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Qualche mese fa, in tandem con
Marina, ho sbirciato tra i blog dei nostri amici per capire
cos'è che li ha spinti a cominciare questa attività.
Recentemente, forse influenzate dal clima autunnale, ci siamo dedicate invece a capire come e perché si chiudono i blog. Anche qui gli approcci e i motivi sono i più diversi.
Ci sono quelli che maturano questa decisione e sentono il dovere di comunicarlo al proprio pubblico. "
Lascio." titola
Luca (da notare il punto), salvo poi avere qualche raro ripensamento. "
Capolinea", scrive
Max altrettanto categorico anche se successivamente si è ricordato di passare di tanto in tanto per lasciarci un saluto e qualche aggiornamento. Ancora più perentorio
Unodicinque con il suo "
The end." (un titolo da brividi) mentre si sofferma a chiedersi che ne sarà delle tante parole che ha scritto e che si perderanno nel mare dei blog.
Ci sono poi quelli che minacciano ma, per fortuna non mantengono, come Luciano: "
Idefix chiuderà e cambierà" oppure
Sileno che ha dovuto rimuovere il suo "
commiato" dopo le accalorate proteste degli amici lettori.
Invece ci sono tanti, direi la maggioranza, che semplicemente smettono di scrivere e di pubblicare, probabilmente senza nessun proposito definitivo, semplicemente non si dedicano più al blog, come per dimenticanza. Certo, il blog è come un balocco: prima o poi stufa tutti. Pensando ai giovani in particolare, è più che comprensibile che abbiano di meglio da fare. Mi vengono in mente
Pandoro,
Lorenzo e
Saretta. Chissà cosa staranno facendo. Saranno finiti su Facebook?
Per altri la causa dell'abbandono è legata ad un cambiamento nel lavoro come ci aveva prennunciato
MarcoUK o ad un particolare periodo della vita come
Belphagor, che comunque ha la premura di scrivere
Vi amo tutti! e di provare la sua iperattività pubblicando le sue occhiaie.
Ma che pensare di quei blogger grandicelli che spariscono così senza un preavviso, senza una spiegazione, senza un saluto?
Fabioletterario che non posta più dal 28 maggio e non fa sapere niente di sé ai preoccupati commentatori,
Frida assente dal 3 ottobre,
Julo forse sta ancora
veleggiando dal 16 di agosto o
Mirco che ci ha lasciati l'8 febbraio con una frase di Einstein?
Confesso che ciò mi mette un pochino a disagio. Capisco tutto: la mancanza di idee, la vita che cambia, la voglia abbandonare questa realtà virtuale per dedicarsi ad altro. Come scrive bene
Giulia nel suo ultimo post: "C’è bisogno di ripensare e di capire dove si sta andando. Riprendere magari penna e quaderno, lasciare la tastiera."
Benissimo. Ma dietro le tastiere ci sono le persone, persone che abbiamo conosciuto in questo mondo virtuale ma che sono in carne ed ossa. Non sarebbe il caso di salutarle quando si va via? O forse sono troppo permalosa?