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giovedì 27 marzo 2025

L'Isolotto

Il mio nuovo quartiere ha una storia interessante. Fino agli anni Cinquanta del secolo corso qui era campagna e di ciò troviamo le tracce in vari piccoli borghi con casette monofamiliari ormai soffocate dai palazzi. Ho scoperto anche che qui vicino c'era un lazzaretto fatto di baracche dove, nel periodo della Prima Guerra Mondiale, avevano rinchiuso i malati di spagnola.

Nel secondo dopoguerra il sindaco La Pira pensò di risolvere il problema degli sfollati (e anche della forte migrazione dalla campagna) costruendo un quartiere di edilizia popolare ma ben pianificato da diversi studi di architetti. L'ente INACASA costruì quindi tutta una serie di case popolari di vario aspetto e tipologia prevedendo però anche tutta una serie di servizi, una chiesa, scuole e anche un bel po' di verde, privato, condominiale, ma anche pubblico. Nel 1954 le case furono consegnate ma i servizi e il verde ancora non c'erano e mancava persino l'asfalto sulle strade, che quindi erano un gran polverone.

L'Isolotto, questo il nome del quartiere, era quindi una periferia disagiata ma anche solidale. Vi sorse una comunità popolare e impegnata socialmente (grazie anche alla parrocchia del famoso prete scomodo don Enzo Mazzi). 

Quello che mi colpisce oggi percorrendo queste strade è la gran quantità di verde, perché, se allora gli alberi non c'erano, oggi sono numerosi e alti. Le case sono probabilmente modeste internamente ma si nota esternamente una certa ricerca architettonica (a partire dall'uso frequente della pietra forte in facciata che richiama i palazzi storici di Firenze). Le strade si chiamano tutte con nomi botanici (via degli Aceri, viale dei Pini, Lungarno dei Pioppi, ecc.).

 

 

 

Geniale e moderna l'idea del viale pedonale, contornato da alberi, che permette ad ogni bambino del quartiere di arrivare a piedi alla scuola senza attraversare strade trafficate. Non per nulla è stato chiamato Viale dei Bambini e va dalla chiesa alla passerella pedonale, al di là della quale c'è una specie di collinetta (sicuramente fatta di terre di scavo) chiamata la Montagnola, sopra la quale è la scuola dell'Infanzia e Primaria.



 Successivamente all'operazione di La Pira, la città si è espansa anche al di fuori di quel nucleo di settant'anni fa ma purtroppo in modo disorganico, con enormi palazzoni stile alveare che ricordano le periferie dimenticate che troviamo in tutte le grandi città. Per fortuna, il verde è stato mantenuto (in particolare il mio palazzo è adiacente ad un bel parco). 

 

 

 

Mi fa una sensazione strana camminare per queste strade (che pure conoscevo ma solo sommariamente), come di vivere in una città diversa, di cui mi godo in questi giorni la fioritura primaverile.


 

venerdì 29 novembre 2024

E quindi uscimmo in terrazza a veder le stelle

 


Mi sembra tutto magico in questi primi giorni in casa nuova. 

Dimenticando la fatica di disfare le scatole e trovare un posto alle nostre cose, il disagio di trovarci in una cucina molto piccola e delle zanzare che ci fanno compagnia giorno e notte, ci godiamo ampiamente la bellezza del nostro appartamento all'ultimo piano. 

Oggi, prima giornata serena da quando siamo qua, che bello far colazione con il sole che mi abbaglia, che meraviglia il cielo azzurro e il tepore in terrazza nel primo pomeriggio, che spettacolo il tramonto dalla veranda mentre stendo il bucato ed infine che stupore il cielo stasera: Sirio davanti a noi sopra le colline di Bellosguardo, Giove lassù in alto e il rossiccio Marte alla nostra sinistra sopra Fiesole.

martedì 26 novembre 2024

In casa nuova

 Giornata impegnativa questa. Mi sono svegliata ovviamente ben prima del suono della sveglia, tanto l'adrenalina era alta. Prima delle otto è arrivato il camion. Mentre il mio compagno assisteva al caricamento delle nostre masserizie, io mi sono avvantaggiata verso casa nuova con una macchina piena di generi alimentari. Prima del loro arrivo ho fatto in tempo a scaricare e a fare un salto al parco dove ho preso acqua al fontanello. Meraviglioso il parco in questo periodo. Gli alberi offrono spettacolo di colori.

E' andato tutto bene: giornata tiepida e praticamente serena, tanto che abbiamo potuto sfruttare la nostra bella terrazza per lo stoccaggio temporaneo, mentre gli operatori montavano i mobili. Sono stati bravi, hanno montato tutto bene, velocemente e stando molto attenti al parquet nuovo (altro motivo di ansia). 

Abbiamo già sistemato qualcosa, ma il resto lo faremo con calma. Ho fatto la mia prima lavatrice nella nuova casa. Abbiamo festeggiato con spritz e patatine il nostro nuovo tavolo che sta a meraviglia con le nuove sedie. 

Filmino in poltrona e poi a nanna nel nostro letto a terra alla giapponese, in attesa dell'arrivo del nuovo letto.

giovedì 31 ottobre 2024

Avanti tutta

Risolto il problema delle infiltrazioni di acqua piovana, si prosegue a gran passo verso il concretizzarsi della nostra nuova dimora. Dopo le finestre, è in corso l'imbiancatura. Questa settimana finalmente è arrivato il piano cottura a induzione (sogno da sempre del mio compagno). Ma soprattutto il pezzo forte di questi giorni: la posa in opera del parquet. In effetti ora la casa ha tutto un altro aspetto e, pur vuota, pare già calda ed accogliente tanto che il mio primo istinto è stato quello di sdraiarmi sul pavimento.

Ci rimane adesso da studiare qualche mobile per aumentare lo spazio di stoccaggio nel ristretto cucinotto e risolvere il problema della cappa aspirante, un enorme corpo a forma di camino ma assai poco funzionale.

Intanto approfittiamo di qualche giorno di alta pressione per goderci il cielo azzurro della Lunigiana e il nostro modestissimo foliage del sorbo e dell'acero americano. 

Prima del rush finale...


 



sabato 19 ottobre 2024

Pezzi del puzzle

Cercare, trovare, comprare, ristrutturare casa e trasferirvisi. Vendere e svuotare casa. Imballare, traslocare, sballare e sistemare.

Per tanti è una cosa quasi ordinaria, soprattutto per chi nella sua vita ha cambiato città o addirittura paese. Ma conosco persone che comprano e vendono casa e traslocano con grande frequenza e disinvoltura. Per queste il trasloco è quasi un evento ordinario.

Per me e il mio compagno invece è un evento epocale. Anche solo coordinare muratore, elettricista, idraulico, fornitore di serramenti, acquisto di mobili, ditta di traslochi per noi è faticoso. Sarà che abbiamo una certa età, sarà che non ci piace affatto fare acquisti, sarà che della nostra casa ci piacciono sono gli aspetti pratici e di confort, mentre abbiamo sempre trascurato ambizioni da interior designer.

Senza contare l'ansia quando l'abile gioco di incastri sembra bloccarsi. Finalmente installate le sospirate finestre, ha cominciato a piovere dal soffitto in sala. Come immaginare quindi di chiamare l'imbianchino e il montatore di parquet? Tutto fermo. Disperazione.

Ecco il muratore condominiale ha l'intuito di far ispezionare lo scarico delle acque pluviali e, ancora più fortuna, la ditta di spurghi è programmata per lo stesso giorno. Videoispezione (quante cose si imparano!) e individuazione del problema che (ancora la fortuna ci ha baciato) non è sul tetto ma sulla terrazza. Provvedimento tampone. Grandi piogge di questi giorni: soffitto asciutto. Sollievo.

Ecco che l'imbianchino si è precipitato a fare il suo lavoro e in settimana il montatore piazzerà il parquet.

Così procediamo ad ordinare letto e tavolo e a fissare con il traslocatore una data possibile tra circa un mese.

Quando i pezzi del puzzle si incastrano, ti senti più leggera e la fatica del cambiamento ti sembra più sopportabile.

Di nuovo dita incrociate e avanti tutta...

martedì 8 ottobre 2024

Il punto

Giorni e settimane frenetiche. Ho sempre preso in giro chi, in pensione, dice "non ho avuto tempo" eppure mi ritrovo a dirlo spesso. E' chiaro che bisognerebbe dire "non ho avuto abbastanza tempo" o, meglio ancora, "ho avuto altre priorità".

Se ci penso adesso che sono riuscita a fermarmi un attimo davanti al PC, mi rendo conto che ne ho fatte tante in queste cinque settimane.

Sono stata dietro ai lavori in casa nuova. Abbiamo fatto installare i condizionatori nuovi, abbiamo tolto, trattato e imballato la canna fumaria, installato lo Wifi e comprato il frigo. Infine in questo momento stanno montando le sospirate finestre, che in effetti sono molto belle.

Abbiamo organizzato già qualche evento con amici in questa casa in progress: un drink dopo cena in terrazza, una cena, una merenda con té e pasticcini, un rinfresco con gli ex colleghi.

Ho cercato anche di seguire, incastrandolo un po' a fatica, qualche evento culturale: un paio di visite guidate, un paio di conferenze e qualche evento in occasione della liberazione di Firenze.

Ho gettato le basi per un paio di attività che spero siano di lungo corso: sto facendo formazione per una attività di volontariato in una associazione che si occupa di accogliere i migranti e sto cominciando a seguire un coro.

Ho continuato lo svuotamento della vecchia casa, liberandomi di un blocco di libri in inglese e vendendo un paio di oggetti tramite FaceBook.


Ed eccomi qui, nell'angolino che ho puntato da quando abbiamo comprato questa casa: una veranda con panorama a 180 gradi. Un posto magico, circondato da alberi. So che per buona parte dell'anno non sarà vivibile. Troppo calda d'estate e probabilmente troppo fredda di inverno. Ma intanto ci sto in questa giornata grigia di autunno, con la pioggia che batte forte sul tetto di plexiglass e il PC portatile su un tavolino di recupero che avevo persino pensato di buttare.

Ho diverse ansie per le cose che sembrano non incastrarsi ma anche qualche fibrillazione per questo grande cambiamento: cambiare casa dopo trent'anni, alla mia età. Incrocio le dita e mi ributto nella mischia. Stay tuned!

giovedì 23 maggio 2024

Posata la prima pietra, anzi, tolta

Dopo due mesi di marcatura ad uomo ai vari artigiani, carpentieri, venditori di infissi e di condizionatori, finalmente si mette mano ai lavori della nuova casa. E il primo passo, ahinoi, è la demolizione di alcuni inutili muretti e di un camino imponente che toglieva prezioso spazio.

Non una gran soddisfazione ma accontentiamoci. Almeno si comincia!