sabato 2 dicembre 2017

Guerre, profughi, pregiudizi

"In Toscana siamo tenuti per cannibali, dappertutto ci considerano degli intrusi, guastafeste, la causa della guerra."
"Siamo malviste dal popolo."
"Invasori, gente che porta via il lavoro, che crea disordini sociali, mangiatori di bambini."
Non stiamo parlando dell'oggi ma di cento anni fa. Sono parole dei profughi civili, Friulani ma soprattutto Veneti, che, dopo la disfatta di Caporetto, furono costretti a fuggire dalle loro case. Mezzo milione di persone.
Nel mese di novembre e di dicembre del 1917 le prefetture dovettero organizzare l'accoglienza. Requisirono delle case e degli alberghi (come quelli della Versilia e della riviera Romagnola) per alloggiare questa gente. I proprietari delle case sfitte organizzarono dei comitati contro i profughi che spesso erano utilizzati come manodopera a basso costo.



Apprendo quanto sopra da questa puntata di "Passato e presente", programma di approfondimento storico che va in onda su Rai3 tutti i giorni. 
[Per dirla tutta a me piaceva più la formula di "Il tempo e la storia" e Paolo Mieli non mi suscita molta simpatia. Ma in ogni caso, la consiglio ugualmente].

Guerre, profughi, pregiudizi. Ora come cento anni fa. 

Nessun commento:

Posta un commento