Dopo averci lasciato il loro gradito contributo sul "muro degli ospiti", stamattina sono ripartiti mio figlio, la sua ragazza e la nostra cara amica S. compagna dei nostri cammini. Ed ecco che salutandoli ho provato la stessa sensazione di tristezza descritta due anni fa. Saranno stati i temporaloni di stanotte, saranno le giornate che si accorciano, sarà che il periodo più caldo dell'anno è passato. Eppure la malinconica sensazione di fine vacanze mi prende, anche se in realtà manca ancora una settimana di ferie.
La casa è ritornata silenziosa ed io e il mio compagno ci rinfiliamo i guanti da lavoro e continuamo la drastica potatura della lunghissima siepe di lauro.
Lo so: anche l'autunno sarà bello, e perché no, anche l'inverno con le serate davanti al camino. E se l'emozione della poderosa cometa che abbiamo avvistato due sere fa sarà alle nostre spalle, ci saranno i bulbi da interrare, gli alberi da potare e di nuovi da piantarne (già ci attendono un alloro e un hibiscus ad alberello lasciati a balia dal vivaista).
Tuttavia ci saranno anche le preoccupazioni e le ansie: la malattia degenerativa di mio padre, il futuro professionale incerto di mio figlio, la situazione del nostro incattivito paese.
Non pensiamoci adesso. Infiliamo le scarpe comode e facciamoci la nostra camminata di due ore nella sempre più amata terra di Lunigiana.
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