lunedì 13 marzo 2023

Ciao, zio Costante!

 

Quando eri giovane (ed io una bambina) mi ricordavi un po' Gianni Morandi. Probabilmente per la pettinatura ma anche nei modi. Tra i cognati eri considerato "quello di campagna" perché venivi dall'Umbria e avevi una parlata un po' ruspante. Però eri un compagnone. Mi ricordo i frizzi e lazzi con mio padre e con l'altro zio che frequentavamo. Mi ricordo quando ti ho sentito dire raggiante: "Vittorio, ho convinto la suocera a votare comunista!" e via grandi risate.

E poi ti ricordo quel giorno che ti incontrai al parco, camminando con fatica dopo l'ictus, cercavi di tenerti in esercizio. Hai guidato la macchina finchè hai potuto, come una scommessa contro la decadenza fisica che incombeva.

E poi ti ricordo alla festa per i settanta anni della zia, quando guardavi il video di ricordi che abbiamo montato io e mia cugina e ti colavano copiose le lacrime per la commozione mostrando così tutta la tua fragilità di anziano.

Dopo gli ultimi anni di dolore e malattia, ora puoi riposare in pace, caro zio.

sabato 4 marzo 2023

Scarabokkio compie trent'anni

Quanti anni son passati da quando un esserino mi cresceva nella pancia! E mia madre che si raccomandava: "Mangia di più se no farai uno scarabocchio!" Ci piacque tanto questa battuta che io e tuo padre abbiamo preso a chiamarti Scarabokkio per un po'. 

Ed invece sei venuto un bel bambino, vivace ma timido, osservatore e riflessivo. La tua maestra durante i colloqui ci chiedeva: "Lo vedo sempre assorto, ma a cosa pensa?" Non meraviglia che tu abbia fatto del riflettere il tuo mestiere.

Come non dimenticare le tue crisi: "I miei compagni sono tutti più bravi di me!" piangevi nei primi giorni del liceo, e poi ti sei preso due lauree e un dottorato.

Così oggi il tuo trentesimo compleanno ti trova dall'altra parte dell'oceano a parlare ad un congresso.

Buon compleanno, ragazzo mio! Ti mando un bacio intercontinentale. 💝

domenica 26 febbraio 2023

La Terra è meravigliosa, ma anche la stratosfera non scherza

Domenica con tempo da lupi: pioggia, vento, freddo.

D'altra parte era previsto. Il vortice polare stratosferico è sotto il major warming col secondo impulso che ha portato la nuova inversione dei venti a 10 hPa e questo impulso ha effetti importanti ai fini troposferici perché ha impatti sulla circolazione delle medie latitudini

In realtà mi è ancora del tutto chiaro questo linguaggio però la meteorologia sta diventando la mia nuova passione. Per tante persone basta la app sul cellulare per vedere se domani piove o fa caldo o freddo e via. Invece a me piace capire se le mie amate piante in Lunigiana andranno in carenza di acqua o rischieranno gelate o, non sia mai, c'è la possibilità di una tempesta di vento. Oppure voglio sapere in anticipo quanto sarà la temperatura minima il mattino successivo, per capire se prepararmi per andare in bicicletta al lavoro (sopra i 5 gradi) oppure se sarà freddo ma non troppo e posso puntare sullo scooter oppure se sarà un tempo proibitivo e devo accontentarmi del bus. 

Insomma, a partire da queste esigenze pratiche, ho cominciato a seguire meglio quegli affascinanti fenomeni che riguardano l'atmosfera e che incidono sulla nostra vita e anche sull'economia.

Detesto il Meteo.it perché spara titoli sensazionalistici inutili e fuorvianti ("morsa del gelo", "ultimo disperato urlo del caldo africano", "Caronte arroventa l'Italia", "sciabolata artica", ecc.).

Non male la nuova grafica dell'Areonautica Militare dove si possono confrontare le previsioni con le osservazioni.

Ma la mia passione è il Consorzio Lamma, non solo perché si concentra parecchio sulla mia regione, ma anche perché li sento "familiari" essendo ricercatori che lavorano come me al Polo Scientifico fiorentino.
Li seguo su Twitter e ora anche su Telegram ma in particolare adoro la diretta YouTube del venerdì pomeriggio durante la quale, in dieci, quindici minuti, danno un quadro della situazione e affrontano i temi del periodo, la siccità, le anomalie termiche e pluviometriche e questo benedetto vortice polare. Il vortice polare sta lassù, in cima al nostro splendido pianeta. Se fa il suo mestiere va tutto bene ma se ondeggia o si indebolisce ecco che l'aria fredda ci arriva giù da noi con giornate come questa.

Adoro anche le viste da satellite, dove si vedono i fenomeni dall'alto (sabbia del deserto soffiata verso di noi, grande area di alta pressione, nebbie, vortici ecc.). Guardare la terra dall'alto ci fa sentire piccoli ma ci fa anche ridimensionare le nostre quotidiane preoccupazioni e l'ansiogena situazione della nostra povera Italia. Come scrive il bravo Giulio Betti, la Terra è davvero meravigliosa.



giovedì 16 febbraio 2023

Magagne tecnoburocratiche

Negli anni ho dovuto imparare ad usare le piattaforme telematiche più disparate e sono convinta che la tecnologia ci abbia davvero migliorato la vita. Sono anche una fautrice della cosiddetta "transizione digitale".

E però....

Tra le sacrosante verifiche che devo fare sulle imprese come funzionaria di una stazione appaltante, c'è il certificato di ottemperanza della legge 68 del 1999, secondo la quale le imprese con più di 15 dipendenti devono aver assunto un certo numero di disabili o di altre categorie protette. Il certificato va chiesto ai centri per l'impiego della città o della regione in cui ha sede l'impresa, tradizionalmente via PEC, ma alcuni C.P.I. si sono dotati di un canale online.

Poichè dal loro sito web non sembra esserci altra possibilità, mando richiesta via PEC alla regione dove ha sede l'impresa sulla quale sto facendo le verifiche e mi rispondono, dopo una settimana con tanto di lettera protocollata, che le richieste vanno fatte online. Così mi accingo a capire come funziona questo portale e scopro che mi devo registrare prima io come cittadina, con tutti i miei dati personali (stiamo parlando di una regione ben lontana da quella in cui vivo), poi devo registrare il mio ente con tutti i suoi dati e solo alla fine riesco ad arrivare alla schermata dove fare richiesta.

Il sistema però mi blocca l'invio a causa un carattere speciale "nel campo indirizzo". Ma quale indirizzo? Dopo diversi tentativi alla fine telefono al call center e scopro che il carattere speciale è nell'indirizzo dell'impresa (un maledetto "cappellino", cioè un accento circonflesso). A chi  sarà venuto in mente di scrivere "seconda traversa" così "2^"? Chiedo all'operatrice dell'assistenza di modificarlo ma lei indignata mi dice che non possono toccare i dati e che va chiesto al centro per l'impiego. Telefono al centralino del CPI: "mandi una mail". Alla mail nessuna risposta. 

Dopo qualche giorno contatto l'impresa nel caso che loro potessero fare qualcosa. "Ma come?" mi dice la referente "Un altro ente ha incontrato lo stesso problema mesi fa. Pensavo avessero risolto!" Chiamo quest'altra stazione appaltante e mi dicono che hanno penato un bel po' per questa faccenda finchè, insistendo, hanno ottenuto il certificato ma via PEC. E il famigerato "cappellino" è rimasto scolpito nella roccia... Per fortuna il loro certificato, che mi hanno gentilmente passato, è ancora valido.

Certo se la transizione digitale deve essere questa... povera Italia! Per completezza, l'efficientissimo portale regionale in questione è stato realizzato grazie ai fondi POR (fondi europei per le regioni). Complimenti!

domenica 22 gennaio 2023

Spleen stagionale

Questo periodo dell'anno è quello che mi abbatte di più. Certo, il freddo è previsto e necessario dal punto di vista climatico. Tuttavia in giorni come questi, soprattutto in giorni festivi, mi sento moscia. Perdo la mia consueta vitalità e non ho voglia di fare niente. 

La casa è freddina. Il termometro segna 16 gradi. Non voglio alzare il termostato perché, soprattutto quest'anno, è doveroso e opportuno risparmiare gas.

La tentazione sarebbe quella di sedermi sul divano con una copertina sulle ginocchia e navigare in internet o guardare qualche film. Ma so che poi mi sentirei in colpa. Non si può solo mangiare e poltrire!

Non sento l'impulso di fare riordini e pulizie straordinarie come mi era venuto tre anni va durante il lock down. Era una reazione al divieto di uscire di casa che, da un certo punto di vista, è stato utile perché chissà tra quanto tempo ritroverò la voglia di fare i lavori di manutenzione che abbiamo fatto in quel periodo.

 Mi sono ripromessa di fare una seduta di cyclette che avrebbe il grande vantaggio di scaldarmi ma non trovo il coraggio di mettermi in maglietta e pantaloncini. Sto trovando mille scuse per rimandare.

Dai forza, sono le 11!!!! Uno scatto di orgoglio e vai sui pedali!!!

PS la foto è di stamani, ma non è mia. L'ho "rubata" ad un mio amico che abita in campagna. Rende bene l'atmosfera grigia e fredda di questa domenica di inverno.

 

FATTO!!