domenica 11 gennaio 2009

E due!

Tutti quelli che aprono un blog si chiedono inevitabilmente: "Quanto durerò?", "Quanto tempo prima di stancarmi, esaurire le idee, disamorarmi del giocattolo?" "Riuscirò a trovare il tempo, ad essere costante?" In effetti neanch'io avrei pensato mai di arrivare al secondo compleanno, 287 post, una quindicina di commenti in media, tante belle persone conosciute attraverso di esso (36 blog di amici a cui sono abbonata, più altri frequentati più saltuariamente). Mi piacerebbe ringraziarli e salutarli citandoli uno ad uno ma ho paura di dimenticarmene qualcuno che giustamente ci rimarrebbe male. Se non ci fossero loro, lo dico chiaramente, non ci sarebbe divertimento. Hai voglia a dire scrivo per sfogarmi, scrivo perché mi è sempre piaciuto farlo, scrivo perché mi tengo in esercizio, scrivo perché mi aiuta a riflettere, a rielaborare ciò che mi accade, a sfogare le mie ansie, le mie arrabbiature, i miei desideri, le mie soddisfazioni. Sì, questo è tutto vero ma senza lettori e soprattutto senza commentatori, il giochino non funzionerebbe e avrebbe vita breve.
Grazie quindi ancora una volta a tutti voi.
Non ho simpatia per le ricorrenze ma approfitto di questo secondo compleanno per una riflessione critica, che poi in realtà gira sempre intorno alla domanda del mio primo post. Da un po' di tempo trovo tra gli amici blogger un po' di stanchezza, un po' di latitanza e di frettolosità nei commenti (non solo al mio blog, ben inteso). Penso che questo sia dovuto al fatto che ormai per tutti noi i contatti sono tanti, sempre di più, e con dispiacere spesso si è costretti ad essere superficiali nella lettura dei post, soprattutto quelli più lunghi e quelli di contenuto più impegnativo, così come nell'ascoltare gli audio e visualizzare i video proposti. Niente di male, per carità. Ci sono tante cose più belle e più importanti da fare che leggere i post. Però mi chiedo se questa trascuratezza non svuoti di senso il fatto di tenere un blog, cioè un diario pubblico commentabile. Per essere più chiara: talvolta scrivo un post e penso a determinati amici blogger confidando che l'argomento stimoli in loro una certa di discussione, magari anche delle critiche, e poi invece non ricevo da essi commenti oppure ricevo commenti "en passant". E' un po' un peccato, secondo me. Non che pretenda di proporre chissà quali argomenti originali ed interessanti, però sinceramente così non mi diverto un granché. Qualcuno mi ha detto che non commenta perché scrivo post "esaustivi". Ecco io non voglio essere esaustiva, io voglio provocare i vostri pareri e le vostre riflessioni sui vari argomenti anche se capisco che ci vuole più tempo a disposizione e più fatica. E il tempo e l'energia, lo so perfettamente, sono beni assai preziosi.

Mi piacerebbe sapere se anche gli altri blogger hanno la stessa mia impressione o se ricevono più o meno sempre il feed back che si aspettano.

D'altra parte, come scrive il buon Heike, il miglior blog in assoluto è questo qua. ;-)

35 commenti:

  1. Carissima Artemisia,
    se mi sono deciso a scrivere anch'io è stato, perché il tuo è il primo blog interessante che ho visto, poi mi hai stimolato tu a scrivere.
    Veramente anche a me capita di lasciare solo un segno che sono passato, ( e mi riferisco a tutti blog che seguo), ma , vuoi perché non sempre gli argomenti mi stimolano, oppure perché li ritengo già esaustivi o non sono all'altezza per approfondire, pertanto non commento.
    Quanto alle cose che scrivo io, effettivamente a volte mancano gli argomenti, per altre cose sono bloccato per mancanza di documentazione fotografica, ma , al momento mi diverto e attendo sempre con piacere i post pubblicati dagli amici.
    Ciao e salutami R.
    Sileno

    RispondiElimina
  2. Ciao Artemisia, quello che dici è vero, e la ragione è proprio che ormai i rapporti sono tanti, e non c'è tempo per tutto. Io ho tanti blog sulla mia lista di amici. Cerco di non perdere la vignetta di uno, la foto dell'altro, la poesia che pubblica un altro ancora; la recensione del film di un'amica, la segnalazione di una iniziativa ecc. Potrei continuare. Alterno i miei passaggi sui blog ma sono comunque tanti.
    Spesso leggo, incamero l'informazione o "il prodotto" che cercavo e scappo. Lascio magari solo un segno del mio passaggio. Io più che suscitare un dibattito vorrei suscitare una riflessione, che può essere anche privata, fatta tra sé e sé, in silenzio. Questo non significa che non mi importi se non trovo commenti, ma che se anche è solo un OK come lascia talvolta qualcuno, va bene. Significa che ha letto e magari ci pensa un po' sull'autobus.
    Circa i commenti ci sono post così completi, perfetti, giusti nella forma e nel contenuto che commentarli è assurdo, superfluo, diventa uno sfoggio di banalità. Io li leggo come se leggessi un giornale e lascio solo i saluti e un grazie.
    Penso che se non avessi più nessun passaggio sul blog ci resterei male, ma anche se mettono solo una firma io sono contenta.
    ho detto tutto?
    magari ci penso ancora e poi ripasso, marina

    RispondiElimina
  3. Vai così Arte!
    Per quanto riguarda il problema dei commenti...ahimè, quanto è vero. Non c'è niente da fare, dopo un po' passa la voglia. Non solo a me, che non commento quasi più da nessuna parte, tranne poche eccezioni, ma anche ai miei abituali commentatori, la mia community, che ha visto, in tre anni, una rotazione sempre più veloce: arrivano sempre meno nuovi, mentre i vecchio mollano e non commentano più.
    Chissà che è.
    Boh.

    RispondiElimina
  4. Intanto auguri ! Venendo al succo del post, tu dici che è un fatto di "quantità" di materiale in rete: tanti blog, tanti post, poco tempo. Io ho come l' impressione che si stia sviluppando una specie di onda di reflusso, legata in qualche modo ad una generale stanchezza, ad un filo di disfattismo (per altro giustificato), e ad una certa disillusione collettiva. E dicendo queste cose penso come caso esemplare ad una conoscenza blogghistica comune, che da un po' di tempo si trascina un po' (non parlo neanche di me che da ultimo mi devo quasi sforzare per scrivere :( ).
    Io la vedo così, ma magari sbaglio...

    RispondiElimina
  5. Condivido a pieno la tua impressione, ed anche che mynameisluca sia il miglior blog dell'anno! LoL

    Comunque sia, tieni duro e ci vediamo al 3°!

    RispondiElimina
  6. Ce l'ho fatta a spunzecchiarvi, eh!? :-)))
    Scherzo. Lo so che è un problema comune. Si fa per dire "problema"! Fossero tutti qui i problemi!

    Sileno: anzi, tu sei uno di quelli più "accurati" nei commenti e quindi non ti sentire chiamato in causa.

    Marina: non so come tu faccia infatti a star dietro ai tanti che girano sul tuo blog e quindi ti capisco perfettamente. Sul fatto che bisogna essere selettivi siamo tutti d'accordo, il problema è come. Riguardo alle segnalazioni sono d'accordo che in questo caso sia sufficiente un "OK grazie". Anche se sarebbe carino se qualcuno ogni tanto tornasse sul post per scrivere: "sai l'ho visto quel film/l'ho letto quel libro" anche per dire che non è affatto piaciuto. Io qualche volta l'ho fatto.
    In particolare però mi riferivo a quando uno pone un tema, un interrogativo, una riflessione. Sì, tu scrivi "magari ci pensa sull'autobus". Ecco io vorrei (ma lo capisco che è una pretesa assurda) che dopo averci pensato, torni e mi scriva: "sai, Artemisia, quello che tu hai scritto non mi torna per niente, io penso invece che..."
    Ma forse sono io che sbaglio. Forse il blog non è lo strumento adatto.

    Heike: ma tu non commenti perchè ti fa fatica o perchè non sai che dire? Mi hai ricordato quando mando i mail ai miei figli con segnalazioni varie e loro non mi rispondono mai, nè per mail, nè a voce. Allora io mi incavolo e dico loro di rispondermi almeno "letto". Il grande lo fa, il piccolo manco per idea :-(

    Belphagor: forse hai ragione. Per una parte di noi, quella che ha più a cuore la situazione sociale e politica, la stanchezza è ben altra e purtroppo ben più grave. Intendevi quello?

    RispondiElimina
  7. Pandoro: ti è piaciuto, eh?
    E se fosse il primo tentativo di blog del nostro comune amico Luca quando era alle elementari? ASD

    RispondiElimina
  8. A parte l'inevitabile risata di cuore,della quale ti ringrazio, per il miglior blog, dico che hai perfettamente ragione. E so che il velato rimprovero è anche per me. Tu sei stata la mia prima lettrice e sai quanto io sia affezionata a te, ma come si fa? Gli amici son diventati tanti e a volte, seppur doloroso, si deve scegliere chi commentare in quella giornata. Oppure si deve scegliere fra la vanità di pubblicare un nuovo post e la piacevolezza di visitare tutti quegli che si seguono. Carissima, io dico che non può diventare una guerra, né un sacrificio: facciamo quello che possiamo. Bisognerebbe essere sempre blogger neofiti per riuscire ad apprezzare a pieno ogni nuovo post di quelli che si seguono. Ma questo è impossibile. Siamo qua, siamo un gruppo, siamo uniti e ci ritroviamo quando serve. A me basta, di più non posso.
    Un bacio grande ed il mio affetto di sempre.
    A.

    RispondiElimina
  9. Anna: non avere la coda di paglia. Il "velato rimprovero" come lo chiami tu è più una seduta di autocoscienza. Sei frettolosa tu, come lo sono anch'io. Che fare? Secondo me bisognerebbe essere più selettivi ma una volta selezionato essere più attenti a ciò che è rimasto. Ci sono quelli che consapevolmente si concentrano su pochi blog. Io non ci riesco e mi sembra nemmeno tu. Quindi meglio commentare di più e meglio 1 post su 10 che scrivere 10 volte: "sonodaccordociaociao". Almeno per me. Non so se sono riuscita a rendere l'idea.

    E' un po' come dare una festa con 20/30 invitati a cui al massimo si può donare un sorriso e un bacio a testa e fare invece una cena con 4 o 5 amici a cui si può veramente dedicare attenzione e sapere come gli sta andando la vita.
    Io, per carattere, mi sento più a mio agio nella seconda situazione.

    RispondiElimina
  10. Ovviamente, come dici tu, Artemisia, il tempo manca. O anche la voglia, di tanto in tanto. Nel mio caso proprio il tempo, perché tra scuola ed altro ancora un po' non ho neppure la possibilità di leggere... :-)

    RispondiElimina
  11. Complimenti e auguri. Non è facile portare avanti un blog per due anni, più di settecento giorni dedicando almeno una due ore alla rete, agli amici internettiani, ai post, agli articoli, e così via. In ogni modo, - te lo dissi stamani al congresso di Paolo Rossi - ti ammiro e stimo la tua costanza e la tua serità.

    Rino.

    RispondiElimina
  12. Buon Compliblog Artemisia con l'augurio che sia il secondo di tanti prossimi anni! E' sempre piacevole leggerti.

    Stefi t

    RispondiElimina
  13. Auguri, Arte!:-)

    Io sono uno di coloro che selezionano molto (leggo pochissimi blog per volta, se pensassi di doverne seguire 36 andrei fuori di testa!!!:-)), commentano poco e considerano il blog una tra le molte "facce" della propria esistenza (non una delle principali, peraltro). Non ho energie nè tempo sufficienti per dare a tutte le persone interessanti quel che meriterebbero, e ho bisogno di fermarmi spesso a raccogliere le forze, per non correre il rischio di ritrovarmi in pezzi. Quando esagero, e mi relaziono con gli altri in modo più ampio di quanto effettivamente posso concedermi, mi accorgo che quel che riesco a dare è poco, leggero, quasi evanescente. Ci ho messo un sacco di tempo a prendere coscienza sia delle mie possibilità che dei miei limiti, e mo' vi tocca tenermi così:-))))
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  14. Si', lo so, Lupo, che questo e' il tuo approccio, probabilmente il migliore. Il fatto e' che io non ci riesco. Sono sempre troppo curiosa di conoscere persone nuove e anche di conoscere meglio le vecchie. Caso quindi nel tranello che tu hai ben definito del rapporto "evanescente".
    Riguardo a quanto valutare l'attivita' blogghistica, penso che per me sia piu' importante di quello che lo e' per te, per vari motivi che presto spieghero'.
    Un po' ha a che fare con il patacchino che hai messo sul tuo blog ;-)

    RispondiElimina
  15. Buon anno, e buon compleblog innanzitutto, a a proposito di amici che latitano...io non posso dire niente. Anche per me in questi giorni, forse il 3 gennaio, cade il secondo anniversario da quando sono in rete. Io avevo un blog su yahoo...chiuso adesso... e lo so perchè è il secondo anniversario di conoscenza con una mia amica rumena che ho via etere e con cui ci sentiamo praticamente tutti i giorni. Già ad esempio, per me questo fatto è importante per ricordare una data o tenere un blog. Per il resto, ho visto che sei presa da dubbi e da considerazioni personali sul perchè e sulla necessità di tenere un blog. Io non ho mai pensato iniziando, quando avrei finito le idee o quanto avrei resistito. Inizialmente postavo tutti i giorni, nell'ultimo anno non sono più riuscito nell'assiduità per diversi motivi, tra i primi quello del lavoro. In effetti il blog io non è che lo avessi aperto per gli altri, era un modo di contrassegnare le mie giornate, un modo per fare un diario come quelli che ho quasi sempre tenuto nella mia vita. Un diario però particolare, aperto e condivisibile con altre persone che potevano interagire. In effetti questa interazione è stata la sopresa più interessante per me, in quanto non pensavo che poi avrei avuto così tanti contatti anche se sarebbero potuti essere un po' di più...ma occorrerebbe essere blogger a tempo pieno e l'unica cosa che faccio a tempo pieno è lavorare...che tra l'altro mi piace e mi riesce bene.
    Oltretutto con le soddisfazioni che ci sono, politica, società, economia...alla fine è fin meglio che non vada più troppo in rete...anche se fare come gli struzzi può andare bene solo per un tempo breve.
    OK.....ti auguro tante soddisfazioni ancora e magari che il prossimo anno in questo periodo tu sia ancora qui a fare il compleblog ...e noi tutti a farti gli auguri.

    RispondiElimina
  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  17. Ciao Max. No, tu sei esonerato da ogni rimprovero perche' l'hai dichiarato espressamente che saresti stato latitante.
    Personalmente sento troppo il bisogno della condivisione per pensare il blog solo "un modo per contrassegnare le mie giornate". In tal caso terrei un diario privato, come facevo da ragazza quando non esisteva internet (la preistoria praticamente :-) ).

    RispondiElimina
  18. Lo vedi che se stuzzichi poi i commenti arrivano ? Bisogna solo scrivere in maniera più pungente :D !
    Comunque quando parlavo di stanchezza e di disillusione, sicuramente in parte mi riferivo alla situazione politica e sociale nella quale viviamo, ma pensavo anche a qualcosa di più intimo e personale, una specie di "mal di scri(vi)vere"; e quando parlavo di disillusione pensavo in maniera specifica al "movimento" blogger: credo che molti vi avessero letto una rivoluzione che, secondo me, al momento è un po' latitante.
    Anche perchè spesso i blog "politici" sono scritti male, con argomenti aprioristici e chiusi ad un reale confronto. Molto meglio un blog come il tuo dove la politica passa sempre attraverso la lente dell intimo e del personale, mondandosi dall' ideologia...ops, sono andato fuori tema !

    RispondiElimina
  19. Sarai anche andato fuori tema, Belphagor, ma mi hai fatto ingrassare un paio di kili con questi complimenti!

    Mah, vedere addirittura una rivoluzione o un movimento dei blog mi sembra eccessivo. Mi fermerei a vederlo uno strumento in piu' per socializzare.

    RispondiElimina
  20. come in tutte le cose alla fine un eccesso di offerta finisce per penalizzare la scelta. Non è solo questione di tempo perchè quello, semmai, andrebbe solo razionalizzato (io, ad esempio, sono così dispersivo!!), proprio un problema di quantità. A volte mi capita di scoprire blog interessanti, diversi, che trasmettono qualcosa che ti stimola o suscita un pensiero o un punto di vista che senti aver trascurato, io lo metto subito tra i preferiti ma poi me lo scordo. Allora preferisco avere sempre i soliti punti di riferimento certi (e tu sei uno di quelli) e, in un certo senso, chiudere gli occhi al panorama. Volevo anche dire che si scrive per gli altri, perché , come dici, tu altrimenti sarebbe più semplice tenere un bel diario e via; si scrive per gli altri, per comunicare, per provocare, per avere un riscontro, una gratificazione, perché noi blogger siamo tutti un po' narcisi.

    RispondiElimina
  21. attenzione: sei sotto il tiro della famiglia "Unodicinque" :o)))

    RispondiElimina
  22. Che bello essere sottotiro della famiglia Unodicinque (cioe' Duedicinque, chissa' magari arriveranno anche gli altri tre ;-) ).
    E' verissimo: noi blogger siamo tutti un po' narcisi. La fame di lettori e di commenti e' comune ma anche comprensibile e forse anche abbastanza innocente. Basta non esagerare e tenere i piedi per terra.

    Non sai quanto sono contenta, Seneca52, di essere uno dei tuoi punti di riferimento perche' ti confesso che non e' stato facile conquistarti (che non mi senta tua moglie ;-) ).

    Il metodo dei bookmark (o preferiti) infatti non funziona. Per me il passo decisivo e' inserire o no un blog in google reader (cioe' in feed o in abbonamento, dite come volete). Prima lo facevo molto piu' facilmente al primo o al massimo al secondo commento ricevuto, ora ho capito che devo aspettare di capire se la visita e' estemporanea o se c'e' un interesse reciproco vero.
    Anche questo e' un metodo di selezione acquisito con l'esperienza.

    RispondiElimina
  23. Questo non è un commento (scusa Arte per l'uso non congruo dello spazio:-)), ma solo un personalissimo saluto a Max C, visto che è passato di qui, per comunicargli il piacere di averlo "rivisto".

    RispondiElimina
  24. Rispetto alla selezione: occorre dire che non è una scelta nè facile nè indolore. "Lasciare" cose che si sanno stimolanti ed interessanti, e vicine a sè, è anche un sacrificio, ed il criterio di scelta non sta nella qualità di ciò a cui si rinuncia, ma meramente nel raggiungimento dei propri limiti.
    Ad esempio, la voglia di tuffarmi nei blog di marina, di franca e di giulia (ma anche di innumerevoli altri, linkati da voi amici) è fortissima: mi ci affaccio spesso, assaggio a piccole dosi quella splendida umanità, ed ogni volta faccio un passo indietro quando sono ormai sull'orlo del precipizio:-)))

    RispondiElimina
  25. E invece vedi, Lupo, questa scelta dolorosa io non la voglio fare. Preferisco scorrere velocemente i post che mi interessano meno ma lasciare l'abbonamento a tutte le 36 persone con cui sono entrata in contatto e che ho imparato a stimare.
    Questa e' la mia piccola ambizione.

    RispondiElimina
  26. Certo non è facile stare dietro a tutti, ma alla fine si scelgono quelli più interessanti. Io ad esempio ho aperto un blog da poco e ho notato che l'impegno non è cosa da poco. Passo buona parte della giornata fra commenti da me e commenti agli altri blog e poi c'è il pensiero del post da pubblicare. Tanti hanno un metodo, visitano gli amici, ma non commentano da loro, risparmiano tempo. Io non ci riesco, do a tutti soddisfazione, rispondendo.
    Comunque è anche gratificante e quindi il sacrificio è premiato.
    Auguri per i due anni, continua così: il tuo blog è molto interessante.
    Buon pomeriggio cara.
    Con amicizia, Annamaria.

    RispondiElimina
  27. io tengo duro da due anni e mezzo ormai, certo se dovessi basarmi sui visitatori... :)
    ma meglio pochi ma buoni.
    sulla stanchezza... ci vuole tempo... e spesso non c'è.
    ma questo può spronarci a rendere più densa la nostra scrittura, un incentivo a migliorarci... anche questo è un gioco, no? :)

    RispondiElimina
  28. Personalmente, come ho già detto in precedenza, mi ci ritrovo in todos nel tuo post... sono stanchissimo, svogliato e senza molta fantasia.
    Ma purtroppo ciò non è dovuto a superficialità ma al periodo nefasto in cui mio malgrado mi sono ritrovato (e che sembra proprio non finire mai).

    RispondiElimina
  29. Mi ritrovo in quello che dici, Artemisia. Ha voglia uno di dire che scrive per sé, e bla e bla..Ma se nessuno ti calcola, è dura..Però è anche vero che mentre per alcuni il pubblico è una priorità, per altri no. Io sono tra questi ultimi. Infatti mi rendo conto di aver perso lettori..Perchè se uno ci tiene molto, ai commenti, di solito commneta sempre i post degli altri blog che segue, anche con commenti veloci(perchè il problema di tutti sono le trope cose da leggere e il poco tempo a disposizione). Ecco, io sono una di quelle che magari si perde qualche post, ma poi recupera, e che commenta solo quando ha tempo per farlo/voglia/ e qualcosa da dire..Di solito non passo solo per salutare..Solo che così facendo curo poco le relazioni..me ne rendo conto..Ma quanto tempo ci vuole, per fare un'ora disponibile lunga a sufficienza??
    Un bacio
    Frida

    RispondiElimina
  30. Arte, io commento poco, per scelta. Lascio libero il mio lettore blogger di fare altrettanto.
    Ho pochi commenti, ho molti lettori senza blog che mi scrivono email private.
    Lasciare un commento ai più intimi è un pò come abbracciarli ogni giorno ma spesso, mi capita di leggere e riflettere e magari concludere: come scrive bene! Che bella idea! Il silenzio non vuol dire assenza. Baci

    RispondiElimina
  31. Per carita', Angela, non ho mai pensato che il silenzio volesse dire assenza. Lo so che ci sono tanti che leggono e che non commentano.
    Semplicemente a me non piace parlare io e basta, mi piace il dialogo.

    RispondiElimina
  32. Cara Artemisia,
    io sono andata in crisi ed è per questo che per un po' sono stata latitante. Sono andata in crisi perchè se scrivo che bisogna ritrovare la lentezza, che è ciò che aiuta a far riflettere, a sedimentare le informazioni, a farle lavorare dentro di sè e tarsformarle, se insomma non vogliamo diventare anche noi dei "semplificatori" o dei fagocitatori, io devo rallentare, essere coerente a costo di essere assente.
    Lo so che gli amici che nascono nel blog sono tanti, tu sai che io spesso ho molti commenti, ma non è quello che mi interessa. Qualcuno mi dice che non commenta perchè è come se ci fosse troppa" ressa", mancasse quell'intimità che serve veramente a dialogare...Altri mi dicono quello che ha detto Marina e hanno detto a te, che siamo esaustivivi e io non sono d'accordo, non lo si è mai...
    Per il "mordi e fuggi" c'è faceboook, che non amo anche se ogni tanto vado a curiosare...
    Ma il blog è un'altra cosa.
    E' giusto per me selezionare. Una volta, quando il blog non c'era, io riceveveo molte telefonate: risultato parlavo sempre al telefono e le mie giornate se ne andavano. Allora pian piano ho fatto una cernita. E ho trovato con loro un modo per continare la nostra amicizia, ma preservare anche momenti di silenzio o uscire e magari andare a fare una passeggiata con una di loro. Si finisce col diventare schiavi della tenologia, di una comunciazione che non è più comunicazione.
    Io credo che ad un certo punto ci prenda un po' una "frenesia": quella di avere "tanti contatti"... E poi? Dopo cosa ci rimane? A me nulla. Allora ho fatto pausa e ho pensato a chi davvero veniva da me perchè aveva volgia di parlare proprio con me. Mi sono messa in osservazione. Questo è un primo criterio. Poi l'altro è a chi davvero mi sono affezioanta, con chi si è stabilita una relazione che può davvero crescere e magari diventare "amicizia"?
    Così vado per tentativi... Oggi sono qui da te e preferisco per adesso ripsonderti a questo post, perchè condividiamo il problema. Poi guarderò gli altri o magari tornerò a rileggerti in un altro momento... Ma vengo qui d'ora in poi perchè sento qualcosa che può crescere nello scambio rinunciando a qualcosa o a qualcun altro. I commeti scemeranno, pazienza. Se un post deve girare gira al di là dei commenti che facciamo in giro. Io commento là dove vedo che c'è un po' di sintonia, non solo di modo di vedere le cose, ma di modo di essere... Mi ha fatto per esempio piacere vedere che sei venuta a dirmi che avevi visto un film di cui avevo parlato... Così è bello.
    Se taglòierai il mio blog mi dispiacerà certo, ma ti capiterò e magari io verrò lo stesso.
    Non so se sono stata chiara, ma se mi risponderai proveremo a dilaogare... Un abbraccio, Giulia

    RispondiElimina
  33. Cara Giulia, condivido tutto quello che scrivi che e' esattamente quello che volevo dire. Tant'e' che Facebook non mi attira per niente e non intendo scrivermi.
    Sulla necessita' della selezione siamo d'accordo. Su come farla non ho trovato una soluzione soddisfacente. Praticamente tu proponi leggere un post ogni tanto. Ma come sceglierlo? A caso? Io, dopo la riflessione di questo post, ho deciso che mantengo l'abbonamento a tutti i blog che ormai considero amici, leggo il titolo e le prime righe di tutti i post. Se l'argomento mi interessa lo leggo tutto e commento in modo significativo, altrimenti passo oltre.
    Non mi soddisfa nemmeno questa soluzione pero' preferisco cosi' che eliminare l'abbonamento ad alcuni blog.
    Non rinuncerei mai al tuo blog, Giulia, perche' sei un'amica di vecchia data e perche' mi hai dato tanti spunti di riflessione preziosi (compresi i consigli di film e libri). A proposito: ti lasciai sul vecchio blog dopo mesi il mio parere anche sul libro "la donna che sbatteva contro le porte". Non so se l'hai visto. :-)
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  34. Certo che l'ho visto.
    Scegliere è difficile, lo so. Ma a volte la scelta avviene in modo naturale.
    Ci sono blogger con cui cominci un dialogo serio, proficuo, altri con cui mi sembra che il dialogo sia molto povero... O ognuno rimane della sua idea sempre o c'è un compiacimento che confesso a volte è un po' sospetto.
    Ci accorgiamo tutti che qualcuno i post li legge a sommi capi e sono pochi quelli che li leggono davvero. Lo so leggere è impegnativo e lo fai se ti interessa davvero, altrimenti allora perchè farlo? Io so che i commenti diminuiranno tantissimo nel mio blog. Ma adesso questo non mi preoccupa più, prima ci sarei rimasta male. Allora andavo anch'io a rincorrere chi mi sarebbe venuto a leggere. Una logica che mi sono accorta senza senso.
    Un abbraccio, cara Artemisia... come vedi sono di nuovo qui e sono contenta perchè è quello che io ora voglio. Oggi sono uscita, ho avuto una giornata impegnativa, ma adesso sono tornata a trovarti perchè ti sento amica e perchè mi interessa il tuo parere. In concreto è quello che penso adesso. Un abbraccio, Giulia

    RispondiElimina
  35. Grazie, Giulia.
    Un abbraccio anche a te.

    RispondiElimina