante per la sua attualità.
    Rino, sinceramente.

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  21. Rino, non sai quanto piacere mi fa questo tuo andare controcorrente!
    Artemisia
    altrettanto sinceramente

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