lunedì 4 febbraio 2008

E' ora di finirla!

Perchè ti indigni della situazione dei rifiuti in Campania? Tanto non cosa vuoi che cambi? Perchè ti indigni della sanità siciliana guardando il documentario "La Mafia è bianca"? Cosa ti aspettavi? Il sud dell'Italia è così, hanno sempre regnato malavita, corruzione, illegalità, rassegnazione, fatalismo. Non cambierà mai niente.

No, non è vero. Il nostro sud non è tutto così. Allora dunque erano pazzi magistrati come Falcone, Borsellino, Chinnici, Livatino? Erano visionari parroci come Don Pino Puglisi e Don Giuseppe Diana? Erano illusi giornalisti come Beppe Alfano e Pippo Fava?Allora Peppino Impastato? Allora sono completamente folli i ragazzi di Libera ? I ragazzi di Addio Pizzo? I ragazzi di Ammazzatecitutti? Gli imprenditori che si ribellano al racket mettendo a rischio la loro vita e la loro azienda? E' folle Saviano che denuncia la Camorra ed è costretto a girare con la scorta?

Per favore, basta cinismo! Basta rassegnazione! Basta vedere il marcio dappertutto! Non dobbiamo smettere di indignarci!
Chi ha la mia età o anche di più, può permettersi di ritirarsi nel suo piccolo mondo fatto di privilegi più o meno conquistati (anche se per me questo equivale a seppellirsi) e vivere pensando a quante tasse ci cucca lo Stato o a dove andare in vacanza la prossima estate.
Ma i giovani questo non se lo possono permettere perchè hanno ancora tutto da costruire. Noi quindi abbiamo il dovere di dare loro la speranza di potersi costruire il futuro con il loro impegno. Avranno dei sogni e delle speranze diverse dalle nostre, ma ce le devono avere.
Non può un ragazzo di 14 anni come mio figlio dirmi: "Ma tanto i sogni mica si avverano!" oppure un suo coetano scrivermi: "La raccolta differenziata non si farà mai".

Cari adulti, se questo paese fa schifo è anche colpa nostra che non abbiamo fatto abbastanza e se i ragazzi diventati grandi ci prenderanno per il bavero e ci sbatteranno nel muro per quello che si ritroveranno, avranno tutte le ragioni!
Cari adulti, anche se non crediamo più in un futuro migliore, per favore, smettiamola di ripeterlo continuamente di fronte ai ragazzi che hanno diritto a crederci perchè il futuro è loro. Non nostro.

PS: la foto riproduce un'alba o un tramonto?

32 commenti:

  1. ...argomenti troppo difficili da commentare in un commento... :-)
    Tutti i sud del mondo fanno comodo a tanti nord del mondo. La "monnezza" di buona parte del nord finisce al sud. Saviano ha mostrato tutta la labilità del confine fra "legale" ed "illegale".
    Buona parte del "sud" è una delle manifestazioni di una economia calibrata sullo spreco.
    Al sud c'è stato anche un "mutamento antropologico", ma non siamo tanto distanti dal "nord": ognuno per se e dio (riservato ai credenti) per tutti.
    I sogni...? Cerco di non averne e poi mi metto a sognare... :-)
    Ciao Arte

    p.s.: sono del sud, ma sono in toscana da più di metà della mia vita e non mi sento nè del sud nè toscano.

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  2. ...argomenti troppo difficili da commentare in un commento... :-)
    Tutti i sud del mondo fanno comodo a tanti nord del mondo. La "monnezza" di buona parte del nord finisce al sud. Saviano ha mostrato tutta la labilità del confine fra "legale" ed "illegale".
    Buona parte del "sud" è una delle manifestazioni di una economia calibrata sullo spreco.
    Al sud c'è stato anche un "mutamento antropologico", ma non siamo tanto distanti dal "nord": ognuno per se e dio (riservato ai credenti) per tutti.
    I sogni...? Cerco di non averne e poi mi metto a sognare... :-)
    Ciao Arte

    p.s.: sono del sud, ma sono in toscana da più di metà della mia vita e non mi sento nè del sud nè toscano.

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  3. Facile dare la colpa agli altri. Facile dire che lo Stato non c'è. Facile scaricale il barile sulle spalle altrui. E noi? Cosa facciamo noi per migliorare, non il futuro, bensì il presente, questo presente che, diciamo, desideriamo migliore?
    La storia ci insegna che se non cambiamo noi, difficilmente possiamo modificare il nostro dintorno: bisogna partire dalla nostra mentalità, il resto verrà ...

    Felicità

    Rino, ottimista, nel sole che sorge.

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  4. continuo a dirlo e ribadirlo, bisogna iniziare nel nostro piccolo, cercando di non parlare bene e razzolare male... io nel mio sinceramente faccio del mio meglio. Non ho dei sogni ma degli obbiettivi e sto lottando per arrivare a dei risultati, altro non posso fare se non "contagiare" chi mi sta attorno che non e' detto che la pensi come me... e' molto difficile ottenere grandi risultati a risoluzione dei grandi problemi e' piu fattibile impegnarsi in quello che personalmente ci sentiamo in grado di compiere.
    Un caro saluto
    Dona

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  5. Il problema è che qua bisogna reimparare tutto da zero. Per arrivare a spiegare il concetto di cittadinanza, il valore del voto, il senso e le responsabilità che dovrebbero essere legate al potere, la legalità, il sacrificio personale per il bene collettivo, occorre prima rispiegare l'alfabeto. La maledetta maggioranza dei votanti non capisce un cavolo di tutte queste cose, ma prima ancora non conosce la lingua per potergliele spiegare e non ha la capacità di concentrazione e di riflessione per fingere di ascoltare; eppure vota e decide anche per me. Una volta non ero così sfiduciato, ma adesso davvero non ne posso più. E non è un problema di sud o di nord, è solo che, come diceva Gaber, io non mi sento italiano. Mi sento sempre meno a mio agio fra i miei vicini di pianeta e di epoca. I telegiornali che sparano cazzate (cerco di cogliere un velo d'imbarazzo nel giornalista, ma ormai neppure lui si vergogna più, sembra un cyborg con quello sguardo fisso, la dignità umana e professionale sospesa), la legge che è sempre meno uguale per tutti, l'ignoranza galoppante, l'arroganza dei potenti che ammettono le loro colpe ma non si dimettono, o si dimettono solo quando qualcuno sta per cacciarli; le eco-balle, vere e metaforiche, che si rimpallano da uno schieramento all'altro e diventano solo scuse pretestuose per gridare nei dibattiti, e le soluzioni sono sempre a quattro, sei, dodici mesi, il tempo di dimenticare; i vicini di casa che mi guardano strano perché conservo la "spazzatura" in garage (il concetto di involucro riciclabile, perfettamente igienico e da recuperare, è del tutto ignoto tra i miei coinquilini). Questo è il problema, e non è un problema solo del sud: siamo ignoranti e stiamo sprofondando sempre più in un'ottusità egoista e superstiziosa... è qualcosa che, non so come, ma sento che ha a che molto a che vedere, e in maniera neanche tanto sottile e lontana, con lo strapotere dell'economia, la globalizzazione semipermeabile dei popoli, i litigi tra insegnanti e allievi da Maria De Filippi, i tronisti di Maria De Filippi, le buste di Maria De Filippi, l'esistenza stessa di Maria De Filippi e la sua certa parentela con Emilio Fede, Rutelli, gli Agnelli, Mastella, Pannella, Bossi e le famiglie mafiose di Corleone. Cose che non c'entrano nulla le une con le altre, ma che stringono le nostre esistenze in un reticolo che ci sta strangolando. Io non riesco a essere ottimista, e non credo sia un problema del solo sud. Ci sono spazzature meno visibili che stanno iniziando a soffocare l'aria del nord, e che verranno allo scoperto solo col tempo... monnezze profumate e incorporee, crediti, swap, promesse, scambi di lauree e diplomi, baratti sottovuoto spinto, prestiti esistenziali in buoni-cultura teorici senza controvalore effettivo, e forme di prostituzione e di stupro ancora tutte da inventare, furti di tempo e d'aria, rincorse esistenziali impossibili, figli perduti incomprensibili e irraggiungibili dentro al gorgo del nulla, troppo tardi, troppo tardi, e non basterà rinchiudersi in una villetta circondata da muri di cinta per essere al sicuro... certo, che possiamo salvarci: smettendo una buona volta di essere tolleranti. Avete visto come imbottigliano e attutiscono ogni forma di insoddisfazione, di disgusto, di protesta? Antipolitica, dicono. Ma sono loro, l'antipolitica... l'anticultura, l'antitelevisione, l'antitutto. C'è un establishment che stabilisce tutto per noi, dall'alto, senza sapere neppure il perché, senza avere una visione, o almeno un'utopia, di futuro. Guidano con gli occhi chiusi. Finché non li mandiamo a cagare, resterà tutto così, cioè peggio, sempre peggio, di giorno in giorno, mica solo nel sud.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. @giam: infatti i problemi del sud erano solo lo spunto di partenza. Quello che volevo dire (e non so se il mal di testa da sinusite mi ha permesso di spiegarmi bene) è che ai giovani vanno date speranze, vanno indicati gli esempi positivi. Dai, giam, noi li avevamo i sogni, no? Ecco, ne hanno diritto anche i nostri figli!

    @Rino splendido! Mi sono infatti dimenticata di dire che va studiata di più la storia per non ripeterne gli errori ed anche per giudicare in modo più obiettivo il presente. Magari ne faccio un altro post rubandoti il mestiere.

    @Dona: anch'io sono per i piccoli cambiamenti che sommati diventano grandi, i piccoli gesti.
    Vedi un mio vecchio post: Io faccio la mia parte

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  8. Mi pare che il problema di questo Paese, magari facendo un discorso troppo semplicistico, sia l'incapacità di accollarsi la responsabilità dei comportamenti: a tutti noi fa comodo lo scaricabarile (che nel caso specifico non è nemmeno figurato, ma reale).
    Qualsiasi cosa capiti, in Italia mai nessuno ha colpa di nulla.
    Della nazione di poeti, santi e navigatori, solo i santi son restati.

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  9. Artemisia, lo sai, io nei giovani ho fiducia, ma forse anche dir loro "guardate che siamo ad un passo dal baratro" può servire a svegliarli! Almeno i trentenni! Io non ho più le energie di una volta! Tocca a loro!
    E' così che mi sento e mi sono spaventata nel trovarmi d'accordo con l'analisi spietata di giuseppe jacobaci (che andrò a visitare nel suo blog)

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  10. Marina, anch'io sono stanca, credimi! Motivi di scoraggiamento ce ne sono quanti ne vuoi. E' vero che tocca a loro, non ne ho dubbi. Il mio era un appello semplicemente a smettere di lagnarsi, a smettere di fare di tutta l'erba un fascio, a smettere di indicare ai ragazzi sempre e solo gli esempi negativi. Per esempio, smettere di far loro vedere Maria Defilippi (tanto per citare Iacobaci) e proporre loro storie di persone da prendere per esempio.
    Pensa a Tommasino!

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  11. Secondo me e` un'alba, anche se io preferisco i tramonti... all'alba preferisco dormire!

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  12. Bellissima la domanda che hai messo in calce alla foto: riesci a sintetizzare un intero saggio di filosofia.
    (Ti passo una frase abbastanza analoga, pronunciata da Pippo, l'amico di Topolino: "non è strano che una discesa, vista dal basso, somiglia tanto a una salita?")
    Un saluto da Luciano e Idefix http://lucianoidefix.typepad.com

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  13. Grande Arte... la penso esattamente come te!! bisogna risvegliare i giovani, farli più partecipi, toglierli dall'anestetico mondo (che li plagia con cose stupide e modelli superficiali da imitare) per ricominciare finalmente a smuovere questo mondo in rovina.
    In alcuni punti del tuo post sembrava che stessi scrivendo io... ;-))

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  14. Mi sono fatto trascinare dall'argomento (e dalla mia retorica vagamente onanistica) e forse ho seguito poco il tuo filo... ma il succo era che per me quello è un tramonto, ora come ora vedo tutto nero... è come se secoli e secoli di cultura, di civiltà, di sforzi verso la democrazia fossero presi ripetutamente a calci da un'orda di imbecilli attaccati solo alla poltrona, e noi li lasciassimo fare... e non credo molto nei giovani. Non in quelli di oggi. Quelli di domani, forse, prenderanno a calci anche noi e ci additeranno, con ragione, come i distruttori del loro mondo... poi, è ovvio, aver fiducia è necessario, non ci sono alternative; ma mi viene così difficile...

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  15. Secondo me, comunque si tratta di un'alba... Per l'immondizia non mi esprimo più... Sono troppo furioso...

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  16. Prof. Fabio, stai attento. Non si parla di immondizia si parla di speranze. Ed invece mi piacerebbe che tu ti pronunciassi proprio su questo, tu che hai "per le mani" le giovani generazioni e puoi fare molto.

    Mi sono pentita dei primi due paragrafi del post che erano solo un preambolo, il tema era la speranza in un futuro migliore e nella possibilita' di poterlo cambiare.
    Sigh! :-((

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  17. Ciao Artemisia, ti ringrazio per aver chiamato il mio commento "autorevole" ma devo dire che anch'io troppo spesso combatto con i mulini a vento. Qui da noi c'è in effetti una certa aria di fatalità che non se ne vuole andare, ma non perchè i siciliani siano tutti così, ce ne sono tanti che vorrebbero cambiare pagina, il fatto è che rientriamo tutti in un "sistema Italia" che ci paralizza. Con ciò non voglio cercare giustificazioni ma soltanto evidenziare che noi rimaniamo penalizzati anche dal fatto di essere un sud "defilato e autonomo" e quindi in balia di chi vuole accaparrarsi voti e potere. Da noi è facile promettere qualcosa per i politici perchè qui mancano troppe cose, ma la cosa più orribile a mio parere è far crescere i giovani come larve umane che pensano soltanto al divertimento e alle scemenze, su questo non bisogna mai arrendersi ed è quello che faccio io anche con i detenuti, non bisogna mai cedere su niente altrimenti la pietà vince e le ferite diventano piaghe...per assurdo potrei dirti che è più facile ottenere qualche risultato dai detenuti che non dai giovani e questo perchè molto spesso i ragazzi hanno alle spalle dei genitori che non hanno il minimo senso di civiltà e democraticità...C'è una cosa dunque che mi preme di dire e lo faccio sempre: i ragazzi non hanno colpa,nascono perfetti e i genitori li rovinano, di questo sono veramente convinta e ti giuro che rimanderei a scuola i genitori e farei leggi severe per quelli che ottengono cattivi risultati con i figli...la speranza che tu dici però non mi abbandona mai altrimenti non potrei fare quello che faccio, qualcuno deve impegnarsi a questo mondo per alzare anche di un minimo il livello degli esseri umani...potrei stare ad elencarti tutti i problemi della società moderna ma li conosci benissimo e ne hai pure parlato, allora ti dico soltanto che ognuno di noi che capisce dove sta un qualsiasi errore deve intanto cercare di correggerlo...cercherò di approfondire anch'io l'argomento ...ciao e grazie, ti abbraccio...Carmela.

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  18. Grazie, Carmela, per la tua passione. Ne abbiamo davvero bisogno. Tutti.

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  19. Direi che siamo in vista di un tramonto ma anche di un'alba, il problema è che il tramonto è seguito da un periodo di buio assoluto, anche se poi l'alba lo diraderà.
    Qualcuno parla di massa critica superata la quale ci dovrebbe essere l'inversione di tendenza, il difficle è raggiungerla però e l'alternativa, sempre più, potrebbe diventare la riduzione della massa.
    Non penso necessitino grandi profezie per vedere che l'essere umano stà facendo un'allegra corsa al massacro, effettivamente quello che necessità è un cambio di cultura, un cambiamento interiore che sposti l'attenzione sui valori umani anche a scapito delle convenienze, io ho sempre cercato di farlo, ma gli altri ?
    Leggo spesso indignazione e rabbia ed è un'errore, porta solo benzina sul fuoco, alimenta le divisioni, ma quì è in gioco il futuro dell'umanità intera, non solo quello del singolo.
    Ognuno di noi può portare il suo piccolo contributo lavorando su se stesso, evitando tutte quelle manifestazioni che alimentano l'aspetto negativo dell'energia,ma anche sul piano pratico si possono fare molte cose, io sono mesi che non accendo più la tv o leggo giornali, molte cose fanno presa pechè c'è chi le consuma, cerco di acquistare solo quello che realmente mi serve senza curarmi se sono alla moda o se il mio vicino è invidioso di me, ho una macchina molto vecchia è và benissimo perchè mi porta in giro comunque.
    Somo molte le cose che ognuno di noi può realmente fare, sicuramente non accettare MAI la speculazione consumistica e mediatica al servizio di chi del bene dell'umanità non gliene fotte un pippa :-)

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  20. Riguardo la foto secondo me è un tramonto mentre riguardo l'immondizia... bah, si in effetti puoi avere ragione tu, però credo che i giovani di oggi preferiscano giocare alla playstation che dividere per benino i rifiuti (non è in senso offensivo, eh!).

    Pandoro

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  21. Io non riesco a credere in una ciclicità degli eventi, in una notte che prelude a un'alba, mi spiace ribadire il mio pessimismo. Una generazione di pessimi genitori (generalizzo, ok, ma è vero quel che dice donnanonmoderna, nascono perfetti, o forse semplicemente sono ramoscelli verdi, spugne che assorbono tutto, e hanno genitori pessimi) ha dato vita a una generazione di figli spenti e tristi e senza sogni né speranze o morale, che saranno genitori ancor peggiori. Non vedo dove possa spezzarsi la catena, senza uno sforzo vero e profondo da parte di tutta la società. Le cose, lasciate andare per il loro verso, tendono solo a scivolare dal male in peggio. Forse l'unica sarebbe quella di inventarci una specie di antidoto culturale, ma quale, e come veicolarlo, è tutto da vedere... la disaffezione dei giovani verso la tv è un buon segnale, controbilanciata però dalla pessima qualità dei media sostitutivi (playstation, appunto, o internet)...

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  22. "Ma tanto i sogni mica si avverano!" l'avrei detto anche io a tuo figlio. "La raccolta differenziata non si farà mai" forse l'avrebbe detta Fabio. Credo che un giorno ci si arriverà ad avere una coscienza sufficiente per salvaguardare l'ambiente.
    Non penso che i giovani abbiano bisogno di sentirsi dire "Andrà tutto bene nel mondo: i politici sono onesti, l'immondizia è ai minimi storici, la Mafia si sta disgregando" per aver fiducia nel futuro.
    Non ne hanno, ma non diamo la colpa solo agli adulti. E' colpa della società in generale, sempre più contorta e ammassata su se stessa.
    Lorenzo

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  23. I commenti di Lorenzo e Fabio mi confermano quello che mi ha spinto a scrivere il post (non il problema rifiuti! mannaggia ai preamboli!). Siamo in un tempo di pessimismo imperante e i nostri figli che lo respirano tutti i giorni non posso che rifletterlo. Nessuno sta proponendo di nascondere i problemi, Lorenzo, ma trovo che, a forza di parlare e riparlare di quello che non va, si finisca per non fare mai emergere quello che invece va, che c'e' ed e' anche importante (vedi gli esempi di antimafia). I ragazzi di Greenpeace a Napoli che hanno fatto l'esperimento della raccolta differenziata sono un esempio del fare al posto di lamentarsi e basta.
    Senza speranza di poter incidere nel nostro futuro non si vive, cioe' si vegeta. Io la penso cosi' ed e' per questo che ho fotografato l'alba.
    Meno male che Spunto mi ha capita.

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  24. Sono pienamente d'accordo con te. Questo disfattismo degli adulti fa molto male ai ragazzi che hanno bisogno di credere che qualcosa si può e si deve fare, e fa male anche a noi stessi, Giulia

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  25. Però attenzione alle sfumature: c'è differenza tra pessimismo e disfattismo. Io credo che sia assolutamente necessario fare qualcosa, faccio tutto quel che posso e cerco di portare avanti e contagiare comportamenti e mentalità corretti tra conoscenti e amici, oltre che alla mia famiglia (ho una bimba di un anno e mezzo che non vedrà mai un reality show, e che voglio creda in un futuro migliore e lotti per realizzarlo). Essere pessimista e farsene una giustificazione per non far nulla, essere nichilista, è da idioti, è imperdonabile. Io sono quell'altro tipo di pessimista, quello che non crede più nell'umanità (e quindi nella possibile salvezza della medesima) ma che crede molto nelle singole persone e nel dovere di agire e di fare comunque qualcosa fino all'ultimo (anche se fosse inutile)... forse il pensiero di Artemisia si può riassumere in una frase dettami tempo fa da un'amica, e che ogni tanto mi ripeto per lottare contro la mia visione fosca delle cose: fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce. Forse è così, è solo che il male intorno fa più rumore. Comunque sia, mi guarderei bene dal contraddire chi dice che si deve trasmettere positività alle nuove generazioni... la positività e la partecipazione attiva sono le uniche fonti sane di libertà e di cambiamento... magari davvero un giorno ci ricorderemo con orrore di quell'era assurda in cui avevamo iniziato a dare per scontate tante cose e stavamo iniziando a cederle, a svenderle, a delegarle... speriamo.

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  26. Giuseppe, alla fine vedo che siamo completamente d'accordo. Bella la frase della tua amica.
    Un caro saluto,

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  27. scusatemi tutti, ma io non vedo questo grado di vuotismo imperante nelle menti dei giovani(considerato la mia eta potrei dire figli).Le adolescenti che mi circondano sono ragazzine assennate e responsabili, sembra che abbiano compreso in pieno il senso del dovere civico, e le ragazze più grandi vivono il loro tempo libero anche nel volontariato(abito vicinissimo alla misericordia).Sicuramente sono attività che non fanno rumore, per questo sembra che nessuno se ne accorga.Certo gli stupidi appartengono a tutte le generazioni, la corruzione è sempre esistita da che mondo è mondo, ma negare la Speranza alle nuove generazioni è forse il danno maggiore che gli anziani possono fare.Per chi non è riuscito a trasmettere questo a i propri figli, forse un comportamento più esemplare potrebbe dare maggior frutti di tante chiacchere.

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  28. Ringrazio Carla per quest'ultimo commento pieno di speranza.

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  29. Sono daccordo con quello che dite però, questa non è la voce dei giovani (ancora, senza offesa).
    Moltiragazzi che scrivono queste cose per cercare di migliorare la situazione, poi, la raccolta differenziata non la fanno, ma non solo loro, tutti i ragazzi. (quasi tutti).
    Anche perchè, a buttare il classico sacchetto dell'immondizia non andrà di sicuro un ragazzo di 15/16/17 o qualsiasi età, e buttarlo ma manderà i propri genitori. Quindi chi è che ha torto? I giovani o gli adulti?
    Ai giovani non interessa molto (sempre non rivolto verso tutti), preferirebbero fare qualcos'altro mentre agli adulti, si interessa, ma a molti, e pure a loro, non interessa.
    Forse quei pochi a cui sta a cuore l'argomento dovrebbero obbligare i propri figli ad attribuire più importanza al problema, e quindi fare, per una volta, una cosa per bene.
    Non pensate sia pessimismo
    Non pensate sia stupido
    Non pensate sia disfattismo

    È LA PURA REALTà.

    E per una volta, non diamo la colpa alla politica (che si, centra anche quest'ultima, ma...), ma diamoci per una volta la colpa a noi stessi perchè non credo che se una famiglia non fa la raccolta differenziata sia colpa della politica ma del fatto che questi individui non hanno voglia di farsi 100 metri in più per andare al cassonetto del riciclaggio (o come si chiami...), magari perchè c'è il loro programma preferito in tv.

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  30. Non ho inserito il link del mio blog, se qualcuno volesse visitarlo, è http://pandoro.wordpress.com

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  31. Fabio, stai attento. Non si sta parlando di raccolta differenziata ma del vostro futuro in generale. Perchè non scrivi un post sul tuo blog parlando di come vedi il tuo futuro? Sarebbe interessante.
    Ciao,

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  32. noi spesso razzoliamo molto male
    basta leggere le ultime notizie della Corte dei Conti e forse hanno perfettamente ragione i nostri ragazzi!!!!
    i sogni a che servono davanti alla corruzione generale?
    un saluto erica

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