martedì 16 dicembre 2008

Sei una bestia Viskovitz

Il sesso? Non sapevo neanche di averne uno. Figuratevi quando mi dissero che ne avevo due.
"Noi lumache, Visko", mi spiegarono i miei vecchi, "siamo ermafroditi insufficienti...".
"Che schifo!", strillai. "anche noi di famiglia?".
"Certamente, figliolo. Siamo in grado di svolgere sia la funzione maschile che quella femminile. Non c'è nulla di cui vergognarsi". Con la radula mi indicò dove si trovavano i due arnesi."


"Com'era papà?", chiesi a mia madre.
"Croccante, un po' salato, ricco di fibre".
"Prima di mangiartelo, voglio dire".
"Era un tipino insicuro, ansioso, nevrotico, un po' come tutti voi maschietti, Visko".


"Papà, voglio smettere di bere".
"Non dire sciocchezze, Visko, sei una spugna".
"Che significa? Che dovrei stare tutta la vita appeso a questo scoglio a filtrare e vorticare acqua, come un vegetale?".
"Tu sei un vegetale, Visko, o comunque uno zoofita. Che discorsi...".


Io, Viskovitz, ero un microbo.
"Non sono le misure che contano, Viskovitz", sentivo dire. "L'importante è esser se stessi".


Sono alcuni degli spassosi incipit tratti dai racconti del libro "Sei una bestia, Viskovitz" di Alessandro Boffa. In questo periodo sono troppo stanca per le solite letture impegnate e quindi mi sono concessa questa piccola raccolta che mi ha divertito moltissimo. Il protagonista è ogni volta un animale diverso ma si chiama sempre Viskovitz (Visko in famiglia), prova immancabilmente una passione difficile e sofferta per Ljuba, mentre gli amici/rivali si chiamano sempre Zucotic, Petrovic e Lopez. In realtà l'autore, dietro il puntuale gergo scientifico del biologo, cala in questi animali vizi e virtù umanissime.
"Una lumaca con due sessi, un pappagallo che parla d'amore, un ghiro che fa sogni erotici, un cane antidroga buddista, un microbo con un complesso d'inferiorità, un leone innamorato di una gazzella, un camaleonte alla ricerca di sé stesso, uno squalo, un verme, uno scarafaggio... Viskovitz è ognuna di queste bestie e molte altre ancora." Così recita la quarta di copertina.
Se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di leggerlo.

15 commenti:

  1. Bello, prendo nota. A volte, come ben dici, è bene cambiare genere e rilassarsi un po'.

    Buona giornata.

    Rino.

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  2. Proprio oggi ho in programma una puntata in libreria per fare qualche strennuccia, credo che ne farò anche una per me stesso...se gli incipt valogono i racconti mi si prospettano diverse risate !

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  3. Ciao, Rino. Si', in questo periodo abbiamo bisogno proprio di rilassarci. Io almeno.

    Belphagor, tu che sei un lettore super te lo berrai in batter d'occhio questo librino. Pero' e' davvero divertente.

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  4. Lodevole iniziativa... ma di questi tempi non ho nè il tempo, nè la voglia purtroppo di rilassarmi... meno male che è in arrivo il Natale!!!

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  5. un'idea per un regalino, grazie...
    e complimenti per il blog, leggere il post sull'impegno/disimpegno mi ha confortato: lavoro in un ufficio dove tutti si lamentano dei provvedimenti su pensioni-malattia etc ma non vanno alle assemblee perché "a me queste cose non mi interessano" e non scioperano perché "non serve". E quando gli si ammala il bambino prendono i permessi senza pensare che potrebbe essere la prossima tutela che gli viene tolta...

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  6. Ti capisco perfettamente, Lophelia. Grazie per il passaggio.

    Spunto, se non hai nemmeno "voglia" di rilassarti sei messo malino!

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  7. Ti pare che io non mi lasci tentare? :-)

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  8. mi hai fatto venire voglia di leggerlo. Già sorrido
    marina

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  9. Sarà pronto da leggere a gennaio! :-)
    Un abbraccio
    Stefi t

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  10. detto così sembra davvero interessante. prendo nota, grazie... ciao

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  11. uh, avevo proprio un paio di 'buchi' nei miei pensierini (leggi regali) natalizi... credo che li riempirò con questo; le considerazioni tue e le premesse della quarta di copertina mi sembrano buone. Eppoi, per citare Flaiano -la situazione è grave, ma non è seria- un po' di buonumore forse in questo periodo non guasta. Se non ci sentiamo più (leggi 'frequentazione di blog') ti auguro Buone Feste :-)

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  12. ieri sera all'Orto Botanico di Napoli per 'Brividi d'estate' rassegna estiva del teatro Il Pozzo e il Pendolo, l'attore Paolo Cresta con l'accompagnamento musicale del maestro Carlo Lomanto lo ha egregiamente messo in scena. Risate garantite. Un'ora e mezza di puro divertimento.

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    1. Scusa Simona ho visto solo ora il tuo commento in moderazione e non capisco perché è finito là.
      Mi sarebbe piaciuto vederlo in scena.

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