venerdì 22 febbraio 2008

L'anima rivoluzionaria e l'anima riformista di Artemisia

Se non ho più parlato di politica nei miei ultimi post non è perchè non mi interessi o non ci pensi, anzi. E' uno dei miei maggiori interessi. Ma da quando è caduto il governo la situazione cambia di giorno in giorno ed è difficile fermare le impressioni.
Vediamo se riesco a fare il punto sulle mie sensazioni riguardo all'attuale situazione politica.
Intanto ho capito che dentro di me convivono due anime che forse potrei definire (semplificando molto) la mia anima rivoluzionaria e la mia anima riformista.
La mia anima rivoluzionaria è quella che non rinuncia a desiderare un mondo diverso da quello che vedo.
Un mondo diverso significa una società dove non domina sempre e comunque il mercato e il profitto, dove anche chi nasce svantaggiato ha la possibilità di migliorare la propria condizione, dove la parola d'ordine non è crescita economica a tutti i costi ma migliorare la qualità della vita. Nel mondo che vorrei a tutti dovrebbero essere assicurati i beni essenziali (la casa, il lavoro, l'istruzione, l'assistenza sanitaria, l'aria pulita, l'acqua potabile, ecc.) ma quanto al resto dovrebbe essere incoraggiato uno stile di vita sobrio nei consumi perchè solo così si può preservare il nostro pianeta. Nel mondo che vorrei chi gestisce soldi pubblici dovrebbe dimostrare massima trasparenza e massima onestà.
Questo chiede la mia anima rivoluzionaria. Essa però convive con la mia anima riformista.
La mia anima riformista (che forse sarebbe meglio definire "pragmatica") mi dice che la Sinistra Arcobaleno non ha nessuna speranza di riuscire mettere in pratica quella visione diversa di società che potrebbe assomigliare, più o meno, ai miei desideri di cui sopra. La mia anima riformista-pragmatica mi dice che alla fine è solo una piccola minoranza di persone nel nostro paese che la pensa come me. E' chiaro che la maggior parte degli Italiani non ha nessuna intenzione di mettere in dubbio il mercato e il profitto, il consumismo e uno stile di vita energivoro e inquinante. Anche chi sta male, le pluricitate famiglie "che non arrivano a fine mese" probabilmente non vedono nella Sinistra Arcobaleno la giusta via d'uscita altrimenti essa raccoglierebbe assai più favori. Bisogna prenderne atto.
La mia anima riformista è quella parte di me che non si accontenta di sognare la rivoluzione ma vuole vedere le cose messe in pratica. Magari accontentandosi di meno ma che venga realizzato e non solo inseguito. Forse sarà questione di età ma non riesco ad essere solo sognatrice. Allora questa parte di me mi dice che il voto più utile e più efficace in questo senso è quello per il Partito Democratico. Ci sono diverse cose che non mi convincono del PD, ma ci sono anche dei segnali incoraggianti. Non mi aspetto che rivoluzioni l'Italia ma che almeno la faccia funzionare senza distruggere quelle tutele per i più deboli che di sicuro la destra becera e populista finirà di smantellare.
Nei giorni scorsi ho sentito un'intervista a Giorgio Ruffolo che definiva il riformismo:
"Avere degli obiettivi molto ambiziosi e seguirli con mezzi molto realistici". Mi ci rivedo abbastanza.

PS Foto: la luna piena di ieri sera vista dal tetto di casa mia.

28 commenti:

  1. No, non ce la faccio a votare PD e votare la Sinistra, come dici tu, è inutile. Questi non possono continuare a giocare sulla nostra pelle per i loro interessi di apparato. Il PD non sono io.
    Credo che non voterò.

    RispondiElimina
  2. Anna, lo sai come la penso. Non votare vuol dire consegnare un assegno in bianco a chiunque vinca.
    Secondo me e' l'errore piu' grosso.
    Come dice anche Sartori: "non gli pare i' vero!"
    Comunque ti capisco.

    RispondiElimina
  3. Foto bellissima... Ma dicci, sei rivoluzionaria o no? :-)

    RispondiElimina
  4. Prof. Fabio, leggili i post, non guardare solo le figure! Altrimenti lo dico ai tuoi alunni!

    RispondiElimina
  5. Ciao arte.Questa sinistra non é nè carne nè pesce, mi sono ritrovata con un comune di sinistra, il governo di sinistra ,più tasse da pagare:i buoni mensa della scuola, i pulmini della scuola,l'ici sulla prima casa (l'unica che ho),più tasse in busta paga, il contratto di lavoro rinnovato con un aumento da III mondo.E secondo te dovrei votare a sinistra?Sarei proprio stupida!L'altrernativa?Bo! Che fare? Non lo so! A proposito ,tanto per capire questi tipi della nuova sinistra...quando c'era la riforma Moratti della scuola tante persone, preoccupate dei tagli alle scuole, sono scese in piazza a protestare, manifestare eccetera.Arriva il governo prodi e che fa? Arrivano meno soldi alla scuola (faccio parte del consiglio d'istituto dove si approvano i bilanci),meno soldi di quelli preventivati dalla famosa legge Moratti.M'aspettavo altre manifestazioni, proteste,invece niente....tutti zitti...se questo significa essere di sinistra!

    RispondiElimina
  6. Cara Carla, con la destra invece ti puoi scordare i pulmini, la mensa e forse anche la scuola pubblica. Sul tuo contratto di lavoro, visto che non sei dipendente pubblica, il governo non c'entra proprio nulla.

    RispondiElimina
  7. Condivido quasi totalmente questo post e mi sento di sottoscriverlo. Non vedo molta differenza tra le due anime, credo che in molti di noi convivano il desiderio di veder realizzati subito i cambiamenti che desideriamo e che servono alla società ed al paese e la consapevolezza che , per cambiare le cose, almeno fin quando saremo in democrazia, serve una "maggiornaza". Bertinotti giorni fa ha detto che "in una lista in cui ci sono Colaninno e l'operaio scampato al rogo delle Thyssen di Torino, uno dei due è di troppo"; ebbene penso che in questa affermazione ci sia tutta la lontananza di una sinistra "conservatrice" dai problemi veri delle persone. Non c'è nessun benessere se non c'è crescita economica, non ci sono tutele per nessuno, non ci sono scuole e pulmini. Poi possiamo discutere di una crescita diversa, di un capitalismo che sia "corale", ovvero che non riguardi l'egoismo di pochi ma guardi al benessere di tutti, ognuno nel suo ruolo e nelle sue responsabilità. Io pensavo di non votare, ma devo dire che alcuni segnali importanti sono arrivati proprio dal PD: la scelta di andare da soli, ad esempio, indica la volontà di sottarsi ad allenaze forzate e quindi paralizzanti, la scelta di rinnovare fortemente le candidature, lasciando spazio a donne e giovani, la decisione di non candidare condannati o indagati, che ha aperto lo spazio ad inziative "simili" negli altri partiti. Insomma segnali ci sono, bisogna saperli cogliere. L'alternativa è quella di non votare e questo sinceramente mi peserebbe, oppure rianere chiusi negli steccati di chi , in fondo in fondo , vuole solo difendere l'esistente, che è l'esatto contrario di quello che desideri tu.
    Scusa l'intervento fiume, ma il tuo post è stato per me davvero stimolante.

    RispondiElimina
  8. "Astenersi dal votare equivale a fare la cosa più insensata e suicida che si possa immaginare: lasciare il campo libero". Lo disse lo scrittore Javier Marias poco prima delle elezioni spagnole del 2003, in un articolo che si intitolava "Perchè non vinca il peggiore". E io sono completamente d'accordo con lui.
    Vi do soltanto un'altra delle sue argomentazioni: Se ci asteniamo dal votare non dobbiamo dimenticare mai che ci saranno sempre altri cittadini che non si asterranno mai e che voteranno in ogni occasione, ed è dunque nelle loro mani che lasceremo la possibilità di scegliere un politico leggermente peggiore, per nostra conseguente sfortuna.
    La dico in modo meno elegante e assai più rozzo: se facciamo tanto gli schizzinosi con il riso scotto, ricordiamoci che l'alternativa è solo un piatto di Berlusconi Bossi e Fini. Luciano / Idefix http://lucianoidefix.typepad.com

    RispondiElimina
  9. @unodicinque: sì, probabilmente intendevo anch'io una "crescita diversa". Comunque queste diventano sfumature di fronte allo spettacolo di QUESTA destra che fa rimpiangere la destra padronale degli Agnelli, Pirelli, ecc. Altro che ICI!

    @Luciano: bella la battuta "perchè non vinca il peggiore". A Firenze ce n'è una più triviale: non votare è fare come quello che si taglia gli attributi per fare un dispetto alla moglie.

    RispondiElimina
  10. Nonostante tutto mi sembra che la tua scelta sarà anche la mia, perchè bisogna essere sognatori, ma realisti e oggi io non voglio, proprio non voglio che torni Berlusconi con la sua banda. L'unico che può farcela è Veltroni e anche se la mia anima è molto radicale, la esprimerò continuando a partecipare e a lottare ovunque mi daranno occasione di farlo. Del resto qualche piccolo cambiamento almeno l'ha realizzato anche solo sbattendo fuori De mita... Non voglio dire comunque che mi piace il suo programma, ma bisogna purtroppo giocare con le carte in tavola, sta a noi anche cambiarle attivandoci di più nella vita di tutti i giorni, perchè quello che deve cambiare è la mentalità di tanta gente. Giulia

    RispondiElimina
  11. Scusa se non commento il post. Lo farò dopo.
    Com'è stato incontrare il Ringhio?
    E' come tutti noi lo immaginiamo?

    RispondiElimina
  12. Segnalo un paio di piccole cose dei progetti di Veltroni che mi ripeto per convincermi a votare PD: incentivi fiscali per chi assume donne e reddito minimo garantito per i giovani, come in Francia.(Il famoso remì)
    Penso anche che continuerà la lotta all'evasione, che la 194 non sarà toccata(lo ha detto esplicitamente) e che
    sta svechiando un po' il Parlamento.
    Ma sono ancora in fase di riflessione.
    ciao marina

    RispondiElimina
  13. In fatto di populismo la sinistra e il PD non hanno nulla da invidiare a nessuno. Basta sentire un discorso di Veltroni: populismo a non finire. Con questo naturalmente non voglio giustificare la destra. Ma ci vorrebbe uno spirito più critico e più attento, verso tutti.

    RispondiElimina
  14. Un sondaggio ha rivelato che sempre meno persone credono nella politica.
    Il sondaggio dice che 93 persone su 100 non ci credono più.
    Il problema non è questo, è che 7 ci credono ancora!

    RispondiElimina
  15. Pandorino, la politica non è l'oroscopo in cui ci si può credere o no. La politica o la fai o la subisci. Io direi che è meglio farla...

    RispondiElimina
  16. Ciao, arrivo qui passando da un post sul viaggiare a piedi...e sto trovando altre affinità, anche in questo post. Per adesso farò il lettore silente, ma appena avrò pensieri intelligenti da condividere non esiterò a farlo:-)
    Buon cammino!
    Marco
    http:\\luposelvatico.blogspot.com

    RispondiElimina
  17. Ciao Artemisia..non ci si "vede" da qualche post..;-) Ti commento in questo (anche se non è l'ultimo, che, l'ho letto e l'ho trovato un ottimo riassunto sullo status quo della monnezza napoletana..) perchè mi ritrovo perfettamente in quello che dici qui. Sembra che tu mi abbia letto i pensieri..Sottoscrivo tutto. Anch'io, come te, ho voglia di concretezza e, per questo, non voglio sprecare il mio voto..anche se "idealmente" sarei molto vicina alla sinistra arcobaleno..Ma..è tempo di raccogliere frutti..Mi son stufata di seminare e basta..e vedere altri raccogliere..E proprio non voglio vedere ancora Berlusconi farlo! Credo che il PD, pur tra mille problemi,e anime, al suo interno mi dia maggiori garanzie di "raccolta"..Certo..è un peccato che la sinistra si sia divisa..Mah!..E' il difetto "genetico" della sinistra italiana (essere deboluccia e frammentata..) Che la separazione serva almeno a facilitare l'accordo interno al partito più grosso, il PD..
    Sulla politica son tornata anch'io a scrivere..E' di ieri il post sulla politica tutta al femminile che sembrava profilarsi in Sicilia e che tanto segna tutta la politica nazionale..
    Un caro saluto e scusa la mia logorrea..
    Frida

    RispondiElimina
  18. io andrò a votare
    ma ho sempre più dei forti dubbi sul nascente PD
    sta diventando un minestrone purtroppo !!!
    comunque se non si vota a sinistra l'alternativa è il fascismo .....
    e quindi ...
    ciao erica

    RispondiElimina
  19. Perfetto! Anche io penso in questi termini. Veltroni mi pare almeno capace e carismatico, mentre la Sinistra Arcobaleno presenta ancora Bertinotti!

    RispondiElimina
  20. Artemisia: ho letto il tuo post ma non ancora i commenti, quindi mi scuso se dico robe che sono gia' state dette...

    Riguardo a Giulietto Chiesa, per me e' una specie di espertone che sa le cose e le riesce a prevedere grazie ad una esperienza e ad un accesso alle informazioni che io per incapacita', o per mancanza di tempo, o di mezzi non ho. La penso cosi' quando l'ho sentito predire un attentato terroristico in territorio Americano che avrebbe giustificato un attacco militare occidentale in Afghanistan, Iraq, Iran, Corea del Nord, qualche mese PRIMA dell'11 settembre. Insomma, non e' come quei commentatori che cercano una spiegazione che lascia i dubbi di una interpretazione falsa dei fatti, Chiesa ha fatto una previsione che si e' rivelata giusta al millimetro. E che sarebbe anche risultata banale per chi avesse avuto una conoscenza degli equilibri geopolitici ed economici mondiali. Per questo mi sembra piu' uno che ha capito tutto che un coglione.
    Detto questo pero' non ho capito nemmeno io che cosa voglia veramente.

    Secondo me il PD non e' un partito di sinistra, come mi pare anche tu affermi. Alcuni direbbero che il nome "sinistra" non ha piu' significato nell'ottica degli attuali equilibri politici. Nel senso che non c'e' piu' una ideologia (parola che a me evoca significati positivi anche se e' diventata quasi una bestemma ai piu') di sinistra, come non ce n'e' una di destra. Non c'e' uno scatolone con disegnata sopra una falce e martello dentro il quale vengano riposti i valori come i diritti dei lavoratori, dei pensionati, i sindacati, lo statalismo, le clarck e l'eskimo. E vabe', non esiste piu' lo scatolone, ma per me i diritti dei lavoratori e dei pensionati sono ancora dei valori forti. Io penso che non sia giusto che c'e' gente che lavora otto-dieci ore al giorno e non sia nemmeno sicuro del suo posto di lavoro, per millecinquecento euro al mese e faccia fatica a fare il pieno di benzina dopo che ha pagato la rata del muto, mentre il suo "padrone" va in giro con la ferrari.
    Del resto pero' sono anch'io un po' pragmatico, perche' riconosco che se non ci fossero padroni che vanno in giro in ferrari, la Ferrari fallirebbe, e gli operai della ferrari sarebbero lasciati a casa.
    Tuttavia ci vuole un limite, un equilibrio che venga ottenuto da lotte tra parti che spingano ognuna per una categoria sociale. Quello che drammaticamente sta per succedere e' che il PD che difende le posizioni dei padroni vada al potere con Berlusconi che difende le posizioni dei padroni. E tutti gli altri non contino nulla. Tanto che non sono nemmeno sicuro che riescano a superare lo sbarramento. E tutto questo in nome di una migliore governabilita'. Be'... mi sembra un po' riduttivo... allora perche' non fare una bella dittatura militare? Quella assicurerebbe una anche maggiore governabilita'!

    E poi, indipendentemente dal possibile inciucio, il problema e' che mentre Berlusconi e' un problema per l'economia e per la democrazia, Veltroni non ha mai fatto niente per ripristinare la legalita'.
    Da secoli ormai la sinistra denuncia il conflitto di interessi mediatico di Berlusconi, ma nessuno ha mai spinto per risolverlo, cosa che dimostra senza ombra di dubbio che se l'inciucio non dovesse essere realizzato alla luce del sole, comunque esiste gia' sottobanco. E questo significa che non solo sono sparite le logiche di destra-sinistra, ma sono sparite anche quelle di maggioranza-opposizione. E cioe' e' sparita la democrazia in parlamento.

    Perche' poi la gente vota per Berlusconi? Be', secondo me ci sono alcune concause che sono l'effetto di presupposti sbagliati:
    1) la gente e' convinta che Berlusconi, siccome e' in grado di fare cosi' bene i propri interessi, sara' in grado di fare altrettanto bene gli interessi dei cittadini Italiani.
    A prescindere dal fatto che le due cose sono totalmente diverse, e quindi non e' detto che sia in grado di fare gli interessi degli italiani, c'e' da dire che gli interessi di Berlusconi vanno contro quelli degli italiani. Insomma, se anche Berlusconi fosse cosi' bravo da saper fare gli interessi degli italiani in modo egregio, per farlo, dovrebbe rinunciare ai propri di interessi, il che implicherebbe che non e' poi cosi' bravo a fare i propri interessi, facendo cadere un presupposto dell'ipotesi.
    2) gli elettori sono convinti che il sistema politico debba fare i loro interessi. Il che non e' affatto vero. Il sistema politico deve fare gli interessi della societa', non dei singoli individui che la compongono. Il nazismo in Germania era cosi' popolare proprio perche' si basava su questo errore: lo sterminio di una minoranza avrebbe portato vantaggi materiali per gli individui appartenenti alla maggioranza. Be', secondo me il compito dello stato principale e' proprio di salvaguardare le minoranze dall'usurpazione della maggioranza.
    3) Grazie al fatto che Berlusconi manipoli i sistemi di informazione piu' diffusi, la propaganda arriva facile nelle orecchie degli elettori.

    Infine, francamente non capisco dove si potra' arrivare.
    Ne' Berlusconi ne' Veltroni otterranno il cinquanta per cento piu' uno dei voti. Almeno lo spero. Di conseguenza bisognera' che si alleino tra di loro oppure che una delle due forze riesca a mettere assieme una coalizione di maggioranza. Praticamente la coalizione dovrebbe governare senza avere un programma comune, un po' con tutti gli svantaggi della prima repubblica piu' quelli della seconda. E di questo dobbiamo ringraziare Veltroni.

    Francamente non lo so se un voto a Veltroni equivale a un voto contro Berlusconi. Berlusconi dal canto suo sembra incoraggiare a non votare per gli altri, ma ho l'impressione che, dopo le elezioni, visto che nessuno otterra' la maggioranza assoluta, chi contera' saranno i partiti minori, e quindi, per evitare un governo di coalizione tra PD e destre (che secondo me e' ancor peggio che un governo di sola destra), meglio dare forza alla Sinistra Arcobaleno.

    Insomma, io sia emotivamente sia pragmaticamente, sia ideologicamente votero' Sinistra Arcobaleno.

    ciao
    dario

    PS: scusa il messaggio lungo e poco coordinato. L'ho scritto di getto e non ho nemmeno riletto.

    RispondiElimina
  21. Accidenti, Dario, mi hai fatto un comizio. Sono onorata.
    Sono d'accordo su molte cose che mi scrivi e che corrispondono grosso modo ad un buon numero di articoli che ho letto su Aprileonline.
    Il motivo principale per cui non sono d'accordo sulla conclusione e' che io non credo affatto che il PD accettera' di formare un governo con il PDL. Non mi sembra plausibile nemmeno in nome della governabilita'.
    Se lo ritenessi possibile, non voterei mai PD e come me tanti. Vedo piu' probabile una riedizione della casa delle liberta' con PDL-UDC e Fiamma.
    Non escludo che, se la situazione sara' vicina al pareggio, il PD si possa mettere d'accordo con il PDL per modificare la legge elettorale e ritornare a votare. Ma questo francamente non lo vedo troppo negativo. In Italia facciamo ridere i polli con 147 partiti che si sono presentati alle elezioni. Lo sapevi? Si', sono 147. Sono d'accordo nel tutelare le minoranze ma non necessariamente per tutelarsi devono avere un partito.
    Comunque, Dario, scripta manent: se saro' smentita scendero' in piazza con te.
    Un caro saluto,

    RispondiElimina
  22. Arte, scusa... lo so, e' un mio difetto. Quando mi infervoro non riesco piu' a fermarmi. Cerchero' di essere piu' breve, ma non prometto di riuscirci.

    Supponi che l'unico modo per Veltroni di governare, dopo le elezioni, dati i numeri che ne usciranno, sia una alleanza con il PDL, credi che non la farebbe? E perche' no? Cioe', se sei sicura che non ci sara' l'inciucio, quali sono i segnali che ti fanno essere cosi' sicura? Che adesso stiano litigando? Be', io vedo che tutti litigano con tutti. La santanchie' con la mussolini, storace con berlusconi, casini con berlusconi, berlusconi con veltroni, bertinotti con veltroni. Se escludessimo a priori una possibile alleanza tra una qualunque coppia dei seguenti partiti: PD, PDL, Fiamma, UDC, SinistraArcobaleno, allora dovremmo rinunciare ad una maggioranza in senso assoluto. Cioe' ingovernabilita'. Sono pero' fiducioso nella disonesta' dei nostri politici, e sono sicuro che quando ci saranno sedie disponibili sicuramente ci sara' chi presto se le accaparrera'. Francamente non vedo nemmeno impossibile una alleanza tra Storace e Bertinotti, dato il sistema in cui ci troviamo a votare. Perche' infatti Bertinotti dovrebbe allearsi con Veltroni e non con Storace?
    No, non puo' funzionare. La mia speranza e' che il PD e la Sinistra Arcobaleno siano abbastanza forti da imporre una soluzione nella quale i due partiti formino una maggioranza. Cioe', in poche parole, auspico una copia del governo Prodi.

    Oppure, come dici tu, non fanno affatto alcun governo e Veltroni e Berlusconi si mettono d'accordo per cambiare la legge elettorale. A me 'sta legge attuale mi fa schifo, e pare che tutti quanti siano d'accordo in questo. A me non piace soprattutto perche' favorisce indiscriminatamente il partito di maggioranza della coalizione che vince senza favorire la coalizione, quindi riduce di un pochino la democrazia delle elezioni ma non garantisce migliore governabilita'. Bene. Quindi va cambiata. E a chi la facciamo cambiare? Alla coppia Berlusconi Veltroni? Quello che ne uscirebbe sarebbe meglio della legge attuale? A parte la battuta secondo cui peggio di cosi' non puo' essere, palesemente falsa, perche' non c'e' limite al peggio, mi viene da dire che gli interessi della coppia Berlusconi-Veltroni siano ovviamente quelli di avere un sistema bipartitico che premia l'uno o l'altro dei due partiti, tagliando fuori tutti gli altri. Insomma, un sistema come quello americano, dove ci sono i repubblicani di destra e i democratici di destra. E se per caso uno come Nader si arrischia ad affacciarsi per proporre qualcosa di diverso, gli si segano le gambe.
    Io non ci troverei niente di male ad avere cento.... quanti hai detto? 147 partiti e partitini. Non ci troverei niente di male se ognuno di essi avesse davvero qualche punto di programma che li differenziasse dagli altri. Non ci vedrei niente di male perche' se c'e' qualcuno che dice qualcosa fuori dagli schemi, ed in quel qualcosa ci si identifica una seppure esigua minoranza di italiani, be', penso che, entro certi limiti, quel qualcosa dovrebbe entrare a dire la sua in Parlamento. Se facciamo ridere i polli con 'sti 147 partiti e partitini non e' perche' 147 e' un numero alto, ma perche' in effetti una gran parte di questi 147 partitini non hanno niente da dire di diverso dagli altri partitoni. Prendi Mastella. Ma secondo te uno che vota Mastella lo vota perche' Mastella lo rappresenta meglio di altri? Insomma, Mastella ha come punti programmatici delle cose cosi' originali che non possono rientrare nei programmi di altri partiti? Se si', anche se gli elettori di mastella fossero solo sette, allora quel partito dovrebbe essere rappresentato in parlamento da almeno un deputato. Se no, allora quel posto dovrebbe dar voce a chi meglio rappresenta quel valore. Noi si fa ridere i polli perche' i partitini vengono votati, non perche' esistono. Il fatto che esistano e' solo una forma di democrazia. Chiunque dovrebbe potere, secondo me, salire sul podio e dire la sua. Sta nel pubblico applaudirlo o no a seconda del fatto che stia dicendo cazzate o robe fondate.
    Eppure proprio Mastella e' colui che ha dimostrato nel governo Prodi di avere piu' potere, infatti e' tutto merito suo se il governo e' caduto. E non e' che e' caduto perche' i punti programmatici tanto originali di Mastella sono stati disilllusi dal comportamento del governo. Ecco, questo sarebbe stato giusto e ragionevole. No, io francamente non ho ancora capito perche' Mastella abbia fatto cadere il governo.

    RispondiElimina
  23. No, non sono sicura che non ci sara' l'inciucio. Mi sento di dare fiducia al PD (spersonalizziamoli un po' 'sti partiti!) che non lo faccia.

    Dario, io sono per il maggioritario. Ho votato nel '93 a favore del maggioritario e non mi e' piaciuto nemmeno il 25% di proporzionale che poi vollero far rimanere a tutti i costi. Per me sono anche troppi 3 partiti. Si puo' (e si deve) esprimere il dissenso in mille modi che non sia fondare un nuovo partito.

    I voti andati a Nader, se non erro, erano proprio quelli che ci avrebbe fatto avere un Al Gore invece che un Bush. Ti pare poco?

    Io sono una delle poche che difende il governo Prodi su cui tutti sputano ma se devo fargli una critica e' proprio quella di aver fatto troppo poco perche' paralizzato dalle diverse spinte di una coalizione troppo vasta.

    Se poi il PD riuscisse a fare un governo con SA (e basta, non ci allarghiamo tanto) io sarei piu' che contenta, credimi!

    RispondiElimina
  24. Arte: mi spiego.
    Anch'io ho sempre sostenuto il governo Prodi, che secondo me e' stato uno dei governi migliori che io ricordi da quando ho cominciato a votare. Anche se non era di sinistra. Un conto e' votare per chi ti rappresenta meglio nei valori, un altro e' accettare le cose come vanno, se rimangono nella democrazia da cui sono nate. Prodi ha lavorato bene, anche se non ha lavorato a sinistra. E forse era necessario fare cosi' per aprire la strada alla sinistra. Peccato che pero' sia caduto, e secondo me la colpa non e' di Mastella, soltanto, ma anche di Veltroni. Ora, se ti e' piaciuto il governo Prodi, come fai a sostenere chi l'ha fatto cadere? (ovviamente e' una provocazione, non un'offesa!).
    I voti andati a Nader sono quelli che hanno finito per far vincere Bush. E' vero.
    E tu non ci trovi nulla di contraddittorio in tutto questo? Cioe' che se voti chi sta piu' a sinistra favorisci chi sta piu' a destra. Cioe' che non e' possibile spostare la politica da una parte o dall'altra, perche' facendolo si favorisce la parte opposta. Ma che democrazia e' quella secondo cui chi non e' d'accordo con il potere costituito non ha voce in capitolo?
    Non ti pare che questo arrocco del potere sia figlio del maggioritario? Cioe' se voto per un partito in minoranza in realta' favorisco la maggioranza piu' dissimile ai miei valori?
    Tra l'altro sei proprio convinta che se al posto del faccione di Bush ci fossimo ritrovati quello di Al Gore le cose sarebbero state diverse? Al Gore mi sembra che dica le stesse cose di Nader, alla fine, ma abbia cominciato a dirle dopo che e' stato segato alla presidenza. Perche' prima le cose che diceva erano ben diverse. E ho il sospetto che il motivo sia che in realta' la politica americana non sia guidata dal presidente, ma dalle multinazionali che lo sponsorizzano. Se guerra deve essere, guerra sia. Che ti chiami Bush o Gore. Se pero' ti chiami Nader alla fine muori da solo perche' nessuno ti vota. E nessuno ti vota perche' nessuno sponsorizza la tua campagna elettorale.
    Ora, se tu fossi americana, chi voteresti? Dato per scontato che vinceranno i democratici, preferiresti la guerrafondaia Clinton o il guerrafondaio Obama? Sono certo che chiunque perde finira' a fare l'ecologista pacifista insieme ad Al Gore. L'unica cosa che non succedera' di certo e' che un pacifista ecologista venga eletto alla presidenza americana.

    Io ho votato per il proporzionale, proprio per questa ragione, cioe' che e' giusto che gli ideali di minoranza siano rappresentati per una minoranza proporzionale al numero di persone che li sostengono. Detto questo sono anche disposto a rinunciare ad un po' di democrazia in favore ad una migliore governabilita'. Sono disposto a non essere rappresentato perfettamente in parlamento sapendo che cio' va a favore di una semplificazione del compito arduo di governarci, ma a tutto c'e' un limite, cavoli!
    Tu dici che sono anche troppi 3 partiti. Be', poniamo il caso che i tre partiti siano PDL, UDC e Fiamma. Riterresti che sono sempre troppi?

    RispondiElimina
  25. Direi, caro Dario, che dobbiamo prendere atto di pensarla diversamente.
    Penso che ti faccia sapere che ho un figlio che si chiama come te e che sta leggendo la biografia del Che Guevara. Viene su bene! :-)
    Un abbraccio,

    RispondiElimina