domenica 25 dicembre 2022

Sei decadi

 

6 decadi, 720 mesi, 3128 settimane, 21.900 giorni, 525.600 ore (e qui mi fermo nel giochino).

Entro nella settima decade della mia vita. Fa un certo effetto. 

Come mi sento? Non male, tutto sommato. 

I segni del tempo si vedono e si sentono: le rughe, i capelli bianchi, l'udito e la vista sempre più scarsi, l'artrosi all'anca, la pelle sempre meno elastica, la libido svanita, l'insonnia peggiorata.

Tuttavia tengo botta: sono riuscita (con impegno e fatica quotidiana) a mantenere il mio peso forma,  buona massa muscolare, massa grassa sotto la media, discreta memoria. Non mi spaventa la fatica né fisica né cerebrale. Non mi scoraggio di fronte alle novità che il mio lavoro mi chiede.

So che è un fragile e delicato equilibrio. So che alla mia età basta una sciocchezza per scendere un gradino verso la decadenza. "E' una guerra di trincea", come diceva il guru della mia palestra. E so che sono una privilegiata e che non posso lamentarmi di certo.

La paura del futuro c'è tutta e mi accompagna. Non ho paura della morte. La morte mi fa girare le scatole perché cessa tutto questo bel gioco che è la vita, ma significa solo che io non ci sono più, esattamente come non c'ero prima del 25 dicembre del 1962. Mi spaventa invece (e tanto!) la malattia (che non ho mai accettato, nemmeno per il più piccolo raffreddore), la sofferenza, il non riuscire più a fare le cose, non parliamo poi della perdita di autonomia a tutti i livelli fino a quello che pregiudica la dignità del vivere. Questo mi terrorizza e questo cerco di scongiurare con tutte le mie forze e con tutto il mio impegno, sperando nella buona sorte.

 Buon compleanno a me! Buona nuova decade, Artemisia!

sabato 3 dicembre 2022

Il disagio della carità

Inverno. Freddo. Pioggia. Termosifoni più bassi del solito per non dare soddsfazione a Putin.

Il pensiero va ai tanti che non hanno una casa riscaldata e neanche il plaid che ho sulle ginocchia.

Vorrei fare qualcosa, ma cosa? Mi sento impotente.

L'unica cosa che posso fare, qui seduta sul divano al caldo (non troppo, ma sufficiente) è aprire la carta di credito e donare a chi è più bravo e coraggioso e qualcosa fa:

Certo, è poco e mi crea anche un qualche disagio. Il disagio di una borghese che si sente la coscienza a posto. No, non mi sento la coscienza a posto. Vorrei contribuire di più a FARE un mondo diverso. Perché non ci dovrebbero proprio esssere persone che non hanno dove ripararsi e di che coprirsi! Non ci dovrebbe essere bisogno di fare donazioni. Ecco perché mi sento impotente...

Aggiornamento: 

Propaganda Live manda in onda un servizio della brava Francesca Mannocchi su la carestia in Somalia. Come resistere a mettere mano al portafoglio a favore di Save the Children?

Faccio la spesa alla Coop, riempio un carrello di ben 240 euro di prodotti alimentari. Vuoi non dare qualcosa ai volontari della Fondazione Casa Marta per un hospice per bambini parecchio sfortunati?

Segue....


martedì 8 novembre 2022

Maria Letizia

 

Mi hai accolta da subito con calore e simpatia e mi hai sempre fatto sentire come se fossi sempre stata una parte della vostra famiglia. Mi piaceva chiacchierare con te. Eri intelligente, colta e molto signorile. 

Rimasta senza il tuo Giulio, mi stringeva il cuore vederti in quella casa buia in balia di estranee e ancora di più saperti in RSA, senza poterci vedere, toccare, abbracciare, aspettando che qualcuno venisse a provvedere ai tuoi più elementari bisogni. Non era una vita dignitosa.

E così te ne sei andata. Silenziosamente, una mattina di autunno inoltrato, hai tolto il disturbo.

Ci mancherai, Maria Letizia! Spero che, dovunque tu sia, potrai ascoltare la tua amata radio, compagna di tante notti insonni e ultimamente spesso negata per incuria.

Riposa in pace.

venerdì 28 ottobre 2022

Stati Uniti d'America

Stavolta il gioco si fa duro. Stavolta non si parla più di andare qualche mese in qualche città europea per approfondire gli studi. Stavolta si parla di un contratto di lavoro di un anno, probabilmente rinnovabile e poi chissà. E poi magari ti trovi bene, ti fai apprezzare, ti fai strada, metti radici e "ciao, Italia!". Italia che non ti ha voluto, che ti ha formato e poi ti ha chiuso tante porte in faccia.

E così oggi sei partito per oltreoceano. Per il "paese delle opportunità", con la tua valigia, il tuo bagaglio di ansie ma anche di curiosità. E noi rimaniamo qua e chissà quando ti rivedremo.

Si mette al mondo un figlio, si alleva meglio che si può, si ama, si cura, si accudisce, si fa istruire, ci si investe tempo, soldi, energie, se ne fa una bella persona e poi questo figlio vola via lontano. Qualcun altro godrà della sua compagnia, della sua profondità di pensiero, della sua intelligenza. Ma è giusto così. I figli non sono "nostri". Sono piantine che annaffiamo e concimiamo ma, al contrario delle piante, hanno gambe e se ne vanno per il mondo.

Buona fortuna, figlio mio! 

So che ti farai valere! 💗

giovedì 13 ottobre 2022

Non posso permettermi di dichiararmi infelice


Viviamo. Sempre un po' in corsa. Sempre con qualcosa di lasciato a metà. Con qualche rimpianto. Ma sempre con progetti, propositi, programmi più o meno importanti per il futuro. Ho diversi film registrati da vedere. Una lista di libri da leggere. Qualche lavoro nella mia amata casa in campagna da fare. E poi voglio vedere come crescono le mie piante, voglio vedere la loro fioritura la prossima primavera, e magari qualche frutto da gustare. E poi vorrei vedere mio figlio maggiore sistemato professionalmente, magari chissà... anche sentimentalmente. E poi devo fornire la mamma di libri da leggere, film da vedere, fare insieme a lei qualche banchino dell'usato. Insomma viviamo la nostra vita piuttosto confortevole, progettando sempre un futuro, ambizioso o tranquillo che sia.

Poi un giorno ti arriva una telefonata. C'è bisogno di un approfondimento medico. Ci sono buone probabilità che si tratti di una semplice cautela (e sempre sia lodato il nostro sistema sanitario perché, nonostante tutto, funziona!). Ma c'è anche una possibilità più nefasta. Non so con quanta probabilità, ma c'è. 

Ed ecco che tutto intorno ti si trasforma: il futuro ci sarà? O per lo meno, sarà più o meno come te l'eri immaginato o sarà profondamente diverso? Tutto passa in secondo piano. Pensi ad una data neanche troppo lontana e ti chiedi: "Ci sarò? E comunque cosa sarò in grado di fare?" Scacci via il pensiero ma l'ansia sta lì, annidata nella tua mente e riemerge appena cedi un attimo alla concentrazione.

Eterni quei quaranta minuti in attesa del risultato dell'approfondimento e poi: "Signora, tutto a posto. Può andare."

Sollievo. Ma ricordatelo, Artemisia! Ti sia di lezione quando ti lamenti di stupidaggini e quando ti arrabbi di sciocchezze. Non ti puoi permettere di dichiarati infelice. Ogni giorno della tua vita, se in salute tua e dei tuoi cari, è un giorno felice, che va vissuto e apprezzato.

giovedì 22 settembre 2022

Gesti che stupiscono e rincuorano

 Il mio percorso quotidiano in bicicletta per andare al lavoro passa lungo un argine di un torrente. Un bel posto, dove ti senti lontana dalla città, dal traffico e dai rumori. Ne parlai in questo post

Percorrendolo più o meno alla stessa ora ogni giorno capita di incrociare le stesse persone: un'anziana che con grande costanza fa la sua camminatina incerta, una coppia che cammina spedita chiacchierando (chissà cosa si dicono tutti i giorni, in realtà parla quasi sempre lei), i ragazzi che aspettano di entrare alla scuola di agraria, e una giovane donna che cammina spedita con i guanti e un sacco della spazzatura sempre bello pieno. Dapprima ho pensato ad una operatrice della scuola che ripulisse i dintorni per evitare rifiuti pericolosi per i ragazzi. Ma poi il giorno dopo la incrocio più lontana e comincio a notare che tutto l'argine è pulito (saranno un paio di chilometri). Niente lattine o bottiglie di plastica o scatole di sigarette.


 

Sempre più incuriosita, alla fine mi sono fatta coraggio e le ho chiesto se stesse facendo quel lavoro volontariamente o no. "Sì, mi ha risposto, venivo qui a passeggiare e mi arrabbiavo tanto. Così ho deciso di tenere pulito questo posto." 

Mi ci sono rivista perché facevo anch'io qualcosa di simile quando camminavo (non con la sua costanza devo dire) e, oltre a fargli i miei complimenti e ringraziamenti, da allora ammiro con piacere il nostro (cioè di tutti) argine pulito.

Ci sono anche persone così. E rincuorano. 



sabato 27 agosto 2022

Vacanza: ventisettesimo (e ultimo) giorno

 Tabella di marcia:


1) piantare l'alkekengi sotto l'albero di prugne. L'alkekengi è una bella pianta annuale da sottobosco (me la fece scoprire la mia amica A. durante una passeggiata) che fa dei bei frutti arancioni a forma di lanternine. E' molto facile da riprodursi. Di inverno sparisce ma a marzo puntualmente rispunta. Dopo averla tenuta in vaso un paio di anni ho capito che sta meglio in terra basta che sia all'ombra e innaffiata regolarmente durante l'estate. E così questa, che è la seconda che ottengo da seme, ho deciso di metterla a dimora sotto il vecchio albero di prugne. Vediamo se si piacciono 😊

2) Pillottare l'arrosto di maiale con le nostre erbe aromatiche (salvia, alloro, rosmarino, timo e nepitella) alle quali ci aggiungo chiodi di garofano e un po' di cannella. L'arrosto è dell'azienda locale Cormezzano che fa ottimi formaggi e carni. Lo cuciniamo questo pomeriggio così domani arrivati in città abbiamo già la cena pronta.

3) Breve seduta di ginnastica. Non sono riuscita a mantenere il ritmo cittadino delle tre sedute settimanali ma è anche vero che qui in campagna non sono mai stata costante nella ginnastica e poi non sto certo tanto seduta!

4) Mentre R appende la lampada che abbiamo "salvato" dal mercatino del riuso (era tutta arrugginita ma, una volta restaurata abbiamo visto che non è niente male), passo l'aspirapolvere all'interno dell'auto piena di foglie ed erba secca.

5) Finalmente filtriamo e diluiamo il nostro primo amaro fatto in casa. Alla fine di luglio abbiamo infatto messo sotto alcol le nostre erbe: alloro, salvia, rosmarino, timo, cedrina, finocchietto selvatico, basilico (unico acquistato), nepitella, mirto, melissa, artemisia, mallo di noce e arancio amaro. Non è male come primo esperimento e comunque è una soddisfazione.


 

6) Questo pomeriggio si comincia a riporre le cose, ad imballare quello che c'è da portare via, a fare qualche pulizia, l'ultima innaffiatura (i temporali previsti non si vedono all'orizzonte) e si finisce con grigliata finale in terrazza.

Risparmio di raccontare il magone e dico solo che sono davvero contenta di questa vacanza così lunga e così bella. 

venerdì 26 agosto 2022

Vacanza: ventiseiesimo giorno


 

 Mentre R ritoccava la ringhiera, ho dato il protettivo sulle pitture murali da preservare (essenzialmente quelle lasciate dagli ospiti).

Altro lavoro da fare prima di partire, la pulizia delle superfici marmoree che stanno alle intemperie. Si tratta di un muretto e di un tavolo che poggia su una base di ferro. Ahimé, malaugurata idea di dare un'occhiata alla struttura di ferro! Si rivela infatti molto molto più arrugginita di quanto si poteva presagire! Non rimane che correre ai ripari con antiruggine e una copertura plastica per salvare il salvabile. E' incredibile come, finito un lavoro, ne spunti subito un altro!!!


 

La lista emergenziale è esaurita. Il resto può essere rimandato all'autunno (o forse anche al prossimo anno).


Approfitto dell'occasione per parlare delle nostre compagne vespe. Ad inizio vacanza abbiamo infatti scoperto un vespaio tra le piante di sedum del "giardino verticale" (si tratta di una piccolissima scarpatina che aggetta proprio sulla terrazza). Tutti gli ospiti che abbiamo avuto in questi giorni ci hanno consigliato di distruggere il vespaio e di liberarsi delle sue autrici. Ma noi abbiamo pensato che, se l'ecosistema ha previsto l'esistenza di questo vespaio, un'utilità ci deve pur essere e abbiamo deciso di convivere con le nostre amiche vespe. In realtà sono state davvero rispettose, ci hanno "allietato" svolazzando durante tutti i nostri pranzi ma non ci hanno mai aggredito. Chissà, dal loro punto di vista, siamo noi che abbiamo invaso casa loro.... 



giovedì 25 agosto 2022

Vacanza: venticinquesimo giorno



In mattinata, mentre R finisce di dare la prima mano, io attacco la seconda. Il compito più che altro è scovare nelle miriadi di angoli e interstizi qualcosa di tralasciato, e qualcosa c'è sempre. La superficie è ruvida e porosa (purtroppo ci siamo resi conto che la scartatura doveva essere ben più drastica). Un lavorino lungo e di pazienza quindi accompagnato dall'ascolto di podcast. Io scelgo "Ex Voto" di Marco Damilano: interessante anche se un po' deprimente. L'elettore italiano non ha imparato nulla dal passato, ahinoi!

Prima di cena riusciamo a concludere la seconda mano! Per domani rimane solo da fare i ritocchi dei punti trascurati, che ci saranno sicuramente, ma siamo contenti di aver praticamente finito.

Stasera invece finisco di vedere su RaiPlay "Una donna", uno sceneggiato del 1977 con Giuliana De Sio, tratto dal romanzo di Sibilla Aleramo. Lo stile oggi fa un po' sorridere ma la storia è interessante e quanto mai attuale.

mercoledì 24 agosto 2022

Vacanza: ventiquattresimo giorno


 A testa bassa a verniciare. Dopo pranzo faccio un salto veloce a comprare altra vernice ed altri pennelli (a fine giornata il pennello è da buttare). Stiamo utilizzando uno di questi smalti che vanno per la maggiore, di consistenza gelatinosa (che ha il grande vantaggio di non sgocciolare ma il difetto di seccarsi velocemente nel barattolo), del colore nero antico micaceo che riprende quello usato per le grate delle finestre e per i cancellini di accesso.

A sera ho finito la struttura sopra la terrazza mentre per la ringhiera riccioluta siamo quasi alla fine della prima mano. 

Dopo cena finalmente finisco di vedere la serie su Chernobyl. Fatta molto bene ma che angoscia!

martedì 23 agosto 2022

Vacanza: ventitreesimo giorno


 La sera a cena in terrazza comincia a fare freschino. Il sole va giù verso le otto e ci vuole la felpa. Anche la notte ormai dormiamo con la copertina di cotone fissa e verso il mattino non basta quasi. Che malinconia l'estate che se ne va... Quanto mi mancheranno queste cene in terrazza sul nostro tavolino di vetro con i fiori della nostra bignonia a centro tavola! Eppure, stando in campagna, mi rendo conto di come tutte le stagioni siano necessarie: le piante a questo punto hanno speso le loro energie tra foglie, fiori e frutti e si devono godere il loro periodo di riposo vegetativo. Anche gli animali (che pure si notano meno) mettono un freno alla loro attività. Per gli umani invece l'autunno e l'inverno sono il periodo di massima attività: ricomincia scuola, università, lavoro, corsi, palestra, impegni vari. Siamo essere innaturali ormai.


Finalmente stamani, dopo aver mangiato tanta polvere di ferro, abbiamo messo mano ai pennelli. Purtroppo ci siamo resi conto che per dipingere questa maledetta ringhiera ci vorranno molte più ore di lavoro del previsto e i giorni di vacanza ormai sono agli sgoccioli. Bisogna assolutamente accelerare i tempi!


lunedì 22 agosto 2022

Vacanza: ventiduesimo giorno

L'ottima marmellata di fichi che abbiamo fatto non era poi così poca. Non ci speravamo viste le condizioni del grande fico infestato dalla cocciniglia!


 

 

 

 

Nel frattempo R ha cotto anche una squisita focaccia di zucchine! 



Oggi ho rifatto ginnastica dopo una settimana circa di pausa: che fatica! E' incredibile come si perda velocemente l'allenamento!

Poi ancora scartatura della struttura della terrazza. Praticamente un bagno di polvere di ferro! 😒

 


 

 

domenica 21 agosto 2022

Vacanza: ventunesimo giorno

 Pensavo che quattro settimane di ferie fossero così tante che avrei finito per non sapere come impiegare il tempo. Ed invece ora che si avvicina la fine mi rendo conto che, al solito, non riuscirò a fare tutte le cose che mi ero ripromessa. Così mi sale la frenesia da mancanza di tempo. In effetti dovrei contrastarla ma è più forte di me. La lista delle cose da fare è ancora lunghetta, anche se, ovviamente non sono tutte urgenti e soprattutto alcune possono essere tranquillamente rimandate all'autunno prossimo.


 

Oggi, dopo una pulitina più veloce del solito, mentre R riattaccava il lavoro di scartatura della ringhieria, io ho liberato la struttura di ferro che attraversa la terrazza e sulla quale è appoggiato il glicine. Mi è dispiaciuto tagliare tante fronde che comunque contribuivano ad ombreggiare la terrazza, ma, d'altra parte, la struttura si è rivelata molto molto arrugginita e va sicuramente restaurata. Inoltre questa potatura fuori stagione mi permetterà di dover raccogliere meno foglie secche questo autunno.


 
Dopo pranzo ho fatto un giro tra le piante di fico e ho ricavato diversi frutti molto in là con la maturazione (infatti li ho dovuti contendere a vespe, cimici, afidi e formiche!). Devo quindi precipitarmi a fare un piccola marmellata.

 


Vacanza: ventesimo giorno

Stamani la partenza dei nostri due ospiti con l'immancabile magone di cui ho già parlato gli anni scorsi (2016, 2018). Quest'anno però ho ancora una settimana di vacanza e questo attenua un po' la malinconia. Anche se oggi l'aria è così limpida e fresca che fa proprio pensare alla fine dell'estate.  

Così io ed R abbiamo ci siamo rimessi i guanti da lavoro e abbiamo riattaccato il lavoraccio della scartatura della ringhiera.

Da così





 

 

 

 

 

 

a così



venerdì 19 agosto 2022

Vacanza: diciannovesimo giorno

Anche stamattina siamo stati svegliati dai tuoni ed è piovuto quasi tutta la mattina.

Oggi è l'anniversario dell'eccidio nazifascista di San Terenzo Monti - Bardine ma, un po' il mal tempo, un po' la pigrizia ci hanno fatto marinare la commemorazione.

Io e la mia amica S ci siamo messe a pulire e restaurare delle armi finto-antiche che stanno appese nell'ingresso da tempo immemorabile. In effetti, ripulite e lucidate fanno tutta un'altra figura.

A cena un immancabile appuntamento annuale: la Sagra della Pattona di Agnino. Passando sopra al rumore assordante del capannone affollatissimo, ci siamo gustati gli ottimi sgabei e la specialità della sagra. La pattona è una specie di panino di farina di castagne avvolto nelle foglie di castagno e cotto nel forno a legna. Squisito l'abbinamento con la ricotta fresca ma si può farcire anche con altre cose.


 

giovedì 18 agosto 2022

Vacanza: diciottesimo giorno

 Stamani ci siamo svegliati che già tuonava e infatti, nemmeno il tempo di fare colazione, è passato un nubifragio con vento e pioggia forte (infatti abbiamo scoperto che ha fatto diversi danni in zona). Quindi ne ho approfittato per aiutare un po' mio figlio D a ripassare il programma per il concorso in vista. 

 

Nel pomeriggio per fortuna il tempo si è rimesso. 

Oggi mio figlio D ha avuto un primo colloquio con una università americana per un possibile contratto di lavoro.  Una proposta stimolante ma con le sue criticità. Incrociamo le dita...

 

Mentre io e R continuavamo il lavoro di scartatura della ringhiera, la mia amica S ha arricchito di fiori e animaletti il nostro albero degli ospiti.




 

La sera il tempo ci ha concesso di goderci la cena in terrazza. Dopocena ci siamo persino arrampicati nel sottotetto per guardare qualche stella dall'abbaino.

mercoledì 17 agosto 2022

Vacanza: diciassettesimo giorno

 Stamani l'arrivo gradito della mia amica S. che si è messa subito a lavorare al murales integrando i fiori del prato. Peccato che il tempo sia repentinamente peggiorato impedendo di continuare il lavoro.


 

Cena a base di panigacci al ristorante I tre archi di Podenzana. Si tratta della specialità della zona: cioè dischi di un impasto particolare cotti in rotondi cocci preriscaldati sul fuoco. Si mangiano bolliti e conditi con pesto, olio e parmigiano o sugo di funghi, oppure secchi farciti con formaggi e affettati. Ottimi i panigacci, un po' lento il servizio.

martedì 16 agosto 2022

Vacanza: diciottesimo giorno

Oggi ho dato inizio al "carico da novanta": il restauro della bella ma ricciolutissima ringhiera della terrazza. In due ore sono riuscita a scatare solo un modulo e mezzo. Ne mancano ancora ben cinque (senza contare le strutture aeree). D'altra parte le condizioni della ringhiera sono tali che questo lavoro non si può rimandare al prossimo anno (e non si può certo pensare di farlo nei fine settimana autunnali). 

 




lunedì 15 agosto 2022

Vacanza: diciassettesimo giorno

 Ferragosto pare che derivi da una festa romana (feriae Augusti) in cui si celebrava la fine dei lavori agricoli. Ebbene non solo non abbiamo santificato la festa, ma stamani ho pure fatto "un lavoro agricolo" o comunque rurale finendo di ripulire la siepe grande. R invece si è dedicato alla preparazione della grata della cantina scartandone la ruggine.


Poi ho raccolto delle pigne nell'abetaia ora che sono appena cadute e sono secche. Le ripongo in un contenitore accanto al camino e ci saranno utili per accendere il fuoco quest'inverno.


 

Per il resto giornata tranquilla. Erano previsi temporali ma invece le previsioni hanno fatto cilecca. Ho aiutato mio figlio D a studiare per il concorso e siamo stai un bel po' a chiacchiera dai nostri vicini.

La seconda metà di questa lunga vacanza si avvia ad avere ritmi più blandi della prima.

domenica 14 agosto 2022

Vacanza: sedicesimo giorno

Stanotte, giro di boa: abbiamo passato la metà delle vacanze. 😩 Abbiamo fatto tante cose ma la cosa che mi preoccupa è che sicuramente la seconda metà "volerà" più della prima.

Anche stamani pulizie. Stavolta servizio ridotto sulle stanze già pulite la settimana scorsa e mi sono concentrata sulle scale che vanno a piano terra e sull'ingresso principale della casa. Lo utilizziamo poco soprattutto da quando si accede anche dalla terrazza ed essendo sulla strada provinciale è sempre molto più polveroso. 

A pranzo ottima pasta cucinata da nostro figlio con cipolle fresche e pomodorini. 


 

La temperatura è abbastanza più bassa dei primi giorni e infatti la notte e la mattina fa quasi freschino.

 

sabato 13 agosto 2022

Vacanza: quindicesimo giorno

Oggi ho continuato il lavoro di ripulitura della siepe grande di lauroceraso. Non è facile perché bisogna liberarla dall'edera, dalle foglie tagliate e incastrate che tolgono luce alla base e dai rami secchi. Le piante hanno tutte legnificato e bisogna individuare nell'intreccio dei rami quelli morti che non producono più foglie e segarli. Sono arrivata a due terzi della siepe. Guardando i numerosi rami tagliati mi chiedo quanta Anidride Carbonica è intrappolata in questi tronchi che ora sono alimento per il nostro camino nelle serate invernali. 


 

E' un lavoro inedito ma credo che sia utile affinché le piante di lauroceraso ributtino alla base infittendo la siepe di foglie invece che di infestanti. Non mi è neanche tanto dispiaciuto come lavoro: è quasi all'ombra e non troppo faticoso (a parte la scomodità di stare accoccolata per estirpare l'edera dal basso). Certo, ma quanto graffiano queste piante!?!


 Dopo pranzo ho snocciolato un'altra teglia di susine piccole gialle per farne ancora marmellata: due ore di snocciolatura (guardando qualche puntata di Passato e Presente su RaiPlay). Non ho ancora parlato di queste susine? Si tratta di un albero generosissimo che tutti gli anni, senza riposo, produce questi piccoli frutti dolcissimi. Il problema è che sono grandi quanto una ciliegia e farne marmellate vuol dire passare ore ed ore a snocciolarle. Il risultato poi è buono ma l'investimento di tempo è notevole. Dispiace lasciarle marcire a terra e quindi qualche mandata di marmellata cotta in forno va fatta.

Dopo cena, una tradizione ferragostana dei nostri vicini: caldarroste.

venerdì 12 agosto 2022

Vacanza: quattordicesimo giorno

 Stamani fa piuttosto freschino. Il termometro in cucina segna 20 gradi e 6. E' nuvoloso e viene anche un breve scroscietto di pioggia. Faccio un po' di ginnastica anche se ho un po' di torcicollo. 

Poi prendo la macchina e vado a Fivizzano dove ci dovrebbe essere l'ecofurgone per la raccolta di rifiuti particolari. Consegno diversi barattoli di vernice finiti, qualche vecchio cavo elettrico e diverse pile. Qui fanno la raccolta porta-a-porta, che è un'ottima cosa. Peccato che sia assolutamente impraticabile per chi ha una seconda casa! Praticamente non siamo mai presenti nei giorni di ritiro. Spesso durante l'anno ci portiamo via la spazzatura per gettarla nei cassonetti della nostra città nonostante la tassa (giustamente salata) che paghiamo.

Anche l'ecofurgone è disponibile solo due volte al mese, ad orari improponibili per chi lavora e ad una decina di chilometri di distanza, mentre a Firenze lo abbiamo tutti i lunedì pomeriggio a cento metri da casa. Eh gioie e dolori di vivere in un piccolo comune montano!

Dopo pranzo, un lavoro che mi proponevo da tempo: pulire la nostra bella terrazza di circa trenta metri quadri con spazzolone, sistola e acqua del pozzo. Ho consumato molte più calorie della seduta di ginnastica di domani ma almeno ho tolto le macchie che ci avevano lasciato i fiori di glicine questa primavera e il verderame che ha sgocciolato dalla medesima pianta.

Nel tardo pomeriggio abbiamo invitato tutti i nostri vicini per un aperitivo. Io ho fatto una torta salata con pastasfoglia, ricotta e spinaci e R ha fatto un ottimo tzatziki. Pare che l'idea sia stata apprezzata. 😊


giovedì 11 agosto 2022

Vacanza: tredicesimo giorno

Oggi mi sono fatta coraggio e ho pulito i vetri delle finestre. Si tratta di ben 18 finestre (compresa la piccola del bagno ma anche le tre portefinestre che danno in terrazza). Ne avevano proprio bisogno: qui a sinistra com'erano.


 

 

 

 

  e qui a destra il risultato.

Forse è solo una questione di estetica (anche se lo sporco in realtà si accumula) ma, visto quanto ci sono costate queste belle finestre, dispiace trascurarle. Una gran cosa quanto è cambiato l'isolamento dal caldo e dal freddo grazie a queste finestre e al tetto nuovo. Mentre a Firenze siamo sempre a combattere con il caldo che una volta entrato in casa non se ne va più, qui spalanchiamo la notte, la casa si rinfresca fino a 24 e anche 22 gradi e poi chiudiamo tutto e riusciamo a mantenere tutto il giorno la temperatura senza bisogno di condizionatore! E' vero che il merito è anche delle mura spesse della casa ma ricordo quanto in passato si scaldava soprattutto il piano di sopra.

mercoledì 10 agosto 2022

Vacanza: dodicesimo giorno

Ieri pomeriggio è arrivato nostro figlio D con il suo scooter. Siamo contenti di passare qualche giorno insieme a lui. 💓

 

 

Stamani, visto che il sole era un po' velato, abbiamo attaccato la siepe grande di lauroceraso (per "grande" si intende lunga una cinquantina di metri). Un lavoraccio: R sulla scala con il taglia siepe, e io con la cariola a raccogliere gli sfalci. Alla fine siamo contenti di averla fatta anche quest'anno. Potandola tutti gli anni infatti si evita che si formino quei grossi tronchi che richiedono una gran fatica per essere tenuti a bada.

 

A cena ho cucinato delle ottime acciughe di Monterosso: con gli spaghetti e poi al forno con pangrattato e foglia di alloro. Siamo riusciti anche ad assaggiare il gelato di Rino. In questa piccola frazione infatti il commercio è quasi esclusivamente ambulante: il mercoledì il pesce, il venerdì frutta e verdura, ogni quindici giorni i formaggi, per chi vuole passano un paio di furgoni di surgelati e d'estate Rino, un gelataio anziano un po' pazzerello con un furgoncino tutto colorato e pieno di dediche, un personaggio insomma.


martedì 9 agosto 2022

Vacanza: undicesimo giorno

 Ieri sera un filmino divertente: "Tel aviv brucia", una storia di israeliani e palestinesi ma raccontata in modo leggero tramite una vicenda collegata ad una serie televisiva amata da entrambi. 

Oggi mi sono fatta coraggio e ho svuotato le due cantine dalle ceste di legna per metterle al sole. L'idea è che cedano un po' di umidità e si secchi un po' la muffa che dà cattivo odore quando bruciamo la legna d'inverno nel camino. E' anche l'occasione per dare una spazzata in cantina e rimettere un po' in ordine. Niente in confronto al lavorone che feci l'anno scorso!

A fine pomeriggio rimetto tutto dentro ed anche questa è fatta!