martedì 8 febbraio 2011

Mostro o coraggiosa novità?


"Ma quanto è brutto!", abbiamo spesso esclamato durante questi lunghi anni della sua costruzione passandoci davanti. Il nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze è un'opera mastodontica di 240 metri per 146. Il progetto, di Leonardo Ricci, risale agli anni Settanta e nasce con l'idea di riunificare qui le numerosi sedi giudiziarie sparse nella città. L'edificio è stato terminato recentemente ma non è ancora utilizzato perché mancano i mobili o qualche altro accessorio.
I Fiorentini, abituati al rigore e alla razionalità di Arnolfo di Cambio e di Brunelleschi, non potevano non storcere il naso di fronte ad un complesso fatto di spigoli acuti, grandi vetrate che si alternano alla pietraforte, forme geometriche contrastanti e giustapposte in modo audace. A me ha sempre suggerito l'idea del tribunale che vuole incutere soggezione e, chissà perché, l'ho sempre associato a Il Processo di Franz Kafka.
Qualche giorno fa, passando per il nuovo adiacente parco di San Donato, ho scattato la foto sopra e mi sono detta che, a ripensarci, questo Palazzo di Giustizia non è poi così brutto. Con le sue guglie e le sue superfici mosse rappresenta una presenza non banale che magari vedrei meglio lungo il Tamigi a Londra piuttosto che nel profilo della mia "cittadina graziosa e sì carina".

6 commenti:

  1. Mah, a me non dispiace affatto.
    Dipende dal contesto, credo... Dalla foto non sembra in centro citta' storica...

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  2. Direi che ora, visto con tutte le finiture esterne terminate, è abbastanza migliorato. Per essere un progetto degli anni Settanta mi ricorda comunque molto il futurismo o -azzardo- anche il costruttivismo sovietico.
    Tra l'altro ho sentito dire che nell'intenzione del progettista ci fosse l'intenzione di veicolare qualche simbolo massonico.
    Certamente la costruzione non passa inosservata.
    Da residente a Firenze, ma non fiorentina, apprezzo comunque il tentativo di uscire dalla "soggezione" del continuo confronto con l'architettura storica fiorentina, che rischia di paralizzare ogni minimo tentativo di introdurre qualcosa di nuovo nel tessuto urbano.
    Mi preoccupa piuttosto il fatto che, progettata negli anni Settanta e finita oggi, possa non aver tenuto conto di criteri di risparmio energetico.
    Dolores

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  3. E' un fattore di ignoranza.
    Più si è ignoranti e più l'arte sembra brutta...
    saluti

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  4. Che qualche cosa di nuovo possa essere accettato a Firenze è cosa assai difficile. Poi succede che vengono affidate opere di rinnovo o ristrutturazione ad architetti fiorentini o vicini alla citta ed al partito e nascono delle vere brutture .. vicinissime a delle autentiche bestemmie(ampliamento stazione centrale delle ferrovie e altri ancora).
    Questo Palazzo di Giustizia deve simboleggiare la funzione che è stato chiamato a rappresentare .. e la rappresenta bene ... molto bene ... e, se nel farlo è anche un espressione di sviluppo e di armonia .. tanto di guadagnato per tutti e per la città.
    Altrettanto rappresentativo e simbolico è l'orripilante, astorico, tetro e sporco palazzo della banca che, purtroppo, gli sta accanto.
    La tua foto, molto bella, ha questo grandissimo pregio .., quello di non far vedere il mostro che gli sta accanto.
    Forse ... ai fiorentini ... non riesce di staccare i due edifici per vederli singolarmente.
    Il vero mostro è stata la commissione edilizia che ha permesso una simile vicinanza.
    Spero che Firenze impari dal suo passato per lanciarsi, finalmente, nel futuro e accettare di vivere nei tempi moderni.

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