lunedì 3 maggio 2010

L'Atene di Socrate

Ho appena finito di ascoltare Luciano Canfora su Socrate nella serie di Alle Otto della Sera (programma purtroppo recentemente eliminato da Radio2 i cui dirigenti forse hanno paura che la cultura e la capacità critica degli ascoltatori sia troppo coltivata). Canfora è sicuramente un uomo colto e preparato ma purtroppo è un po' difficile seguirlo perché ha un modo di parlare sempre uguale che porta l'ascoltatore a distrarsi.
Un paio di spunti interessanti comunque li ho ricavati da questo "audiolibro". Per esempio, quando Canfora racconta che, dopo cento anni di regime democratico, in un clima cupo di scoraggiamento dovuto alla guerra appena persa in Sicilia, un gruppo di oligarchi prende il potere. Spesso, dice Canfora, quando si parla di colpi di mano che hanno portato a regimi autoritari si pensa che tutto sia avvenuto in modo veloce e contro la volontà dei più. Invece quasi sempre ciò è avvenuto facendo che la volontà dei più si orientasse nel senso desiderato da chi organizzava il colpo di mano. E così anche nell'Atene del 411 a.C. un'elite organizzata risulta, rispetto alla massa dell'assemblea popolare, IRRESISTIBILE. La democrazia viene smantellata ma solo tramite procedure formalmente rispettose delle regole cioè tramite decisioni votate dall'assemblea popolare.
E che dire del decreto di Diopite, votato dalla "gretta e oscurantista maggioranza" degli Ateniesi che aveva in odio i filosofi e che era nemica delle novità? Il decreto approvato prevedeva che fossero passibili di denuncia e andassero processati "coloro che non credono agli dei e che tengono lezioni intorno alle entità celesti".
Così nell'Atene del tardo V secolo a.C., che noi siamo soliti connettere all'arte così sublime e al più illuminato pensiero filosofico, il cittadino comune approvava questo decreto liberticida, che vietava la libera ricerca filosofica e anche scientifica e che intendeva colpire persone come Anassagora, che Socrate aveva frequentato, e la geniale Aspasia, donna amatissima da Pericle, protettrice dei filosofi e degli artisti ma anche donna di liberi costumi e perciò odiata perché non si conformava a quel modello di donna castigata, subalterna, intenta solo a procreare chiusa in casa.
Manipolazione del consenso e maggioranza gretta e oscurantista quindi anche allora.
La storia magister vitae? Sì, attenzione però: mai nelle stesse forme.

2 commenti:

  1. Salve Artemisia,
    sono arrivato al tuo blog attraverso Google perchè cercavo una pagina scaricare le puntate di Alle Otto della Sera su Socrate che qui hai commentato. Purtoppo sul sito della RAI sono disponibili solo in streaming. Sapresti forse dove posso trovare i file MP3? (ho già le prime due puntate)
    Grazie mille
    Saverio

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    1. scusa, vedo solo ora in moderazione il tuo commento e probabilmente avrai già risolto. Comunque Alle Otto della Sera è ripartito con podcast scaricabili ma con qualche serie nuova. Le vecchie in streaming le scaricavo con il programma Orbit. Non so se ti dice qualcosa questo. Non sono un'esperta. Ciao

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