Mercoledì scorso sono andata al Teatro Puccini di Firenze dove l'associazione "Liberi di decidere" ha fatto la sua prima uscita pubblica presentando il proprio modello di testamento biologico, una «carta di autodeterminazione improntata alla libertà di rivendicare il diritto di scegliere le cure a cui sottoporsi» e nella quale era presente anche un notaio per firmare l'atto e renderlo formalmente valido.
"Chi vuoi che ci sia?", dicevo a mio marito che temeva code. Previsione smentita in pieno. L'adesione è stata al di là di ogni aspettativa: il teatro era strapieno, non si riusciva ad entrare né in platea né in galleria, le fotocopie del modulo per la autodichiarazione esaurivano continuamente, nella zona circostante macchine parcheggiate in ognidove. La sensazione era quella di un pubblico trasversale. Non i soliti noiosi di sinistra per i quali ogni occasione è buona per manifestare (cioè quelli come me!), ma semplicemente gente decisa a fare qualcosa per evitare che le vengano imposte norme che toccano la sfera più intima e personale, quella che ha a che fare con la vita, la morte e la sofferenza.
Di modelli per il cosiddetto testamento biologico in rete ormai ne gira parecchi ma il dubbio che viene è quanto possano valere legalmente una volta che sarà passata questa assurda legge. L'avvocato ed il notaio presenti mercoledì si sono mostrati sicuri che questa dichiarazione, oltre a servire da pressione dell'opinione pubblica, possa essere comunque valida se fatta con una delle due formalità previste (quella davanti al notaio e quella con il testimone e la raccomandata a se stessi).
Naturalmente non ce l'ho fatta a fare la dichiarazione, ma segnalo agli amici di Firenze e dintorni che martedì 3 marzo ci sarà un nuovo incontro pubblico sempre con il notaio.
Infine vi propongo un video con l'intervento di Ignazio Marino. E' un po' lungo (17 minuti) ma serve anche a rincuorarci scoprendo che ci sono ancora persone capaci di buon senso come il senatore Marino.
Di modelli per il cosiddetto testamento biologico in rete ormai ne gira parecchi ma il dubbio che viene è quanto possano valere legalmente una volta che sarà passata questa assurda legge. L'avvocato ed il notaio presenti mercoledì si sono mostrati sicuri che questa dichiarazione, oltre a servire da pressione dell'opinione pubblica, possa essere comunque valida se fatta con una delle due formalità previste (quella davanti al notaio e quella con il testimone e la raccomandata a se stessi).
Naturalmente non ce l'ho fatta a fare la dichiarazione, ma segnalo agli amici di Firenze e dintorni che martedì 3 marzo ci sarà un nuovo incontro pubblico sempre con il notaio.
Infine vi propongo un video con l'intervento di Ignazio Marino. E' un po' lungo (17 minuti) ma serve anche a rincuorarci scoprendo che ci sono ancora persone capaci di buon senso come il senatore Marino.