mercoledì 11 novembre 2009

Niente di nuovo sotto il sole

"Ancora gli Uffizi?" il prevedibile commento dei miei uomini di casa quando hanno appreso a quale visita degli Amici dei Musei mi ero prenotata. "Ma non ci sei già stata un sacco di volte?"
A parte che, come mi ha suggerito la mia amica R. con cui condivido da una ventina d'anni questa passione, non è che se a uno piace la Nona Sinfonia di Beethoven l'ascolta una volta sola, a parte questa considerazione, la visita è stata particolarmente interessante ed anche originale.
Niente Primavera di Botticelli o Tondo Doni. La giovane archeologa Carlotta Ansaldi ci ha fatto una lezione sui busti degli Imperatori Romani esposti lungo il primo corridoio concentrando l'attenzione sulla personalità dei vari personaggi ritratti, sui loro vizi privati, sui loro difetti ed i relativi espedienti per nasconderli. Sono venute fuori singolari analogie con l'attualità.
Dal riporto di Cesare per mascherare la calvizie ai calzari rialzati di Augusto per rimediare alla sua bassa statura. Fino alla vena di follia che serpeggia da un imperatore all'altro dovuta anche al fatto che, imparentandosi continuamente all'interno della stessa famiglia, le tare ereditarie permanessero. E' venuto fuori il diverso approccio verso le casse dell'Impero. I migliori Imperatori infatti erano sobri nei loro costumi e spendevano per Roma, i peggiori invece sperperavano i soldi nei loro lussi e affamavano l'impero. C'erano persino le grandi opere: come il gigantesco ed inutile ponte che Caligola fece costruire nella baia di Napoli. La nostra guida ci ha raccontato della scarsa considerazione per le donne (specie inferiore necessaria solo per ottenere un figlio maschio), dello stress continuo di chi sa di essere costantemente in pericolo di essere eliminato, di Nerone che fa costruire la sua Domus Aurea dove i sudditi non possono mettere piede e di Tito che invece apre al pubblico il palazzo imperiale (ecco da dove l'ha copiata l'idea il Renzi). Insomma un'ora e un quarto piacevolmente volata.

Sul tema consiglio anche la serie di Alle Otto della Sera Venti Imperatori Romani a cura di Andrea Giardina.

6 commenti:

  1. L'arte stupisce ogni volta, non cessa mai di regalare il suo fascino. Condivido il tuo amore.
    Buona serata cara, ti lascio un saluto affettuoso.

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  2. Sì, mi pare fosse Proust che diceva che parte della bellezza dell'arte sta proprio lì, nel fatto che la possiamo sempre ritrovare, immutabile nella suua bellezza, nuova nelle emozioni che ci può regalare a seconda del nostro stato d'animo.

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  3. Ma, di tante guide che ci sono agli Uffizi, proprio da una giovane archeologa "comunista" vi siete fatti guidare...?
    O era invece uno dei tanti avvocati del Premier camuffato da guida per convincervi che "così fan tutti"?

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  4. complimenti alla tua associazione! Ho sempre pensato che le visite ai musei vadano fatte a spizzichi e bocconi (e non di corsa per vedere tutto e subito, nemmeno si fosse alla maratona di New York), con l'aiuto prezioso di gente che sa cosa ci mostra.
    Agli Uffizi son stato due volte, ad esempio: ricordo il corridoio di cui parli e ricordo di averlo attraversato pensando "però, chissà cosa dovrei capire dall'osservazione di queste sculture, se non le so interrogare nella maniera corretta".

    Poi, la questione degli ibridamenti tra famiglie nobili nell'antica roma come spiegazione per la pazzia di alcuni imperatori mi sembra un po' tirata per li capelli (anche perchè sulla "pazzia" stessa gli studiosi sono divisi, mi risulta).

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  5. Però, certo, quella del ponte e quella dei rialzi sono inquietanti: forse è vero che gli uomini cambiano, ma il potere rimane uguale (una cosa simile l'avevo rilevata nel mio ultimo post, tra l'laltro).

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  6. Sì, forse l'archeologa è andata un po' alla ricerca degli effetti speciali.
    L'associazione Amici dei Musei comunque c'è in tutta Italia.

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