Ultima sera nella mia vecchia casa. Mentirei se dicessi che la cosa mi lascia indifferente.
E' ovvio che arrivata a questo punto non vedo l'ora che questa operazione si concluda: è tutto imballato e inscatolato, non ho a portata di mano gli oggetti che ho usato per anni, ho voglia di abitare la nuova casa nella quale, ormai da quasi un anno, ho investito soldi, tempo, energie e ansie.
E tuttavia... ora che la vedo spoglia, con i segni dei mobili sui muri e sui pavimenti, con il laniccio della polvere che spunta da tutte le parti provo un moto di malinconia. Trent'anni e mezzo tra queste mura. Vi arrivai trentenne con un bimbo piccolo, ci ho cresciuto due figli, ci abbiamo fatto feste di compleanno, ci abbiamo trascorso il lockdown durante il COVID. Su questo divano dove sono seduta, e che sarà presto destinato alla discarica, ci ho passato tante serate, ho visto tanti film, ho navigato in rete, ci ho scritto post per questo blog. Nell'ampia cucina, quanti pasti cucinati, quante verdure pulite, tagliate e cotte, magari ascoltando podcast o programmi televisivi. La tristezza delle tante cose trascurate e che necessiterebbero riparazione e manutenzione: portafinestra del giardino che non si apre bene (e talvolta mi ha persino chiuso fuori), rubinetto di cucina che perde, porte che non si chiudono, sportellini del mobile del bagno che si staccano, parquet consumato e rigato, persiane che chiudono male, zanzariere rotte, corrimano delle scale oscillante.
Addio casa della mia età di mezzo! Difficilmente ti dimenticherò.
Stasera si conclude anche la nostra "vita in famiglia". Di solito i figli, una volta grandi, se ne vanno. Ed invece ce ne andiamo noi e lasciamo nostro figlio minore ancora per un mesetto qui, in attesa della agibilità della sua casa. Nulla di ché, saremo vicini e ci vedremo spesso.
E tuttavia... è un momento di svolta sia per noi che per lui, per il quale finisce oggi il suo "status di figlio convivente". E anche questo non può non farmi provare emozione e anche malinconia.
Vado a dormire e spero di riuscirci, perché domani sarà una giornata faticosa.
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